Il livello medio della classe arbitrale in Italia

Arbitri che permettono di utilizzare due riserve.
Arbitri che confondono il supporto della rete col tavolo.

Sono solo due esempi eclatanti di impreparazione che si sono palesati negli ultimi giorni.

In B1, con arbitro presente e custode del referto, entrano due riserve.

L'episodio del match (fisico), tra Gauzy e Shibaev al Top12 di Antibes, ha fatto tornare alla ribalta un episodio capitato in A1 (!) nel match che vedeva impegnati l'Apuania Carrara e il Circolo Roma:

l'arbitro, irremovibile davanti ad uno sbalordito Darko Jorgic, sanciva che il supporto fosse tavolo e non rete!

Abbiamo certo la classe arbitrale che ci meritiamo perché anche noi giocatori e dirgenti siamo refrattari a leggerci i regolamenti.. ma dagli arbitri ci aspetteremmo il buon esempio e un minimo di divulgazione del regolamenti. Invece, se non fosse per il buon @Renaga che fa il divulgatore/educatore, e pochi altri suoi colleghi competenti in giro per tonei e campionati, per il resto è una desolazione di mogli/mariti in gita, buffi personaggi ed ex giocatori frustrati!

Raccontate , se ne avete tempo e voglia, gli aneddoti che vedono coinvolta la classe arbitrale dei quali siete stati protagonisti involontari.

Poi vediamo cosa si potrebbe fare per migliorare le cose.

 

Io ho assistito l'anno scorso a una partita di b2, quando l'arbitro designato tra un punto e l'altro si dondolava sulla sedia oscillando avanti e indietro, fino a che ha perso l'equilibrio e cadendo si è trascinato tavolino e segnapunti, un altro viene designato con a fianco la badante, MA DOVE VOGLIAMO ANDARE?

 

Fino a quando avevamo la B2 spesso veniva un arbitro anziano dalla Valle d'Aosta (la Valdossola, lontana provincia dell'Impero Savoiardo, è negletta da tutti gli abitri subalpini) : uno spasso!

Non vedeva un net.. i punti spesso li giravano gli stessi giocatori.

Chissà se la Legge Fornero ha avuto pietà di lui?

 

La classe arbitrale, nella sua quasi totalità, è di livello medio basso. Indiscutibilmente ci sono arbitri meritevoli di tale qualifica ma non sono molti. Il perché è da ricercare prima di tutto nel fatto che, quasi mai, gli arbitri hanno giocato a tennistavolo e, quindi, non conoscono quali sono gli atteggiamenti ed i comportamenti che devono sanzionare. Al contrario si limitano a punire chi scalcia la pallina, chi batte la racchetta sulla transenna, chi se la prende con la transenna. Ignorano le gomme trattate ed irregolari e permettono ai furbastri di battere in modo irregolare. Si sentono classe autoreferenziale, si chiudono a riccio e non ascoltano i consigli degli altri. Sarebbe opportuno che, almeno ad inizio stagione, si riunissero con quanti vivono le palestre (tecnici e giocatori) per apprendere da questi tutte le furbizie che possono essere messe in atto e che disturbano il giocatore corretto. Lo fa il calcio non vedo perchè non lo possiamo fare noi.

 

Ciao a tutti,io ho presenziato al corso AGA (aspirante giudice arbitro) che si è svolto a Torino domenica scorsa...Ho ritenuto il corso interessante dal momento che ho avuto la possibilità di porre delle domande inerenti episodi avvenuti durante degli incontri nei quali ho arbitrato per alleviare il compito agli atleti in D1..episodi dubbi dove tutti ci chiedevamo chissà se si può,se è da ammonizione,se se se....Ho ricevuto delle risposte chiare che hanno dipanato la nebbia ma se devo fare delle osservazioni dico che:
1) l'impossibilità di essere tesserati per una società (quindi non giocare ne ricoprire cariche) è ovviamente molto limitante.
2)Le diarie imbarazzanti proporzionate al tempo occupato
3)la mancanza di vocazioni e di arbitri che fa si che solamente la serie A e la serie B,nonché i tornei nazionali,possano beneficiare dell'arbitro ufficiale perché poi si sa che nelle serie minori è tutto lavato in casa e nessuno si prende la briga di applicare i regolamenti nella maggior parte dei casi.)
A mio avviso ogni società dovrebbe avere un preposto che ha fatto il corso arbitri (con relativa attestazione finale) in maniera tale che anche nei campionati minori l'"arbitro" non sia solamente quello che chiama il net (quando succede) e gira il segnapunti, ma sia una persona che conosce appieno il regolamento e può divulgarlo e farlo rispettare. Se uno non gioca al tennistavolo come può avere coscienza dei materiali e della loro possibile irregolarità?Le gomme dice il regolamento devono essere opache....nell'ultima partita alla quale ho assistito c'era una nera effetto mirror che lo specchio della regina di biancaneve era opaco al confronto...in quel caso li l'arbitrino della serie che fa??a insindacabile giudizio dell'arbitro ritengo la racchetta non regolare???si potrebbe creare un precedente che funga da deterrente...Purtroppo la considerazione finale è che per questa gestione della Federazione l'arbitraggio nelle serie più basse non interessi per niente...della serie arrangiatevi voi che siete li nei gironi più bassi...Sbagliato,perchè le regole servono e devono essere uguali per tutti e i giovani che vengono su devono essere preparati a 360 gradi. L'educazione e la formazione sono una questione di rispetto verso noi stessi,verso l'avversario e verso lo sport.

 

Credo di si, non l'ho più visto già da un paio d'anni.... Era proprio uno spasso...Se non altro era simpatico e ammetteva le sue lacune... Avreste dovuto vederlo con il compianto Pupo Giontella, ogni volta era una discussione e a volte è scattata l'ammonizione....Capirai, anche il Pupo non faceva niente per evitarle....

 

Hai fatto un bellissimo intervento, complimenti davvero.
Il punto numero 3 nasce dalla risoluzione dei primi due problemi poi, le scelte politiche federali, fanno il resto.
In bocca al lupo per la tua carriera arbitrale.