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la fantasia nel tennistavolo!

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da Fiumicello, 18 Apr 2009.

Status Discussione:
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  1. Fiumicello

    Fiumicello Utente Attivo

    Squadra:
    Fiumicello(UDINE)
    Ciao a tutti,
    volevo animare un pò questa sezione proponendo 2 quesiti che sono sempre stati di mio sommo interesse.
    Allora,a mio parere è possibile fare una distinzione fra 2 tipi di giocatori:
    a-giocatore che si allena molto,fa tanti schemi e che in partita propone sempre le stesse situazioni di gioco.Di solito molti attaccanti rientrano in questa categoria,ma non è detto.In questa categoria includo i più forti giocatori asiatici,che lasciano davvero poco all'improvvisazione.I vantaggi ad appartenere a questa categoria sono la decisione nell'effettuare i colpi e la determinazione.Questa categoria tende ad 'imporre' il proprio gioco,e se trova un avversario che gli è tecnicamente superiore la sconfitta è assicurata.
    b-giocatore che può allenarsi da mai a moltissimo e che usa la fantasia nel suo gioco.Giocatore che varia molto i colpi e che sa adattarsi ai diversi avversari.In questa categoria rientrano per antonomasia i giocatori allround e i puntinari,ma si sa che possono rientrare anche gli attaccanti e i difensori.Come esempi illustri cito i miei 2 giocatori preferiti: Jan Ove Waldner e Werner Schlager.Permettetemi di citare anche un grandissimo giocatore del mio Friuli: Luca Urizio.Questi giocatori sono in grado di battere gli avversari che sono tecnicamente superiori.

    Inutile dire che io faccio il tifo sempre per la seconda categoria,perchè è più bella da vedere e perchè prendere delle decisioni fantastiose vincenti in un millesimo di secondo è un grande merito.
    Ma dopo questa lunga premessa,veniamo alle 2 domande:
    1-secondo voi,a parità di allenamento,quale è il gioco che pruduce più risultati?
    2-domanda per allenatori: secondo voi,un buon allenatore deve allenare la fantasia dei propri allievi oppure è più redditizio impostarli come delle macchinette?
    Avrei alcune risposte parziali a queste domande,ma non sono affatto sicuro e allora ho deciso di aprire questa discussione.Comunque mi sembra che a livelli medio-bassi sia meglio allenare la regolarità.Per il resto attendo numerose e interessanti risposte.
    Davide
     
  2. politiz29

    politiz29 attaccante... nà volta!

    Nome e Cognome:
    Tiziano Poli
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    argomento interessante
    io rispondo alla prima domanda non essendo un allenatore, secondo me a parità di allenamento è più redditizio un gioco improvvisato (se mi passi il termine) proprio perchè lascià l'avversario un attimo sul chivalà
     
  3. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Penso che hai fatto una buona presentazione e analisi tu stesso.

    Il TT direi che è uno sport che ad alti livelli è prevalentemente basato su schemi, nel senso che vi sono delle "linee guida" ben individuabili che portano a delle reazioni quasi predefinite in base all'azione dell'avversario.
    Questo perchè c'è bisogno di grande sicurezza nel portare i diversi colpi.
    Chi all'interno di questo contesto sa occasionalemte portare inventiva e variazioni nei colpi è sicuramente molto avvantaggiato.

    Non sono allenatore ma provo a rispondere lo stesso alle tue domande:

    1) Inventiva ma solo se supportate da tecnica e preparazione fisica.

    2) Non mi piacciono i giocatori-robot.
    Penso che un allenatore deve lavorare anche sulla capacità di
    "comprensione della partita" e sull'abilità a variare la propria
    impostazione di gioco.
     
  4. stregone

    stregone idiota....

    Quoto, anch'io preferisco un giocatore magari non al massimo della tecnica ma terribilmente imprevedibile:)
     
  5. lipos8

    lipos8 Nuovo Utente

    Secondo la mia modestissima opinione il TT essendo uno sport open skill non può basarsi su schemi "preconfezionati" e basta. Alla base deve esserci la capacità di adattamento al gioco dell'avversario, inoltre nel TT i feedback oltre che adeguati devono essere rapidissimi vista l'elevata insentià di gioco. Penso che nelle fasi iniziali di un incontro prevalga questa capacità di adattamento e quando è stata automatizzata (appreso lo stile dell'avversario... schemi e colpi usati), si passa all'uso sistematico di determinati schemi. Tutto ciò è ovviamente teorico poichè l'avversario può a sua volta adottare il medesimo approccio creando così continue nuove situazioni di gioco.

    In definitiva io prediligo nel TT come in qualunque altro sport il giocatore che "usa la testa".

    P.S.: sono parole di un amante del TT che gioca una volta ogni tanto; le mie parole sono più che altro frutto (o non frutto :rotfl: ) dei miei studi universitari quindi se ho sparato fesserie chiedo scusa :D
     
  6. jacopong

    jacopong Utente Attivo

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Al di là dei risultati, la fantasia è l'anticamera della libertà, l'efficacia quella della coazione...
     
  7. sunnie

    sunnie ...OgniTanto...

    Nome e Cognome:
    Susanna
    Il tennistavolo è sfida: affrontalo
    Il tennistavolo è fatica: superala
    Il tennistavolo è opportunità: coglila
    Il tennistavolo è bellezza: ammirala
    Il tennis tavolo può anche essere fantasia...può essere un sogno:
    rendilo realtà.
     
  8. anti-sociale

    anti-sociale CORKSCREW MESSIAH

    Nome e Cognome:
    Andrea Toni
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Dynamis Manzolino
    Condivido appieno quanto avete tutti espresso, anche io amo la fantasia. Ho il dubbio che ad alti livelli prevalga la "macchina", perchè i tempi di reazioni diventano così brevi che la reazione automatizzata vince. A parte qualche marziano con vagonate di talento... A livelli medio-bassi c'è secondo me più spazio per l'estro. Porto la mia esperienza: gioco in C2 in Emilia, col 70% di vittorie, che devo principalmente alla mia capacità di improvvisazione, dato che incontro quasi sempre avversari più tecnici ed allenati di me.:sisi:
     
  9. REDS

    REDS Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    carletto
    Quesito interessante. diatriba annosa in tutti gli sport tra talentuosi e stakanovisti: nel tennis Mc Enroe e Lendl, automobilismo Senna e Prost, ciclismo Coppi e Bartali, moto Vale Rossi "tutti gli altri!!!!", ping pong Waldner e cinesi in generale (Kong a parte), pallavolo Jeff Stork e Tofoli ........
    Non sono d'accordo su quest'ultima affermazione. La partita è fatta di tante componenti.........quella tecnica è una di queste. Molte volte la sagacia tattica, la freddezza nei punti decisivi e la grinta hanno la meglio sul giocatore tecnicamente più forte. Classico esempio ne è il giocatore pulitino pulitino tecnicamente bravo che si vede in torneo e si dice: "cavolo che bravo quello lì" e poi, non si sa perchè :)rolleyes:), non lo vedi mai arrivare in fondo......:azz:

    Il talento si può esprimere in tutte le fattispecie di gioco: attaccanti/difensori, puntinati/lisci, bloccatori/toppatori.

    Anche io come te faccio il tifo per i talentuosi: forse perchè in quanto giocatore con poco talento mi piace vedere e tifare per quello che esprime un gioco che io non sono mai stato e non sarò mai in grado di esprimere (l'erba del vicino è sempre più verde.....:eek:)

    1- non esiste una risposta certa: se ingabbi il giocatore talentuoso in una infinita serie di allenamenti estenuanti lo priverai di quell'estro e di quella fantasia di cui necessita per esprimere al meglio il proprio gioco. Quindi il discorso che si fa di molti talenti in erba: "se si fosse allenato di più chissà che avrebbe fatto!" non è quasi mai vero. Certo che il talento buttato nella spazzatura perchè si cazzeggia e basta fa proprio rabbia!
    Comunque a parità di allenamento produce più risultati quello che in partita riesce ad ottimizzare ciò che sa fare in allenamento a prescindere dal talento: tanti sono i fenomeni che si vedono in allenamento, pochi sono quelli che poi nei tornei arrivano sempre in fondo talentuosi e non;
    2- il buon allenatore come il bravo insegnante in genere deve sapere spremere il massimo da quello che è il "materiale" in suo possesso: per qualcuno allenamento, schemi e preparazione fisica; per qualcun altro allenamento mixato ad esercizi mirati a mantenere alta la componente di "divertimento" del gioco altrimenti il talentuoso appassisce e non vede più biglia contro nessuno.

    Almeno così la penso io.....:sisi:
     
  10. alednam

    alednam Utente

    I couldn't agree more :sisi: ! REDS...eh?..tu non avresti talento?? Allora non capisci di pingpong hahahahahaha! Chi ti conosce, sa che, non sei solo forte ma anche molto talentuoso. E' la verita'!
     
  11. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Questo è il motivo per cui vedo il TT molto schematizzato.

    Tutto molto condivisibile. :)

    Però non mi toccare Tofoli ;)... grande uomo squadra. :D
     
  12. REDS

    REDS Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    carletto
    Purtroppo pochino caro alednam.......magari altre qualità sì ma talento (inteso come capacità di "sentire" la pallina nella mano ) non certo più della media ahimè. Comunque grazie mille........ e complimenti per la bella vittoria sul Collins (uno dei migliori del nostro campionato !)

    Ecchè sei matto Super?! per me Tofoli, Giani, Gardini, Lucchetta, Zorzi e Bernardi non sono dei miti, sono "I MITI"!!!!!!! :approved::campione::king:
     
Status Discussione:
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