le donne seconda cat escluse dai campionati maschili regionali

Quoto tutto il tuo intervento , tranne la frase qui sopra.
Vorrei far notare che il malcontento sui costi dell'attività e sul fatto che questa attività di tennistavolo è predominante al nord è soprattutto degli atleti e delle atlete del sud.
Mi spiacerebbe alla stessa maniera se un'atleta della Calabria smettesse perché i prossimi C.I sono a Riva del Garda e la Società di tennistavolo più vicina a lei si trovasse a 150 km.

--- Messaggio Unito Automaticamente, 14 Mag 2013 ---

Io non vedo alcuna diplomazia in quello che scrivo, come non la vedo in quello che scrive Silvana o Cristina o Eugenio. Io sui Regolamenti ci metto la faccia e dico che sono stato tra gli artefici a farli, non mendico alcuna copertura di Europa o balle varie. Potevo far finta di non leggere la lettera di Silvana ma, nonostante le frasi poco rispettose di persone che non conosce e di cui non sa nulla, sono intervenuto come sempre. Cerco di spiegare i motivi delle scelte fatte, non pretendo che si condividano. A differenza dei politici italiani chi si occupa di sport in Italia è un VOLONTARIO quindi se qualcuno scrive kazzate mi sa che non sono io. Discuto nel merito delle scelte fatte da persone che hanno un'esperienza nel campo enorme e che mettono questa esperienza al servizio dello sport che amano almeno quanto la ragazza piemontese che ha scritto in precedenza.
ps : basta con sta c a z z o di antipolitica in tutti i campi!!!!
ps2 : se uso parolacce dici che sono meno diplomatico?

 

@Barba: di impossibile non ci sará nulla ma dimmi tu: la mettiamo in B2? E' l'unico campionato che puó fare ma... francamente..
capita di vincerci pure a me. Vince di piú lei... ma capita. Campionato femminile del suo livello: con chi? A Novara, orari alla mano, le resterebbe un'ora e mezza di allenamento su 4 di treno cui deve aggiungere gli spostamenti stazione-palestra-stazione.

 

utente rommel segnalato ai mods per evidente tentativo di provocarmi

--- Messaggio Unito Automaticamente, 14 Mag 2013 ---

 

donne II categoria in d2 ... ma posso sapere di quanti casi parliamo? .... quindi .. per tutelare la D2 non tuteliamo le donne II categoria in c2, dove in alcune regioni sicuramente primeggiano .. ma in altre certamente no? ... o eventualmente quelle società che hanno magari un campionato nazionale alto tipo a1 o a2 maschile e uno regionale...

se una II gioca in d2, e porta la sua società avanti .. il prossimo anno potra giocare in d1 .. e poi magari in 2 anni approdare alla c2 ... potrebbe essere anche questo un motivo di un loro utilizzo nel campionato piu basso ...

oppure si poteva dire di no alla sola d2 ... tra i campionati regionali .. cosi come fino a quest'anno si era detto si fino alla c1 per quelli nazionali ...

detto che si intuisce la buona fede ... resto dell'idea ... che andrebbe liberato tutto e stop ... eliminando anche , se ancora esiste, la regola per la quale devono prima giocare una partita in campionato femminile ..

 

Non

Cara Silvana il tuo sfogo è sacrosanto...ma non auguriamo il peggio mai a nessuno!!
Piuttosto si faccia tesoro della tua testimonianza e si crei uno spunto di riflessione... io gioco in C2 e se devo incontrare una ragazza più forte di me ben venga, chi è più forte vinca pure.... per me è sempre un onore giocare con chi è più forte di me indipendentemente dal sesso ,dall'anagrafica o colore della pelle.... l'importante è che quando mi stringa la mano si sia divertito almeno un po' e questo per fortuna accade spesso.....
il problema invece di inserire ragazze forti per partite a gettone è un'altra cosa....quello fa parte dei comportamenti un po' "furbetti" al limite dell' antisportivo abitudinario un po' di tutte le società... ma ricade nella casistica come i "biscottini" di fine anno e i "mister x" dei campionati italiani.... argomenti iper-trattati quà e là sul forum..... percio' solidarietà per Silvana e speriamo che a chi dovere tornino i neuroni in vacanza a "Zanzibar" prima dell'inizio della nuova stagione......

 

Il campionato a squadre ha qualcosa di buono ma solo all'apparenza incentiva la pratica o la diffusione del nostro sport. Il costo per set è maggiore rispetto all'equivalente di un torneo individuale di identica territorialità, crea problemi di gestione nel numero dei giocatori impegnati ed oggi non funge neppure da traino pubblicitario (la numerosità delle rinunce in A parla da sola). In più il tennistavolo è sport individuale e la stessa formula non è altro che un insieme di risultati individuali (contrariamente agli sport di squadra). Siamo cresciuti con la presenza dei campionati a squadre e ci sembra "normale" che l'impostazione data dall'allora Segretario Generale Sturlesi (che proveniva dal calcio) e poi degenerata con la moltiplicazione delle serie (1 e 2) debba rimanere immutabile (anche se sicuramente è utile in alcune categorie giovanili).
Nel settore femminile tutto si complica perché la densità di giocatrici per club è inferiore a uno, giovani comprese. Pensiamo invece ad una formula di campionato che impegni non più 14 date come ora ma la metà, che tolga l'impedimento ai Comitati Regionali di organizzare tornei territoriali in concomitanza a quelli nazionali (perché questi ultimi debbono essere protetti?) potendo arrivare a 20 o oltre. Diamo la possibilità di giocare parecchio con gare individuali e con minori spostamenti e ci sarà meno bisogno della squadra e di tutto ciò che comporta. Gli obblighi non hanno mai funzionato per la promozione. In compenso formule sbagliate non favoriscono la partecipazione come è avvenuto quest'anno.

 

caro tt senigallia.. ma riesci a farti ascoltare? ... perche io ti quoto per intero e molte delle cose che dici le ho dette sia con le buone.. che ahime.. diciamo arrabbiato ... senza riuscirci ... ma perche è cosi difficile fare un tavolo allargato, formato da persone che per competenza, storicità, frequenza ... posso aiutare e dare un contributo.

l'impressione che ho è che come sempre ... si aspettano le nuove indicazioni sul nuovo anno .. e quando si conoscono sia gia troppo tardi per intervenire ..

 

.... e quindi può non giocare per 3 anni il suo campionato femminile a squadre, che così diverrebbe superfluo per lei e per tutte le altre giocatrici........ Il punto è questo Ady, quella che sembrerebbe ai più, una liberalizzazione diventerebbe la condanna per l'intero settore femminile.

--- Messaggio Unito Automaticamente, 14 Mag 2013 ---

questa notizia mi preoccupa per la sfida di giugno..... devo a tutti i costi ritrovare la mia racchetta!!!

 

Ma dai... le ragazze giocano già poco!! La mia ragazza ha fatto il campionato di B femminile in un girone a 5 squadre fatto a concentramenti il che si è ridotto a 3 fine settimana di campionato.
Ha fatto tranquillamente il campionato maschile senza problemi e senza togliere tempo all'attività femminile!
Già ai tornei regionali se ci sono 4 gironi di ragazze è già tanto.
Togli pure il campionato maschile, che le da la possibilità di giocare un po' di più e finisci per far giocare veramente poco.

 

Effettivamente Bianca Bracco e Carassia hanno giocato in D2.. Solo una partita..benché decisiva..
Fidatevi..basta modificare le categorie e il problema è risolto..

 

decisiva per cosa lotsboi?? sono andato a vedere ... io leggo 0 6 all andata con bracco e carassia, e 0 6 al ritorno senza bracco e carassia ...!!!!!! detto che la squadra che ha perso con doppio 0 6 è arrivata seconda ... e quindi facilmente accederà alla d1 comunque .. bracco e carassia potranno giocare forse in d1 il prossimo anno .. e poi in c2.. e magari arriverà alla c1 ... (è un esempio)

bruno perdonami, io ritengo che la liberalizzazione possa essere l'unico modo per farlo rinascere .. al contrario ... ma quale II credi sia interessata a giocare una D2 ?? ... e poi perche mai se una società ha una sola atleta donna deve privarsene? ... puo darsi che quell'atleta voglia giocare in campionati regionali o non con la sua squadra e col suo allenatore ... o no?

 

Scalda i puntini Brù!

--- Messaggio Unito Automaticamente, 15 Mag 2013 ---

Sono sconcertato. Bracco e Carassia, due tra i gioielli del tt femminile che devono giocarsela con tipi come
Eta Beta? Non ho parole!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ragazze della nazionale giovanile!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

E il loro tecnico nazionale di riferimento non ha detto nulla?????????????????????

Ma dove andiamo? Chi siamo? Ma non abbiamo più vergogna di nulla???????????????????????????????????

La cazzutissima Silvana credo si sarebbe rifiutata!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Speriamo bene, ma nelle vostre capacità confido poco, ne toglierete 5-6 e non 40 come si dovrebbe.

E quindi? Se allenano meglio per loro, peccato che le professioniste mischiate con persone che giocano a livello "amatoriale" non centrano assolutamente nulla.

"A tuo avviso".... già. A parte che il ruolo di dirigente ti dovrebbe imporre di fare le regole per le esigenze di chi gioca, non secondo le tue idee, chissa perchè allora tutti i campionati maschili (tranne la A) fanno la swaythling. Se uno vuole la tempistica ridotta mette 2 tavoli. Come già viene fatto nei campionati regionali, quando le partite si disputano la sera. Della tempistica poi chi se ne frega, meglio un'incontro un pò più lungo dove almeno la gente gioca, ad uno più corto, dove praticamente il n°3 è come se il campionato non lo disputasse.

Quindi? Traducendo: chiunque può disputare il campionato di serie A, anche in uno scantinato. Tra i requisiti necessari, una palestra in grado di ospitare 2 tavoli da ping-pong, non può essere presente. Ritengo che nel 99%, di tutte le strutture, che possano almeno definirsi "palestre" 2 tavoli regolamentari ci stiano senza problemi. Se poi si vuole consentire di disputare il campionato di serie A anche in strutture non idonee... se mi permetti io sono in totale disaccordo.

Senza voler offendere nessuno, se la maggior parte del movimento femminile si lamenta delle decisioni prese in questi ultimi anni dalla federazione, forse un bagno di umiltà ed iniziare ad ammettere di aver preso decisioni sbagliate tue e del gruppo dirigente di cui fai parte, sarebbe già un'inizio.

 

Caro Bruno, permettimi di dirti, dato che sono anche io nell'ambiente da un po' di anni, e dato che sto continuando a cercare di fare qualcosa, pur nel mio piccolo, per il tennistavolo, sia come giocatore che come dirigente, che sono stati fatti 2 grandi errori.
La miniswaythling, di fatto, non farà altro che tagliare ulteriormente le squadre iscritte: tante squadre, di fatto, sono composte da 2 giocatrici più tappabuchi... è già un problema mettere su una squadra femminile da 2, figuriamoci da 3 più riserva! di fatto, se la squadra adesso poteva essere da 3 (2 più riserva), ora deve essere da 4, per forza di cosa. Dove le si va a trovare tutte 'ste donne che giocano??? io ne avevo 2 di ragazze, e alla fine, anche in seguito ad una fantastica decisione del giudice unico, in vista dei playoff della A2 che non saremmo riusciti ad onorare (incasso della cauzione nonostante preavviso e certificato medico), abbiamo deciso di non iscrivere più la squadra. Perchè in 2 erano ovviamente troppo tirate, e bastava una cacarella per perdere 3 incontri in un colpo con i concentramenti.

Sul fatto del permettere alle 3° e 2° di giocare solo dalla C1 in su... non so su che basi abbiate fatto questa equiparazione, perchè non è errata, di più! pensa che, in Piemonte, una 3° sull'80 in classifica, quindi una delle prime terza in assoluto, in D1, è poco sopra il 50% di vittorie... già in C2 punti ne farebbe pochi pochi.... in C1 chi la farebbe giocare?? Non sono mica tutte Zefiro (che difatti occupa la posizione 39, ma solo perchè gioca in A1, secondo me vale almeno 10 posti di più) o, per dirti, del livello di Cristina. Il 90% almeno delle ragazze che giocano non sono di quel livello. Sai benissimo che, per passare 3° categoria, una ragazza, senza offesa per il gentil sesso, chiaramente, dato anche che le tesserate sono poche, basta che impari a giocare un minimo... sai bene che il livello delle ragazze 4° è bassissimo... e quel minimo in più rispetto alle 4° è sufficiente per giocare in C1 o B2??? Pensa che per arrivare io a giocare in C1 ci ho impiegato 10 anni almeno...
Sarebbe più corretto inserire dei paletti di classifica, del tipo che le seconda possono giocare dalla C2 regionale (ci sta) e le terza in D1... E' ovvio che qualche società ci ha marciato, facendo giocare ragazze troppo forti in D2... ma non per tutte è stato così.
Quest'anno anche io ho fatto giocare una ragazza delle prime terza in D1, e le ha vinte quasi tutte. Ma lei varrebbe molto di più, e l'abbiamo fatta giocare in d1 perchè era l'unico posto disponibile... e ci serveìiva un elemento per completare la squadra. Lei, se non aveste messo su questo regolamento, giocherebbe in C2 il prossimo anno, e sarebbe il suo campionato. Ora, mi trovo a non sapere dove farla giocare, dato che la nostra C1 è completa...
Cosa faccio adesso, la mando via a giocare, quando qui da noi aveva già la squadra fatta???
Con questo regolamento, e secondo me la Silvana ha pure ragione, le ragazze, che già giocavano poco, giocheranno ancora meno. Hai il suo esempio: seconda categoria, 6 punti in C2 in tutto l'anno... Già fatica in C2, in C1, con tutto il bene che le voglio, non si divertirebbe. Vincerebbe qualche sporadico set, e basta. E la sua squadra?? la farebbe giocare sempre, sapendo di partire sempre, o quasi, sotto 3-0? e lei, sapendo che gli avversari sono sopra alle sue possibilità, con che spirito giocherebbe?? Ho preso il suo esempio solo perchè lei si è, giustamente, sentita tirata in causa.

Fidati che, se non cambite nulla, otterrete solo di far giocare meno le ragazze che non giocano nelle grandi società. Oppure, queste ragazze dovranno migrare verso società più grandi, danneggiando, come sempre accade, le società più piccole, che magari, la C1, manco ce l'hanno.

Dal mio punto di vista, per prendere questa decisione, avreste (ti metto giustamente in mezzo !!)dovuto dare un occhio più approfondito agli score delle ragazze nelle serie maschili regionali... Facendo come da C.F., otterreto solo di fare giocare meno le ragazze più" normali", cioè quelle dal 60 in giù.

Ciao Bruno

Maurizio

 

Decisiva perché la squadra arrivata seconda, dopo aver trovato Bracco e Carassia all'andata, non avendo più speranze di vincere il campionato ha a sua volta indebolito la sua formazione.. Comunque era solo un esempio..dal momento che un duomo seconda cat può giocare in D² dovrebbe farlo anche una donna.. Al più si scade un poco nel cattivo gusto..

 

I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose;
dunque, peggio son svolte, meglio è.
Bertrand Russell

e dopo la interessante lettura di tutti gli interventi proseguo a gridare alla mancanza di visione organizzativo che regna nel nostro ambiente !!
TOTALE MANCANZA , TOTALE SENSIBILITA' !!

e ricordate che

In politica la stupidità non è un handicap.
Napoleone I

OGNUNO DICA LA SUA MA , PRENDIAMO ATTO CHE LE COSE NON FUNZIONANO E NON Cè LA CAPACITA' DI VEDERE AL DI LA' DEL PROPRIO NASO !!


PENSIERINO :

"Io pongo domande, metto sulla carta forme di linguaggio, così come forme di sensibilità, di intenti
e di idee, e lo faccio con lo scopo di stimolare il pensiero. Per di più desidero non soltanto stimolare
gli altri, ma anche provocarli. Anche là dove questo carattere provocatorio non è subito evidente -
come ad esempio nei disegni- esso è comunque presente in profondità."

 

Grande Casta! Ti quoto all'ennesima potenza!

Allora fai delle proposte tu!

L'idea delle rappresentative regionali, che negli altri sport funzionano da grande volano perchè ogni atleta ha la speranza di poter far parte della nazionale o perlomeno della selezione regionale, mi è stata rimbalzata.

Io so perchè mi è stata rimbalzata. E perchè "va bene così".

La Coppa delle Regioni com'è ora è un semplice torneo nel quale giocano due maschi e una sola ragazza, selezionati all'uopo e poi mai più insieme..

Ma la Coppa delle Regioni è la gara fiore all'occhiello del TT Molfetta dell'ex vice presidente Scardigno, quindi INTOCCABILE.

I Comitati Regionali di ogni sport hanno una loro "nazionalina". Le ragazze più brave, anche quelle sparse qua e là da Domodossola a Vercelli, dalle Alpi alle Risaie, avrebbero la possibilità di condividere sport ed esperienze.

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Con l'attività delle ragazze a concentramenti si potrebbbe lasciare che facciano i campionati fino alla C2 maschile compresa, togliere per loro l'inutile divieto a disputare più partite nella stessa giornata di campionato (perchè non era stato pensato per questo, cioè per vietare che le donne facessero campionato il sabato e concentramento la domenica) .. giustamente pretendere che prendano parte ad un campionato femminile, tale da stimolare l'attività femminile, mantenendo la formula Davis. imho

 

Passato il momento di sconforto, piano piano iniziano valutazioni di tipo politico-programmatico.
Temo la cortina fumogena che ammanta di belle motivazioni decisioni che sembrano non andare però incontro alle esigenze delle persone coinvolte.
(mi scuso ma per motivi professionali non devo dar nulla per scontato )

Sarebbe interessante da un punto di vista geografico sapere:
- di dove sono
- per chi giocano
- quali opportunità di scelta potrebbero avere se non ci fossero questi paletti.

Esempio:

provincia:
n. società con squadre femminili:
n. società con squadre maschile in campionato nazionale senza squadre femminili:
n. società con squadre maschile in campionato nazionale aventi squadre femminili:
n. società con squadre maschile in campionato regionale senza squadre femminili:
n. società con squadre maschile in campionato regionale aventi squadre femminili:

Se qualcuno ha a disposizione una base dati senza dover spulciare nome per nome e campionato per campionato sarebbe molto più semplice. Naturalmente limitato alle 2° categoria

 

Ho letto ora della miniswaythling, anche per la B femminile.... non ho parole.
Quoto il Casta in tutto. Già si fa fatica a fare squadre con 2 giocatrici titolari, le altre sono come giustamente le ha definite "tappabuchi", figuriamoci fare squadre da 3 persone. Tra l'altro non parlo per interesse personale. La mia è una delle poche società che di ragazze ne ha tante, e probabilmente una delle poche a cui tale regola non cambia poi di molto la situazione. Ma le altre? Facciamo campionati con 3-4 società? Meno male che si vuole diffondere lo sport femminile. Tra l'altro da regolamento se non viene disputato il loro campionato, non possono giocare nel maschile, quindi chi non ha almeno 3 donne in società, si deve preparare a vederle o smettere o andarsene? Mah....

 

Antico proverbio veneziano:

"Xe pègio el tacòn ch'el buso!"

(E' peggio la pezza del buco).

O quell'altro, senza bisogno di traduzione : " La cura funziona, ma il paziente è morto."