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La filosofia cinese sulla racchetta

Discussione in 'Allenamento e Tecniche di Gioco' iniziata da takashikon, 24 Mar 2017.

Status Discussione:
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  1. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    E' evidente prendiamo la svezia della generazione di fenomeni che hanno ribaltato gli equilibri mondiali del TT e poi cosa è successo non ditemi che improvvisamente non sono più stati capaci ad allenare è che il "materiale umano" su cui lavorare è cambiato buoni e ottimi giocatori ma i fenomeni non nascono tutti gli anni.
     
  2. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Ergo se noi italiani fossimo due miliardi saremmo al top del tt mondiale? Ma manco peggnente.

    Per fare una o due generazioni consecutive di fenomeni ci vogliono tanti e tali elementi ! (scuola, mentalità , qualità e quantità di lavoro, preparazione atletica e poi ancora mentalità, "fame".. e dimenticavo: mentalità).

    Nello sci per anni siamo stati egemoni come la Svezia nel ping pong, senza essere due miliardi.
     
    Ultima modifica: 21 Set 2017
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  3. Nicholas Drake

    Nicholas Drake Utente

    Nome e Cognome:
    Samuele
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Per fare più chiarezza , non intendo una pura maggioranza numerica , ma bisogna considerare la distribuzione territoriale. Le zone più abitate della Cina hanno una concentrazione di persone per km quadro altissima. Mentre altre zone rurali sono semi deserte per km. Questo porta a formare club con una quantità elevatissima di persone in perimetri piuttosto ristretti, di conseguenza c'è un margine di miglioramento e confronto fra atleti altissimo. Noi di base abbiamo una distribuzione demografica più omogenea, questo implica che per la ricerca di un eccellenza dobbiamo avere percentuali più alte per avere la stessa qualità nei club con buoni margini di crescita. Di base siamo 60 milioni, mica pochi, però finchè il bacino sportivo è cosi fortemente sbilanciato dal lato calcistico si può certamente migliorare questo è indubbio, ma l'eccellenza costante è un sogno a mio parere.
     
  4. li-ning

    li-ning Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Flavio Maietti
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Tt milano
    La Korea ha meno abitanti di noi ma ne ha 5 nei primi 50 e non conto le donne. Solo questione di mentalità e scuola.
     
    A elius e eta beta piace questo messaggio.
  5. Nicholas Drake

    Nicholas Drake Utente

    Nome e Cognome:
    Samuele
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Se hai letto il mio post sopra, ti faccio presente che la Korea ha una densità demografica ALTISSIMA , hanno quasi la nostra popolazione in un terzo della superficie territoriale. Non c'entra solo il numero di abitanti. La cosa è semplice , se hai 30 persone e giocano in 10 posti diversi, o tutte e 30 nello stesso, è normale che nel secondo caso possano raggiungere più in fretta l'eccellenza. A parte questo non conosco le percentuali dei bacini riguardanti i vari sport Coreani.
     
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  6. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO

    ma i fenomeni non nascono tutti gli anni

    Vero.La Svezia,però,è costantemente fra le prime 8 squadre in Europa e se non incontra la Slovenia in stato di grazia è in grado di battere,con i giocatori che ha,una delle altre sette contendenti.Sicuro.
    Noi navighiamo costantemente dal 17-18° posto in giù.Come possiamo?Non parlo di diventare campioni mondiali,ma avvicinarci alle altre europee che sono sopra di noi dovrebbe essere un obiettivo primario di tutti.
    Cosa ce lo impedisce?In primis ,come ho capito io,la lotta intestina e corporativa,delle Società più importanti che,magari a ragione,la loro,dettano il passo a tutto il nostro movimento,di fatto bloccandolo.Lo capisco da come assumono o trattano i nostri Commissari e Tecnici delle nazionali maschili o femminili,dove latita un nesso fra programmazione e risultati raggiunti,o come certuni diventano intoccabili perchè sponsorizzati dalla Società egemone di turno,spesso a prescindere dai voti accumulati.Purtroppo nessuno ha la bacchetta magica per porre rimedio,che con mosse improvvisate si rivela "peggio il tacon del buso",ovverossia non apporta soluzioni granchè migliorative.Però qualcosa bisognerà fare,il nostro movimento ha bisogno di una scossa,di una ventata di ottimismo....
    Ora mi trasformo in PIERGIORGIO e parlo,ma senza usare le sue condite parole, come se il nostro Presidente FITET ci ascoltasse:"
    Egregio Presidente De Napoli,nella rimanente parte del suo mandato non ascolti esclusivamente i soliti 4 amici fidati,per lasciare le cose come stanno e far andare la barca fin che la và,lasciandola navigare a vista,ma si apra e accolga al suo interno esperti collaboratori che la possano meglio consigliare ad assumere decisioni,non solo quelle organizzative,ma quelle di carattere tecnico di cui necessita il nostro movimento di punta,con una dose aggiuntiva di competenza e un 'apertura di maggior coraggio.E non è detto a costi maggiori,lasciando così le cose,a noi tutti l'immobilismo ci costerà di più"
    stima ettore
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 22 Set 2017, Data originale: 22 Set 2017 ---

    se hai poche persone, devi aspettare quello buono , se ne hai tante di buoni ne trovi sempre.

    Dici che è sempre così?Ai tempi di Waldner e Persson,anni '80 e '90,ma ci metterei anche Karlsson e prima ancora anni '70 con Bengtsson hanno dettato il bello e il cattivo tempo nel tennis tavolo,senza dimenticare gli ungheresi con i loro top innovativi.Quella volta i cinesi, i migliori,Liu Goliang compreso,giocavano tutti pennaioli.Poi i cinesi,un po' alla volta hanno compreso l'importanza della presa europea,hanno studiato,hanno copiato e e a loro volta si sono trasformati, cambiando anche il gioco.Adesso non ce n'è per nessuno,fino a quando qualcunaltro non proverà ad imitarli per davvero cercando di apportare ulteriori miglioramenti tecnici.Boll in qualche modo,Ochtarov parzialmente,giapponesi in primis,ma anche coreani,cinesi di Formosa ci stan provando assieme a qualche europeo.Uno di gambe veloci come il coreano Kim See Youk(l'ho scritto giusto?) pare che non ce ne sia (siano?) in giro per approntare un gioco di difesa efficace.Comunque ne basta uno solo,dotato di buona tecnica per diventare campione mondiale.Vedi l'austriaco Schlager,l'ultimo di provenienza europea incoronato a Parigi, cresciuto senza il movimento mastodontico dietro.Ma sapeva giocare.
    Oppure è diventato campione mondiale per caso?E,di riverbero,nel suo piccolo,tutta l'Austria pongistica è cresciuta,Campioni europei a squadre anno 2015.
    Tutto fa brodo e contribuisce al successo,ma sono più determinanti i numeri di abitanti o le conoscenze tecniche,ovvero il saper giocare?e penso ai livelli in cui vai a competere,ovviamente.
    stima ettore
     
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