La Racchetta Regalata

Anni fa ero a Kyoto e camminando tra i negozietti vicino al tempio Kyomizutera (uno dei più famosi del giappone) venni attratto da un piccolo artigiano che eseguiva sculture di legno laccate.
Entrai per curiosità nel negozietto con fare sospetto in quanto era un negozio nettamente più piccolo degli altri adiacenti e non pareva essere un luogo "turistico".
dietro ad una tenda c'era un omino che lavorava ad un tornio che mi invitò ad entrare.
Morioka san era il nome dell'omino cupo sul tornio che stava levigando una antica lampada di legno.
-Senza nemmeno dialogare del più e del meno mi chiese che sport facevo(come faceva a sapere che facevo sport?) e cosa lo aveva spinto nel suo negozio.
-Replicai che la curiosità mi portò dentro il suo negozio e che non capivo come lui potesse sopravvivere in mezzo a negozi altamente turistici adiacenti ad un tempio cosi antico e famoso...
-Non mi rispose e mi chiese nuovamente che sport io praticassi
-Takkyu! dissi (table tennis).
- vuoi che ti faccio una racchetta? replicò il morioka san...
-Sapevo che il suo era un modo cortese per dirmi che era contento di avermi nel suo negozio e che non aveva alcuna voglio di costruirmi una racchetta cosi risposi di si, che volevo una racchetta abbastanza veloce in legno di balsa leggero e che mi permettesse di colpire la palla uniformenente in tutti i punti allo stesso modo.
- l'omino smise di fare la sua lampada e iniziò a levigare un pezzo di balsa..
-" stavo scherzando" replicai io
- in men che 10 minuti fini un capolavoro, una racchetta con un manico concavo di una leggerezza incredibile.
Non avevo soldi con me (pochi yen) e promisi di portarli l'indomani.
Morioka san mi disse di stare tranquillo e di usare quella racchetta pensando al cuore, pensando alla passione per quello che faccio e pensando che non tutto ha un prezzo.
La passione non ha prezzo e ti permette di raggiungere obiettivi impensabili.
Ancora oggi uso quella racchetta,grazie Morioka san.

Manteman

 

... bravo Fabio, una storia davvero molto bella e toccante:clap:... rileggendola mi vengono in mente le immagini di Kill Bill e Hattori Hanzo

 

Complimenti Manteman
Una storia ricca di sentimento e passione per il ping-pong

 

anche se è un film 'violento' del Tarantino, ho pensato subito allo stesso film....

 

Adesso capisco i tutoi risultati, usi un telaio... magico

 

E bravo Fabio, che ti fai ancora "toccare" da queste cose. Da noi già la mentalità è meno...spirituale in generale, poi più andiamo avanti e più diventa materialista. Da noi sarebbe molto difficile trovare una bottega con un...essere umano di questo tipo. Che belle cose, ti fanno sentire più sereno, più umano.

 

:appl: bellissima storia Mante.......

 

Bello quando "gli uomini si trattano da uomini"
e non solo come ... clienti/utenti/pollidaspennare.
Sono cose che fanno bene.

 

Ti quoto SuperciuK.
Soprattutto di questi tempi..quasi non ci si crede più

 

quest'anno dal 4 al 27 agosto vado in japan e per l'occasione andrò a trovarlo...chissà se mi riconosce!

tra le altre cose andrò al museo butterfly e ho chiesto di fare allenamento nel loro centro butterfly...mi hanno snobbato....mi sa che se mi fanno girare le palle vado là e sistemo un pò di giocatorini...vediamo se poi non mi danno retta!

ps se qualcuno avesso bisogno qualcosa dal japan mi faccia sapere.

manteman

 

bella storia... quasi inverosimile
ti ho mandato mp

 

Strappalacrime....
Da libro cuore!

 

Bellissima storia, è vero Morioka ricorda proprio Hattori Hanzo.

Anche io ho un telaio artiginale, un "Pettinelli" in balsa con manico in sughero che aderisce perfettamente alla mano.
Ma non posso raccntare una storia come la tua

 

bellissima storia...meno male k nel mondono esistono questi posti...

 

Ho saputo da manteman, purtroppo, che questo artigiano ha chiuso... non avevo commentato al suo tempo questa storia perchè ero bandito, ma ricordo che mi aveva molto colpito!

 

Certo...te l'ho dato io!

PS: perchè non postare una foto del suddetto telaio? SOno curioso....

 

Appunto dicevo che non posso raccontare la stessa storia