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L'Amerika è qui ?

Discussione in 'Allenamento e Tecniche di Gioco' iniziata da scassamanico, 14 Giu 2010.

Status Discussione:
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  1. scassamanico

    scassamanico Utente

    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    La prassi collaudata sembra sia questa:

    si prende un giocatore straniero
    quando smette lo si nomina allenatore, con gratitudine eterna del giocatore
    dopo lustri di lavoro con decine di persone e un solo giocatore decente prodotto, lo si si recluta inspiegabilmente per incarichi più alti
    nel paese suo "sentono" che è diventato allenatore
    viene ripreso, ma sfortunatamente la nazionale sua paga a gettoni (del telefono ?)
    ecco allora insperatamente che i nostrani buona e brava gente richiamano e danno lauti piattoni di spaghetti e tutti i comfort

    Come non essere grati all'Italy, specialmente se si hanno zeru tituli e non si sa insegnare il rovescio ?:rolleyes:
     
  2. Lostboi

    Lostboi Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Andrea B
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club - Genova
    Ciro Ferrara, Mancini, Leonardo .. mi pare che la prassi gda giocatore ad allenatore sia comune.
    E' vero che ci sono i casi tipo Sacchi o Mourinho .. però in generale far insegnare in A1 strategie di TT ad uno che con la racchetta in mano vale un nc .. mi sembrerebbe strano... sopratutto se dovessi pure pagarlo bene.

    D'altra parte anche a livello mondiale i coach buoni sono ex -- Liu Gouliang, Kim Taek So....
     
  3. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    Bisogna distinguere:

    Il fatto di aver giocato ad altri livelli è un plus, non qualcosa di decisivo.

    Allentatore e giocatore sono due... mestieri differenti, il giocatore è diventato un campione con caratteristiche SUE che non ti può dare, trasmettere. Esempio ? Uno a caso, Samsonov. E' lui che ha leve lunghe e quel tipo di muscolatura, è lui che ha quella capacità di reazione, intuizione tanto da capire mzz'ora prima dove arriva la palla, è lui che ha intelligenza tattica e nervi eventualmente, per tener in pugno un match. E queste caratteristiche non te le può dare. Anzi, spesso il giocatore "bravissimo" tende a farti giocare come lui (con i suoi errori) anche se non sei "portato" per quel gioco. Molti campioni non sono bravi allenatori, in quanto vincenti grazie alle loro caratteristiche e non sono in grado di vedere l'infinità di errori diversi a livello individuale, nè hanno sufficiente comunicatività, flessibilità e capacità di espressione per spiegarli, magari neanche pazienza e non gestiscono bene il rapporto col giocatore.

    Normalmente più la mentalità è dilettantistica, più si tende a privilegiare il giocatore "forte", nell'infantile speranza che magicamente possa darti qualcosa che è invece solo suo, pensare che giocando con lui si "trasmetta" per incanto il talento e le capacità del champion, ma questo succede quando sei all'oratorio da bambino e arriva il campione del rione, credo bisogni vedere la cosa un po' più approfondita e professionale; oppure si pensa con poca idea di tennistavolo che un giocatore di difesa non possa allenare attaccanti... tanto per dire Berczyk il difensore ungherese ha preaparato i tre più grandi topspinner del mondo anni fa, Jonyer, Gergely, Klampar... il lavoro di allenatore richiede ALTRE DOTI.

    L'allenatore è una figura differente. è uno che comunque deve aver avuto esperienza come giocatore a buon livello, meglio internazionale. Prendere un manuale e dire che il dritto lo fai portando il peso sulla sinistra e girando il busto, lo può fare anche un tronista...

    L'allenatore deve essere capace, avere "l'occhio" di vedere gli sbagli dei suoi giocatori (sbagli tutti diversi per giocatori diversi) e saper correggere, saper spiegare a seconda della mentalità diversa dei suoi giocatori. Deve saper trasmettere una tecnica "neutra", giocare "come si deve" e non fare propri cloni che non possono avere le caratteristiche psico-fisiche del campione, ma sicuramente ne assorbono gli errori. Per questo i giocatori che vogliono diventare allenatori (il fatto che fossero bravi giocatori non vuol dire, appunto) devono prima farsi un po' di "scuola", imparare bene tutto quello che c'è da sapere a livello tecnico, tattico e non solo le cose empiriche e personali che hanno utilizzato nella loro carriere, rubando con gli occhi o mettendo in pratica qualche consiglietto di vari allenatori, per evitare appunto che insegnino a fare quello che facevano loro; questo non si chiama allenatore.

    Per intelligenza tattica e saper fare con il giocatore, poi, sono doti abbastanza naturali e non c'entrano col campione, come dicevo se uno , oltre alle doti di ALLENATORE è stato anche un campione, meglio... ma non certo l'inverso.

    Io sono amico dell'allenatore di Waldner, Appelgren... lavoriamo insieme spesso e lui non era mai un bravissimo giocatore, anzi , mi dice che Appelgren e Waldner non saranno mai bravi allenatori, non hanno il "dono " di ... mettere a posto i giocatori.

    Dragutin Surbek, campionissimo, ha allenato notte e giorno suo figlio, giocatore mediocre...

    I cinesi... Ma Lin e gli altri sono "creati" da una base pongistica che è quell'impressionante macchina potente, le società con migliaia di buoni allenatori. In Europa spesso non si ha tanta "scelta" e il bravo giocatore non ha le doti per condurre una nazionale. Tanti ex campioni non hanno "fatto" lui Ma lin e gli altri... sono alla guida di nazionali perchè insieme alle doti di allenatore hanno anche esperienza di tattica e di alto livello; però anche il numero 8 della Polonia ha esperienza internazionale, non occorre essere campione;

    Helmut Hampl, allenatore di Boll, mai sentito come giocatore ? Non credo.

    Il cinese (??) in portogallo che ha "fatto" i bravi nuovi portoghesi, mai sentito ?

    Quello che in GB ha allenato Drinkhall ? Chi è ? Kong, Hsu Shao Fa ? No...

    Il ciccione Thunstrom che ha portato la Svezia al campione del mondo era più un lottatore di sumo che un campione di TT...

    Mario Amizic non era gran che come giocatore...

    Il papà di Tokic che è mio amico e che conosco benissimo da anni, non era mai forte...

    In Italia i miei "colleghi" Deniso, Errigo, Litterio mi sembra lavorino molto bene e non erano certo campioni... degli stranieri mi piace il metodo di Negriìla anche lui non era nel top 12 europeo.

    Certo che se oltre ad essere un bravo allenatore sei anche un ex campione allora hai tutto e ti prendono... sei il massimo, ma occorrono doti differenti e soprattutto devi formarti come allenatore, non saper insegnare solo quello che ... facevi "tu".
     
  4. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Del resto, nemmeno Liu Guoliang può essere considerato un fenomeno come allenatore... Certo, da giocatore è stato un fenomeno vincendo un mondiale e l'olimpiade, grande tecnica (è stato uno dei primi a portare il rovescio "moderno" fra i pennaioli) e potenza e ahimè ultimo dei "bombardieri" cinesi pennaioli con puntinata corta... Ma alla fine lui riceve il prodotto di altre scuole disseminate nel territorio cinese.
    Quando Ma Lin arrivò in nazionale non era certo un pivellino da oratorio!!! Lo stesso Wang Hao, ai tempi delle giovanili, non era così forte... Sono stati i massacranti allenamenti a renderli così...
    In ogni caso in Cina hanno un bacino di giocatori sterminato, possono fare "esperimenti" tecnici sui ragazzini senza preoccuparsi di rovinarli sin dall'inizio e possono addirittura permettersi di mandare a quel paese fior di giocatori (Singapore docet...:teach:).

    Qui in Italia invece paghiamo diversi errori, non necessariamente racchiusi nel pianeta pongistico: innanzitutto zero visibilità mediatica (e non ditemi che bastano le partite su RaiSport...). Questo genera tutta una schiera di penalizzazioni che vanno dai pochi sponsor (che chiedono visibilità mediatica), pochi giovani (se non si conosce lo sport...) e di conseguenza pochi tecnici (mica alleni gente di 20 anni...).
    Non serve avere numeri simili al calcio... Credo basterebbe anche un 15% dei giovani "fagocitati" dal calcio e si avrebbe già un'ottima base dalla quale partire. Certo, niente che ti porta alle prime posizioni mondiali nel giro di 2 anni ma sarebbe un inizio che fra 10-15 anni porterebbe ad un livello agonistico di tutto rispetto.
    Purtroppo siamo stati soffocati dal calcio e i nostri giovani crescono con 3 obiettivi sportivi: diventare calciatore, prendere qualche milione di euro e trombarsi più modelle possibile...
    Alla fine pure nel calcio si è perso di vista il "gioco"... Ormai si parla di contratti, dei tiri da matto di qualche giocatore, delle *******te sparate dai giornalisti e sulle scommesse. Quindi solo di soldi e sponsor, nient'altro...
    Che è quello che manca al tennistavolo italiano...:sisi:
     
  5. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Sguizz, il tuo bersaglio é sempre José. Io fossi al tuo posto avrei aspettato il prossimo mese di luglio per lanciare questo thread, dopo gli europei giovanili. Chissà che mr. szero tituli non torni con 3 tituli? Proprio come Mou. ;)
     
  6. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    Sacramen fa spesso considerazioni molto esatte, a mio parere. Aggiungo che ci sono tanti che prendono stranieri (sto parlando in generale) perchè il mestiere di allenatore di TT per un italiano è quasi improponibile, poche possibilità di lavorare, pochi club con soldi, pochissima sicurezza e pochi soldi... magari pure in nero "forse" ? Se il pesidente di un club vuole un allenatore ogni giorno per ragazzini e grandi e può pagare 600 euro più un monolocale, non è tanto attraente, è un esempio...

    Quindi è più facile che sia uno straniero ad accettare un lavoro e una vita del genere, prendendo molto meglio di quello che prendeva nel suo paese e avendo anche altre possibilità migliori in altri campi lavorativi, nel caso non continuasse col TT; nel suo paese spesso la situazione è peggiore anche da questo punto di vista.
     
  7. REDS

    REDS Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    carletto
    Se il criterio dovesse essere quello di avere dei "tituli" per allenare la nazionale Italiana e sempre che la memoria non mi inganni, Allenatori (la A maiuscola non a caso ;)) come Deniso ed Errigo dovrebbero ancora stare a Piediluco :eek:, l'uno a fare il preparatore atletico e l'altro lo sparring partner; così come Stencel avrebbe invece dovuto essere uno dei migliori allanatori della storia della nazionale italiana. :rolleyes:

    Probabilmente dirò una castroneria galattica, ma secondo me il vero problema è che in Italia siamo dei dilettanti della madonna e tali rimarremo fino a quando non ci butteremo alle spalle problematiche del tipo: "colpa di tizio che non sa insegnare il rovescio" , ".....alla mattina non rendo perchè non sono ancora sveglio", "con le difese non ci so giocare"o altre amenità varie.

    Sudore, organizzazione, mentalità; tutte cose che forse non potremo mai ottenere per il PiPpone italico. :goccia:
     
  8. John Locke QDL

    John Locke QDL Fondatore Gruppo Rinco

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Quoto, riquoto e straquoto!!!:hail:
     
  9. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Siamo dei dilettanti perchè da noi il tennistavolo non è ancora considerato uno sport. Da noi è un semplice giochetto da oratorio e lo si vede sopratutto dall'atteggiamento dei vari giocatori prima di un torneo... La maggior parte si mette a fare scambi di dritto e rovescio, 10 minuti per parte, rimanendo fermi come pali. Che solitamente in partita non accade mai. Qui si cura solamente la fase "sul tavolo" e si tralascia completamente la preparazione atletica che è 50% del gioco! E' inutile fare 30 minuti di scambi se poi, appena ti spostano la palla, sei sempre fuori posizione... E lì servono gambe, gambe e ancora gambe... E non è affatto semplice!!!
     
  10. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    Stiamo un po' spostando il discorso sul perchè degli insuccessi, invece che sulla peparazione degli allenatori.,

    E' anche vero che moltissimi dei problemi/difetti del pongista italiano, ma non solo, direi spesso pure europeo è il fatto che, al di là dell'allenatore, non si allena decentemente.

    Non fa preparazine fisica, non si pone uno scopo da raggiungere assolutamente, non si allena... semplicemente, fa un paio di schemi, dritto, rovescio, top diagonale e Falkenberg tot 20 minuti e chi s'è visto s'è visto.

    E pure vero che si preferisce piangere invece che... soffrire, gomme di mer.da, oggi non ci prendo, sono stanco, con le difese non ci capisco, blocca col puntino corto e mi trovo male, alla palestra manca mezzo lux e così via, invecei di abituarsi lavorando a superare qualsiasi difficoltà e avere soddisfazine delle propie capacità. Lamentarsi non porta da nessuna parte e lo dico senza guardare troppo l'eroismo e lo... stoicismo dei cinesi che sono ben al di là della nostra mentalità come sofferenza nel lavoro. Però zitti e lavoro, altro che pianti greci.

    In ogni caso sono d'accordo con Carlo, l'unica cosa su cui divergo è che l'allenatore deve saper far l'allenatore, non essere un gioctore o uno che s'inventa empiricamente, non si può trascureare l'insegnamento di un colpo in modo esatto dando svantaggi già all'inizio al proprio alleivo e questo lo dico senza citare nessuno in particolare, dicamo che è una cosa sensata che l'allenatore lo sappia fare...

    Per arrivare in altro non puoi regalare handicap per esempio nel rovescio o nel gioco corto, nei passi o nella preparzione fisicia, parti svantaggiato da subito.
     
  11. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Aggiungo che un buon allenatore oltre che insegnare la giusta tecnica per un determinata struttura fisica (non siamo tutti uguali...) deve essere in grado di creare la giusta mentalità e concentrazione nei giocatore.
    Per questo inizialmente ho detto che, a mio parere, nemmeno Liu Guoliang sarebbe da considerare un tecnico fenomenale: un Ma Long che perde contro Timo Boll nella finale mondiale non è segno di superiorità mentale... In teoria doveva vincere 3-0 ma probabilmente se l'è fatta sotto...
    Stessa cosa è accaduta lo scorso anno in semifinale nel singolo contro Wang Hao... Certo, Timo Boll e Wang Hao hanno molta più esperienza ma questo dovrebbe valere sempre e non solo nelle finali mondiali-olimpiche.
    Agli ultimi mondiali la nazionale cinese era mooolto rilassata e secondo me ha disputato un torneo al limite della sufficienza, niente di più.
    Lo stesso vale per la nazionale femminile: emblematico lo sguardo di Ding Ning dopo la sua sconfitta, al limite dell'incredulo... :eek:
    Il rilassamento è normale soprattutto in un ambiente abituato a vincere e con uno strapotere fisico-tecnico impressionante. Un buo tecnico deve sempre evitare queste condizioni "rilassate"!!!
     
  12. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    Infatti quando molte volte ho chiesto a Liang Geliang e a diversi cinesi cosa imitassero degli europei (gli ultimi anni, non anni fa che copiavano il top da qualche europeo) mi hanno detto ..., praticamente niente, ma la forza mentale di alcuni europei si. Ci sono tante cose e non basta essere bravi giocatori, appunto... la strada per formarsi come tecnico richiede buona scuola, aggironamenti continui, doti umane, esperienza a diversi livelli con vari club, con giovani, con giocatori bravi fino ad esser capaci di allenare e consigliare i campioni ai quali non basta certo dire stai giù, vai in avanti con la spalla, gioca corto, gioca di più in mezzo...
     
  13. maledettaretina

    maledettaretina attaccante smemorato

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. Guilcier Ghilarza
    Il problema è che il nostro movimento non vuol crescere: vogliamo continuare a giocare a pingpong senza i vincoli dati dal prete all'oratorio o dagli orari dei circoli!!!! :rotfl:

    Per prendere il patentino di allenatore di base fitet (fino alla b1!!:eek:) si fa un corso di 6-7 ore spalmate in un week-end, per il calcio il corso dura 9 settimane per 5 giorni per 2 ore e mezzo, con sedute di principi di alimentazione, psicologia e sociologia, preparazione fisica, tattica, tecnica, gestione del gruppo, direzione societaria, contratti, ect... ED IL TUTTO cosa molto importante con una lezione di approfondimento sugli aspetti riguardanti il settore giovanile!!!!

    Faccio un altro esempio: corso di base per atletica leggera. Il CONI di Oristano, quasi sempre si impegna a chiamare, come istruttori dei corsi dei veri e propri colossi dell'atletica. Gli ultimi due corsi sono stati tenuti da Vitalij Petrov, niente popò di meno che!!! Eppure non si può dire i certo che la nostra sia una provincia di grandi esponenti dell'atletica leggera italiana.

    Sfida chiunque a dire che preferirebbe fare un allenamento tipo calcio, anche 3^ categoria!!!

    Mio esempio personale: mi alleno quasi sempre con un carissimo amico e compagno di squadra. L'impegno è crescere e migliorare, ma l'unica innovazione al nostro allenamento, per ora, è stata l'introduzione di un buon riscaldamento a corpo libero. E chi ha poi voglia di fare scatti, squat, gioco delle transenne, passi e tiro con la trave orizzontale, salti, ostacoli, paletti... e poi arrivano le 21 e bisogna scegliere: stretching o facciamo la bella???? :rotfl:
     
  14. REDS

    REDS Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    carletto
    Non divergiamo affatto neppure su questo caro Erich poichè sono totalmente d'accordo con quanto scrivi. :sisi:
    Puntualizzavo solo che in mezzo al nulla (o quasi) italiano (in riferimento alle capacità di sacrificio, organizzazione, mentalità ) un allenatore che, presuntivamente, non sa allenare il rovescio (e la qual cosa sarebbe lungamente da dibattere nel caso l'autore di questo thread faccesse riferimento a Joze), mi parrebbe comunque il minore dei nostri mali. :goccia:

    :birra:
     
  15. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    Ehhehhe ah bè... certo, la punta dell' "aisberg" come scriverebbe arturo... :)

    ____

    Aggiungo una cosa, per dare ancora spunti: per scegliere gente competente, devi avere la competenza tu per primo di saper distinguere chi lo è e chi invece vende fumo. Anche presidenti di club o sp0onsor che possono decidere, dopvrebbero affidarsi per la scelta a qualcuno del mestiere, se loro non lo sono o c'entrano col TT..., come un pinguino all'equatore (in onore al propositore del 3d)...

    Il che vuol dire non prendere un "nome" solo perchè era un campione, non pensare che uno straniero, per esterofilia e provincialismo, debba essere per forza meglio di un italiano (vedi l'esempio di Ippoliti, non solo quanti allenatori stranieri hanno "fatto" un ragazzino bravo come Baciocchi, anche se dipende certo anche dal suo talento) e non credere che un cinese sia bravo per forza e sia soprattutto comunicativo abbastanza, allora basterebbe andare a Copacabana e assoldare il primo passante per metterlo alla guida dell'Inter... tanto il Brasile è forte... ma non basta essere brasiliano o non basta provenire dalla patria di Samsonov o essere svedese...:p
     
  16. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    E quindi si torna a bomba su quello che fa girare il mondo: la gn... Ehm... I soldi.:D
    Alla fine, puoi avere anche un presidente societario ignorante del settore ma se non vede i risultati col cavolo che va avanti con un tecnico incapace... L'allenatore si può cambiare e forse forse si deve cambiare per crescere di esperienza.
    Il problema sono i giocatori. Guardiamoci un pò: attualmente quanti sono i giocatori italiani professionisti? Bobocica e Stefanova sono stati fatti entrare nell'esercito con sotterfugi vari ma gli altri?
    C'è da considerare che un allenamento serio non si fa 2-3 volte la settimana, la sera dopo cena... Devi avere la giornata libera!
    In Cecoslovacchia, ai tempi del comunismo, i ragazzini vivevano nei centri federali, a scuola la mattina e tutti i pomeriggi allenamento fino sera. Sabato e domenica partite di campionato o tornei... Questo fino ai 14 anni, poi dovevi scegliere il professionismo o qualcos'altro.
    Ma scegliere il professionismo significa dedicare la vita solo a quello... Noi lo vediamo come un passatempo, un gioco, per me è una vera e propria valvola di sfogo ma credo non sia semplice giocarci tutti i giorni...
    Quante sono le società che possono permettersi il lusso di mantenere un giocatore? Credo 3-4 al massimo...
    Col senno di poi mi viene da pensare sia stato un errore chiudere i centri federali... Forse andava rivista la gestione visti gli scarsi risultati ma non chiusi: erano punti di riferimento dove un ragazzino poteva iniziare e magari giocare con i suoi coetanei. Dalle mie parti i ragazzini giocano a calcio per il semplice fatto che anche i suoi compagni di classe giocano a calcio. Scelgono uno sport più per la compagnia... La passione cresce con il tempo.
    Adesso, se una società vuole puntare sui ragazzini deve farlo entrando nelle scuole promuovendo il nostro sport: succede a Castelgoffredo, qui a Vicenza e mi sembra pure ad Este... Ma a parte Castel (mica un gruppetto sportivo qualunque...) chi può permettersi un tecnico che insegni ai ragazzini in orario di scuola?
    Ma anche qui si deve lottare con l'ottusità di certi presidi e professori che vedono il tennistavolo come un giochetto che i bambini possono fare anche a casa... E poi il calcio attirerebbe di più (questo commento l'ho sentito di persona...)!!!
     
  17. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    Centri federali sono utili, anche in Germania ci sono, solo hanno un difetto: costano. Si fa quello che si può ovviamente, importante che si facciano le scelte tecniche con competenza e si preparino anche gli allenatori nelle società, far arrivare un ragazzino a 13 anni con tecnica sbagliata significa limitargli la possibile... carriera, senza parlare poi delle nazionali, dove ci deve essere il meglio possibile, ovviamente.:)
     
  18. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    La passione nasce se si offrono occasioni;quando c'è, resta, a prescindere dal tempo che passa.
    Può ricevere ulteriori stimoli se "incanalata" nella giusta direzione a seconda dell'impegno e della difficoltà crescente che uno è in grado di affrontare.Se oltre alla passione c'è il talento allora è ancora più difficile gestire la situazione e per questo le capacità di un allenatore diventano fondamentali.
    Mi sembri un pò disinformato per quanto concerne le iniziative sotto l'egida del Coni : ormai anche gli orari curricolari della scuola primaria son flessibili e si estendono fino al tardo pomeriggio(16,30-17) il che permette maggiori possibilità di "inserirsi" in questo ambito.
    Non conosci la realtà di altre regioni... in Piemonte moltissime son le società impegnate a divulgare il TT nelle scuole (anche la mia ,a costo di grandi impegni sia in termini economici e organizzativi... se non è passione questa...) ma mi rendo sempre più conto che non esiste un "programma a livello nazionale" specifico e che i buoni risultati che otteniamo (in termini di partecipazione ) rimangono circoscritti e aleatori, (rischiando di vanificare il nostro impegno )e rischiano di non esser sfruttati adeguatamente dalla federazione.
    Non ho ancora visto Direzioni didattiche non disponibili (a volte,piuttosto, entusiaste) di poter proporre(non "imporre") un'alternativa ai soliti quattro Sport.
    Ho trovato come sempre interessantissime le argomentazioni di questo thread e per non andare troppo OT voglio effettivamente dare un plauso a Scassa... che ha dato lo spunto. E' anni però che scriviamo che per far crescere un movimento ci va tanta formazione e informazione , a tutti i livelli... non basta la "visibilità" mediatica... se la vuoi basta che tiri dal quarto piano di casa un tavolo da ping pong colpendo qualcosa o qualcuno....:eek::rotfl:
    Per la visibilità bisogna avere dietro quantità(spinta di milioni di tesserati) o sostanza (risultati ) ,ma questi si ottengono o programmandoli o per cu.o (caso).Nel primo caso ci son grosse possibilità che ciò succeda ma ci vanno anni di politica uniforme,nel secondo forse non capiterà mai e(dovesse succedere) sarà per un giorno solo.
    Ho aperto una discussioneche si ricollega a questo 3D su "chiacchiere sul TT"( ping a 4 anni)...semmai ditemi che ne pensate...
     
  19. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    Infatti per questo sono d'accordo in linea di massima con scassamanico.

    Non parlo di Urh (di cui non conosco la preparazione, nè i risultati), ma è vero che spesso si tiene un giocatore ad allenare solo perchè straniero o, perchè l'italiano lavora e non vorrebbe vivere con 600 euro al mese, ad esempio, in un monolocale. Siamo lontani. Non crediate che in Germania o altri paesi la situazione sia migliore di tanto, ci sono tanti club che prendono uno straniero qualsiasi perchè un tedesco non dedicherebbe 4 ore al giorno per qualche eurozzo e non accetterebbe di vivere in una stanza tipo studente. Almeno in serie A e in nazionale, però, i criteri devono essere altri e parlo sempre in generale, cose che valgono anche per altre nazioni. Poi valutazioni tecniche, sulla capacità di un allenatore in particolare e paragoni non li faccio, che li facciano altri se vogliono.:)
     
  20. lookclock

    lookclock Utente

    Mi basterebbe anche solo gli ultimi 2.............:king::king::king:
     
Status Discussione:
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