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Il ruolo dei genitori nello sport

Discussione in 'Chiacchiere su tutto il resto!' iniziata da ZZTOP, 29 Gen 2010.

Status Discussione:
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  1. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    A) Il ruolo dei genitori nello sport,


    B) La relazione educativa il ruolo dei genitori e lo sport


    C) Il ruolo delle aspettative nello sport


    ....TRACCIA

    1) L'avvicinamento del giovane allo sport:
    Innanzitutto è da riconoscere, come ha dimostrato una recente ricerca dalla Nuova Zelanda, che spesso sono i genitori a riconoscere il "talento" o "predisposizione" del proprio figlio/a verso uno sport, e questo nella misura di 1/3 su un campione di campioni evoluti sui quali è stata fatta un'analisi retrospettiva della carriera: segno che i genitori possono dare una notevole mano all'allenatore nell'individuazione dello sport/specialità ideale del figlio.

    Gli obiettivi da porsi sono:
    •divertimento •rispetto delle regole •conoscenza del corpo •rispetto degli altri •coordinazione motoria •multidisciplinarietà
    In una visione generale quindi il divertimento va promosso attraverso l'attività di gruppo, il rispetto delle regole e del compagno vanno valorizzati con l'introduzione di un'etica sportiva (di cui abbiamo accennato sopra), e le restanti tre finalità sono da ricondurre all'attività pratica del coach che deve aiutare il giovane a mettersi in contatto con il suo corpo attraverso giochi ad hoc (utili enormemente per il contatto con la sfera emotiva), ad ampliare il suo bagaglio coordinativo motorio e sviluppando un concetto di multidisplinarietà intesa come "multi-sport" (il bambino/giovane deve essere capace di nuotare, correre, saltare, lanciare nei modi più disparati possibili) In questo caso il compito dei genitori deve mirare a dare fiducia all'allenatore che deve favorire nel suo operato tutti questi elementi, ed inoltre supportare emotivamente il figlio/a nelle attività partecipando ed interessandosi a ciò che fa.

    LA LETTURA

    http://www.noivelocisti.net/saperne-di-piu/363-il-ruolo-delle-aspettative-nello-sport-


    SVILUPPO :
     
  2. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Bravo ZZ : è un tema che è stato poco trattato . Ma che è anche difficile da argomentare ,bisognerebbe aver qualche cognizione di psicologia infantile. Al maxx noi si può portare le proprie esperienze.Tu ,genitore ti senti coinvolto in primis ma credo sia molto difficile per un genitore veramente individuare un determinato talento( a meno che abbia a suo tempo una conoscenza diretta del mondo dello sport).Son convinto che i piccoli che hanno un coordinamento psicomotorio avanzato potrebbero sviluppare talento in qualsiasi sport (o quasi) .Il problema sta nell' appoggiare ,da parte dei genitori, senza riserve ,le scelte dei figli ,che son dettate spesso da emozioni e aspettative che potrebbero un giorno diventare passione vera o rivelarsi solamente un fuoco di paglia.
    Innanzi tutto , bisogna sapere (ed agire di conseguenza) che anche i bimbi son sottoposti a degli stress che nemmeno immaginiamo . La loro vita è molto più stressata di quanto lo potesse essere quella dei tempi nostri( e di anni ,decenni ne son passati:hoi:). Lo sport ,inteso come gioco, agisce come una valvola di sfogo,(un pò come per tutti del resto) ma in questo caso il bambino gioverà solo praticando l'attività che gli piace ,o più d'una, (e non quella che i genitori siano convinti debba fare perchè"è per il suo bene..etc).
     
  3. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    :D

    :mumble:

    in effetti i ragazzini che arrivano da noi arrivano dopo aver provato tutti almeno il calcio.......e stranamente i delusi del calcio si innamorano del ping pong
    e cio mi fa riflettere
    poi lollo che arriva dal kendo e il franci tennista-ora anche pongista..

    ma ....ci penso spesso...dove finisce il gioco e dove inizia la competizione, loro son in costante competizione...:D

    il ruolo del genitore è assecondare? indirizzare ?

    io son papa' -allenatore ed esaurito fanZZ di questo SPORT
    pertanto............:azz:

    zz:D
     
  4. politiz29

    politiz29 attaccante... nà volta!

    Nome e Cognome:
    Tiziano Poli
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    come già avevo scritto in un'altra discussione, mia figlia ha provato già danza classica, ritmica, nuoto, pallavolo, perdendo interesse dopo un paio di mesi per la cosa...6 per il nuoto.
    Ho giocato con lei un paio di volte a "ping pong" quando eravamo in vacanza, ed è stata entusiasta della cosa. Al nostro ritorno l'ho subito portata in società per provare... da allora non ha più mollato (ormai sono quasi due anni) e quando non può venire ci rimane male.
    Per il fatto di assecondare/indirizzare io sono del parere che ci vuole tanto per la prima ma molto meno per la seconda, proprio perchè non è detto che lo sport per il quale nostro figlio sembra predisposto poi si rivela lo sport che seguirà con passione piuttosto che con dovere.
    Io, riportando sempre il mio esempio, quando mia figlia ha chiesto espressamente di non partecipare a nessuna competizione (almeno per il momento) non ho forzato assolutamente la cosa, logicamente facendole sin da subito il discorso che non se la deve prendere se non viene seguita in allenamento così come si fa con i suoi coetanei più "agguerriti"
     
  5. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    1) assecondare:

    io sono stato sciatore agonista. Mio figlio ha imparato a sciare ma quando ha scelto le gare ha preferito il ping pong: assecondato.

    2) indirizzare:

    per me indirizzare ha significato fare al posto suo delle scelte quando si imponeva un cambio di Società per crescere. Il secondo cambio lo ha voluto lui, tra Milano e Torino ha scelto Torino per continuità con l'ambiente.

    Credo che, sopratttutto fino all'adolescenza il ruolo del genitore sia fondamentale, senza la disponibilità totale dei genitori a supportare l'attività dei figli (allenamenti, gare, trasferte anche lontane) i ragazzi smettono subito. In Italia sono pochissime le Società che passano a prenderti i ragazzi sotto casa e te li riportano la domenica sera.

    Poi diventa importante lasciare le briglie a poco a poco, e scrutare da lontano.. con discrezione, sostenendo senza aggiungere pressione... e non è facile, non sempre ci sono riuscito.
     
  6. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Hai ragione,riguardo al primo punto,ad un certo momento son loro che faranno le loro scelte (crescendo), valutando secondo il proprio carattere e, importantissimo,l'ambiente in cui ci si sente a proprio agio.
    Per il secondo punto,lo stimolo alla competizione-agonismo è un aspetto successivo ,conseguenza della frequentazione di un ambiente adatto, ma che dipende fontamentalmente da aspetti caratteriali: sicuramente i maschietti sono avvantaggiati in questo senso. Le bimbe molto meno,anche per questo son molto meno le ragazze che" vivono" il tennistavolo in visione agonistica a prescindere dalla passione,dalla tecnica o dal tipo di gioco.
    Secondo me hai fatto bene a non forzare,non c'è niente di male,è il giusto "ruolo" del genitore...ma quanti hanno la fortuna di avere genitori che ragionano in questo senso?
    Anche Eugy ha dato esempio...
     
  7. gspix

    gspix Utente Noto

    Squadra:
    A.S.D. ASTRA
    Mi ci ritrovo anch'io in questo quadretto e spero che a breve mio figlio inizi ad avvicinarsi al TT, più che altro penso che si debba porre l'attenzione sul "cosa non deve fare un genitore", tutto il resto dovrebbe venire fuori molto liberamente attraverso un ciclo più o meno lungo in cui date le varie possibilità offerte, il bambino sceglie ed il genitore asseconda ed indirizza.

    Per le cose da non fare metterei in prima posizione quella di cercare di capire che, come ben dice ZZ, loro sono in costante competizione ma bisogna stare molto attenti a non storpiare o esasperare questo concetto troppo presto, si potrebbero alterare dei meccanismi estremamente delicati e perdere di vista quello che dovrebbe essere il fine primario da perseguire..... Il Divertimento!
     
  8. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    graZZie a tutti :)

    " ... Il mondo dello sport è un terreno idoneo allo sviluppo dell'amicizia: ... il piacere del gioco e il divertimento dello stare in compagnia. ..."

    i volori educativi......la disciplina,la capacita' di saper soffrire,l'amicizia,il perfezionamento del gesto sportivo,la costruzione delle regole,saper vincere saper perdere,
    e i RISCHI DEL TROPPO AGONISMO....domanda che mi pongo spesso....
    ma ....se si vuole raggiungere un certo livello le tabelle di marcia son gia' ....
    diciamo in un certo modo fissate....e da quello che vedo ai tornei giovanili...cè solo agonismo...E NON VEDO MOLTO IL "DIVERTIMENTO":azz:

    mio modesto parere :)

    IN OGNI CASO ....è giusto lo si viva con agonismo...ovviamente sempre se la scelta è voluta dal ragazzo :approved:

    LETTURE:

    http://www.allenatore.net/dinamiche...articoli~183~rapporto_allenatore_genitori.pdf

    http://www.club.it/autori/libri/pinuccio.vailati/prefazione.html


    zz:D
     
  9. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    E' proprio vero quello che dici. Anch'io noto che ci divertiamo di più noi veterani, in fin dei conti non ce lo chiede nessuno il risultato se non noi stessi. I giovani purtroppo vivono un'ansia da prestazione che viene loro dagli allenatori e in qualche caso dai genitori (mi ci metto anch'io e in prima fila).

    E' vero, giocano senza troppo divertirsi, noi vecchietti esultiamo come assatanati allo stadio, loro sono più composti nell'esultanza come nella contrarietà.

    Solo chi arriva sul podio assapora un minimo di appagamento ma se gli chiediamo se si è divertito mentre gareggiava... mah?

    Ecco perchè dovremmo rispettare i ruoli: gli allenatori pretendere, i genitori consolare.
     
  10. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    :D


    eccomi risposto....:D

    PRIMA PRETENDO POI CONSOLO....IN CASO CHE..

    ottimo..... IL LAVORO RADDOPPIA...:azz::azz::azz:

    zzringraZZiaetabetaZ:)
     
  11. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Il guaio sta tutto lì, quando si devono concentrare le due figure nella stessa persona, genitore e coach.

    Un atleta adulto credo che possa accettare un coach genitore. Un ragazzo/a, peggio ancora un/una bambino/a, fa una grossa fatica ad accettarlo. Non sa mai se lo cazzia il papà o il coach, se il vissuto familiare trascina sul campo altre dinamiche o se si tratta solo di richieste tattico/agonistiche.

    E' più facile che si sentano frustrati e piangano davanti ad un cazziatone del genitore coach, nel caso che si sentano inadeguati a soddisfare la richiesta che viene posta loro. Quando pérdono poi non c'è rifugio nel quale cercare conforto.

    E' dura.
     
  12. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    :mumble::mumble:

    scusa beta non è che tu e il conte siete liberi al proZZimo torneo?

    :rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
     
  13. gspix

    gspix Utente Noto

    Squadra:
    A.S.D. ASTRA
    Fissate da chi? Siamo sempre noi che imponiamo e non assecondiamo!;) Se il ragazzo comincia a 10 anni deve iniziare in fretta con le competizioni perchè è già in ritardo.... se comincia a 5 deve fare in fretta per sfruttare al meglio il fatto che ha iniziato presto, diciamo che abbiamo sempre una buona scusa per mettergli addosso quello stress che per la maggior parte è generato dalla nostra voglia di successo.

    Con questo non voglio dire che bisognerebbe tenerli lontani dall'agonismo ma più semplicemente cercare di capire il "bioritmo" di ognuno ed assecondare la sua voglia di competere senza aggiungergli quella nostra.

    Per quanto riguarda il divertimento penso che durante la gara nessuno si diverte veramente, la gara è fatta di tante altre cose, difficilmente c'è il tempo e la lucidità per farci entrare anche il divertimento.....:azz:

    ..... in questo invece ci vedo tutto lo spazio possibile per il divertimento ed anche un terreno fertile per la fase "consolatoria". :banana::(:campione:
     
  14. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    :D

    SOS Mammo! :D

    ...essere papa'..... è un'avventura meravigliosa...:D

    zz:approved:
     
Status Discussione:
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