Importantanza del time out durante la partita

Sarei curioso di conoscere aneddoti e riflessioni sull'importanza del time-out durante gli incontri. Nella mia esperienza pongistica si è rivelato fondamentale in diverse occasioni.
Per voi?

 

ti copio incollo quello che avevo già scritto tempo fa su un altro thread

una volta però è stata epica... completo black out al terzo set (conducevo 2 set a zero), mi sono ritrovato sotto 6-0 in men che non si dica, panico... chiesto il time out, mi sono messo seduto in un angolo dell'area gioco con l'asciugamani in testa (sembravo un monello messo in castigo dall'arbitro), ho fatto dei brevi esercizi di training autogeno e poi ho ripreso a giocare. Ho ribaltato il set e partita da 6-0 a 6-11, se non era per i miei compagni di squadra che esultavano mi ero messo ancora in ricezione servizio dopo la fine del match... peccato sia successo solo una volta

quindi la mia riflessione sull'importanza del time out è la seguente:
se ne hai bisogno chiedilo... se non ne hai bisogno, non chiederlo solo per il gusto di usarlo

 

Io in genere lo chiedo quando sono agli sgoccioli di un set tirato. O per fare "mente locale" o per "spezzare il ritmo" all'avversario. Difficilmente lo avrei chiamato al terzo set sul 2 a 0 per me. Probabilmente avrei cercato di ricompattarmi e di giocare il quarto...

 

cit. @Ric Grig -sfruttare a mio vantaggio la "partita invisibile", ossia quella che si gioca quando la palla non è in movimento, e che serve per recuperare il fiato e riordinare le idee. E' nella partita invisibile che si vincono gli incontri...quando non la giochi, o la giochi male, difficilmente farai meglio nella partita giocata ...

Io invece mi permetto di copiancollare il post di @Ric Grig che a mio avviso rende il concetto ALLA GRANDE!

P.S.- per chi volesse rileggere...come giocate contro le gomme che invertono | Tennis-Tavolo.com

 

Grazie Max! il timo-out molte volte è fondamentale, soprattutto quando viene usato per spezzare il ritmo all'avversario dopo una sua serie incalzante di punti, o quando (ed è il caso soprattutto per noi giocatori "diversamente giovani") siamo in apnea per un mega scambio appena concluso... con la partita nelle sue fasi più delicate...
Il concetto della partita invisibile va comunque inteso soprattutto nei cambi campo tra un set e l'altro, dove si può riavvolgere il film e vedere quali sono stati i ns. punti deboli, o scoprire che abbiamo fatto la maggior parte dei punti giocando in un certo modo...
Passando dall'altra parte della transenna e vestendo i panni dell'amico in panca, ricordatevi che è fondamentale, soprattutto se i consigli vengono dati ad un giovane, non soffermarsi sulle cose negative, sui punti persi o sui colpi sbagliati, ma infondere sicurezza e carica ricordandogli i punti vinti con i suoi colpi, e/o consigliarlo sui punti deboli dell'avversario, che da fuori si vedono molto prima e più chiaramente.

 

Il timo-out è marchio registrato di Boll. Mi sa che dovrai ricorrere al ric-out.

 

io lo chiamerei se sapessi che in panchina c'è una persona che ha capito il gioco e mi dica cosa posso fare per ribaltare il risultato certamente mai al terzo set dopo che ho perso i primi due e mi trovo 7/3 per l'avversario

 

Lasciamo perdere. .. l'ultima volta che i miei compagni mi hanno chiamato il time out, ero in vantaggio 2 set a 0 e 10 a 9..volevano darmi un consiglio 'testuali parole "adesso che servi il secondo servizio fai così "...peccato che serviva l'avversario, io ho risposto. ....MA CHE PARTITA STATE SEGUENDO? ?

 

I giocatori non hanno bisogno di ulteriore ansia.
Io chiedo sempre al giocatore se posso chiamargli il time out o se preferisce chiamarselo da solo.
Per me questa regola è fondamentale. Durante il cambio campo, snocciolo numeri (su 6 top che hai tirato, 3 lungo linea sei andato a punto, 1 lo hai sbagliato e 2 incrociati l'altro è riuscito a rigiocarteli....ad esempio), sempre con tono pacato ma convinto, guardando fisso negli occhi il mio interlocutore. Detesto le panchine multiple, dove il giocatore viene assalito dai propri compagni ed ognuno dice qualcosa. Se io noto qualcosa, se non sto seguendo direttamente un giocatore, lo faccio notare a chi di dovere che, se vuole, se è d'accordo con la mia diagnosi, lo esporrà durante il cambio campo.
Poi, mai essere negativi...mai dire quanti e quali colpi ha sbagliato.
Piuttosto dirgli che il gioco non è funzionale, provare altro e spiegargli il perché coi fatti.
Ma soprattutto....essere la calma è la fermezza fatta persona. Se vi è un buon rapporto di stima e fiducia con il giocatore, lui proverà a fare esattamente cosa voi gli chiederete quindi....sappiate che è comunque, anche se si tratta solo di uno sport, una bella responsabilità da parte vostra!!

 

In ogni partita l'avversario chiede sempre il time out. In D3 in una partita ne hanno chiesti 4, quasi gli lanciavo la racchetta il faccia. Ho reagito dicendogli che non serviva a nulla. In D2 idem. Ora, capisco l'importanza di spezzare il gioco ma ne vale la pena? Comunque non essendoci arbitri federali nelle serie minori c'è di tutto. Io non chiedo il time out, dovrei farlo, mah...

 

Uno a partita

 

Certo che anche tu, Pier!

La partita è giocatore contro giocatore. L'incontro è squadra contro squadra.

I time out sono centinaia. C'è chi impiega un minuto per servire, un minuto per asciugarsi, un minuto per inumidire le suole.

 

Si ma quelli regolamentari sono uno da 1 minuto a partita . Lasciando stare asciugamano, e cure mediche.

 

Vedo che non conosci il mio humour. O forse non ti è mai capitata gente che perde tempo apposta per innervosirti e provare a deconcentrarti.

 

Bravo Eta. Ci sono le teste ....bip.... che lo fanno apposta quando stanno perdendo e non hanno armi per combattere. I matti insomma. Ma non bisogna perdere la testa in questi casi, perchè nelle serie minori basta poco per finire in rissa, e dico la verità.

 

In rissa? Accidenti! Che ci siano comportamenti irregolari o al limite del regolamento, è sicuro...
Ma addirittura finire in rissa XD calma ragazzi!

 

Potrebbe finire in rissa. Questo è sicuro. Stà agli atleti darsi una calmata, non c'è un arbitro. Mai arrivato al limite della sopportazione? Capiterà anche a te.