La leva pongistica del '93

Parafrasando una struggente canzone di Francesco De Gregori, voglio soffermarmi sulla vera e propria decimazione di una intera classe di "leva" pongistica: quella del 1993. Dei già pochi moschettieri di un'annata povera di talenti é rimasto il solo Federico Pavan a reggere il confronto con i terribili '94 e ancor più terribili '95.

Possibile che non ci sia stato qualcuno che valeva la pena tenere sotto osservazione invece di lasciare che il disinteresse del Settore Tecnico avesse il sopravvento su passione e voglia di sacrificio?

Bertagna, Dallolio, Colombi, Andreani, Martolini, Trafojer... perché si sono sprecati quei pochissimi talenti nati in un anno senza grandi numeri?

Federico Pavan ha fatto una scelta di Sport totale, se non andrà secondo le aspettative ci sarà l'attività artigianale del padre a fargli portare a casa la pagnotta. E così pure per Leo Mutti.

Perché non é possibile in Italia coniugare la scuola ed un eventuale futuro extrasportivo con una attività giovanile di alto livello?

Si cercano solo futuri professionisti pronti ad immolarsi per un futuro incerto senza paracadute previdenziale per la serie "ti sfrutto finché mi servi e poi ti dò un calcio nel sedere e arrangiati" ?