1. Benvenuto/a sul forum di Tennis-Tavolo.com! Iscriviti è GRATUITO!
    Iscrivendoti con il pulsante qui a destra potrai partecipare attivamente nelle discussioni, pubblicare video e foto, accedere al mercatino e conoscere tanti amici che condividono la tua passione per il TennisTavolo. Cosa aspetti? L'iscrizione è gratuita! Sei già registrato/a e non ricordi la password? Clicca QUI.
  2. Clicca QUI per risparmiate sugli acquisti con le offerte di Amazon.it

Intervista a Marco Rech Daldosso

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da John Locke QDL, 9 Lug 2012.

Status Discussione:
ATTENZIONE! - L'ultima risposta a questa discussione ha più di 365 giorni!
Valuta se potrebbe aver senso aprire una nuova discussione sull'argomento o se il tuo intervento possa essere utile ad essa.
  1. John Locke QDL

    John Locke QDL Fondatore Gruppo Rinco

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Ecco un'intervista che feci a Marco qualche mese fa...
    Devo dire che rimasi positivamente sorpreso dallo "spessore" delle risposte.










    [​IMG]
    L'INTERVISTA A....

    [​IMG]

    Marco Rech Daldosso





    1. Come furono i tuoi primi passi in questo sport? Chi ti ci portò?

    Ricordo che le prime volte che giocavo era a casa (in garage) oppure all'oratorio... mio padre era un amante di questo sport e fu lui il primo ad avvicinarmi ad esso. Poi un giorno d' estate andai in piscina con mio padre e mio fratello e in una pausa tra un tuffo e l' altro feci una partita di ping pong con Enrico e ci vide uno degli Amatori dell' Asola che, entusiasta, ci disse di andare a provare!.

    2. Quale fu il tuo idolo sportivo nell’infanzia? Ed ora?

    Come tutti i bambini italiani sono partito con idoli sportivi del mondo del calcio: Baggio e Ronaldo ma, ben presto, il mondo del tennistavolo ha preso il sopravvento e il mio idolo indiscusso è diventato Waldner. Più avanti poi ho aggiunto Wang Liqin. Oggi posso dire che non ho un preferito in assoluto perchè stimo molto, sia tra gli atleti che tra personaggi non dello sport,coloro che si impegnano a fondo e raggiungono obiettivi fuori dal comune!.

    3. Fin da bambino sono state sempre riposte grandi aspettative su di te, in che modo questo ha influenzato la tua crescita come atleta?

    Sentire su di te le aspettative di tante altre persone, oltre che alle tue è , devo essere sincero, "un'arma a doppio taglio". Da un lato si cresce bene, fieri ed orgogliosi di se stessi perchè le attese e le speranze di chi ti circonda: la famiglia, gli amici, l' allenatore, la squadra, il pubblico, gli sponsor sono un ottimo stimolo per cerare di fare sempre meglio e di ricompensare in qualche modo la tanta fiducia che è stata riposta in te; mi sento privilegiato a volte perchè ricevere stima non fa altro che rafforzarti come persona.
    Dall' altro lato però non ci si sente mai del tutto soli e questo nei momenti bui non ti permette di viverti appieno determinate situazioni emotive negative. Ad esempio le sconfitte, i periodi di stanchezza, i periodi in cui il corpo si allena ma la mente non risponde o al contrario quelli dove la mente ha voglia di vincere ed il corpo non riesce ad accontentarla... e senza stare a toccare poi tutta una sfera privata che comunque incide sulla concentrazione di chiunque, in un atleta ancor di più forse! Credo che sani momenti di irresponsabilità, soli con i propri fallimenti, facciano bene a tutti... però quando puntano su di te fin da quando sei un bambino non puoi permetterti di accantonare tutto perchè "è un periodo storto"!.

    4. Hai un allenatore che ti guida e ti aiuta? Com’è il rapporto con questa persona?

    Sì ho un allenatore che mi segue, Yang Min. Il rapporto con lui è buono, perchè nonostante il rapporto allenatore-atleta io (come anche i miei compagni di squadra) riesco ad avere un rapporto amichevole, potendo ridere e scherzare su qualsiasi argomento. E' uomo "di carattere" che rivela all'occorrenza un lato cameratesco.

    5. Ci sono allenatori con un approccio molto severo ed altri con uno più "morbido", da quale dei due ti senti piu' stimolato?

    Ogni allenatore ti dà qualcosa e a seconda delle situazioni tutto quello che hai assorbito ti viene in aiuto; c'è l' allenatore che ti sprona in modo duro e quello che ha dei modi molto più amichevoli ma, entrambi gli approcci trovano il mio gradimento perchè nello sport come nella vita ci vuole un giusto mix per avere l'equilibrio, che è fondamentale quando ti trovi all' ultimo set!

    6. In che modo lo sport ti ha aiutato nella tua crescita personale?

    Nei nostri paesini non c'è letteralmente niente da fare. E la noia è una bruttissima compagnia. Lo sport mi ha dato la possibilità di avere una vita attiva, sia a livello puramente fisico, che sociale: ho potuto viaggiare molto, imparare a stare in mezzo alla gente, imparare a stare con chi era più grande di me, ho dovuto imparare a cavarmela da solo quando ero piccolo, a mangiare quello che ti danno in mensa, a gestire lunghi periodi lontano da casa e dalle mie comodità per condividere spazi e vita con i miei compagni. Ho avuto la possibilità di fare sport e di andare a scuola, stando spesso di notte sui libri e scoprendo che non è sempre necessario dormire... So che lo sport mi ha dato una vita diversa da quella di molti dei mei amici, con le sue luci e le sue ombre.

    7. In che modo controlli i pensieri negativi dopo aver commesso un errore banale come per esempio sbagliare un servizio o una facile schiacciata?

    Mantenere la calma dopo un errore è una delle cose più difficili e credo sia anche una delle note dolenti sulle quali devo lavorare di più; anche mantenere la concentrazione non è sempre facile. Credo che imparare a gestire le emozioni sia un ingrediente fondamentale per fare un salto di qualità e so che devo ancora lavorarci molto.

    8. Senti l’influenza del pubblico sul tuo rendimento? Come?

    Il pubblico è lo specchio di come è la partita perchè vedo riflesso nelle persone che mi guardano il mio modo di giocare. Se la partita va bene avere il pubblico dalla tua parte la rende ancora migliore, ma quando gioco male mi sento come un attore che ha dimenticato le battute.

    9. Ritieni sia positivo che ci sia una certa rivalità tra i membri di una squadra?

    Un po’di sana rivalità può sempre essere utile, perchè nella vita di uno sportivo penso sia necessario avere vicino altri giocatori con cui crescere e confrontarsi. Cercando di "rubare" l'uno dall'altro l'occorrente per migliorarsi.

    10. Sappiamo che hai subito un infortunio importante in passato, come si mantiene il morale durante un recupero fisico?

    Quando ripenso a quello che mi è successo a volte non mi sembra vero. E' stato, oltre al dolore fisico (che devo dire non ne avevo mai provato di questa intensità) uno scossone a tutto ciò che credevo di sapere fino a quel momento. Vedere il mondo di chi ti soccorre,il sabato sera, mentre tutto il resto del mondo è a divertirsi, la mia famiglia che mi è stata accanto tutto il tempo facendo i turni, la bravura di chi mi ha letteralmente aperto la faccia e da un bel Picasso quale ero diventato mi ha risistemato e sembro come nuovo... capire chi sono davvero gli amici e quali no, sentire l' affetto di tantissime persone che dal mondo del tennistavolo si sono preoccupate per me, hanno chiesto, hanno pregato... Sciannimanico da subito presente, Yango, la mia squadra vecchia e quella nuova....
    Da un infortunio si guarisce stringendo i denti e pensando che poteva andarti molto peggio. Io ho ringraziato di avere avuto le mani, i polsi e le braccia intatti, di non aver perso tutti i miei sogni in un minuto... L' affetto che ho ricevuto è stato di enorme conforto (una volta finita la morfina!...). Non è stato facile, soprattutto quando sentivo i muscoli delle gambe troppo molli, quando stando fermo mi accorgevo che stavo perdendo la forma che avevo guadagnato con tante ore di allenamento!
    Non nascondo che spesso mi sono chiesto se non avessi avuto l'incidente perchè quello era un periodo in cui stavo migliorando molto...e a volte ancora me lo chiedo. Ho capito però che se ti lasci andare sei finito e ho cercato in ogni modo di riprendermi la mia vita"di prima", e ce l ho fatta!

    11. Quali sono i tuoi piani futuri? Dove vuoi arrivare?

    Devo essere sincero, non ho ancora ben definito i miei piani...Al momento oltre a giocare a tennistavolo sono anche iscritto a Economia e gestione aziendale (per ora però sono solo iscritto...perchè di libri e banchi ne ho visti ancora pochi). Comunque, al momento so solo che voglio fare il meglio possibile nel tennistavolo e provare un giorno a fare qualche bel risultato, per quanto riguarda l'università invece, il cammino credo che sarà molto lento ma voglio cercare di finire anche se mi ci vorrano un paio d'anni in più....

    12. Cosa consigli a coloro che iniziano?

    Alle persone che si avvicinano ora al tennistavolo non ho molti consigli da dare, se non uno: abbiate pazienza di provare e riprovare perchè non è facile questo sport..ma col tempo si può imparare!





    Passiamo alla seconda parte ....le domande “personali”


    1. Descriviti in poche parole

    Dato che non sono bravo a descrivermi ti dirò quello che mi sento dire più spesso...molte persone (sopratutto la mia famiglia) dicono che sono un "testone". Parlo poco ma ho grande cura delle persone a cui tengo e spesso lo dimostro più con i fatti che con le parole. Appena posso mi piace far festa con i miei amici. Mi piace far shopping e vestirmi bene. Tengo molto alle tradizioni sopratutto a quelle natalizie.

    2. Il sogno nel cassetto (sportivo ed extra sportivo )

    Ho qualche sogno nel cassetto ma dato che sono superstizioso non li dico..si sa mai che poi non si avverino!

    3. Se non facevi il pongista...

    Se non facevo il pongista penso che avrei giocato a calcio (come facevo prima di iniziare tennistavolo) e poi avrei continuato gli studi in modo più attivo.

    4. Come organizzi il tempo libero…

    Di tempo libero sinceramente non nè ho molto..ma quando capita mi piace rilassarmi al computer (film, telefilm, facebook) e sopratutto passare del tempo con i miei amici!

    5. Cibo, Vacanze, Hobbies (le tue preferenze)

    Cibo non ho preferenze assolute..mangio veramente tutto!! Per quanto riguarda le vacanze invece dato che sono pochi i giorni liberi durante tutto l'anno di allenamenti mi piace passarle con gli amici al mare...e per qualche giorno dimenticarsi tutte le palestre!!

    Grazie Marco, hai qualcosa da aggiungere?

    Grazie a voi e con chi leggerà mi scuso se mi sono dilungato, ma mi sentivo particolarmente ispirato oggi!
     
    Ultima modifica: 9 Lug 2012
    A wild_1999 piace questo elemento.
  2. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    " 3. Se non facevi il pongista...

    Se non facevo il pongista penso che avrei giocato a calcio (come facevo prima di iniziare tennistavolo) e poi avrei continuato gli studi in modo più attivo."

    Caro Marco, almeno tu hai messo mostrine e stellette andando alla corte di re Scianni, quindi credo tu abbia fatto la scelta giusta e son certo che confermerai il tuo arruolamento attraverso la serietà e l'impegno che ti contraddistinguono.

    Se fosse stato altrimenti, fare cioè il pongista a tempo pieno senza il "paracadute" dell'Arma, per un ragazzo intelligente come te, che dagli studi avrebbe potuto avere le stesse soddisfazioni, sarebbe stata una vera jattura.

    In bocca al lupo. Meriti tutto ciò a cui aspiri. ;)



     
Status Discussione:
ATTENZIONE! - L'ultima risposta a questa discussione ha più di 365 giorni!
Valuta se potrebbe aver senso aprire una nuova discussione sull'argomento o se il tuo intervento possa essere utile ad essa.

Condividi questa Pagina