Il tennistavolo non esiste..

Ma diritto di che? Io sono perché l'informazione sia libera e plurale, libera e plurale significa che Superciuk domani si può comprare un canale del digitale terrestre e farci un Tg tutto sul ping pong, poi se dà il giro in una settimana sono affari suoi. L'informazione, anche quella televisiva, è affidata ad aziende private (e poche pubbliche) che devono far quadrare i bilanci in vari modi, introiti pubblicitari, vendite in edicola. Il diritto di essere informati non significa mica che paga pantalone, se a uno non piace il tg cambia canale, se uno vuol vedere gli highlight del ping pong si guarda MrThePortal (onore a lui per il lavoro che fa). Certo che i prodotti editoriali sono merci. E perché i farmaci non sono merci? Saranno pure utili ma vallo a dire alla Angelini e alla Bayern come deve fare le pastiglie...
Detto questo, attività di pubblica utilità (non pubbliche) sono regolate da leggi e codici deontologici, ahinoi spesso violate da varie categorie (dal giornalista al farmacista). Ribadisco che non è il caso di quel servizio idiota su Ibra.
Ma c'è davvero qualcuno qui che pensa che i tg sportivi dovrebbero avere degli angoli riservati a TUTTI gli sport (olimpici e non)? Perché non cominciamo a vincere qualcosa, prima di reclamare spazi per la nostra disciplina? Perché non proviamo a professionalizzare il movimento in tutte le sue parti (atleti, dirigenti, società, attività didattica, comunicazione)?

 

Non posso essere preciso perché è passato tanto tempo. I nomi preferisco non riportarli.

Nel 1990, anno più anno meno, un settimanale di grande importanza, distribuito in tutto il territorio nazionale con milioni di lettori (ora come allora) pubblicò un'intervista ad un famoso cantautore.
A quel servizio era stato riservato tanto spazio, arricchito con foto. Il cantautore, noto anche per essere tifoso di una squadra di calcio, rivelava che amava passare il tempo libero giocando a ping pong con il figlio. Se non ricordo male una delle foto faceva intravedere il tavolo verde nel giardino della sua villa, in qualche passaggio il nostro sport veniva anche nominato tennistavolo.
L'articolo fece tanto clamore, ne parlammo anche in occasione di una riunione del comitato provinciale fitet, di cui mi onoro di aver fatto parte, per un brevissimo periodo.

Ebbene, son venuto a sapere poi che per quell'articolo la nostra federazione aveva sostenuto delle spese, regolarmente riportate in bilancio. Quello che non ricordo bene, ma per quanto mi riguarda è irrilevante, è se ad essere beneficiato è stato il cantante, oppure il giornale.

Da questa esperienza ho potuto trarre delle conclusioni, che ad oggi non sono mutate.

 

E fosse solo nello sport!! Purtroppo in questo paese la verità è meglio non citarla mai, e infatti vedi come siamo finiti e non mi riferisco soltanto allo sport. Tutto è semplicemente taroccato politica ed economia in primis. siamo ancora dei bambinoni che hanno bisogno del tutore !

 

E qui il Bomba "tiene" perfettamente ragione: ma diritto di che? L'informazione è una merce, e come tale viene gestita. A me pare in maniera piuttosto scadente, e in modo più o meno tendenzioso, perciò la mia scelta è stata quella di spegnere la televisione e cercare altre fonti. Ma poi finiamo in politica e ci stralciano mezzo thread.

 

Anche io ho spento la televisione, rispetto all'informazione. Guardo solo Crozza. Peraltro lo guardo sul tubo...

--- Messaggio Unito Automaticamente, 30 Dic 2014 ---

Ecco, questa ad esempio è una porcheria... Coltivare relazioni (attività che costa) non significa pagare marchette a pagamento, senza neppure definire qual è l'obiettivo della comunicazione. Occorre distinguere il marketing dalla comunicazione, poi magari farle entrambe e rendersi conto che una spesso stimola l'altra, ma mai confonderle. D'altro canto spesso leggo qui di "investire" sulle scuole, di "investire" sui tecnici, di "investire" sui giovani promettenti che abitano lontani dai grandi poli di tt, di "investire" qua e là insomma. Evidentemente l'idea che tutto ha un costo e un controvalore, evidentemente, ce l'abbiamo tutti. Non capisco perché invece uno creda che certe cose siano gratis. Il Pronto Soccorso secondo voi è gratis o lo paghiamo con le tasse? L'acqua è gratis?

 

A me pare che fate una enorme confusione tra il prodotto "telegiornale sportivo, servizio" da confezionare e vendere come tubo pare loro... con la mission cioè informare con obbiettività e correttezza.
Il problema, lo ripeto, non è non aver parlato di Waldner e del glorioso TT ma di aver dato una informazione sicuramente sbagliata.
Errore? Precisa volontà?
Se voi invece intendete come merce proprio "la notizia" e non il solo "abito" con cui viene vestita allora il giornalismo non esiste e la deontologia è una vuota sequenza di lettere senza alcun significato.


LA DEONTOLOGIA DEL GIORNALISTA
Il dovere più pregnante del giornalista e caposaldo del diritto di cronaca è il dovere di verità, considerato sia dalla L. n. 69/1963 che dalla stessa Carta dei Doveri quale “obbligo inderogabile”. Gli organi di informazione sono l'anello di congiunzione tra il fatto e la collettività. Essi consentono alla collettività l'esercizio di quella sovranità che secondo l'art. 1 Cost. “appartiene al popolo”. Un'informazione che occulta o distorce la realtà dei fatti impedisce alla collettività un consapevole esercizio della sovranità.

 

E sarebbe indubbiamente molto bello...In base a questo ci sono giornalisti che meriterebbero quantomeno una severa reprimenda dagli organi competenti. Ad essere magnanimi.

 

Classifica libertà di stampa direttamente da Wikipedia
Europa Occidentale
Nazione Classifica Punteggio Status
Finlandia 1 10 Libera
Norvegia 10 Libera
Svezia 10 Libera
Belgio 4 11 Libera
Danimarca 5 12 Libera
Lussemburgo 12 Libera
Paesi Bassi 12 Libera
Svizzera 12 Libera
Andorra 9 13 Libera
Islanda 10 14 Libera
Liechtenstein 14 Libera
Irlanda 12 16 Libera
Monaco 16 Libera
Germania 14 17 Libera
Portogallo 17 Libera
San Marino 17 Libera
Austria 17 21 Libera
Regno Unito 21 Libera
Cipro 19 22 Libera
Malta 22 Libera
Francia 21 24 Libera
Spagna 24 Libera
Grecia 23 30 Libera
Italia 24 33 Semi-Libera
Turchia 25 55 Semi-Libera
Scusate ma basta guardare questa Classifica e si spiega tutto.......
Siamo davanti solamente alla Turchia

OT: tanti auguri a tutti di un felice anno nuovo

 

Come dicevo, la discussione ci porterebbe lontano. Vogliamo entrare nel giuridichese? Vogliamo parlare di verità sostanziale e verità putativa (robe da corte di Cassazione, sigh)? A parte che la deontologia è piuttosto lunghetta, non certo queste 4 righe. Ma qui non c'entra niente la deontologia. Vogliamo fare un ridicolo "comitato di pongisti" arrabbiati con il tg sportivo di Italia 1? Ditemi dove devo firmare, firmo e così chiudiamo sto discorso. Di come i giornalisti quotidianamente vi incu.lano con le loro palle, in totale complicità con la politica, non vi frega nulla. L'importante è Waldner. E sia: vote for Waldner! Olè.

 

Beh, sostenere che il tennistavolista e la golfista siano stati oscurati in favore di Stenmark a causa di una scarsa libertà di stampa, mi pare un pelo forzato! Quali poteri forti avrebbero fatto pressione sul giornalista incatenato affinché boicottasse i due rappresentanti di golf e ping pong per favorire il grande sciatore?

 

Era soltanto x evidenziare come siamo messi in Italia, in stampa e un po in tutto il resto

Ci mancherebbe che qualcuno lo abbia incatenato....
Era solamente per far vedere il livelli della stampa italiana, visto che credo che libertà e qualità in questo caso vadano di pari passo...

 

Solamente il potere fortissimo dell'ignoranza e null'altro.

 

Ah ok, pardon! Ho fatto processo alle intenzioni!! Mi redimo!!

 

Scusa ma ho risolto la mia personale questione decidendo che ci fai.
Saluti.

Mi fa piacere, con il post precedente sembrava che la gente non avesse il diritto di essere informata in modo corretto e veritiero.
Che poi i giornalisti prendano questo diritto (nostro) ed obbligo (loro) secondo convenienza è sotto gli occhi di tutti ma è tutto un altro discorso.

 

E qua ti sbagli: ci è!

 

Ora vivrò sereno

 

Era provocatorio...

 

Io non sto mica dicendo che il tt è più importante di tutto il resto, dico che ogni volta che sento una notizia di cui sono informato la notizia è errata, parzialmente falsa o tendenziosa..
Così come è successo con questo articolo.. Potevano dire quinto Stenmark, io mi incazzavo perchè non avevano parlato di Waldner terzo ma bom, invece hanno detto che era lui il terzo.. Poi ok chissene, c'è di peggio nella vita, ci sono rimasto male e mi è venuto il nervoso..
Che me lo facciano venire mille cose non vuol dire che questo vada bene, non smetti di sgridare tuo figlio per le cose meno gravi perchè ne fa di tutti i colori, gli raddrizzi la schiena finchè si mette in riga..

 

Dici bene, Superciuk, ma tu mi insegni che ogni regola di condotta non può prescindere dal meccanismo di reazione destinato ad operare nel momento in cui la regola viene violata. E non mi risulta che siano state applicate sanzioni in casi analoghi, nemmeno in casi più gravi.
Detto questo, e premesso anche, sia ben chiaro, che io mi associo al giudizio di disistima da tutti noi coralmente espresso nei confronti del giornalista e della redazione che ha diffuso una notizia non corrispondente al vero, io sono rassegnato ad accettare una informazione che, qualunque sia il mezzo, persegue sempre interessi di parte. L'obiettività può essere garantita soltanto dal pluralismo dell'informazione, in modo che ciascuno possa farsi un'opinione propria.
Beninteso, si parla qui di tutelare il diritto all'informazione in sé. Qualora invece dovesse essere violato, con la diffusione di una notizia falsa o non corretta, anche un altro diritto, allora a tutela si possono invocare quelle altre norme che disciplinano il diritto violato, con risultati che possono essere molto, molto efficaci.

Per concludere, come dice Bombarolo, se c'è da firmare firmo, ... ma (senza scomodare la cassazione) resto dell'avviso che sarebbe una causa persa.

Auguro a tutti Voi, e alle vostre famiglie, un Felice Anno Nuovo.

 

Cari amici, come sempre, tutti avete ragione....sia chi lamenta il diritto all'informazione corretta, sia chi dice che in fondo la cosa è risaputa e non così scandolosa..... il punto per me è sempre lo stesso.... concentriamoci di più su quello che può fare ognuno di noi per la crescita del tennis tavolo che puntare sugli altri...professionisti o meno , preparati o non preparati, manipolati o no, più o meno consapevolmente o incosciamente...non sono loro, siamo noi il motore di questo sport...SIAMO NOI CHE LO DOBBIAMO FAR CRESCERE...questo è quello che nell'immediato può far bene al nostro sport... poi vedremo cosa faranno i "leader"....quelli che dovrebbero alzare l'asticella..... diffondiamo passione...diffondiamo amore.... diffondiamo voglia di crescere.... qualcosa di positivo prima o poi accadrà.....

IL VOSTRO INGUARIBILE OTTIMISTA.

EL MATA.