in base a che cosa vengono scelti gli arbitri migliori?

quelli delgi open importanti o delle olimpiadi?!

 

Ehhhh devo dire che spaso ultimamente entrato nel forum, nonostante la giovane età ha messo alcuni post interessanti.

In questo caso rispondo ribaltando la domanda e vorrei una risposta che può essere data anche da un non espertissimo.

Secondo te quali sono le caratteristiche che un arbitro deve avere ?

 

Secondo me deve soprattutto conoscere il tennistavolo quindi deve saper tenere in mano una racchetta! Di conseguenza non una persona che segna unicamente i punti. In questo modo sarà in grado di punire severamente chi tenta di fare il furbo come, per esempio, presentarsi ad un torneo e/o partita al limite del regolamento.

Pongo io una domanda: ma la classe arbitrale, nell'ambito del tennistavolo, è davvero così preparata?

 

1. Questo lo pensavo anch'io fino a che non ho saputo che uno dei primi 3-4 arbitri italiani non sa tenere la racchetta in mano. Però devo dire che (forse eccezione) è bravo.

2. Segui bene il corso emozionale di risposta alla tua domanda:
:clap:

 

deve" leccare" bene ed essere schiavo del padrone............come tutti gli arbitri di tutti gli sport che arrivano a dirigere le manifestazioni piu importanti del mondo.............se sei bravo ma non ti genufletti ai capi al massimo arbitrerai i tornei nazionali.........purtroppo è cosi.........ora mi aspetto le risposte di chi crede di vivere in una società libera dove gli oneri e gli onori sono uguali per tutti ma purtroppo non è cosi...........per meritocrazia in italia in tutti i settori(lavoro,sport,politica ecc ecc) ne va avanti uno su mille.........saluti.

 

:clap:

 

conoscere il TT non implica saper giocare.

in molte discipline i migliori arbitri non sono stati ottimi giocatori...alle volte non hanno mai praticato lo sport che arbitrano (questi mi sembra eccessivo, ma succede....)

esatto !

diciamo che in parte "può" essere vero .. lascio qualche margine di "buona fede" perchè conosco un paio di arbitri (uno in particolare) , molto bravo che non è il tipo che fa il ruffiano .. ovviamente, ora non arbitra più ! che sfiga ...

 

Secondo me, un buon A deve avere una buona esperienza ed un temperamento equilibrato. Una pratica esperienza pongistica, sicuramente lo aiuterebbe nel suo lavoro.
Ricordo che, per incontri internazionali, olimpici, gli A vengono selezionati con la qualifica 'blue badge' che dovrebbe essere un'etichetta di qualita' e di esperienza acquisite. Di solito poi, le Federazioni inviano gli elementi distintisi in competizioni locali e che abbiano positivamente affrontato incontri di LNA (e qui...potrebbero intervenire...favoritismi nella scelta).
Premetto che la classe A non abbonda di elementi e che, a livello internazionale, il 'malcapitato A' deve spesso pagare di tasca propria il relativo trasferimento.

 

di questo ne abbiam già parlato tempo fa..quando mi era venuto in mente di iniziare l'iter x diventare A --> GA .... etc.

è assurdo che una persona che da un servizio, debba pagare x darlo !

non parlo di volontariato (su quello anche io pago x fare i pellegrinaggi...ma ci sono delle spese che non possono cadere sui malati..altro discorso!), parlo di permettere lo svolgimento di manifestazioni INTERNAZIONALI !

 

Se andiamo sulle caratteristiche, io direi:

1. aver giocato aiuta sicuramente (non occorre ad alti livelli)
2. colpo d'occhio
3. esperienza (per arrivare ad alti livelli)
4. sicurezza
5. risolutezza
6. personalità e coraggio decisionale anche in momenti importanti o in decisioni drastiche
7. flessibilità
8. convinzione che i protagonisti sono i giocatori e che l'arbitro è solo un controllore della correttezza dell'incontro, che l'arbitro migliore è quello che si vede poco.
9. last but not least...conoscenza dei materiali

..............

 

Ecco, ho trovato (lingua francese) le caratteristiche richieste per un A internazionale

http://www.swisstabletennis.ch/images/stories/stt/reglemente/reglement_arbitres.pdf

Ovviamente mi riferisco ai punti sub 3). In particolare (caro BVZM71) sottolineo in punto 3/2 che (traduco) recita all' ultima interlinea ' accettare per iscritto, una volta riuscito l'esame, di accettare la funzione di A e di partecipare a tutte le manifestazioni all'estero, il tutto a sue spese '

Requisito anche richiesto ed in precedenza non evidenziato, conoscere una lingua straniera (inglese). A Montreux, dove arbitrai i campionati mondiali IPC, incontrai A italiani che praticamente parlavano fra di loro non masticando bene .....l'inglese e quindi venivano un po' isolati da tutti.....

 

Ho capito..manca questaOlé, è meglio!

 

No, ci aggiungerei anche questa...