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La disamina.....sul comportamento degli azzurri.Cosa c'è,cosa manca....

Discussione in 'Sezione Internazionale' iniziata da Milocco Ettore, 2 Ago 2018.

Status Discussione:
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  1. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    A volte sembra......
    "Il confronto non sta in piedi non puoi paragonare uno sport di Prestazione con uno di Situazione...."
    ....epperò non l'ho tirato fuori io il discorso sul paragone fra Sport di situazione e sport di Prestazione,così ben illustrato dal nostro amico Andras, su cui io non ho nulla da aggiungere,nè da eccepire.
    Da quando c'è stata la riduzione dei set nel tennis tavolo agli 11 punti,rispetto ai 21, mi son limitato a rimarcare che....
    "....hanno semplicemente spostato i tempi della partita.Come se nelle corse di atletica leggera avessero obbligati tutti i mezzofondisti,quindi 400,800,1500,3000 siepi,5.000 etc.,insomma tutti a correre in un unica gara,i 100 metri piani(tutt'al più i 200).Un 'altra corsa,un'altro ritmo,un altro cuore,indiavolato,spesso costretti a una condotta di gara,all'insegna della "va o la spacca",comunque non adatto a tutti".Ci sono corse,soprattutto quelle di media e lunga durata dove si creano situazioni particolari,in cui la tattica e la testa assumono un ruolo molto importante per la condotta di gara e il risultato finale.Altre,quelle entro i 20 secondi,in cui devi solo spingere,muscoli e fisico.In entrambi i casi con tecnica appropriata, ovviamente.
    Ho detto qualcosa che non va?
    stima ettore
     
    Ultima modifica: 9 Ago 2018
  2. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    No... niente.. figurati. Avevi solo capito che il tt sarebbe sport di prestazione e i 100 mt. piani uno sport di situazione E ce lo hai pure spiegato.. in poche parole.. as usual. :azz:
     
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  3. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    ...non portarmici dentro anche tu in cose che non ho detto e neanche pensato.
    Per me il tennis tavolo è e resta sport affascinante,perchè richiede fisico e cervello.Ben poco risultato ha ottenuto chi batte solo il tasto della prestazione fisica e che anzi,di fronte all'insuccesso,ne richiede,ai propri atleti,ancor di più.Quando sarebbe più proficuo educare la capacità di ciascuno a ragionare e di adattare continuamente il gioco praticato alle sempre nuove circostanze che si verificano sul campo transennato.Con il punteggio a 21 c'era più equilibrio e tempo per dar fondo e soddisfare entrambe le peculiarità che completano e contraddistinguono il nostro sport.
    stima ettore
     
  4. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    "Sarebbe". Nel senso che avevi capito che @andras affermasse ciò.

    L'equivoco è tutto tuo. @andras ti ha spiegato che la corsa (sport di prevalente prestazione) non è paragonabile col tt (sport di prevalente situazione).

    È fin troppo evidente che il paragone del tt con sprint e mezzofondo non tiene:

    ovvio che nel mezzofondo conti una gestione delle risorse energetiche che non opera nello sprint.

    Anche nello sprint c'è una minima dose di tattica nella gestione dello scatto, dell'allungo e del corpo a corpo con l'avversario ..ma il confronto con gli 800 piani (ad esempio) finisce qui.

    Si possono mettere i set agli 11 e a 21 su questo piano? E vogliamo mettere quanto conti la tecnica?

    Io ho praticato poco il set a 21, quindi non ho troppi rimpianti. Però mi è successo, coi set agli 11, di capire il gioco dell' avversario quando era ormai troppo tardi e le situazioni fortuite potevano essere decisive. Coi set a 21 hai più tempo per adattarti e le situazioni fortuite hanno una minor probabilità di essere determinanti.

    What else?
     
    Ultima modifica: 9 Ago 2018
  5. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Nel senso che avevi capito....
    Lui si sofferma sulle categorie sport di prestazione,sport di situazione.Io ragionavo sul cambiamento dovuto alla riduzione a 11 dei set.Come nelle diverse specialità di corsa meno tempo hai a disposizione più importanza assume la prestazione come unica risposta fisica immediata,a scapito di tutto il resto, che richiede,oltre al corpo,una più aperta capacità e flessibilità mentale.E ancor di più,man mano che si allunga la partita.
    Per fortuna non hanno ridotto il set a 5 punti,non ancora!
    stima
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 9 Ago 2018, Data originale: 9 Ago 2018 ---


    La gestione nell'arco della partita delle risorse energetiche,hai detto niente?
    Non può essere sempre la stessa,variando i tempi e la durata dell'avvenimento sportivo,più si fa maratona,più devi correre con la testa.Vale anche nel tennis tavolo,o no?
    stima
     
  6. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Rileggi.

    Accorciare il set, quindi dare più peso alle situazioni fortuite (net e retine), può essere paragonato a far correre i 100 o 200 metri ad un mezzofondista?

    Se proprio vogliamo fare un paragone a tutti i costi, prendiamo la roulette:

    dal punto di vista probabilistico in un set, io e l'avversario abbiamo le stesse possibilità di avvantaggiarci su punti fortuiti di net e retine. Ma nella realtà può succedere che io ne prenda 3 e lui nessuno. Se la partita è più lunga, le probabilità di equilibrio del lucky point sono maggiori.

    Questo perché in un ipotetico set infinito, io e l'avversario avremo preso lo stesso numero di net e retine. Uguale.

    Inoltre, come dice @andras, tra uno spigolo preso e una palla mandata fuori di pochissimo la differenza è di 2 punti, un punto vinto da me anzichè uno vinto dall'avversario, perché per riguadagnare quel vantaggio mancato dovrò fare 2 punti, il che, nel bilancio di un set a 11 pesa molto.
     
    Ultima modifica: 9 Ago 2018
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  7. caph

    caph Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    andrea|trabucchi
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Squadra:
    TT ACLI Lugo
    ok dico una ca:vomito::vomito:ata,
    ma se gente del calibro di harimoto e company imparassero a farlo? teoricamente e estremizzando potrebbero, la battuta la imparano facendone e provandola migliaia di volte, finché non viene esattamente come vogliono loro e i due rimbalzi, il giro, ecc. sono dove vogliono loro.
    chi gli impedisce di imparare a rispondere ad una battuta sotto con un taglio sul net?
    ok massacratemi
     
  8. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Neppure questa corrisponde a ciò che ho scritto,tanto meno al mio pensiero.
    "Un 'altra corsa... (quella dei 100 metri assimilabile a una set accorciato di molto rispetto a prima),......spesso costretti a una condotta di gara,all'insegna della "va o la spacca",comunque non adatto a tutti".
    "La va o la spacca",non nel senso di approfittare di un colpo di fortuna o della buona sorte. Va bensì inteso nell' assumere un unica condotta di gara e sperare con essa o solo in base ad essa,visto i tempi ristretti per fare o congetturare altro,di trarre buon profitto.
    Un esempio pratico?Inizi una partita con set agli 11,capisci che l'approccio o la tattica con cui hai iniziato non paga,o non rende come dovrebbe.Quante volte riesci a cambiare assetto tattico,ritmo,posizione sul tavolo,velocità,
    angolazione o altre varianti ancora?Nella partita con set a 21 lo potevi fare fintantochè bastava.Ad avercene.
    Certo ora hai a disposizione più set,ma chi giocava di solo top,ad esempio rispetto ad un bloccatore di professione,quanti salti, quanti piegamenti in più era costretto,per arrivare appesantito e trafelato al fotofinish in apnea,quando adesso all'11 pare quasi una volata in scioltezza?
    Ciò nonostante avanti con i set attuali all'11.Che ritengo però più adatti a giocatori velocisti,piuttosto che ai mezzofondisti che sapevano gestire meglio le risorse energetiche e le tattiche sulla distanza a loro più congeniale.Va bene così,tanto per ora non si cambia.
    Il chiarirsi non è stato tutto inutile,sulla scia delle nostre riflessioni il dibattito può addiritura proseguire.Il nostro tennis tavolo italiano dove sta andando?
    Prenderà ancor di più una piega preminentemente prestazionale, o cercherà di aprirsi maggiormente a soluzioni nuove e diversificate,meglio incentrate su fantasia e creatività sul versante situazionale?Magari Andras ci aiuterà...
    stima ettore
     
  9. Luca G.

    Luca G. Utente Attivo

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    DLF Poggibonsi
    Dopo la vostra lunga disamina tornerei al tema in oggetto, credo che Pettinelli vada letto, ha appena scritto questo su Facebook:

    PING-PONG IL GERME DELLA SCONFITTA 1° PARTE

    Dalla Rivista Federale N° 5° AGOSTO 2018. Relazione sui giochi del Mediterraneo. Per bocca del responsabile tecnico Deniso ci viene detto: “Proverò a fare delle lucide e oneste considerazioni… Preparazione adeguata… Non c’erano problemi tecnici e fisici… Motivazione alta per portare a casa almeno una medaglia... La sensazione era quella di dominare, ma le medaglie le hanno portate a casa gli altri… Inconcepibile”.

    NOSTALGIA
    Il tecnico continua: “…Tempi addietro abbiamo avuto giocatori che ferivano l’avversario… sentivano odore di sangue, poi davano il colpo di grazia come dei killer”.

    Non condivido questo racconto nostalgico e fuorviante. Conosco bene questi giocatori e vorrei tranquillizzarli. Per me erano bravi, ben concentrati e non subivano psicologicamente la panchina.

    EGO
    Tornando alla situazione attuale, il tecnico prosegue: “Questi ragazzi feriscono l'avversario, poi lo curano, lo aiutano a rialzarsi e si fanno sopraffare, soccombendo. Non posso rimproverarli perché si sono allenati bene… sia nella tecnica, nel fisico e tatticamente”.

    Qui emerge un po’ di ego, perché conclude che è un problema mentale del giocatore. Che sembrano dei buoni samaritani o dei medici senza frontiere. Invece chi li ha guidati ha la smania del killer.

    CONCLUSIONE
    Tralascio altre considerazioni. Preferisco analizzare la conclusione del responsabile tecnico: “…ora dobbiamo lavorare molto se vogliamo centrare obiettivi importati e iniziare finalmente a vincere”.

    Conclusione vuota di contenuti. Però dalle dichiarazioni emerge che il problema è psicologico. La FITET non capisce che la colpa non può ricadere sul tecnico che si fa prendere dall’ego e dal protagonismo di Rambo che immagina feriti e spargimenti di sangue. Perché la sindrome d’ego, che avvolge tutte le dittature, è insita da più di 30 anni nella FITET.

    Nel prossimo post farò un’analisi sul perché la FITET accumula sconfitte a ripetizione.
    Continua….
     
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  10. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    aggiungo che nello "sport" in particolare quando si segue da spettatore è la componente emotiva che domina, il set corto la distrugge completamente quando la partita entra nel vivo........ finisce...e spesso si rimane con la sensazione che non abbia vinto il più forte ma quello che ha solamente ha avuto più situazioni favorevoli...non c'è la percezione di giocatori stanchi che "combattono" stringono i denti e portano a casa la partita.....
    da giocatore IMHO è pure peggio in uno sport dove basta cambiare il materiale per cambiare "quasi" gioco non hai il tempo di abituarti di prendere contromisure e di metterle in pratica per una quantita di punti tale da avere risultati e obbligare l'avversario a trovare contromosse ...ogni tanto guardo le aprtite fra i pro e spesso cambiano tattica di gioco il porblema è che la cosa avviene per talmente pochi punti che spesso non si capisce nemmeno se è voluta o meno....poi un punto l'avversario fa un bel colpo..un punto l'avversario serve lui...un punto ci si mette di mezzo la retina..uno si stecca....uno.. a no basta è finita la partita.....
     
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  11. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
  12. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Sì,forse sarà più utile e conveniente rientrare nell'alveo del tema iniziato in questa pagina,cui qualcuno,penso, avrà ancora da aggiungere.
    Ma una cosa che hai scritto m'incuriosisce:"Anche nello sprint c'è una minima dose di tattica nella gestione dello scatto, dell'allungo e del corpo a corpo con l'avversario ..ma il confronto con gli 800 piani (ad esempio) finisce qui".
    Magari qualche esperto di corse ci potrà dare maggior ragguaglio,ma quando ti riferisci alla tattica nella gestione dello scatto, dell'allungo e del corpo a corpo con l'avversario ,pensi allo scatto di reni in prossimità del traguardo,per bruciare gli avversari sul filo di lana,di cui Mennea era uno dei maestri?Non è questo invece un bagaglio tecnico in possesso dei migliori scattisti?E quanti ne puoi sferrare nell'arco dei 100 metri?Hai mai sentito parlare di corsa tattica nei 100 metri?Altro ,invece nelle corse di media e lunga distanza,dove spesso la tattica gioca un ruolo decisivo a far pendere il risultato da una parte piuttosto che dall'altra.E un paio di suggerimenti tattici,ad esempio far la corsa su certi partecipanti tutti intruppati,piuttosto che su altri,li potrei suggerire pure io,che esperto non sono.
    stima ettore
     
  13. tritticorenale

    tritticorenale Utente Noto

    Nome e Cognome:
    marco
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    pol.comunale Albano
    tornerò molto piu decisamente al tennis per 2 motivi, i tornei di ping pong sono un inferno sulla terra, spazi ristretti, urla continue, mancanza totale di riscaldamento ed invasione di palline; e proprio per la durata ridicola di una partita che mi fa decisamente incazzare, mi capita di perdere e di non aver capito quello che è successo dopo magari 2 ore di stop dal girone, sentendo di aver giocato anche bene, portare il match al meglio dei sette sarebbe un bel passo avanti, ma il trend è sbrigarsi il piu possibile, quindi non succederà mai.
     
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  14. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    "Minima dose di tattica" perché uno sprinter sa dov'è il suo punto di forza e lo usa per condizionare la corsa dell'avversario. Gli sprinter si guardano l'un l'altro mentre corrono, non fanno corsa a sè. Qualcosa vorrà pur dire anche dal punto di vista psicologico. Nella preparazione della gara, basandosi sulle proprie caratteristiche è forse è più giusto parlare di strategia, piuttosto che di tattica (interazione).

    Ma se ho parlato di tattica nei 100 metri, era più un ragionamento per assurdo, per dare un minimo credito al tuo ragionamento.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 10 Ago 2018, Data originale: 10 Ago 2018 ---
    Se fai un'analisi razionale potresti avere ragione.

    Ma ciò significa anche che non ti sei ammalato di ping pong.

    Neanche ne sei guarito. Perché dal ping pong non si guarisce.

    ;)

    Avrei voluto consigliarti il libro di Guido Mina di Sospiro, "La metafisica del ping pong" ma se non sei pingpong dipendente è meglio non tentarti. :)
     
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  15. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Staremo volentieri a sentire la continuazione di questa puntata.
    Credo che il nostro buon Deniso,attuale D.T.,che comunque ci mette la faccia e spesso paga per colpe non sue,se potesse replicare per meglio esprimere il suo pensiero,lo farebbe quanto prima,ma non so se lo lasceranno fare,a questo punto per non peggiorare la situazione.
    Proviamo per un momento a superare la boutade del "Killer instinct",dandogli un significato meno sanguinolento.Che voleva dire?In passato alcuni dei nostri migliori esponenti azzurri(ricordiamolo con set a 21,dove l'eventale errore non aveva conseguenze così irrevocabili [ahi!,gergo militaresco spesso così abusato in ambito Fitet] , come adesso) avevano la capacità innata di "sentire" quando era arrivato il momento più propizio per piazzare la schiacciata,la famosa mano calda, nel punto più debole dell'avversario e ottenere,così il punto che serviva.Adesso, a suo dire,questo non accade più.Perchè?
    Qui occorre dirlo e precisarlo.E'migliorata la capacità difensiva,attiva o passiva,anche nei più agguerriti e accaniti attaccanti,oltrechè in quelli,diciamo così, di media levatura.Assieme alle consuete e note abilità tecniche specifiche dei migliori difensori,mi riferisco in questo caso al certosino lavoro al corpo utilizzato nella boxe da chi non aveva il pugno pesante e, dopo un incessante gragnuola al fegato dell'avversario,alla fine passava all'incasso e riscuoteva, nei round finali,ampia o lauta ricompensa per giunta con gli interessi.Nel tennis tavolo l'equivalente condotta di gara è rappresentata da palle corte su palle corte,aspettando che l'avversario si sbilanci,ricerca millimetrica degli angoli lontani,vari e diversificati tocchi mano leggera/mano pesante per accompagnare la palla,invogliare al 1° tiro l'avversario in zone dove non può esercitare il massimo equilibrio,.....e altro ancora.
    I nostri,pur allenatissimi(?!),spesso si trovano spaesati su terreni tanto minati e sbagliano l'incredibile,oppure,disperazione,non tirano così forte come abituati e dimostrato in allenamento.Che fare?Nuovi compiti per casa,razione(altro gergo caro ai nostri vertici Fitet)suppletiva al secchio,alla ricerca di una prestazione ancor più sostanziosa e vigorosa.In modo tale che,anche nei momenti di difficoltà,possano tirare ugualmente e indefessamente più forte e meglio dell'avversario.Cosa che puntualmente,a partire dal terzo set,mai accade.O raramente?
    I nostri Tecnici cercano sempre la prestazione e molto,gli va riconosciuto,in quest'ambito hanno fatto,ma...a senso unico,in modo troppo unilaterale ed evidentemente non basta.Non sarebbe forse il caso di studiare soluzioni di gioco alternative e mi riferisco ad una ricerca più consona e mirata sotto il versante situazionale,tanto per rendere onore e senso di completezza al nostro sport? Dove?Come?
    Non mi riferisco solo al bagaglio delle battute,in quel campo lì non siamo messi male,tanta è la varietà e l'efficacia messa in campo.Ma nei colpi successivi,nulla di meglio si può fare?Lasciamo stare per un momento chi ha l'occasione di studiare ed approfondire(con un certo ritardo,a parer mio e mai in modo compiuto) certi colpi presso Societa estere,ma gli altri Azzurri,non sembra proprio che abbiano tutti gli stessi colpi e tiri a disposizione,scagliati in modo sempre univoco anche di fronte a situazioni di gioco differenti?Arriva una palla morta,una palla tagliata sotto corta e rallentata,un 'altra con effetto sopra che schizza via e si risponde uguale, in modo sempre uguale?Magari la si rimette in campo,ma a rilento?Non si potrebbe pensare di rilanciare quella stessa pallina in tre modi diversi,con tre diversi piazzamenti,con tre diverse velocità consentite,quindi tre diversi equilibrismi,scegliendo di volta in volta,quello più conveniente in tal frangente di gioco? Con l'intento di cercare e creare ancor con maggior frequenza, situazioni di gioco sempre nuove e sorprendenti per favorire i nostri attaccanti,che presi uno ad uno non sono così male.Anzi,qualcuno sembra un cavallino di razza,pronto a scalpitare per traguardi più importanti,ma il lavoro in scuderia è sempre lo stesso.E' il caso di passare ad un "dressage" più fine......
    ettore
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 10 Ago 2018, Data originale: 10 Ago 2018 ---
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 10 Ago 2018 ---
    Chi...
    Chi non ha mai giocato set a 21 non può capire l'importanza degli innumerevoli e ripetuti cambi tattici all'interno di una partita così lunga,che io ho provato a descrivere con l'esempio di una corsa di mezzofondo,rispetto a una corsa veloce dei 100 metri,dove il tempo e le situazioni per attuarli sono
    eminentemente ridotti,se non addiritura assenti.E sono molti, i non scattisti, a preferire i set nella versione precedente,se non hanno abbandonato del tutto il gioco_Oppure continuano, senza avere l'impellente bisogno di vincere, ma solo quello di giocare,comunque.
    stima ettore
     
  16. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Sei fantastico.

    Ora siamo passati all'esempio della boxe. Fantasmagorico.

    Siamo partiti denunciando il troppo peso degli episodi fortuiti nel set a 11 e hai scritto che in realtà hanno solo accorciato la gara, come se ai mezzifondisti fosse imposto di correre i 100 metri (enormità) .. e da qui in poi una incredibile arrampicata sugli specchi che neanche spider man.

    Ma ad un'altra cosa mi preme replicare : "Deniso paga colpe (non sue)" ??

    Ma lo sai quanto costa Deniso per due/tre giorni alla settimana che sta a Formia in biglietti del FrecciaRossa, oltre allo stipendio?? E quali colpe pagherebbe, di grazia, visto che scarica tutto sul poco "istinto omicida" dei suoi atleti??

    Gli hanno forse tagliato la diaria? Gli hanno tolto il tramezzino a metà mattina??

    Ettore, ma tu i tuoi atleti li rimbambisci di chiacchiere a questa maniera? E ti danno retta? :)
    Allora sei veramente un grande.
     
    Ultima modifica: 10 Ago 2018
  17. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    ho letto la metafisica del tennistavolo quest inverno e adesso l'ho passato ad un amico......circa un mese dopo averlo finito ho praticamente smesso di giocare xchè mi sono reso conto che mi facevo solo del nervoso e non mi divertivo più...fine emozioni...fine tutto......era solo diventato un impegno anzi un peso.....spero di guarire :(
     
  18. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Che si possa e si debba soprattutto far meglio,non l'ho mai sottacciuto.
    Che si debba per forza far miracoli,ma se uno non ha nemmeno l'acqua come si può pretendere di ricavare il vino?Avessimo almeno due giocatori fra i primi 30 in classifica, allora....(intanto facciamo i complimenti a Stoyanov,entrato fra i primi cento)....
    Che si possa estendere la scelta dei convocati ai giocatori più in forma del momento,o meglio in grado di difendere i nostri colori nella tal partita in Nazionale Azzurra,per i motivi che sappiamo,nemmeno.....
    Aggiungo poco si vince e poco si guadagna.Per cui sono spesso "costretti" a richiamare i soliti,che grazie al gettone....,altrimenti come farebbero certuni a "sbarcare il lunario?
    Che i giocatori impiegati,per carità tutti bravissimi per conto loro,siano poi anche in grado di far squadra e di giocare per essa,più di qualche dubbio appare...
    Che ci fosse almeno uno nell'entourage azzurro in grado di elaborare un gioco che sia,adattarlo, riammodernarlo,secondo i dettami moderni,quello dell'elite e non quello semplicemente praticato da noantri,manco questo c'è......
    Non ci resta che l'orgoglio,il cuore oltre l'ostacolo,il coltello fra i denti,l'esempio dei valorosi del passato,quelli sì sapevano colpire e avevano il giusto istinto,il tutto condito dalla sempre invocata Prestazione,rivelatasi fin qui insufficiente per gli Obiettivi dichiarati e mai raggiunti.
    Forse,dico forse non gli si può tutto addebitare.E dell'entourage,per carità di patria,diciamo nulla?A noi non resta altro che dar voce a nuove proposte sensate,quelle che possano davvero migliorare e rafforzare dal di dentro il modello organizzativo del Team Italia,in modo da liberare le energie che pur ci sono e non vederle compresse,come freno bloccatore a tutto il movimento.In modo che il treno si rimetta in marcia...
    Ettore, ma tu i tuoi atleti li rimbambisci di chiacchiere a questa maniera?
    Più che rimbambire,sono tutti cresciutelli,vanno benissimo avanti da soli.Poi anche lì dipende,......chi gioca solo in funzione della racchetta e della gomma,non viene certo da me a chiedere consigli.Migliorare,cambiar tanto per cambiare,poi "spendere" altri soldi,altra fatica ancora per migliorare per....Non sono più ragazzini,qui da noi ognuno ha trovato il proprio spazio,il proprio gioco e la propria dimensione.Se c'è bisogno di qualcosa di specifico,che tecnicamente vada oltre i limiti della racchetta e che magari serva alla squadra,beh allora.....
    stima ettore
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 10 Ago 2018, Data originale: 10 Ago 2018 ---
     
  19. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Ti riconosco che sei un esempio di signorilità. Questo sì.
     
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  20. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Sicuramente tutto non gli può addebitare ma quello a lui riconducibile è più che sufficiente. Naturalmente c'è la responsabilità in primis di chi comanda che esprime la stessa cultura del passato nonostante i risultati. Il modello organizzativo del Team Italia va cambiato a seguito di un cambio di cultura. Ma forse per questo occorrono nuovi dirigenti.
     
    A enzopacileo, Milocco Ettore, ttsermide e 1 altro utente piace questo messaggio.
  21. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    ...occorrono nuovi dirigenti...
    I nuovi dirigenti politici,quelli che han detto:"Aboliremo la Fornero",ovvero gli errori e le ingiustizie sulla recente e iniqua Riforma pensionistica,alla prova dei fatti si scontreranno anche loro con la dura realtà delle casse vuote e del personale ministeriale ,ormai assunto e inamovibile,per buona parte propugnatore e difensore dello "status quo",ovvero di lasciare le cose come stanno,vuoi per comodità,vuoi per le supposte difficoltà di metterci finalmente e una volta per tutte mano.
    Pertanto,nonostante la buona volontà nel fare e rifare i conti,nel ragionarci sopra nel merito e nel riprovarci ancora e ancora,ben difficilmente riusciranno a capovolgere questa benedetta Legge e a riportarla in un "amen" indietro,al tempo di 10 anni fa,come negli auspici e nella speranza della maggior parte degli italiani.Col presentimento di aggiungere ingiustizia ad altra ingiustizia.
    Altresì nel nostro campo non esiste proprio l'arrivo di un nuovo dirigente(anche un duopolio?) nella Fitet,che con uno schiocco di indice e pollice possa cambiare le cose e farle andare in un altro verso.Poi uno solo e decisionista rischia di creare una spaccatura all'interno del nostro movimento e bloccarlo,se possibile ancor di più.Occorre un pool di persone disponibili e qualificate per conoscenza e competenza(già qui nasce il primo problema,certificate da chi,col metro della vecchia guardia?),che fin dai primi passi imbocchi la strada dell'ammodernamento e del rinnovamento,in sintonia con quanto già fanno e ancor meglio han fatto i Paesi e le realtà pongisticamente più evolute del Nostro.Che sappia oltreguardare lo sguardo oltre il proprio orizzonte panoramico e non mettere nel mirino solo gli interessi della propria Regione o quelli delle Sociatà consorelle. Se vogliamo togliere le ruggini e sbloccare il nostro motore un po'ingolfato,che non viaggia certo secondo potenzialità e possibilità.
    Non resta che creare una presa di coscienza sui nostri limiti, su ciò che è stato fatto,bene o male, nel recente passato e da lì,conseguentemente, un
    condiviso movimento d'opinione su ciò e dove si può migliorare ancora.
    Per non lasciare nulla d'intentato ed evitare il ripetersi degli errori commessi.Solo così,al prossimo giro di boa, i nuovi dirigenti Fitet avranno alcuni elementi concreti su cui muoversi e potranno ripartire per tentare di raggiungere qualche traguardo,commisurato sempre alle nostre possibilità.
    Traguardi e obiettivi concreti,non miraggi......
    ma anche il nulla e le sabbie mobili da cui proviamo vanamente di uscire,allo stato attuale non ci aiutano.Nel gioco e nei risultati stiamo sempre alle prime caselle del gioco dell'oca,ad inseguire.....il lancio dei dadi è sempre tremebondo,i numeri che escono striminziti,un passo avanti,due indietro...

    stima ettore
     
  22. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Se i nuovi dirigenti saranno gli stessi lecchini di oggi ai quali va tutto bene pure di entrare nel sistema allora siamo messi proprio bene.
    Mi piacerebbe tanto che almeno la parte tecnica fosse affidata ad uno straniero capace con il suo staff cosi da avere un insegnamento di qualità e un contesto meritocratico dove ci si confronta per migliorare su cose concrete e non con la forza dei voti o delle abilità leccatorie.
    Tabula rasa e ripartire questo si dovrebbe avere la capacità di fare dando contenuto e dignità ai ruoli.
    Oggi c'è gente che pontifica dal pulpito e in tanti pendono dalle loro labbra, peccato però che quando a questi signori è stato richiesto di fare un articolo sul ruolo dell'allenatore hanno rimandato e poi glissato l'argomento per paura di farsi qualche nemico......
    Diffidate dai falsi profeti....
     
  23. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Negli anni '80 ci fu l'esperienza cinese e slava ma non produsse granché per motivi differenti. La nazionale è il vertice di un discorso tecnico complessivo che investe perfino l'organizzazione dell'attività agonistica ed è logico pensare su un orizzonte di diversi anni. L'attuale gestione sembrava che volesse metter mano alla situazione ma non ci sono riscontri in termini di idee, persone e metodologie nonostante i suggerimenti.
     
  24. roberto28

    roberto28 Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Roberto
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Io non conosco a fondo i giocatori. Ma mi viene un dubbio. Se sono bravi e perdono non hanno le palle. Se non sono bravi é giusto che perdano. Comunque le scelte sia x bravura che per il carattere sono del tecnico. Nessuno é così fesso da scegliere un giocatore bravissimo che perde puntualmente. Forse le scelte devono essere altre; forse basterebbe scegliere giocatori meno bravi ma con carattere vincente e insegnare a questi la tecnica migliore.
     
  25. ttsermide

    ttsermide Utente Noto

    Squadra:
    ASD POL.SERMIDE TT
    Per emergere serve talento,ma soprattutto un vero percorso fatto di allenamento duro,vero spirito di abnegazione,tanta attività internazionale ,purtroppo in Italia non abbiamo mai avuto atleti di eccellenza nel tennistavolo(per eccellenza intendo atleti che siano entrati nei primi 30 del mondo,o comunque nei primi 10 d'Europa in classifica ASSOLUTA) la storia ci insegna che dalle categorie giovanili a quelle assolute ci passa un abisso!!!!!tantissimi giovani atleti "sfondano" a livello giovanile a tutti i livelli,regionali,nazionali e Internazionali,poi .....passati pochi anni a livello assoluto sono dei perfetti " signori nessuno"per poter cambiare o perlomeno per poterci "provare"ci vuole davvero un cambio radicale,tanto credo che peggio di così.....c'è solo da migliorare .le nazioni rimangono nella storia del tennistavolo con i grandi risultati ottenuti,allora ,anche se non abbiamo una tradizione pongistica come la Francia o altre nazioni,proviamo a confrontarci con piccoli stati per esempio come il Belgio o altri che in passato hanno lasciato il segno nella storia del tennistavolo con atleti di punta.
     
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  26. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Sicuramente non c'è più sordo di chi non vuole sentire, suggerimenti e confronto li trovi quando hai interlocutori umili e disponibili ma ahinoi non è questo il caso.

    Detto ciò sono certo che il discorso coinvolge tutta l'organizzazione ma credo che quantomeno si potrebbe se ce ne fosse la volontà fare un governance tecnica come un patto di governo o se vogliamo di scopo, dove l'area tecnica potrebbe lavorare su linee guida chiare, progettualità e tempi di attuazione condivisi, ed obiettivi di breve medio e lungo termine potendo spaziare su un territorio chiare con regole altrettanto trasparenti.

    Invece continuiamo con una mentalità fatta di interessi, e stelline di carta che appena fuori dai confini bruciano al primo tiepido sole.... il Belgio già......chissà dove va la nazionale a fare continui stage in Europa e fuori....... ma non servirebbero a niente se loro tutti in primis non avessero l'umiltà di imparare...
     
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  27. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Basterebbe...? ....
    Già...i meno bravi... Scegliere quelli che in prospettiva.......puoi fin d'ora scommettere.... loro sicuramente li hanno già adocchiati quelli che serviranno per il ricambio futuro.Solo che nel tennis tavolo italico il ricambio va a rilento,molto più che negli altri sport.Si arriva al punto di formarne uno di decente e questo nel volger di breve tempo si ritrova con un gioco antiquato,che gli altri nel frattempo si son portati avanti con le novità del gioco giocato,apportando quelle due,tre migliorie,che fanno la differenza.Noi,dopo tutto quello che ci abbiamo messo per formare un giocatore...e lo vuoi già congedare?
    Anche se,secondo me,qualche nuovo innesto potrebbe servire.Poi chi togli, quello che è appena entrato nei primi 100?Da noi chi ha superato i 25 anni,ma anche i 30 non ha ancora completato il percorso di formazione......Amara riflessione,quando penso ai giocatori 18 enni sloveni,in questo caso,che appena schierati da noi,fanno vincere il Campionato di serie A,con tutta la carriera che gli si apre davanti....
    Proviamo, diamo questo per possibile.
    ma con carattere vincente.Magari!,dove stanno?La partita di tennis tavolo non si gioca solo sul piano della volontà.Alcuni dei nostri ragazzi sarebbero già campioni affermati.Sicuro!Sono poi in grado essi di gestire una partita intera,di dosarne le forze e di calibrarne i vari momenti che la contraddistinguono,tenuto conto di ciò che fa l'avversario?E se manca sempre quel qualcosa hai voglia di battere sul carattere,nel nostro sport in particolare poi,dalle mille sfaccettature....
    Diamo pure anche questo per possibile.
    e insegnare a questi la tecnica migliore.Ecco.Lo sapessero.....ma è proprio questo particolare che rende improponibile le altre due condizioni.
    In realtà non lo sa nessuno.Fra le tante basterebbe scegliere quella(...e) che permette al ragazzo/a di esaltare le proprie qualità psico/fisiche e di esprimersi al meglio.Senza dimenticare la duttilità e la flessibilita dell'atleta nel progredire della carriera e nel sapersi adattare ad avversari,situazioni anche a nuovi allenatori che può incontrare lungo il cammino.

    Nel nuoto cominciano a far incetta di medaglie.Certo il Progetto nuovo,.....il moltiplicarsi delle discipline anche,......
    hanno poi capito che una sola Formia non basta,ce ne occorrono 5-6,anche con mini-piscine non regolamentari,lasciando molteplici possibilità di crescita a tutto il movimento,diverse modalità d'interpetazione sul modo di allenare e di portare i nuotatori ad esprimersi secondo possibiltà e capacità,un confronto vero e una raccolta di dati equiparata,su cui fare il punto e successive valutazioni nel merito.L'estro italico sta dando i suoi frutti.Arriverà anche da noi un cambio di passo per provare a smuovere le acque?
    stima
     
  28. claudiosax

    claudiosax Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    2a Cat.
    Squadra:
    Regaldi Novara
    Io come sempre vado contro corrente.
    Ripongo personalmente molta stima nel Presidente Di Napoli, ma non capisco una cosa.
    Perchè in qualunque disciplina quando non arrivano i risultati si cambiano allenatore e staff e da noi no?
    Cioè credo sia una cosa pazzesca.
    Ma anche se vincenti ogni tanto vanno cambiati, ha cambiato il Real Madrid (ok Zidane se ne è andato), ma ha cambiato anche chi ha vinto 3 champions consecutive.
    E noi non cambiamo mai.
    Ma non perchè siano scarsi o inadeguati eh, ma solo perchè dopo un po' è normale che si debba cambiare.
    Non sono tutti Arsene Wenger o Sir Alex Ferguson.
    Forse un po' di aria nuova farebbe bene. E non la solita minestra riscaldata eh.
    Non che il preparatore diventa allenatore, il direttore tecnico diventa preparatore ecc...
    vorrei vedere un nuovo staff, magari straniero, vediamo che succede.
    poi si può sempre tornare sui propri passi eh, ma tentare.....
     
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  29. Casta

    Casta L'ex presidente!!

    Nome e Cognome:
    Maurizio Castagno
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    ASD - G.S. G.Regaldi Novara
    Claudio ha ragione. La penso esattamente come lui.
    Qui abbiamo minestre stra super riscaldate... Il cambiamento dello staff, dopo un po' di anni... credo sia fisiologico, un po' in ogni sport... figuriamoci nel nostro! e non va inteso comunque come una bocciatura completa di chi verrà eventualmente sostituito... Tanto peggiorare ulteriormente è comunque difficile!:rotfl::rotfl::rotfl:
     
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  30. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Ne abbiamo uno.. italiano.. che da anni sta facendo bene da Dubai agli Stati Uniti all'India.. dal Manzanarre al Reno... ;)

    Uno che non fa l'insegnante di educazione fisica e il Direttore Tecnico part time...

    Uno che sa tirare fuori il meglio dagli atleti/Persone perché valorizza le loro qualità anziche stravolgerle..

    ... uno che non è rimasto al bastone/carota...
     
    Ultima modifica: 14 Ago 2018
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  31. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO

    dal Manzanarre al Reno... ;)
    senza dimenticare dal Misa al Nilo...

    Uno così chi non lo vorrebbe?
    Primo vantaggio,rispetto ad un tecnico straniero.Non occorre certo l'interprete per tradurre concetti e dettami di gioco moderno in lingua italiana,più comprensibile a tutti.

    Prima difficoltà:nell'allestire una struttura -fortezza come l'attuale Formia, è stato creato anche un sistema di "competenze" (chiamiamole così) e concomitante scelta di personaggi a seguire, intimamente legato a doppia mandata alla figura del "leader",alla sua concezione(univoca) di un tennis tavolo prioritariamente fisico, in cui la "Prestazione",parametrata secondo usi e costumi di "scuola Isef"assume un valore assoluto.Soppesando come irrilevanti o di minore importanza tutti gli altri aspetti che caratterizzano il nostro sport di situazione,in riferimento a tecnica e tattica. E c'è da domandarsi perchè nelle altre discipline sportive Tecnici provenienti da scuola Isef riescano a produrre ben altri risultati... Tant'è.
    Come uscire da questo "impasse"? Si riesce ad intravedere uno che riesca, o che solo ci provi ad intaccare un simile castello di precari equilibrismi,ma cui tutti gli occupanti sono pervicacemente abbarbicati,senza avere la minima intenzione di mollare la presa e il prestigio conseguente alla posizione testè conquistata?
    Dato che il cambiamento richiede anche tempo per produrre qualche nuovo risultato,cosa succederà al primo tonfo o caduta d'arresto?Non sarebbe più facile gestire la situazione per un tecnico straniero,con il suo "staff" ex-novo prescelto,che condivida pure metodo e sostanza?
    Qualcuno che magari già conosca il nostro ambiente per averlo di recente frequentato e che non abbia nulla da perdere da un eventuale battuta d'arresto alla propria carriera ?
    Viceversa quante rupie occorrono per convincere uno a venire da noi,quando si può già avvalere delle prestazioni di due top player nei primi 40 della classifica ITTF e ancora in giovane età,per migliorare ulteriormente e capitalizzare i preziosi consigli impartiti?
    stima ettore
     
  32. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Torna il discorso delle rupie...

    diamo pure altri alibi ai federali!!

    Pensi che Deniso, che almeno fino allo scorso anno era part time, prenda poco?non so oggi, ma non mi pare sia andato in pensione dalla scuola (aspettativa?)

    I top players non stanno lì per fare gli sparring partners.

    Costantini ha famiglia, moglie e figlio a Senigallia, avrebbe più di un buon motivo per rientrare.
     
    Ultima modifica: 14 Ago 2018
  33. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Mah...se i dirigenti sono quelli di adesso non capisco per quale motivo, all'improvviso, debbano diventare impazienti. Se sono nuovi e facessero questa scelta, vuol dire che sanno quanti giri fa una pallina.

    Penso in parecchi

    Formia si può smontare molto velocemente. O trasformare, altrettanto velocemente.
    Il merito alla domanda che ti poni forse la spiegazione risiede nel fatto che quei tecnici sono anche Isef e forse più ambiziosi (o competenti) i dirigenti che li nominano.

    Infine il vil denaro. Perché preoccuparsene quando è dato anche per questo e ce n'è da spendere?
     
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  34. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO

    Dato che...

    Dato che il cambiamento richiede anche tempo per produrre qualche nuovo risultato, cosa succederà al primo tonfo o caduta d'arresto?

    Mah...se i dirigenti sono quelli di adesso non capisco per quale motivo, all'improvviso, debbano diventare impazienti. Se sono nuovi e facessero questa scelta, vuol dire che sanno quanti giri fa una pallina.
    Difatti. Impazienti loro? E quando lo sono mai stati? Non mi riferivo espressamente ai dirigenti, ma al sottobosco tenacemente aggrovigliato che, di fronte a un cambiamento di persone e situazioni,
    non tarderebbe a manifestare malumore per ritornare allo "status quo" del solito tran tran.


    Formia si può smontare molto velocemente. O trasformare, altrettanto velocemente.
    Un monolite che non sarà facile intaccare, solo un graduale ampliamento per arrivare a 7-8 anche 10 "Formia", in sana competizione fra loro, dislocate e ben distribuite sul territorio potranno
    rafforzare l'idea che non esiste solamente un unico modo di giocare, legato all'attuale scuola di stampo italico ,che dal centro preconizza e "irradia", ma in realtà molto frena. Saranno poi gli stessi risultati ad indicare di volta in volta parti, attori e canovaccio in un film che non deve ripetere sempre la solita trama, un filone ormai esaurito, quanto mai bisognoso di rinnovamento.


    (dovrebbero essere.......) più ambiziosi (o competenti) i dirigenti che li nominano.
    Difatti non è nei compiti di chi scrive in questa rubrica di ragionare e di aiutare i nostri attuali o futuri dirigenti a ...scegliere per il meglio?
    stima ettore



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  35. rommel

    rommel Bruno Di Folco

    Nome e Cognome:
    Bruno Di Folco
    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Squadra:
    APD Giovanni Castello
    Trovo interessante questo articolo con molti punti di contatto con la nostra Federazione.
    Ovviamente la differenza con la FIDAL è notevole sia per il numero di tesserati (180mila contro 12mila) e sia per i soldi (pubblici) destinati dal CONI alle 2 Federazioni (7.000.000€ contro 1.600.000€ per la sola parte sportiva) ma molte considerazioni potranno farsi dopo la lettura di questo articolo.
    La prima considerazione e, per ora l'unica, la farò io. Esistono "voci critiche" nella FIDAL senza che queste stesse voci siano attribuite a folli oppure a gente che, colpevolmente, vuole proporsi a guidare la Federazione. Esprimere un'opinione diversa e/o critica è visto come un arricchimento e si cerca con tutti il dialogo; da noi questo è pura utopia.

    Fidal e crisi del sistema dei tecnici: la svolta che non arriva mai - la nostra proposta organizzativa
     
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  36. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
  37. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Complimenti a Karsai Ferencet,un premio meritatissimo alla carriera e al suo rendersi disponibile ai tanti campioni con cui ha condiviso il pane del suo immenso sapere pongistico.Ma pensi che accetterebbe una nomina a Commissario Tecnico della nostra Nazionale?Tanto chi vuoi che gliela offra,stante le difficoltà di chi nel passato ha già sperimentato di punto in bianco il nostro mondo,catapultato da realtà e situazioni sportivo-professionali così diverse?Stante poi le difficoltà di farsi comprendere e tradurre i concetti che vuol esprimere?Lo so io,dalle esperienze passate con il cinese e con il serbo-croato,dove nessuno(a meno che tali ligue già masticasse)era in grado di comprendere e correttamente assimilare termini anche elementari ,espressi in un linguaggio tecnico cosi lontano dal nostro,lasciando in ciascuno più di un dubbio e quasi mai la stessa o analoga interpretazione di ciò che veniva detto e dimostrato.Per di più con la traduzione simultanea in inglese,che faceva aumentare dubbi e fraintendimenti,invece di dissolverli.Anche l'ungherese non deve essere così semplice,lui parla e si esprime in italiano?Poi alla sua età,non lo so, è in cerca di avventure qui in Italia?A meno che non si sia già creato qualche "alter ego",ovvero un tecnico giovane, suo intimo collaboratore e convinto assertore delle sue teorie,ancorpiù plurilingue.
    Forse,in tal caso.....
    stima ettore
     
  38. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Sinceramente non so se Ferenc accetterebbe l'incarico perchè bisognerebbe stimolarlo con un bel progetto, tradurre poi dall'inglese non è un gran problema basta qualcuno che conosca la scuola e traduca.
    trovare il tecnico giovane formato da lui non è difficile, ma ancora più facile è andare a fare gli stage come fanno gran parte delle nazionali europee e non.
    Per mia modesta esperienza è uno che quando allena qualcuno chiama sempre il coach dell'allievo spiegandogli cosa sta facendo e cosa deve fare poi a casa quindi c'è veramente da imparare, questo è uno dei tanti motivi, ma in questo caso fondamentale per i quali mi piace questo maestro.
    Ma c'è la voglia di mettersi in discussione? Il problema resta quello ed è il motivo per il quale non cresciamo, se il tecnico spiega e motiva certi insegnamenti e noi siamo convinti di altro allora è inutile.
     
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  39. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Ovviamente...
    Ovviamente la differenza con la FIDAL è notevole sia per il numero di tesserati ....... e sia per i soldi (pubblici) destinati dal CONI alle 2 Federazioni .....7.000.000 € (a loro...)contro 1.600.000€ (a noi...)

    Hai detto niente? Ecco perchè il nostro sistema è così bloccato e abbarbicato a quei pochi posti di lavoro, effettivamente remunerativi posti in essere da noi, rispetto all'altra Federazione che si avvale però di più e innumerevoli specialità all'interno della propria disciplina. Posti difesi a mano tratta e con tutti i mezzi da coloro che già li occupano, con la consapevolezza che ben difficilmente la borsa, stante i risultati attuali, si allargherà.
    Oltrettutto facendo ben attenzione a non contraddire, entrando con una propria e personale opinione nel merito della conduzione tecnica, ritenuta e apparentemente accettata da tutti come la via maestra, indiscutibilmente quella più adatta e sicura(???!)per conseguire non si sa bene ancora quali risultati. Col rischio aggiuntivo, se uno apre bocca, di ledere gli interessi del compagno di cordata, perchè se cade un tassello, mette a rischio tutto il sistema organizzativo, posti di lavoro, compreso il proprio. Quindi da noi solo discussioni di facciata ed eventuali carenze da ricercare solo in ambito psicologico. E se emerge dopo anni la necessità di sostituire uno, non lo si fa valutando effettivi meriti e ventaglio di innovazione e perfezionamento di un nuovo candidato, ma solo in base ad esigenze personali e carrieristiche
    di quelli che sono già dentro. Risultato? Il carro va avanti così, che non c'è più posto, casormai una piccola e finta "ammuina", ma poi nulla cambia.
    E' questo che vogliamo?
    stima ettore
     
    Ultima modifica: 16 Ago 2018
  40. mr friendly

    mr friendly Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    A.C.S.D. Sant'Espedito
    Karsai non è più tecnico del belgio?
     
  41. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Non lo so attualmente se lo è ancora comunque sono anni che il Belgio si avvale della sua collaborazione e non è la sola nazione, gran parte del mondo fa stage da lui
     
  42. maledettaretina

    maledettaretina attaccante smemorato

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. Guilcier Ghilarza
  43. LO YETI

    LO YETI Utente Noto

    Figurati se qua qualcuno sarebbe disposto a proporre ad un tecnico straniero un progetto serio!!! E poi quei quattro "so-tutto-io" dove vanno a trovarsi uno stipendio sicuro e oltretutto sicuri che qualsiasi risultato non li farà scendere dalla poltrona??? Qui bisogna cambiare tutto, non solo i tecnici ma soprattutto chi gli permette di stare sul carro anche senza nessun risultato…..:grev::grev::grev::grev::grev::grev::grev::grev::grev::grev:
     
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  44. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Figurati...
    Figurati se qua qualcuno sarebbe disposto a proporre ad un tecnico straniero un progetto serio!!!
    Ma che tecnico cerchiamo?Uno che sa dirigere le partite dalla panchina e sa impartire le "giuste" dritte al proprio assistito,oppure uno che sa dare un'impronta di gioco,di caratura ,o perlomeno mirante al livello di..., internazionale?
    Nel primo caso tecnici di tal siffatta e documentata esperienza da noi non mancano,anzi....più o meno....Tale esperienza,però,occorre ricordarlo,è maturata in gran parte sui nostri campi da gioco,che sappiamo (ma lo sanno anche loro?)periferici rispetto al resto del mondo_Ottengono risultati sempre parziali,in primis cercare i punti deboli dell'avversario,buona conoscenza (ca va senza dir..!)delle reazioni più probabili del materiale utilizzato,anche dalla controparte,con cui e da cui cercare vantaggi immediati.Poi schemi mandati a memoria,ottimi per il livello di gioco locale,ma debolucci e facilmente resi subito inoffensivi e frangibili, vuoi perchè ben conosciuti e abbondantemente praticati un po' dappertutto,vuoi perchè sopravvalutati e ripetitivi alquanto.A livelli alti,perdono subito di efficacia.Insomma tatticamente qua si vince anche una partita,di solito quella dei primi preliminari....
    Nel secondo caso il tecnico che conosce il gioco,nei movimenti e nelle dinamiche più fini e sottili,per renderlo sempre più incisivo e proficuo,che sa ben adattarlo alle circostanze e al tipo di platea con cui andrà a confrontarsi .Con capacità di condurlo per buona parte della partita,coprire con esso porzioni di campo sempre più ampie,farsi trovare sempre al punto giusto per colpire in modo ottimale la palla,facilità di spostamento e coordinazione articolare,tale da non spaventarsi alle prime palle che escono. Il tecnico che mette il proprio assistito nelle condizioni di capire da solo ed in modo del tutto autonomo laddove e soprattutto come continuare,
    autocorreggendosi se necessario,senza stravolgimenti,il mimimo indispensabile e soprattutto senza perdere di fiducia,anzi aumentandola nel prosieguo del gioco.Ben sapendo che si può perdere qualche partita,ma dimostrando capacità di combatterla fino in fondo,via via con un'aggiunta di convinzione nei propri mezzi,anche in presenza di insidiosi scogli che sempre affiorano in prossimità dell'approdo finale,salendo in alto nel tabellone.
    Nel secondo caso l'ipotizzato nuovo tecnico avrà un compito suppletivo e ben più arduo,ovvero quello di sincronizzarsi o almeno non scontrarsi con
    l'attuale visione e modo di operare in voga dei condottieri (...),che hanno voce in capitolo di casa nostra.
    Quanto tempo ci vorrà?
    Ciò non da meno bisognerà decidersi a far qualcosa,tentar per un verso.E non solo di facciata,speriamo.
    stima ettore
     
    Ultima modifica: 17 Ago 2018
  45. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Che voi sappiate, c'è un paese che come sistema educativo-scolastico abbia solo l'università e non la materna, le elementari, le intermedie, le superiori? Il discorso tecnico nella nostra federazione non si esaurisce con un eccezionale personaggio al vertice che segua 5/10 giocatori per ottenere le vittorie di prestigio, quanto invece impostare una formazione tecnica eccellente di base. Le due cose possono anche andare di pari passo ma solo la prima è inefficace.
     
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  46. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Il problema è esattamente questo!!:clap.:clap.:clap.:clap.:clap.
     
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  47. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    E allora,che si fa?
    Ho detto io che non si possono addossare tutte le colpe di totale insuccesso al nostro attuale D.T. azzurro, stante il nostro antiquato processo formativo a partire dai livelli elementari e poi avanti avanti nei piani a seguire. Epperò lo scollamento fra i vari piani di apprendimento è evidente, quando si cerca di piegare le esigenze immediate di successo immediato, ancorchè di stampo muscolare/prestazionale, alle reali necessità di chi s’accosta nella prima o primissima età al nostro sport. Un errore d’impostazione, che paghiamo in termini d’interesse generale per la nostra disciplina e repentini abbandoni. Come se nel nuoto fosse prioritario arrivare prima al traguardo, invece di favorire una metodologia e un modo di fare più vicini all’effettiva età ,potenzialità ed interesse dei “girini” principianti con un graduale avvicinamento al mondo acquatico, insegnando e consentendo a tutti in primis di galleggiare e goderne del poterlo fare assieme ad altri coetanei, meglio ancora sotto forma di giochi collettivi. Rimandando più in là, nel tempo, l’importanza della medaglia e l’ovazione di chi, solitamente sempre lo stesso, arriva primo. Nelle altre discipline sportive, con simile problematica, si son resi perfettamente conto di questo “buco” e si son messi subito al lavoro per rimediare. Ottenendo nel breve consistenti e confortanti risultati d’interesse generalizzato e aumento significativo d’iscritti laddove insegnanti entusiaste e aperte(chissaperchè più spesso donne!) a nuove e più appropriate metodologie han cominciato ad operare con i più piccoli, sia elementari che materne. Raccogliendo nel contempo, sulla spinta dell’entusiasmo iniziale, ampio consenso e fior d’iscrizioni per le Società sportive di riferimento, rispetto a noi. Quindi occorre una nuova progettualità d’intervento, tenuto conto dei reali bisogni, differenti e mai coincidenti nelle varie fasce d’età, che non va lasciata nelle mani di chi vanta esperienze solo in ambito Isef e notoriamente a partire solo da una certa età.

    Ancora un esempio di quello che si può meglio fare con gruppi numerosi, scolastici e non. Ad un Corso cui ho assistito non molto tempo fa ho sentito un Tecnico /Istruttore Fitet ribadire che il primo colpo che va insegnato ai principianti è lo scambio di dritto, pare generalmente accettato e ovunque praticato da noi. Allorchè mi son permesso di riferire che in Francia, in tale ambito iniziale, ci sono valide esperienze che portano a preferire la “poussette”, ovvero un gioco di puro controllo della pallina, effettuato però con il rovescio. Situazione che mette facilmente tutti nella condizione di giocare fin da subito le prime partite, con un palleggio più regolare e prevedibile. Sottolineo fin da subito, perché la pallina non viene spinta brutalmente da chi è in possesso di maggior vigoria e muscoli, con tanti saluti alla regolarità necessaria al principiante nel vedere, spingere e soprattutto ricevere la palla. Le ragazzine, ma non solo loro, si trovano subito a disagio nel rimandare una palla scagliata a viva forza, con rimbalzi uno diverso dall’altro. Più semplicemente, dopo i primi vani tentativi, pur apprezzando per certi versi il ping pong, per la sua destrezza, versatilità e ampia possibilità di giocarlo ovunque, vi rinunciano. Come si rimedia da noi ?Beh, sì certo, ci deve essere lo sparring partner, o il coadiuvante esperto che pensa a rimettere palle suficientemente giocabili e dare un primo assetto di regolarità al gioco. Più spesso supplisce il genitore, l’amico o parente più prossimo. Ma quanti “sparring” o simile coadiuvanti necessitano per promuovere veramente il tennis tavolo in un gruppo o scolaresca reale, che si sa, va ben oltre dei soliti tre o quattro noti,
    numero sparuto e per molti ideale, più tipico delle nostre palestre?

    E gli altri?
    stima ettore

    P.S.
    Quanto da me affermato e riportato,non è stato avvalorato e gradito dallo stesso Istruttore Fitet,che invece, dalla sua esperienza, per aver condotto e seguito stages nazionali con i galletti transalpini,ha confermato la pratica comune d'iniziare con lo scambio.Chissà se ha letto il libro "Il mio tennis tavolo "di un certo Secretin,dove consiglia,per l'appunto d'iniziare con la "poussette",come sistema di gioco più appropriato per coinvolgere il maggior numero di praticanti e far apprezzare fin dalla più giovane età il nostro sport.Senza pregiudicare con questo il successivo apprendimento di altri colpi e sistemi di gioco,anzi rafforzandoli. Che forse i consigli di un ex Campione mondiale siano già superati?Oppure siamo noi a volere un tennis tavolo,sport per pochi? e sempre di meno?
     
    Ultima modifica: 18 Ago 2018
  48. roberto28

    roberto28 Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Roberto
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Trovo la tua osservazione davvero giusta. Ė difficile far appassionare un ragazzino che pur scambianto meglio di me appena gli mando una palla tagliata va in crisi. Penso che sia importante che possa da subito giocare con i pari livelli e poi iniziare a perfezionare i colpi
     
  49. rommel

    rommel Bruno Di Folco

    Nome e Cognome:
    Bruno Di Folco
    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Squadra:
    APD Giovanni Castello
    i due Direttori Tecnici, Deniso e Quarantelli, hanno avuto anche dai Consigli federali precedenti a questo, la cosiddetta "carta bianca" per proporre un Progetto Tecnico, il loro compito non era solo quello di portare risultati (che comunque in questi anni non sono arrivati o sono stati a mio avviso insufficienti).
    Hanno uno stipendio elevato per lo standard dei nostri Tecnici federali, molto elevato in considerazione del fatto che svolgono la loro attività per la FITeT part time, avendo mantenuto entrambi impegno con la scuola e l'università (a dire il vero per Quarantelli sono subentrati questi impegni).
    Io credo che si debba proporre un nuovo Progetto Tecnico (e lo dico da 5- 6 anni) e che il Presidente federale dovrà essere coraggioso nel trovare la soluzione adeguata e supportarla.
    Chiunque viene giudicato dai risultati in qualunque attività lavorativa, figuriamoci nello Sport.
    Non è difficile e non significa essere irriconoscenti, significa svolgere il proprio ruolo da Dirigenti.
    Ma in effetti in Italia anche questo ruolo non esiste e si vede chiaramente da come veniamo trattati nella Scuola, nei rapporti con le Istituzioni locali e parlando con anche con i nostri amici. Il problema è la mentalità di come viene visto lo Sport in Italia: un passatempo o l'opportunità di "arrotondare" il proprio stipendio.
     
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  50. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    il "Progetto tecnico"....
    Sarebbe interessante capire chi ha redatto davvero il Progetto, in questo caso scritto a 4 mani, anche se un’idea ce l’ho, per come è venuto fuori e per come si presenta. Quelle erano le persone deputate- e chi altri?-, al momento libere e ritenute all’altezza per pensarlo e conseguentemente provare a realizzarlo, almeno nelle idee portanti. D’altronde qualcuno doveva por mano, in un momento interlocutorio e di grandi trasformazioni, cercando almeno nelle intenzioni di collocare il nostro tennis tavolo in una luce migliore, sia nel contesto internazionale, sia rispetto a quello che era prima. Ci stanno riuscendo?
    Non è il caso qui di caricare un Progetto di troppe aspettative, anche se nelle linee programmatiche desunte dal sito Fitet, qualcosa si può arguire e desumere. Vediamo:

    Gli interventi posti in essere nell’ambito del Progetto Italia sono indirizzati al perseguimento dei seguenti obiettivi:
    a)- sostenere ed incentivare l’attività delle Società Sportive;
    b)- sostenere ed incentivare l’attività dei Comitati territoriali;
    c)- promuovere la progettazione, organizzazione e gestione delle attività del Settore Giovanile;
    d)- ampliare le attività di formazione permanente dei tecnici e dei sportivi;
    e)- ampliare e qualificare l’attività quotidiana di atleti e tecnici delle Squadre Nazionali

    Nei punti a) e b) e parzialmente nel punto c) mi sembra che i Comitati territoriali, rispetto a prima, siano più presenti e collaborativi con le Società, grazie anche al miglioramento e ammodernamento tecnologico in atto e in merito alle seguenti voci :
    -calendarizzazione degli eventi,
    -organizzazione e allargamento, laddove si sono avverate le condizioni favorevoli, dei Campionati regionali,
    -maggior interesse e coinvolgimento delle Società nell’ampliamento dell’attività giovanile, questo se non altro con gli avviati Stages regionali a cadenza mensile.

    Insomma qualcosa o anche molto, dipende dai punti di vista, s’è messo in moto. Parecchio resta da fare, pur tenendo conto delle difficoltà di concentrare tali iniziative in un’Italia così lunga, larga e diversa da Regione a Regione,dove in certe zone, come la Carnia da noi in Friuli, non c’è neppure un tavolo.. E, cosa non da poco, è stato individuato e rinnovato il personale, in taluni casi molto motivato davvero e pronto a seguirne con dedizione le linee guida conclamate.

    Nel punto d)
    ,laddove si parla di ampliare l’attività di formazione di tecnici e sportivi, han dimenticato di far ricorso al verbo “qualificare” e non basta farlo dall’alto,all’insegna del “todos caballeros”. Ampliare va sempre bene, ma senza una vera distinzione e ricognizione delle aspettative e del reale fabbisogno formativo di coloro che s’avvicinano per la primissima volta alla pratica del ping-pong, generalmente bambini e bambine,ma anche ragazzi /e con modi diversi di fare in base all’età, ben difficilmente si riesce a far presa e ad animare un gruppo di principianti, suscitando in loro curiosità, meraviglia e piacere di continuare nell’apprendimento.
    Senza personale specializzato, preparato ed adeguato in tal senso non riusciamo a competere con le altre discipline, anche quelle, che dal nulla e partite dopo di noi, ottengono risultati lusinghieri e numeri di adesioni incoraggianti sotto gli occhi di tutti.

    Nelle squadre nazionali punto e) c’è sì ampliamento, ma alla luce dei fatti,non c’è stato il ricambio,intendo quello qualitativo, necessario per provare a smuovere e far salire di due gradini il nostro tennis tavolo,troppo bloccato su valori prestazionali, piuttosto che tecnici, quelli che servirebbero davvero, che andrebbero meglio e più a lungo coltivati, approfonditi sin dalla più verde età,in sintonia o almeno unità d'intenti con il personale impiegato in tale delicato compito(e qui siamo sguarniti!) ,in modo da creare il giocatore versatile e dinamico che serve nel tennis tavolo moderno. L'esempio vero di qualche giocatore finalmente realizzato,"a tutto tondo"(non quelli soliti in procinto di andare in pensione) e l'invertir di rotta degli attuali risultati complessivi aiuterebbe tutto il movimento a darsi una mossa e convertirsi a praticare un gioco più redditizio e competitivo.
    Così il tutto è troppo generico, si rischia di appiattire davvero, sulla difesa di ciò che già c’è. Ma qualcuno ci crede ancora in questo Progetto? Strano, perchè sul sito gli ultimi aggiornamenti con il resoconto di quanto fatto,risalgono a due anni fa. Delusione,forse rassegnazione per il molto sperato e mancato raggiungimento dei risultati olimpici? Ora che fare, attendiamo i prossimi Giochi ?

    stima ettore
     
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