I migliori italiani di sempre?

Ciao, qual è il vostro parere sui migliori italiani di sempre? Ecco i miei candidati, a voi il giudizio .... Bisi Giovanni., Bobocica, Bosi, Costantini, Galli Mauro, Giontella, Herskovic, Manneschi, Molina, Mondello Massimiliano, Mutti, Nannoni, Piacentini, Rondani, Sturani, Winderling, Yang Min.

 

N.1 Costantini, N.2 Mondello, N.3 Piacentini ma senza dimenticare De Prophetis italo-belga

 

mondello marcello, prosperini m., caserta p., leonzi v.

 

Jonathan Tassi, a seguire i sopra citati...

 

Per la qualità del braccio (da primi 10 del mondo) purtroppo non adeguatamente supportato da altro (altrimenti l'avremmo davvero visto a lungo nei primi 10) Piacentini.

Per testa e risultati Costantini.

Per potenzialità (parzialmente inespresse) Mutti.
Se lo mandassero due anni in bundesliga a prendere pallate in faccia diventerebbe un campione vero.......

 

Bosi per gli anni 70 incarnando utilitarismo e concretezza! Poi Costantini dando una svolta tecnica ad un gioco sempre più moderno!
Chi è venuto dopo ha avuto dalla sua facilitazioni a causa dei materiali sempre più moderni!

 

Tu che forse eri piccolo quando lui giocava ma lo avrai visto o ne hai sentito parlare: com'era Winderling che vinse il suo ultimo titolo italiano nel '66? Si può tentare un parallelo o era troppo pionieristico quel gioco e quei materiali per poter fare un paragone con campioni come Bosi, Costantini, Bisi, Giontella.. ?

 

per adesso credo bobocica e mondello. Tra un paio di anni si aggiungera' alla lista anche il mio nome.

 

l'ho visto giocare diverse volte ai tornei CSI... è veramente bravo!!!!

 

Purtroppo non ho notizie di lui , e non ho mai avuto occasione di averlo visto giocare!

 

Renato Manzini, nel suo bel libro Il mio tennistavolo, racconta di aver conosciuto Luciano Noel Winderling, detto "Ciancio", nella prima metà degli anni 60 quando (Renato) aveva 10 anni, al bar Esedra di Genova dove si allenava insieme ad alcuni dei personaggi più significativi del tennistavolo dell'epoca. Giocava con la Barna, due puntinate corte a legno entrambe di colore marrone; Renato lo ricorda come un vero talento naturale, forte sia in attacco che in difesa:
"Ricordo di averlo visto ridicolizzare, in partite di campionato, alcuni fortissimi difensori di prima e seconda categoria: riusciva a mandarli lontano dal tavolo per poi sbilanciarli fingendo una nuova schiacciata che invece si tramutava in una perfetta e cortissima palla sotto rete, imprendibile. Si raccontava di lui che, siccome si allenava pochissimo, nei tornei perdesse di proposito alcuni set per giocare di più."

Di Bosi voglio invece dire una cosa che magari pochi sanno o ricordano, che ho avuto occasione di vedere di persona. A fine carriera si procurò un bruttissimo infortunio alla schiena, a causa del quale, anche dopo essersi ristabilito, non avrebbe praticamente più potuto tirare il topspin di diritto e in generale giocare come aveva sempre fatto. E lui cosa fece? Una volta rimessosi in piedi mise una puntinata lunga sul rovescio e iniziò a giocare in difesa tagliata da lontano, lui che era stato un attaccante fortissimo per tutta la carriera, e facendo il difensore rigiocava in A1 e ribatteva le prime. Fenomeno, di talento e volontà.
Sempre Manzini, parlando di Bosi, scrive: "Impugnando il pezzo di compensato che si trovava all'interno delle custodie per le racchette si divertiva, in allenamento, a giocare partite contro forti terza o addirittura contro dei seconda, e spesso vinceva. Era fortissimo anche quando usava per racchetta un pacchetto di sigarette pieno o un portacenere."

 

In effetti la diverstà abissale dei materiali dell'epoca moderna impedisce qualsiasi sensato paragone con i grandi del passato!
Se si pensa che nel calcio dove i cambiamenti sono tecnicamente irrisori rispetto all'alta tecnologia del tennis-tavolo, si mettono in ponte gli stessi paragoni tra calciatori di epoche diverse, e la risposta degli esperti è che non è possibile farli per la diversità dei tempi di gioco che condizionano qualsiasi sensato giudizio......figuriamoci da noi, nel nostro contesto!
Poi esistono giocatori che si sanno adattare ai cambiamenti , altri che restano immutabili finchè morte non gli accoglierà!
Difficile stabilire in questo senso chi sarebbero stati e fino a che livello!

 

Mondello

 

Ma cosa c'entrano i materiali? Quello che conta sono i risultati a livello nazionale ed internazionale nei confronti degli atleti della stessa epoca.
Costantini, Mondello, Piacentini nelle loro epoche diverse hanno raggiunto una classifica e dei risultati notevoli mai raggiunti da altri pongisti italiani di nessuna epoca. Ho ricordato De Prophetis perchè giocò 1 solo anno in Italia e vinse gli assoluti maschili a Rimini in maniera disarmante ed era il N.3 del Belgio che era molto più quotato dell' Italia a livello internazionale.

 

Va bene! Se si vuol fare soltanto una classifica basata su dati matematici riferibili ai piazzamenti degli atleti allora il discorso è già chiuso quì!
Ma allora era anche inutile aprirlo, perchè con la matematica non ci si discute! Si fa presto a stabilire le classifiche meritorie in base ai dati nudi e crudi!
I materiali non ci incastrano niente con il valore del giocatore?
Mah! Secondo me sono proprio i materiali che hanno dato una svolta tecnica al tennis- tavolo, ed è proprio per questo che ho sollevato il quesito: " alcuni giocatori del passato con i materiali moderni cosa avrebbero potuto fare di migliore o di diverso rispetto a quello che hanno fatto?".
Mi sembra che il mio sia un un dubbio sensato e legittimo, anche se sono consapevole che tutti i quesiti che incrociano il sovrapporsi del tempo sono insolubili!
Qualsiasi opinione in questo contesto diventa discutibile , in quanto non dimostrabile!
Se comunque qualcuno non è d'accordo con il mio punto di vista nessun problema:basta darsi da fare per rintracciare in un negozio di antiquariato pongistico una Barna Dunlop (puntino cortissimo a legno) e avere il coraggio di giocarci....per vedere se la palla si riesce a buttarla dall'altra parte del tavolo!
Sarebbe il mio un paragone tecnico troppo arretrato nel tempo non correto perchè l'oggetto citato è equiparabile alla clava preistorica?
Bene! Allora cambio direzione temporale, e vi dico: provate a giocare con due vecchie Sriver anni 70 montate sul telaio Alser della Stiga e tentate di tirare top spin per un oretta circa senza una preparazione fisica di alto livello a supporto , e poi mi direte da che medico vi dovrete curate!
Se dopo cotal inusitato sforzo poi codesto ipotetico medico riuscirà a guarirvi perfino significa che costui è un lumiunare della medicina sportiva e non!

 

Luca Balleri sempre più Doc di Ritorno al Futuro! Anche concettualmente: troppo avanti col passato!

Certi confronti sono improponibili anche perché non tutti i talenti avevano accesso al consesso internazionale per quanto lo meritassero. Men che meno avere un rank di confronto coi contemporanei. Dobbiamo fermarci alla Storia perché la Preistoria è (lo dice la parola stessa) non fornisce sufficienti riscontri documentali.

 

Difatti io sull'Alser c'ho una cinese e una lunga a legno... e comunque di top spin ne ho sempre tirati parecchio pochi...

Fine OT, scusate.

 

Eh! La preistoria è comunque un esperienza che introduce la storia vera e propria!
Quindi filosoficamente parlando oserei dire che anch'essa è storia, perchè qualsiasi esperienza fa comunque parte del contesto storico e dei suoi conseguenti sviluppi!
Secondo il filosofo Henry David Thoreau : "i meccanismi storici funzionano nel tempo come il corpo dell'essere umano! Una malattia presa da bambino si ripercuote sul fisico dell'uomo anche quando diventa adulto! E allo stesso modo: un fatto storicamente importante avvenuto in una parte del mondo crea i presupposti per influenzare usi costumi e mentalità di persone che vivranno cento anni più tardi dalla parte opposta del globo terrestre! ".
Quindi pur essendo sempre impegnato a viaggiare sulla mia macchina del tempo, a questo punto affermo: Sia la Barna Dunlop che la più recente Alser con Sriver 2mm a supporto sono state le colonne utili e necessarie per aprire le porte al gioco più veloce ed evoluto che si è sviluppato fino ai giorni nostri!
Comunque sia mi sarebbe piaciuto vedere Bosi e Giontella cosa avrebbero potuto fare con i materiali odierni!
Desiderio retorico e inutile? Forse! Ma cosa volete farci, è una effimera soddisfazione che avrei voluto togliermi, ma che non posso realizzare portando negli anni 70 i materiali giusti ai suddetti protagonisti perchè sono consapevole che questo creerebbe un "paradosso temporale.............".

 

Escursione filosofica ....SUBLIME!!!