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il bello nostro sport

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da hard, 12 Mag 2007.

Status Discussione:
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  1. hard

    hard Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Carmelo Noto
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    non sono molto d'accordo su questo punto...secondo me contano le gambe almeno al 65%...poi seguono la tecnica,testa e concentrazione,la fortuna è una cosa ke ki ha bene ki nn ha niente:)
    ma le gambe sono fondamentali...magari se hai 2 kili di trp nn te ne accorgi a un certo livello ma quando si comincia a salire voglio vedere se quei kili poi nn li nota nessuno(il primo a notarli saresti tu....:azz: ),dimostrato dal fatto ke se si guarda tra i prima o anke alcuni seconda categoria hanno tutti un fisico da "atleta" professionista:sisi:

    P.S:giorno appena puoi modifichi il titolo di questa discussione?ho sbagliato a scrivere,volevo scrivere il bello "del" nostro sport....
     
  2. GUINNESS

    GUINNESS Nuovo Utente

    Squadra:
    TT Australia Acireale
    Credo che quest'attaccamento viscerale e a tratti maniacale sia impossibile da spiegare a parole...devo anche dire che da quando ho conosciuto e frequento questo forum l'attaccamento è cresciuto ed è arrivato ai livelli di guardia...è una cosa tragica questa???
     
  3. koeman

    koeman Nuovo Utente

    Quoto Guinness!
    Anche per me vale il fatto che il forum ha dato una spinta in piu' alla mia voglia di giocare (nel mio caso di RImettermi a giocare)!:banana:
    Ciao, K.
     
  4. hard

    hard Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Carmelo Noto
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    vero ha aumentato la voglia anke a me credo si dovuto al fatto ke si conosce e ci si confronta con tanta nuova gente ke magari prima ti capitava di vedee ogni tanto ai tornei mentre poi si instaurano vere e proprie amicizie:banana:
     
  5. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    In generale, lo sport nelle sue varie discipline provoca spesso atteggiamenti passionali, addirittura attaccamenti e dedizione...anche maniacale...mi trovai a parlare un giorno con la grande Edith, che asseriva di essere malata di tennistavolo con tendenza al peggioramento, cosa che ovviamente condivido.
    Se non erro, sport deriva dal latino deportare, cioè l'andare fuori dalle mura della città per praticare attività sportiva.
    Si può quindi pensare che lo sport aiuti comunque le persone ad uscire, a distrarsi dalla routine, dal lavoro magari monotono e da rapporti sociali a volte interessati e ambigui che sopravvengono nella lotta per la vita. inoltre è un modo per scaricare fisicamente lo stress, chi non si sente meglio dopo un po' di jogging nel bosco ? Il divertimento, il misurarsi con se stessi e la sfida con gli altri in un luogo dove non esiste il piano sociale, ma tutti sono uguali; dove non importa se arriva il direttore della Telecom...un commesso della Esselunga al tavolo può essere superiore. Neanche l'età è decisiva, più di qualche volta. E' inoltre un modo di lottare per raggiungere la giusta ricompensa, cosa che nella vita non sempre avviene e un modo per scaricare agressività in modo civile e positivo, un modo per socializzare, viaggiare e conoscere, per cui l'amore di noi tutti per il tt è equiparato a quello che altri hanno per la pallamano, per il rugby, per il lancio del giavellotto, con la differenza che è uno sport individuale, quindi quello che raggiungi e farina del tuo sacco ed è una competizione non violenta contro un avversario, il che dà ancora più soddisfazione.
    Direi poi che è uno sport complicato, con possibilità e varianti infinite su cui puoi lavorare, migliorare, ti soddisfa anche dal punto di vista tattico; la partita è gioco di scacchi, oltre che tecnica ed atletica e sia ragazzini, che trent'enni che over 40 e più....possono avere le loro soddisfazioni, oltre ad avere teoriche possibilità di miglioramento senza confini, i materiali aiutano, anche a 60 anni si può correggere il movimento del braccio....bello, affascinante, complicato....se il tennistavolo fosse semplice, si chiamerebbe calcio.:)
     
  6. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

     
  7. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
     
  8. bvzm71

    bvzm71 Old style, but looking to the future

    Nome e Cognome:
    Igno #1
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club Genova & Lavagna
    Non sono in grado di affermare che il TT sia lo sport + complicato che esista...ma sul distrarsi 3/4 minuti non sono del tutto d'accordo ovvero..
    se confrontiamo il TT con sport "lenti/lunghi" come il calcio la penso come te :approved: , ma nel caso di molte specialità dell'atletica non e' possibile perdere la concentrazione nemmeno per pochi secondi (visto che moltissime performance non durano nemmeno 1 minuto :eek: ) :teach:

    PS: non cambierei il TT con l'altetica o , peggio, con il calcio! :tsk:
     
  9. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    Beh...sulla complicazione, basta guardare da pongista la complicazione infinita del nostro sport confrontare con altri sport....sia tecnicamente (la differenza tra un gesto giusto è sbagliato è alle volte questione di 2-3 cm.di posizionamento del gomito o di inclinazione della racchetta, o di posizione della punta...un po' più a sin o a ds e cambia tutto). E questa precisione la devi avere non una volta, ma per tutta la partita e pure ad una velocità che nessun altro sport ha....
    Ehehheh, d'accordo che se fai i cento metri o il salto con l'asta la concentrazione è di secondi....ma hai anche poche possibilità di perderla...metre stai correndo come un matto o mentre stai saltando è difficile distrarsi...nel tt la partita dura non così poco da essere finita prima di poter perdere la concentrazione e non tanto a lungo da avere tutto il tempo di ..riprendersi. Dieci minuti in cui hai molte, molte situazioni che ti possono portare...fuori; un colpo di fortuna, uno svantaggio di qualche punto, un colpo facile sbagliato, il comportamento irritante dell'avversario, un richiamo dell'arbitro, un momento di esaltazione, uno di demoralizzazione, un avversario a cui riescono cose fantastiche, un time-out che ti spezza un momento buono, un servizio sbagliato e hai tutto il tempo di ritornare con la testa all'errore, invece di dimenticarlo e mentre giochi pensi ancora a quello che è successo prima...e allora ....ciao:)
     
  10. bvzm71

    bvzm71 Old style, but looking to the future

    Nome e Cognome:
    Igno #1
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    TT Athletic Club Genova & Lavagna
    Son d'accordo su quello che dici riguardo le molteplici distrazioni e variabili tecnico-tattiche possibili nel TT , ma ..

    su questo non son d'accordo...ogni atleta sviluppa capacita` tecnico-tattico-mentali a se, ogni sport aiuta/richiede maggior sviluppo di questa o quella caratteristica ..

    Atletica:
    Pensa ad uno stadio pieno di persone che urlano e incitano .. penso potrebbero anche bastare i genitori a bordo pista :)

    Sci:
    La preparazione mentale di un discesista, che sa di rischiare la vita, e' ben diversa da uno slalonista (stesso sport , ma ben ben + pericoloso) ... e i tempi di risposta sono brevissimi, molte variabili da contemplare .. non ultimi gli alberi che se presi in pieno fanno "abbastanza" male :rotfl:

    Con questo non voglio dire che distrarsi nel TT non sia "pericoloso" anzi, tutt'altro .. si puo' perdere in un attimo !
    15 anni fa ho smesso proprio perche` non avevo + voglia di sforzare la mente ad ogni gara (e domenica ho perso una grande partita 3-2 , 11-9 proprio per non aver mantenuto la lucidita` sino all'utlimo..mi restera` dentro!)
    Quello che ora mi attrae nel TT e' quello che 15 anni fa me lo ha fatto abbandonare .. un'altra cosa bella del nostro sport ! :love:
     
  11. mago

    mago Professionista

    Nome e Cognome:
    Erich Schuster
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Sarmeola Padova
    Beh, certo, figuriamoci se non ci vuole preparazione ci vuole anche per gli altri sport...ehehe...per alcuni più atletica, per altri più sulla velocità, anche per sci e nuoto ci vuole tecnica, per il calcio... ma la tecnica per correre e per lanciare un martello non può essere paragonata al tt, men che meno dal punto di vista dello stress, dell'uso della testa, del controllo dei nervi e della motivazione nelle diverse situazioni che in dieci minuti di partita possono metterti dieci volte al tappeto e non hai tempo per recuperare. Il tennistavolo è uno sport la tecnica è complessa al massimo livello e richiede, ad alti livelli, preparazione...complessa, resistenza, velocità, coordinazione, tutto deve essere allenato, dalla caviglia al polso e alla strategia, la..flessibilità mentale in partita e i nervi.

    La concentrazione...trovo comunque che dieci secondi di un centometrista o di uno che lancia il martello sono più facili da tenere di una partita di tt.
    In una decina di minuti si alternano decine di momenti, stati d'animo, rabbia, delusione, euforia, demoralizzazione, rilassamento, arrendevolezza, perdita di fiducia in se stessi e nel gesto tecnico (basta sbagliare un paio di facilie e....), confusione tattica, ansia, frenesia di recuperare, tendenza all'esagerazione, braccino..che influenzano fortemente i nostri nervi, hai decine di difficoltà diverse....e tempo...niente...perdi qualche punto senza neanche accorgerti e la partita è a 11, non a 21...è virtualmente finita....
    Non riesci a riprenderti se fra dieci secondi sei tu alla battuta...devi essere fortissimo in testa... non puoi risolvere la situazione solo correndo di più, saltando o essendo più reattivo nelle ....curve....qui ci vuole concentrazione, controllo dei nervi, mente lucida nel controllo del gesto tecnico, forza d'animo e forza di volontà, fiducia in se stessi, capacità di non lasciarsi intimidire, freddezza nell'elaborare una tattica sotto pressione...
    Quello che voglio dire, in sostanza, è che la complicazione delle situazioni psicologiche nel tt è infinita e tempo di riprendersi ...secondi.
    Gli spettatori...eh..io uno sforzo di pochi secondi non so quanto influenzino; in un periodo lungo, che ne sò, 3000 siepi, hai anche stimoli e possibilità di riprenderti e poi in tanti sport devi correre e saltare, nel tt devi anche pensare, concentrarti, avere fiducia nelle tue possibilità e coraggio di tirare colpi che cominci a pensare non ti entrino....oppure che l'altro è su di giri e gli entra tutto e a te niente......e non è facile...ma il punto, ripeto, è che quando ce la fai (se ce la fai) hai già perso 3-4 punti...puoi lottare avanti....ma il una partita di tt arrivare secondi non vuol dire podio...
    io so che nel tt ci sono persone che amano e praticano anche altri sport, solo che conoscendo bene il nostro amato sport sia nel gesto tecnico che atletico che mentale, si vede che il tt ha la combinazione delle difficoltà di tutti gli sport assieme o quasi; magari non è pericoloso, a parte se l'avversario ti tira la racchetta in mezzo agli occhi.
    Forse per questo quando si riesce nel tt, si ha questa passione viscerale che contraddistingue tanti di noi.:)
     
  12. gspix

    gspix Utente Noto

    Squadra:
    A.S.D. ASTRA
    Secondo me per capire quanto è complicato il tennis tavolo basta dare un'occhiata al video Chen Wei Xing vs Joo Se Hyuk postato nella discussione [cerco] Video tra difensori.
    In questo video Chen è costretto a toppare di rovescio e bloccare con la liscia per cercare di battere Joo.
    Facendo un paragone assurdo è come se Mancini per giocare contro la Roma schierasse Ibraimovic in porta......
     
Status Discussione:
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