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La chiusura mentale dei pongisti

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da k_phyro, 15 Feb 2010.

Status Discussione:
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  1. bvzm71

    bvzm71 Old style, but looking to the future

    Nome e Cognome:
    Igno #1
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club Genova & Lavagna
    ok, noioso, ma ha seguito!

    alle Olimpiadi di Torino ha avuto molto successo !

    a me piace !

    puo' essere noioso, dipende dall'incontro

    ok, noioso, ma ha seguito!

    ok, noioso, ma ha seguito!

    ok, noioso !

    ok, noioso !

    Non ho presente la combinata, ma il salto e' spettacolare!

    ok, noioso, ma ha seguito!

    ha seguito, ma negli anni e' diminuito.

    spettacolare, per il pubblico + del TT !
     
  2. ttandrea

    ttandrea Utente

    Allora...ho letto quasi tutti i post e altri li ho scorsi.

    Quello che dite è vero quanto inevitabile. Nessuno dà niente per niente.

    Possibile che in questo mondo nessuno ha pensato ai soldi?

    Tra tutti gli sport che ho fatto ogni allenatore era pagato.

    Ho iniziato il TT e non ho pagato nessuno. Ci è voluto un santo nella mia società.

    La verità è che manca il business de TT mentre in tutti gli altri sport ci sono.

    Cominciamo a far girare soldi...scommetto che dopo un pò ci verrà voglia di investire in allenatori, tavoli, palline e materiali.

    Nella mia società me ne sto occupando io personalmente. Ho già trovato uno sponsor che ci ha dato dei bei quattrini...ora basterà trovare un allenatore perchè un altro tavolo lo abbiamo già comprato!!!!
     
  3. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Esatto, bisogna far girare i soldi, gli sponsor... Peccato che questi non si muovono se non hanno la giusta visibilità mediatica...
     
  4. mauriziopong

    mauriziopong Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Maurizio De Zuliani
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Astt Eureka Roma
    Facciamocene una ragione, le cose non cambieranno finchè non toccheremo il punto più basso possibile, quando saremo tutti stanchi, anche chi se ne strafrega adesso, e ci sarà una generale voglia di ricostruire quello che abbiamo perso, di assaporare quelle emozioni che non proviamo più, di divertirsi veramente, ma anche e soprattutto voglia di sentirsi parte integrante di quello che siamo e che facciamo. E questo vale si per il tennistavolo ma il mio pensiero è inteso in senso veramente assoluto.
    A casa mia e con gli amici cerco sempre di stimolare il dialogo e il confronto di idee, ma rimango sempre più deluso di come le persone riescono a farsi scorrere le cose come se non fossero mai avvenute, o che non fossero poi così gravi! Mahhh
    Forse sono andato un po' OT, scusate ma mi sono fatto prendere...
     
  5. bvzm71

    bvzm71 Old style, but looking to the future

    Nome e Cognome:
    Igno #1
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club Genova & Lavagna

    cosa c'e' di piu' facile ?
    Tutte le societa' hanno fior fior di sponsor che gli permettono di mantenere innumerevoli campionati ... :goccia:

    :birra: ;)
     
  6. Luca Balleri

    Luca Balleri Utente Attivo

    Non discuto mai sul valore dell'esperienze personali!
    Quindi rispetto la tua visione che può apparire pessimistica, ma evidentemente è il tuo vissuto che ti obbliga a pensarla esattamente come la pensi!
    Comunque anche io parlo in funzione della mia esperienza, che ahimè è lunga nel settore tennis-tavolo, e rimango convinto che con passione e tanto sano spirito collaborativo si può ancora oggi, nell'epoca moderna costruire qualcosa!
    Sicuramente non è un cammino molto facile!
    D'altra parte la mia natura anticonformista mi impedisce di comportarmi diversamente!
     
  7. gspix

    gspix Utente Noto

    Squadra:
    A.S.D. ASTRA
    Alla faccia della crisi del forum:banana:... un'altra bella discussione che purtroppo però perde per strada il suo autore:tsk:

    Alla fine gira e rigira torniamo sempre a parlare della visibilità del nostro sport, della popolarità del calcio e di tante altre cose collegate, in questo ambito io mi sento molto vicino a quanto dice Luca Balleri quando sostiene la teoria della "Passione".

    Dall'altra parte mi sento anche molto vicino a Zztop quando dice che la trasformazione deve partire da noi e penso che chiunque, prima di parlare e/o pretendere una evoluzione del TT (calata dall'alto per opera dello spirito santo) debba chiedersi cosa ha fatto e cosa sarebbe disposto a fare per raggiungere questo obiettivo.

    Non sono un gran conoscitore delle varie realtà italiane ma mi sembra che alla base della magior parte delle realtà "sane e belle del TT" ci siano dietro sempre delle grandi storie di impegno e passione per questo sport.

    Anche se ci fossero tante realtà in cui la chiusura mentale dei pongisti possa portare a delle esperienze negative come quelle del nostro amico, di contro ci sono tantissime altre realtà positive, propositive, attive ed aperte al miglioramento che sono esattamente all'opposto del pessimo quadretto proposto dal nostro amico.

    Poi certo... a tutto c'è un limite!
     
  8. Giorno

    Giorno Amministratore Staff Member

    Nome e Cognome:
    Li trovi in firma
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    EverPing ASD
    che ne dite di tornare al tema principale della discussione?

    la domanda che mi faccio io è anche questa... e tu ti facevi avanti? chiedevi e loro ti snobbavano così facilmente? o stavi li ad aspettare che qualcuno venisse li ad insegnarti. chi vuole imparare penso che per primo debba farsi avanti. tu l'hai fatto? ovvio che in un

    da noi per esempio io sto cercando di limitare il mio allenamento personale al tavolo e di seguire gli amatori ed in questi anni siamo aumentati di numero... tra chi veniva con costanza hanno smesso davvero in pochi, se non nessuno. e non sono solo io che cerco di trasmettere un po' di tecnica, anche altri tra i più esperti non disdegnano di dare qualche consiglio, giusto o sbagliato che sia. mancano di certo i giovani ma per i giovani c'è bisogno di impiegare più ore e più soldi nella palestra. penso che se riusciremo ad aumentare di numero con gli amatori nel giro di un paio di anni potremo investire qualcosina in un posto solo per noi e quindi partire seriamente con i giovani e con attività collaterali che si possono fare quasi esclusivamente avendo una palestra fissa. E' importante sicuramente che la società sportiva sia una Società altrimenti è solamente un giochino.

    E' vero... molti adulti/"anziani" dovrebbero farsi un po' da parte e cercare di far crescere le società sportive, dargli forma, dargli organizzazione, il "pacco" è che il TT ti consente di giocare anche a 70 anni e molti preferiscono giocare, come dargli torto dopo una vita di lavoro? Beh sicuramente non la penseranno tutti così (mi riferisco ai veterani in la con gli anni)... si può sempre giocare, allenarsi un po' meno e cercare di far crescere la propria società sportiva.

    Questo è uno dei problemi che mi ha spinto a creare la sezione sulle Società Sportive in modo che chi magari VIVE in una società sportiva più evoluta delle altre possa dare suggerimenti a chi ha meno esperienza in modo da farla crescere... se la società sportiva si evolve e cresce vedrai caro K che quelli chiusi in se stessi saranno quelli che si divertiranno meno, o magari anche no, magari continueranno ad essere chiusi in loro stessi e manco se ne accorgeranno. ;)
     
  9. foxmulderino

    foxmulderino Puntinaro del ca**o

    Nome e Cognome:
    Mauro
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    T.T. Arcadia
    certo, toccava anche a me farmi avanti come dici tu.
    però, io, come persona che andavo li per provare la società e se mi fosse piaciuta avrei pagato la quota, mi sarei aspettato un po di disponiblità dalle altre persone.
    uniche parole che mi furono dette: "montate il tavolo e fate degli scambi"
    naturalmente come ho gia detto, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio.
    questa società è stata una eccezione, ho trovato chi, gentilmente e con tanta disponibilità, segue e da consigli.
     
  10. Er Palletta

    Er Palletta Nuovo Utente

    Sacramen, non sono evidentemente riuscito a spiegarmi, me ne scuso e ci riprovo.

    Tu parti con l'esempio musicale: no, non c'entra niente: stiamo parlando di sport, non di musica, che ha dei meccanismi molto diversi di divulgazione e diffusione.
    En passant, potrei dirti che forse un motivo c'è se l'aria sulla 4* corda di Bach è un brano ascoltato da quattrocento anni, che la 5* di Beethoven è realmente da considerare immortale, e che brani come il notturno n.2 di Chopin oppure il Capriccio Arabo di Tàrrega fanno parte della storia dell'umanità, e ne fanno parte molto più dello Heavy Metal.
    Sai perché ? Perché ci sono cose che toccano corde profonde dell'animo umano che nascono da ispirazioni quasi ancestrali.

    Ribadisco ancora, la spettacolarità, la bravura, il talento, non c'entrano niente. Ci sono elementi dello sport che richiamano sensazioni ed immagini primitive: la guerra ( =la squadra contro l'altra ), il contatto fisico ( di nuovo la guerra ), il campo aperto, la divisa. E' quasi banale osservare come lo sport sia in realtà una sublimazione della guerra. Le prime discipline olimpiche questo erano: tiro con l'arco, salto in alto e con l'asta ( per scavalvare le mura nemiche ), la corsa, per non parlare della maratona stessa.
    Per questo motivo certi sport si prestano meglio di altri ad essere esaltati e a catalizzare l'attenzione di migliaia dipersone tutte insieme.

    Per questo NON è come tu dici ovvero lo sport come esaltazione del gesto atletico. Il gesto atletico è secondario.

    Gli inventori della pay-tv si sono fatti una domanda: su quale sport è meglio puntare per avere massima audience e quindi massimo guadagno ?
    Stai pur tranquillo che li hanno considerati tutti: ed è per questo che è stato scelto innanzitutto il calcio, dalle nostre parti: è quello che più muove la fantasia e le corde più primitive, evidentemente: in fondo, chi di noi quando passeggia non trova irresistibile dare un calcio alle cose che vede per terra: sassi, gatti, barattoli ?

    Milan, Liverpool, Juve sono più conosciuti di Maenza perché, a parità di altre condizioni, sono concetti, e non persone: c'è più facilità a ricordare e a creare il mito. E' facile ricordare ed immaginare un gruppo di persone che si chiama Juve, è più difficile, molto, ricordarsi tutti i suoi componenti da ottant'anni a questa parte !

    Mi parli dello speciale tv di Mentana all'eliminazione dell'Italia nel 2002: beh, per l'eliminazione degli All Black in non ricordo quale competizione due anni fa, è caduto il Governo australiano ! E tra rugby, pallanuoto , slittino e TT, qual è quello che più richiama la guerra ?

    Potremmo dire magari che quando è troppo è troppo, e che di calcio stiamo sicuramente soffocando. I troppi soldi hanno anche distrutto il pugilato, che era seguitissimo fino agli anni '80, ma davvero seguitissimo, la RAI lo dava in prima serata o in diretta.

    Insomma, concludendo: certe attività si prestano più di altre a determinati scopi. Scopo dello sport attuale è far girare soldi, tanti, tantissimi, e per questo serve uno sport di massa. Lo sport di massa è quello più vcino alle necessità inconsce dell'uomo, ovvero fare la guerra senza farsi male. Strutturalmente sono più vicini a questo schema gli sport 1- di squadra 2- di contatto fisico 3- all'aperto 4-in grandi spazi 5-che non privilegiano una struttura fisica particolare.
    Il calcio li ha tutti e 5, il TT solo l'ultimo.

    Ciao
     
  11. Luca Balleri

    Luca Balleri Utente Attivo

    Quoto al 100% il succo veritiero della tua polemica annti-clannista!
    La situazione obbliga a due vie di uscita soltanto: o una società possiede gli sponsor per pagare allenatori professionisti che lavorano a tempo pieno in strutture appositamente adibite per il tennis-tavolo, oppure senza sponsor e con poco lesso (danaro in dialetto pistoiese), e con palestre che sono costrette ad aprire solo dopo cena, l'unica soluzione è l'aiuto reciproco tra giocatori allo scopo di far decollare il livello di base!
    Sicuramente è una operazione dura,perchè le teste (con il loro contenuto celebrale) dei giocatori di ping- pong sono teste isteriche, spesso impregnate di puro egoismo finalizzato al nobile scopo di raggiungere eclatanti risultati, che spesso nemmeno riescono a raggiungere!
    In Toscana sono 37 anni che sostengo e difendo questi concetti, e sono arrivato in epoche parecchio buie della cultura sportiva settoriale (anni 70 e 80), anche a scontri verbali che in seguito sono degenerati perfino in qualcosa di molto peggio.......
    Oggi la situazione è un pò migliorata ma è la categoria "malata" del "GIOCATORE", o comunque di tutti coloro che si credono tali, non per le loro capacità tecniche, ma semplicemente per "definizione", è proprio questa "categoria" che non ha nessuna intenzione di sforzarsi a comprendere che il miglioramento è frutto della collaborazione tra atleti e dei valori morali di socializzazione che ne conseguono!
    Poi è anche vero che: chi possiede i soldi per mandare avanti società professionistche è chiaro che deve procedere in modo classicamente professionale : "se vuoi giocare con quello più forte tu paghi......
    Ma le società professionistiche di tennis-tavolo sono la maggioranza nel nostro contesto italico?
    E ancora meglio: questo modello elitario rappresentato è da considerarsi in linea di massima un buon esempio?
    A voi la matematiche risposte, e le conseguenti riflessioni......................
     
  12. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Alla fine? Noi che siamo parte di un pianeta dimenticato da Dio cosa facciamo? Ci grattiamo ed andiamo avanti così? Andiamo in Germania perchè nel TT girano più soldi perchè là hanno le dirette televisive che noi non abbiamo? Ci diamo al calcio perchè è uno sport di massa mentre il TT è uno sport da sfigati? E' uno sport di massa solamente in Italia!!! Ma non per questo devo essere costretto a vedere solamente calcio tutti i giorni a tutte le ore...
    Se domani decidessero di dimezzare le ore dedicate al calcio cosa pensi succederebbe? Suicidi di massa? Incatenamenti davanti la RAI e scioperi della fame? :tsk:

    Io farei una festa di quelle devastanti!!! :D
     
  13. k_phyro

    k_phyro Nuovo Utente

    Squadra:
    T.T.T. Tennis Tavolo Talenti
    Non capisco perché molti mi abbiano criticato. Dovreste essere contenti se ho tirato fuori una questione spinosa come questa.

    Inoltre qualcuno dubita sul fatto che io sia anche l’altro utente (utente ELNINJAZ88) che non conosco e che da quello che leggo nel suo post ha avuto esperienze simili alle mie.
    Se ci sono delle lamentele dovreste coglierle al volo e cercare di capire cosa non va.
    Molti, come già detto, penso che siano d’accordo con il mio modo di vedere le cose.

    Dei tanti interventi credo che alcuni siano usciti fuori tema. Si parlava di poca disponibilità da parte dei pongisti più esperti nei confronti dei neofiti e si è finito a parlare di tv, sport nazionali e visibilità dello sport stesso e noiosità davanti alla tv.
    Certo è tutto collegato: se c’è più visibilità in tv, girano più soldi e sponsor e naturalmente più persone ruotano attorno al mondo del tennistavolo, più giocatori e naturalmente, spero, più allenatori.
    Però cercare tutte le cause nella visibilità dello sport, nel potere della tv e nel potere negativo del calcio che fagocita tutto non mi basta.
    FINIAMOLA DI PIANGERCI ADDOSSO ed ognuno di noi faccia la sua parte, anche piccola per pubblicizzare e far evolvere questo sport.
    Premesso che tutte le opinioni e visioni della vita sono rispettabili e che stiamo conducendo questa discussione nel massimo della civiltà tre interventi mi hanno colpito particolarmente.
    Due a favore della mia tesi che è difficile trovare della persone disponibili a seguire chi voglia iniziare, anche in non tenera età, a praticare seriamente tennistavolo.
    Lucioping fa il ritratto delle sue esperienze, solo la sua caparbietà gli ha permesso di continuare. Luca Balleri penso sia sulla stessa linea e col suo modo di pensare, a mio parere eccezionale, non cerca alibi per l’ambiente pongistico ma parla chiaro.
    Sull’altro versante mi ha stupito l’intervento di mauriziopong: non ha voglia nè tempo per i neofiti.
    Almeno è onesto e dice le cose come stanno. Io penso che in Italia moltissimi pongisti la pensano come lui: non hanno tempo nè voglia per gli ultimi arrivati che sono solo degli appiccicosi che stanno lì a sbavare in attesa che qualcuno più esperto gli dia qualche dritta.
    mauriziopong spero che tu non te la prenda con me ma son sicuro che quello che tu hai detto è il ritratto di moltissimi giocatori e di moltissime società di tennistavolo.
    Ecco perché il tennistavolo non cresce……è tutto nelle parole di mauriziopong:
    Cordiali saluti
    K-phyro
     
  14. ttandrea

    ttandrea Utente

    no non è sempre vero...è anche una questione fiscale:dati:
     
  15. mauriziopong

    mauriziopong Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Maurizio De Zuliani
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Astt Eureka Roma
    K-phyro ci mancherebbe che mi offenda, questo è un forum dove chi dice qualcosa lo fa sapendo che molti la leggeranno e ovviamente qualcuno sarà a favore e qualcuno contro.
    Per quanto mi riguarda forse mi sono descritto peggio di come poi sia effettivamente con i nuovi arrivati (qualcuno del forum che mi conosce lo potrebbe confermare). Sono molto socievole con tutti e nella mia società due palle con me non le ha fatte solo il muro. Ma non capisco perchè ci debba essere questa pretesa dall'ultimo arrivato. Se un neofita è in palestra aspettando di giocare ed io non sto giocando, lo chiamo e facciamo due palle con tutta tranquillità. Poi se devo allenarmi, lo ringrazio sinceramente e vado dall'allenatore.
    Non condivido questa tua frase "in altri sport il concetto di autodidatta non esiste: o ti alleni con un allenatore che ti dice come o non ha alcun senso allenarsi, è tempo perso" : se vuoi considerare il tt come sport vero questa frase va letta sicuramente al contrario.
    Questo sport lo amo, e per ottenere piccoli risultati visibili bisogna allenarsi per ore ed ore. Poi quando questi risultati arrivano è una bella soddisfazione, ma anche io ho iniziato come gli altri, imparando piano piano i fondamentali e poi via via gli altri colpi. Ma non è che quando sono entravo in palestra suonavano le trombe, ne l'ho mai preteso, e sono rimasto sconosciuto a molti, finchè non ho cominciato a dare filo da torcere qualcuno. A me questa cosa mi ha stimolato tantissimo a migliorare, non mi ha fatto passare la voglia!
    Ho 34anni e non sarò mai un 1a categoria ma nemmeno un 2a, ma forse alla 3a ci posso arrivare e questo per me è un obbiettivo personale. Se ci dovessi arrivare non vinco niente, ma sarebbe il premio del mio impegno e un motivo mio di orgoglio.
    Tutto questo per dire che quando vado in palestra non ci vado a passare un paio d'ore in compagnia, ma faccio dei sacrifici, ci arrivo stanco perchè ho lavorato, ho dovuto attraversare il traffico di Roma per 20 km all'ora perfetta ( 19.00) con la chiara intenzione di farmi almeno un paio d'ore di sano mazzo, e divento "la chiusura mentale dei pongisti più esperti che non hanno la minima pazienza per chi voglia imparare e iniziare a praticare seriamente questo sport".
    Mi dispiace per le tue esperienze negative, se fossi a Roma ti inviterei volentieri nella mia società che oltre ad avere due allenatori-giocatori volontari per l'apprendimento dei colpi di base per i neofiti, ha anche un allenatore professionista per gli agonisti
     
  16. REDS

    REDS Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    carletto
    Forse perchè non siamo d'accordo? ;)
    Sono stato solo io, tranquillo che non mi offendo se riporti il mio nick. ;)
    Siccome nell'altro thread si riportava una lamentela simile e pressochè negli stessi termini pensavo potesse essere utile per ampliare la discussione e per capire anche il parere degli utenti che intervennero nella discussione di allora.
    In ogni caso (ma questo è un mio esclusivo e personalissimo parere) la somiglianza di lamentela e di scrittura tra te ed ELNINJAZ88 è veramente molta.......tutto qui. :sisi:
    ...... e tanti altri no. :D checce vò fa......siam qui apposta per scambiarci pareri ed opinioni.....sai che noia se fossimo tutti d'accordo!
    In ogni caso da ciò che racconti sembra che nelle palestre degli altri sport viga una situazione del tipo casetta del mulino bianco: gente che ti accoglie con il sorriso sulle labbra, che ti stende un tappeto rosso lanciandoti petali di rose profumate, che si mette a tua completa disposizione pur con palestra gremita. La realtà non è questa: quel che ribadisco io, e su cui tu hai bellamente glissato ;), che la gente del ping pong non è diversa da quella di tutti gli altri sport e di tutte le altre situazioni della vita dove trovi sia gente cortese sia persone cafone ed arroganti (oltre che poco disponibili). Ognuno ha vissuto la sua esperienza e quella riporta qui dentro: non puoi pretendere (non lo vuoi vero?) che la tua sia rappresentativa di un universo molto più vasto della tua piccola esperienza personale (più che la chiusura mentale dei pongisti è la chiusura mentale della gente in generale.........su questo sarei d'accordo con te!!! :approved:) così come è normalissimo che ci possano essere persone che, avendo vissuto il tuo stesso disagio, la pensino come te e dall'altra persone, come me ed altri, che invece si sono sempre trovate benissimo in tutte le palestre in cui hanno avuto a che fare ? Avrò avuto culo chette devo dì. :rolleyes:
     
  17. Thv

    Thv Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Anch'io ritengo che l'autore del "post" abbia detto molte inesattezze.
    La più grossolana, senz'altro, è quella che vorrebbe che dopo un paio di mesi si diventi bravi.
    Nel tennistavolo, è vero proprio il contrario: condizione necessaria, ma non sufficiente, per diventare un campione nel tennistavolo, è iniziare in età precocissima. Se già inizi in età adolescenziale, ti porterai appresso un "gap" incolmabile che non ti consentirà mai di arrivare al "gotha" delle classifiche:
    per quanto un giocatore del genere possa sbattersi e allenarsi ore ed ore, difficilmente diventerà qualcosa di più di un 3^ categoria.
    Dopo due mesi, se sei un cagnaccio idrofobo e ti avvali di materiale particolarmente fastidioso (ai limiti del regolamento), tutt'al più potrai essere in grado di distruggere il gioco di un giocatore tecnico di livello medio basso, ma questo non dipende da quello che tu sostieni, ma dalle politiche inspiegabili delle federazioni che, pur di raccattare qualche praticante in più per strada, consentono l'uso di materiali proprio per evitare ai neofiti di essere presi a pallate.

    Questo perché il tennistavolo, checché tu possa pensarne, è uno sport altamente tecnico e complicatissimo, quasi per iniziati.
    In questa disciplina giocano infatti numerosissimi parametri rispetto ad altre discipline.
    Il paragone più vicino è col tennis.
    Il parametro della rotazione nel tennis ha molte meno implicazioni che nel tennistavolo.
    Nel tennis la rotazione incide sostanzialmente soltanto nella chiusura della traiettoria (nel topspin), ma non nel rendere difficoltoso il controllo del ricevitore o (se non in misura minima) a influenzare il rimbalzo sul terreno.
    Inoltre, lo spin nel tennis è molto più leggibile che nel tennistavolo, soprattutto nei servizi.
    Ecco perché nel tennistavolo giocatori di 50 anni e più sono ancora in grado di essere competitivi ad alti livelli: perché possiedono tutto il bagaglio tecnico di esperienza che gli consente di gestire la miriade di parametri di questo gioco.
    Nel tennis i parametri sono sostanzialmente solo due (rotazione e velocità): va da sè che quando hai la panzetta e non puoi contare più sul fisico, ti rimane ben poco in mano, se non l'esperienza di saper fare la partita.

    sulla presunta chiusura mentale dei pongisti di alto livello, poi...sei mai stato a fare una partitella di basket con Jabbar?
    E' ovvio che, con i tempi frenetici che si hano oggi, un giocatore di livello ottimizzi il proprio tempo cercando di allenarsi con persone più forti di lui, anche se, secondo me, è un errore, perché nel tt ogni giocatore è diverso dall'altro e più giocatori incontri (di qualsiasi livello) più il tuo bagaglio tecnico si arricchisce.
     
  18. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Se leggete bene, l'autore del Thread ha scritto che in un paio di mesi si può diventare bravi a ping pong, non a tennistavolo, evidenziando con le due diverse denominazioni due attività di fatto lontane fra loro... rileggere please. :)
     
  19. Thv

    Thv Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Mah...ping-pong...tennistavolo...trovo estremamente capziosa e impalpabile questa distinzione, in genere ma, in particolare nel thread d'avvio della discussione.
    Sarà forse perché (maledizione!), anche a distanza di anni, mi viene molto più facile battere i giocatori di tennistavolo che non quelli di ping-pong?
    Darei un quarto della mia tecnica tennistavolistica per acquisirne un po' di più di quella da ping-pong!
     
  20. plucco

    plucco hybride difensor...

    Squadra:
    t.t.gallarate
    Infatti per me in questo frangente l'utente esagera nella distinzione: cioè si possono differenziare i termini secondo l'applicazione dello sport (cioè ping pong livello amatoriale tipo oratorio e tennis-tavolo palestra e gare), ma è non si può dire che uno diventa bravo a ping pong e resca scarso a tennis-tavolo e viceversa, perchè non ha alcun senso. Perchè detto in questi termini sembrano proprio due sport ben diversi e distinti, cosa non vera, perchè la differenza riguarda solo la tecnica.
     
  21. etnick

    etnick Appassionato Nauseato

    Nome e Cognome:
    Carlo Pandolfini
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Il Circolo etneo
    :approved:
    questa analisi è splendida!
    scusami se cito le tue parole ancora a proposito della categoria del GIOCATORE "MALATO", (ma c'è anche la categoria del DIRIGENTE "MALATO"): CATEGORIA ... CHE NON HA nessuna intenzione di sforzarsi di comprendere che il miglioramento è frutto della collaborazione tra atleti e dei valori morali di socializzazione che ne conseguono!

    Secondo me il tt è uno sport che - parlo ovviamente in generale e per generalizzazioni, ci sono mille persone diverse! - attira molto le personalità infantili, egoistiche.
    Mi sbaglierò ma io la vedo così, poi è ovvio che gente generossissima c'è nè tanta, ma tanta, ma .......chissà perchè chi rimane bambino è attirato da questo sport.
     
  22. Thv

    Thv Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    "Della chiusura mentale dei pongisti".
    Personalmente ritengo che - lasciando da parte le capacità squisitamente tecniche - sotto il profilo psicologico il tennistavolo si adatti particolarmente alle persone chiuse, volendo estremizzare, ai limiti dell'autismo.
    Tale circostanza dipende proprio dalla peculiarità di questo sport, che, per caratteristiche, è più assimilabile a un'arte marziale che a un gioco.
    In sostanza, la concentrazione e l'assoluta impermeabilità all'ambiente esterno sono caratteristiche imprescindibili in questo sport.
    Se mentre giochi riesci a percepire il commento di quel tale spettatore è inutile continuare...hai già perso.
    Temo, però, che questo c'entri poco con quanto sostenuto dall'autore del thread, il quale, se non ho capito male, sostiene all'ingrosso che fin quando le persone giocano a ping-pong nel cazzeggio sono simpatiche, quando diventano giocatori agonisti di tennistavolo, inizia la spocchia e lo stronzeggiamento.
    Credo che un'evoluzione del genere sia nelle cose. Non credo nemmeno che una constatazione del genere appartenga soltanto al tennistavolo.
    Va da sé che quando si inizia ad affrontare una qualsiasi disciplina con più serietà in vista di un obiettivo si diventi più selettivi.
    Se parliamo poi della disponibilità e dell'educazione dei singoli agonisti, non possiamo generalizzare.
    Personalmente, ho conosciuto campioni disponibilissimi nei consigli e anche a scambiare palleggi e mezze tacche che vengono in palestra quasi con autista e bodyguard.
    Credo che questo dipenda da caratteristiche personali e psicologiche che poco hanno a vedere col tennistavolo.
     
  23. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Sono d'accordo con il fatto che si debba prendere il tennistavolo come un'arte marziale ma che questo si adatti a persone chiuse ed al limite dell'autismo... :tsk:
    Se c'è una cosa che proprio non riesco a fare, soprattutto in allenamento, è starmene in silenzio senza iniziare un qualsiasi discorso o fare battute con gli avversari.
    Perchè questo lo ritengo comunque un gioco di squadra, dove non conta un solo giocatore ma tutti e tre insieme e solo se c'è armonia di gruppo le cose possono girare bene.
     
  24. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Non è giusto usare l'espressione "attira": il tt è uno sport individuale,essenzialmente, e tutti gli sport individuali hanno questa caratteristica comune fra i propri praticanti(più che egoismo, direi egocentrismo) ,loro che forse mal si adattano al gioco di squadra (nel quale ogni propria azione è funzione degli altri e per gli altri) .Ma questo "ego" resta solo nell'ambito dell'impegno sportivo: nella vita sociale ho l'esempio di moltissimi pongisti generosissimi e affabili.
     
  25. Luca Balleri

    Luca Balleri Utente Attivo

    Sante parole! ma c'è di peggio : le personalità egoistiche e infantili che vengono indiscutibilmente attirate da questo sport con il devastante "effetto calamita", che il più potente metodo attrattivo che regola tutte le pulsioni dell'universo, frequentando l'ambiente agonistico non soltanto non si migliorano caratterialmente, ma al contrario amplificano i loro difetti fino a diventare eclatante dimostrazione pratica di come non si socializza , di come non si progredisce intellettualmente, e di come, grazie a loro, un attività sportiva perda il suo valore reale trasformandosi in un "vizio".
    Infatti il vizio è quel qualcosa di psicologicamente impalpabile che ti fa fare una cosa senza che quella cosa ti piaccia realmente! Anzi! Molto spesso la detesti! Ma continui ugualmente a farla! proprio perchè è "un vizio".
    Il vero "giocatore" non fa dello sport per il gusto di fare dello sport! Ma coltiva soltanto il proprio vizio! E in più contagia l'ambiente inquinandolo!!
    E più i giocatori migliorano tecnicamente, e ancor di più peggiorano caratterialmente assecondando perversi criteri proporzionali!
    Paradossalmente sarebbe meglio che peggiorassero tecnicamente, almeno romperebbero meno le palle al prossimo!!!!
    Invece questa cosa non avviene negli sport dove esiste il contatto fisico più o meno accentuato!
    Anchè perchè certi atteggiamenti, in quel contesto si pagano materialmente sulla propria pelle! Non conviene perseverare...........
    Forse la vecchia ricetta: "olio di ricino, doccia ghiaccia, e bastonate" aveva qualche risvolto positivo!
    Va bene! Ammetto che quest'ultima affermazione è eccessivamente pesante e leggermente retrò................ ma l'estremizzazione del concetto aiuta a comprendere meglio il cocetto medesimo e invitare alla riflessione!
     
  26. John Locke QDL

    John Locke QDL Fondatore Gruppo Rinco

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Certo che questo thread (a partire proprio dal titolo) non è un gran spot per il tennistavolo (o ping pong, chiamatelo come volete) e per i suoi praticanti.
    Continuiamo a farci del male da soli , ad evidenziare e stigmatizzare i nostri difetti ad alimentare il senso di rassegnazione e pessimismo che ultimamente la fa da padrone , a dare ampio risalto a situazioni negative e far passare quel che c’è di buono in noi appassionati in secondo piano.
    Piccolo esempio recente:
    74 commenti a “la chiusura mentale…….” (alcuni per fortuna in chiave positiva) e 8 commenti alla notizia di un qualificato Italiano alle olimpiadi giovanili…………. secondo me un pochino c'è da pensare

    Ammiro ed in parte invidio l’entusiasmo di persone come ZZTOP, non lo conosco, ma da quanto scrive e da come scrive mi sembra un tipo molto positivo, vulcanico e pieno di “voglia di fare”.
    Mi appassionano i suoi racconti sulle sfide di D2del “Pingpong dragorosso”, mi piace che si “in..ZZi” :mad: se il giornalista che commenta il match è di parte :) e le cronache dei tornei a cui accompagna i suoi “draghetti” sono simpatiche e coinvolgenti. Mi piace anche il “primo ETA BETA” ma forse ora è un po’ troppo arrabbiato (lo comprendo totalmente) per essere entusiasta………

    Sicuramente ci sono tante altre persone simili ai sopracitati, a loro rivolgo il mio invito auspicando che facciano le cronache delle partite dei loro campionati (con passione non con freddi numeri) che ci aggiornino sui miglioramenti dei loro pupilli (giovani, anziani, amatori, professionisti che siano) nei tornei, in campionato o negli allenamenti, che condividano con noi la soddisfazione per la riuscita di un torneo da loro organizzato, o che semplicemente ci facciano partecipi della propria passione, tutto ciò nell’ottica di una “condivisione di entusiasmo” e di una ricerca di motivazioni forse un po’troppo sopite.
    Apriamo la mente..

    Per favore non rispondetemi “a John Locke de sta cippa, ma che stai a di, eravamo pieni di entusiasmo ma ce l’hanno tolto “ perche’ sto proprio dicendo di riprendercelo!!! (non in quel posto) :nono:
     
  27. Luca Balleri

    Luca Balleri Utente Attivo

    Ok! Appena vedrò qualcosa di veramente positivo te lo segnalerò!
     
  28. sacramen

    sacramen Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo
    Scusa ma... Dove abiti?
    No perchè tutti questi atteggiamenti da prime donne, mezzi malati di mente e pezzi di m*rda nei miei 10 anni di attività ne ho visti gran pochi... E quei pochi che ho visto sono stati prontamente segati via!!!
    Ammetto che un atteggiamento simile da parte di giocatori forti (molto forti...) l'ho sì visto ma per il semplice fatto che non li conoscevo. Pure io non prendo subito confidenza con un perfetto sconosciuto ma non per questo sono uno spocchioso e mi ritengo superiore...
    E comunque, quando mi capita sotto mano una persona simile non vado certo a corrergli dietro, anzi... :byebye:
     
  29. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Caro Luca Balleri ,è mio modesto parere che confondi il "vizio" (secondo te) di pochi (secondo me) con la passione (vera)di moltissimi.ho frequentato degli spogliatoi di atletica anni fa e vi si ritrovava la stessa situazione.Son d'accordo con John L.:avere una visione autolesionistica generalizzando semplicisticamente non aiuta certo a "capire" e migliorare dei difetti che chiunque ha e in qualsiasi campo.
    Impariamo a esser curiosi di come "si fa da altre parti" (o in altri sport),osiamo, non dobbiamo rimanere al sicuro nel nostro orticello e cerchiamo,invece di far crescere una nuova generazione di pongisti con una vera cultura dello sport (e non come quella della maggior parte dei vecchietti(come me) che imperversavano anni fa negli oratori alla ricerca "della sfida" a tutti i costi ,mentalità ormai radicata e che lascia ancora questi strascichi che vengono considerati "mentalità ottusa" ... (io però mi dissocio per me stesso:rotfl:).
     
  30. mauriziopong

    mauriziopong Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Maurizio De Zuliani
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Astt Eureka Roma
    Ma perchè alla fine dobbiamo far diventare il tt uno sport sociale a tutti costi? Questa profonda voglia di aiutare il prossimo, ma alla fine a fare che cosa? Non credo che sia il tt a risolvere i problemi della società moderna, nè vedo disperazione in chi fa altre attività o non fa proprio niente! Sarà che a me la disperazione viene quando ascolto il telegiornale...
    Chi ama praticare questo sport, se sport lo può e lo vuole considerare (io si), lo fa come qualsiasi persona ama la propria passione. Che cosa ci sarebbe di male nell'arrivare in palestra e aver voglia di fare mille cesti, nell'aspirare ad un miglioramento della propria tecnica pesonale, al raggiungimento di un obbiettivo? Mi sembra assurdo che debba essere colpevolizzato, ed indicato come "giocatore" (mamma mia che orrore!!!!), uno che non fa nient' altro che fare sport. E non voglio fare sempre esempi con altri sport, o parlare di esperienze personali.
    Che centra l'essere uno che pratica sport con un antisociale?
    Il tt offre la possibilità di potercisi avvicinare a qualsiasi età, e chi lo fa credo cerchi di divertirsi, distrarsi, fare un po' di moto. Se c'è questa insofferenza nel non essere filato da nessuno che gli possa spiegare la tecnica, è perchè sotto sotto uno è già nell'ottica "giocatore", o sbaglio? Che poi noi "egocentrici", non perdiamo occasione di correggere, posizionare, "fai questo e fai quest'altro", al massimo dovremmo stare un po' zitti, non creare confusione in chi ancora sta prendendo confidenza con la racchetta, e se possibile farlo fare a chi ne è competente (quando possibile).
    Il famoso Movimento Pongistico Italiano, a cosa è finalizzato? Qual'è l'obbiettivo finale? Dobbiamo sentirci sconfitti socialmente se una persona preferisce andare a giocare a calcetto con i colleghi di lavoro piuttosto che venire in palestra?
    Cambia lo sport non il risultato finale!
    Balleri, ho letto il tuo libro, e mi sembra che tu sia stato un bel "giocatore"...mi hanno affascinato e divertito i tuoi scenari, ma non c'ho visto niente che non fosse sport vissuto appassionatamente.
    Tutti prima di arrivare a cosa siamo oggi, siamo passati per "gli ultimi arrivati", e con un po' di tenacia e sano agonismo abbiamo guadagnato un po' di spazio nel tt.
    Nella mia palestra su circa 100 iscritti, la metà sono amatori, che battono come all'oratorio, giocano ancora con le trattate, e hanno un agonismo che fa paura, ma sono i primi che vengono a fare il tifo nelle partite in casa delle nostre squadre, e partecipano a tutti i tornei sociali e le pizzate, e non ci vedo un cattivo risultato...
     
  31. Luca Balleri

    Luca Balleri Utente Attivo

    Ti ringrazio per aver letto il mio libro e sono molto contento che ti sia piaciuto!
    Colgo l'occasione per rispondere alle critiche peraltro prevedibili degli altri che si sono ribellati alla mia visione molto estrema di certe problematiche : sono spiacente del disagio creato, ma tutte le persone che ragionano con la propria testa si formano idee e convinzioni che sono il frutto delle proprie esperienze, e non basano mai le proprie opinioni su teorie astratte di altrui e incerta appartenenza!
    Questo avviene soprattutto quando è una vita che si gioca al tennis-tavolo come il sottoscritto!
    Sarebbe molto più comodo, per "il quieto vivere", dire che tutto va bene! Questo vale per tutti i settori della vita!
    Almeno, così facendo, si eviterebbero sicuramente conflitti e contrapposizioni!
    Ma siccome questo atteggiamento non è proprio del mio carattere, e siccome il forum da a tutti la possibilità di esprimere le proprie opinioni, mi sembra costruttivo dire le cose come si pensano!
    Riterrei invece assai meno costruttivo fregarmene, e lasciar bollire tutti nel proprio brodo! Anche perchè non ho nessun interesse economico che mi spinge a dire quello che devo dire!
    Del resto, faccio notare, che quando una discussione ha per titolo : LA CHIUSURA MENTALE DEI PONGISTI, evidentemente è preesistente alla base un disagio generalizzato nell'ambiente del tennis-tavolo, il quale è già stato segnalato in precedenza! E che merita conseguentemente un approfondimento per mezzo dell'apertura di detta discussione!
    Altrimenti se si fosse pensato che tutto va bene , e che non esistano problemi di nessun tipo, due sarebbero state le soluzioni alla facile portata: 1) non aprire nessuna discussione!
    2) Aprire una discussione con un titolo più idoneo, che in questo caso sarebbe stato : L'APERTURA MENTALE DEI PONGISTI, E I SUOI BENEFICI!
    A chi mi ha chiesto dove vivo, e dove abito, gli rispondo che vivo in Toscana, che notoriamente è una terra dove la Vis polemica è molto radicata nel costume culturale della gente! E dove esistono personaggi molto caratterizzati: nel bene, e nel male!
    Rimango sempre a disposizione per un sereno confronto che non sfoci mai nella polemica personale!
    Sarebbe assurdo impostare una qualsiasi critica senza la speranza che questa non possa apportare nessun benefico cambiamento!
     
  32. etnick

    etnick Appassionato Nauseato

    Nome e Cognome:
    Carlo Pandolfini
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Il Circolo etneo
    Porto la mia esperienza di cordinatore di un gruppo di 35 tesserati.
    Ci sono I GIOCATORI ai quali di come va avanti la società importa quasi nulla, e se la società ha problemi sono pronti a cambiare società l'anno dopo, e "non mettono mai un dito all'acqua fredda". Ecco, questi sono quelli mentalmente chiusi, o egoisti, o come li vogliamo chiamare.
    Ci sono i giocatori mentalmente aperti che capiscono che un'Associazione si regge sul contributo di una platea il più ampia possibile di persone, ed hanno piacere di collaborare e portare avanti il gruppo, eventualmente anche a spese della loro crescita tecnica o dei loro traguardi.
    E ci sono I BAMBINI MAI CRESCIUTI, a dieci, venti, trenta, quarant'anni fare i capricci e causare problemi di tutti i generi.
    Alla fine su un gruppo di 35 dieci provano a portare avanti la baracca, ad una quindicina sostanzialmente non gliene frega niente, oggi provo qui, domani andrò lì, ed un'altra decina fa scoppiare casini in continuazione e stressa tutti.
    ..... vi farei leggere le newsletter che mando settimanlmente a tutto il nostro gruppo.... è un continuo richiamo allo spirito di gruppo, di collaborazione, di comunità,

    oggi nella società italiana, in cui viene inoculato quotidianamente in dosi elevatissime il veleno dell'egoismo/individualismo/infantilismo da tutti i mezzi di comunicazione e dai politici, è un compito spaventosamente difficile!!!
     
  33. Giorno

    Giorno Amministratore Staff Member

    Nome e Cognome:
    Li trovi in firma
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    EverPing ASD
    esatto, ma non c'è neanche nulla di che lamentarsi, siamo tutti diversi a questo mondo, ed è giusto che ci sia chi pensa per se perchè ne prova piacere, chi pensa agli altri perchè ne prova piacere, chi pensa solo al risultato o chi gioca solo per il piacere di farlo. E' perfettamente NORMALE che ognuno di noi provi soddisfazione in modi diversi. Se fossimo tutti uguali sarebbe ancora peggio! Senza diversità sarebbe tutto scontato, vi piacerebbe davvero?

    Una società sportiva con TUTTA gente che vuole aiutare altri probabilmente sarebbe "scarsa" in certe cose e molto forte in altre, al contrario una con tutta gente che fa i cavoli suoi avrà altre caratteristiche che comunque possono portare a dei risultati, ma queste sono estremizzazioni. Ovviamente all'aumentare del numero di iscritti aumentano le possibilità in maniera esponenziale che questo 100% di persone tutte uguali non si verifichi dando una struttura ben precisa alla società sportiva. Poi è ovvio che ci sono tante sfumature di grigio tra il bianco e nero... e come sappiamo tutti questo è uno sport individuale e poi di squadra.
    Il fatto è che ci vogliono società sportive BENE ORGANIZZATE (che non vuol dire per forza RICCHE di sponsor) in modo che chi vuole aiutare lo possa fare in maniera efficiente, chi vuol solo giocare e migliorarsi possa farlo, chi vuole divertirsi possa trovare un bell'ambiente per farlo e magari attirare ancora più associati.

    IMHO k_phyro ha solo avuto sfortuna, avrà beccato una piccola società sportiva, magari disorganizzata che non ha capito che una persona in più vuol dire:

    crescita dell'associazione
    aumento dei possibili contatti con altre persone (passa parola)
    una quota in più

    ...o forse k_phyro è così antipatico che l'avrebbero schifato anche se pagava quota doppia! :p k_phyro si scherza ehh! ;)
     
  34. Noodles

    Noodles Utente

    Ciao a tutti,
    concordo con le analisi fatte da coloro che ritengono che il tennistavolo sia un ambiente chiuso.
    In passato ho avuto delle esperienze simili a quelle di k_phyro. Forse non così estreme ma non mi è risultato facile trovare delle società dove giocare e una volta trovate avere all’interno di queste qualcuno che avesse un minimo di pazienza per starti dietro.
    Forse la situazione descritta da k_phyro è, come già detto anche da altri utenti, al limite ma mi sembra meritevole il fatto che si tirino fuori discorsi del genere. Vedo che le prime esperienze di Lucioping sono dello stesso tipo.
    E la posizione di Luca Balleri, senza peli sulla lingua, fa il ritratto poco bello di molti aspetti del tennistavolo, quelli che potrei definire individualismo all’ennesima potenza.
    Ragazzi, per assurdo, la maggior parte di quelli che scrivono sul forum giocano, quindi non siamo un campione rappresentativo. Per renderci conto se la situazione descritta da k_phyro coinvolga molte società di tennistavolo in Italia dovremmo riuscire a contattare tutti quelli che hanno abbandonato questo meraviglioso sport e capirne le cause (se è stata l'indifferenza dei più bravi verso i neofiti). Ma come è possibile fare una ricerca del genere?
    Ciao ragazzi
    Noodles
     
  35. gspix

    gspix Utente Noto

    Squadra:
    A.S.D. ASTRA
    Non capisco perchè:
    Se vuoi imparare a giocare a tennis "devi prendere il maestro!".... se vuoi imparare a sciare "devi prendere qualche lezione!".... al calcio "ci vuole un buon mister!"....
    etc..

    Per il tennis tavolo invece non c'è bisogno di niente, sono già bravino..... basterebbe qualche consiglio!..... qualche oretta per imparare il top...... qualche partitella con quelli più forti.... perchè con quelli scarsi come me non imparo nulla..... ed il gioco è fatto.
     
  36. REDS

    REDS Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    carletto
    Quotissimo!
    Nessuna differenza con qualunque altra situazione della vita! tutto qui. :sisi:
     
  37. k_phyro

    k_phyro Nuovo Utente

    Squadra:
    T.T.T. Tennis Tavolo Talenti
    Ciao ragazzi, non voglio fare lo psicanalista e dire che chi gioca a tennistavolo ha una mentalità egoistica o da bambino.
    E’ vero non ho mai fatto uno contro uno con Jabbar come credo che nessuno che sia sul forum e che non abbia raggiunto livelli altissimi abbia giocato una partita con Waldner.

    Inoltre è vero: negli altri sport non ci sono le guide rosse per farci entrare in palestra o invogliare a praticare uno sport; forse è anche vero che gli altri sport non si piangono addosso come lo facciamo noi.

    Eppure avremmo un bacino potenziale di utenti infinito: è il discorso di Lucioping che molti dal pingpong al tennistavolo smettono, è vero, ma almeno ragazzi o signori che prendono in mano una racchetta in oratorio, sala giochi, circolo ricreativo ci sono. Quanti di voi hanno preso in mano un fioretto, un arco o una carabina? Io mai….

    Ho letto le molte risposte ed eccetto qualcuno che è dotato di un serio spirito di autocritica ho notato che molti utenti hanno fatto orecchie da mercante.
    Nel senso: ho tirato fuori una discussione del genere e solo pochi hanno riconosciuto il fatto che all’inizio è dura entrare in modo serio in una società e crescere. Altri no.
    Cosa ci importa di quello che fanno negli altri sport? Noi parliamo di tennistavolo, lo amiamo e cerchiamo di farlo crescere.
    Nel mio piccolo, e fin dove arrivo, considerato che non sono un talento (tutt’altro, ma uno scarso che cerca di giocare a tennistavolo), ho cercato e cerco di far avvicinare (e non allontanare) al mondo del tennistavolo il più alto numero possibile di persone; più si è e meglio è….
    Certo non sono il portatore della verità, la mia è un’opinione come un’altra, ma sono giunto alla conclusione che
    NON C’E’ PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE……
    Saluti a tutti e buon forum
    Da oggi non sarò più polemico…….:D
     
  38. Noodles

    Noodles Utente

    Ciao k_phyro,
    vedo che non demordi e fai bene, se questa è la tua opinione e il tuo sentire.
    Se continui a sostenere la tua tesi sei rimasto veramente scottato dalle storie
    che ci hai raccontato!!!:muro:
    Tutto sommato devo dire che nella discussione pochi sono d'accordo con te.
    In passato ho avuto esperienze simili alle tue, forse in Italia siamo in pochi.
    Tieni duro e cerca di giocare il più possibile per dimenticare le sofferenze:mad::mad::tsk:, penso che il tennistavolo sia la cura migliore.
    E nel tuo piccolo continua a pubblicizzare il tennistavolo, immagino con uno stile diverso rispetto a quello che hai criticato....:D
    Ciao e buon Tennistavolo giocato
    Noodles
     
  39. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    La tua è un opinione rispettabilissima espressa con pacatezza e garbo (non vedo una forte "polemica",bensì una puntualizzazione) ,ma non devi pretendere che tutti sian d'accordo con te ,ci mancherebbe altro ,significherebbe che sia sempre così dappertuttto e si rivelerebbe "insopportabile" ...significherebbe che il tt non potrebbe sopravvivere oltre e invece piano piano ,cresce...(forse troppo lentamente:hoi:, ma cresce).
     
  40. Il Grigio

    Il Grigio Utente

    Nome e Cognome:
    Bartoli Alessandro
    Squadra:
    TT Arcadia
    Ragazzi io gioco a TT da una vita e come atleta ho raggiunto discreti risultati (anche causa grave infortunio stroncacarriera da giovane ai legamenti del ginocchio) e gioco da terza medio/bravo.

    Quest'anno ho fondato una società nella quale sono sempre in palestra ed a disposizione di tutti quanti, e così come faccio io lo fanno gli altri che insieme a me si sono imbarcati in questa avventura.

    Oviamente abbiamo a che fare con persone che approcciano al TT per le prime volte però noto che la voglia di imparare c'é ed é tanta e che ogni mese mi arrivano nuovi tesserati grazie alla miglior pubblicità che esiste, il passaparola.

    Detto ciò non si possono biasimare gli atleti che si allenano tra di loro, non é compito dell'atleta preoccuparsi di chi deve imparare.

    E' un discorso di "etica aziendale" nel quale bisogna strutturare gli allenamenti in modo che ognuno faccia il proprio dovere, ovvero oltre agli atleti che devono solo pensare a "giocare" ci deve essere qualcuno che deve solo pensare a con chi farli giocare e come devono giocare.

    Spero di essere stato chiaro e di aver fatto intendere lo spirito che muove la nostra organizzazione.

    W il TT:banana:
     
  41. Noodles

    Noodles Utente

    :hail:Quoto in toto tutto il discorso de IL GRIGIO!!!:hail:
    GRANDE!!!!:rotfl:
    Questo sì che è parlare, questo sì che è vero amore per il tennistavolo...
    Con questo discorso fai contento k_phyro...
    Allora in un ambiente considerato "chiuso" c'è ancora chi pensa in modo "aperto".
    Ciao IL GRIGIO e in bocca al lupo per la tua nuova società e la tua splendida etica aziendale!!!:campione:
    Ciao Noodles:D
     
  42. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Ciao Il GRIGIO! Lo spirito che anima tutte le società che crescono è proprio quello che descrivi,ma come ho già detto in post precedente (e tu hai nuovamente sottolineato) l'organizzazione interna è fondamentale per accogliere o anche dare "spazio" ai nuovi arrivi.
    Devo comunque farti i complimenti perchè Domenica scorsa ho incontrato uno dei tuoi allievi e devo ammettere che ha i numeri per un notevole balzo tecnico : forse gli è mancata un pò di esperienza ma devo dire che mi ha impressionato per la facilità nello scambio veloce e l'apertura.Continua così IL GRIGIO!!!!:approved:
     
  43. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Bel discorso (chiaro e conciso), giusta osservazione sulla divisione dei ruoli, ottimi propositi di sviluppo. Complimenti Ale! :approved:
     
  44. k_phyro

    k_phyro Nuovo Utente

    Squadra:
    T.T.T. Tennis Tavolo Talenti
    Il Grigio confermo che di voglia di imparare ce ne è a non finire, qua hai sfondato una porta straperta....:approved:
    Il Grigio gente che ha voglia di sudare, di imparare, di migliorare, di mettersi in gioco se ne trova, il problema sta che pochi hanno l'"apertura" e la passione per insegnare che hai te.:hail:
    Io se devo scegliere di versare una goccia di sudore in più o una in meno in campo, scelgo senza dubbio di versarne una in più; forse per pazzia, forse per amore.... Se poi ho un Ottimo allenatore:clap: posso migliorare e crescere (come sto facendo), se resto in disparte come se fossi in castigo dietro la lavagna, tanto vale cambiare sport...
    Un grande in bocca al lupo per la tua nuova società!!:D

    Si Noodles hai perfettamente ragione, con questo discorso Il Grigio mi ha fatto molto contento. Finalmente ho trovato pane per i miei denti...:metal:
    Sottoscrivo in pieno la sua "etica aziendale". Con questo spirito si che si può andare lontani. :clap:
     
  45. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    BRAVO!:clap:vedo che allora se molto più "positivo" di quanto potesse sembrare dall'apertura del 3D.:approved:
     
  46. Il Grigio

    Il Grigio Utente

    Nome e Cognome:
    Bartoli Alessandro
    Squadra:
    TT Arcadia
    Ringrazio per i complimenti di tutti quanti, anche se Noodles K_phyro sono di parte :sisi:

    Ciao Eta e ciao Chicco a presto, l'anno prossimo vedrete i miei bimbi ai grand prix!!!!!



     
  47. foxmulderino

    foxmulderino Puntinaro del ca**o

    Nome e Cognome:
    Mauro
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    T.T. Arcadia
    Visto che ci sono, non posso non fare i complimenti pure io a Il Grigio-:approved:
     
  48. Rusty

    Rusty Nuovo Utente

    tutto il discorso è interessante ed è ciò che per il momento mi tiene lontano da una palestra.
    Diciamo che il tennis tavolo è uno sport strano, perchè è assolutamente individuale pur essendo uno sport di squadra. Nel tennis con cui credo possa avere alcune affinità, molti giocatori si rifiutano o non giocano volentieri con le nazionali proprio perchè hanno una certa predisposizione al gioco individuale. Credo che anche per i pongisti sia così ed è normale che molti che vengono dagli sport di squadra rimangono un po' spiazzati.
    Insomma se per molti sport esistono squadre amatoriali dove non è difficile entrare e c'è la speranza con allenamenti costanti di poter migliorare il proprio gioco per il tennis tavolo non è così. Una società ha degli obiettivi agonistici di cui curarsi e per questo è disposta a sacrificare solo parzialmente le risorse a disposizione e lo trovo volendo anche logico.
    Aggiungiamoci, come è stato detto, che molti riescono a giocare a buon livello anche ad una certa età e questo fa sì che ci siano tutto sommato pochi allenatori.
    Secondo me il pongista non è una persona strana o più chiusa delle altre persone, semplicemente sono le circostanze a renderlo così.
    Ciò di cui ci si può lamentare secondo me è che sono poche le strutture intermedie che possano avere una impostazione più seria rispetto ad un oratorio ma non prettamente orientata ai soli risultati sportivi.
    E pensare che il bacino di utenza sarebbe potenzialmente enorme perchè dal ping pong ci sono passati tanti bambini e il costo dell'attrezzatura necessaria non è esagerato.
    Rimanendo però uno sport individuale non c'è interesse per molti ad allargare il bacino d'utenza. (mai sentito di miei amici che giocavano a scherma o tennis che auspicavano che tutti noi li seguissimo in questi sport, anzi forse si beavano un po' del praticare uno sport di nicchia).
     
Status Discussione:
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