Guardate cosa ho pescato ...

Giovanni Bisi l'ho visto giocare per la prima volta in questo video; che partitone!!!

Visualizza: https://www.youtube.com/watch?v=jzm1uw-_FBA

 

Grande partita e che pubblico!
Ahimé ne abbiamo fatti di passi indietro circa la popolarità del nostro sport

 

Comunque.....quanto è cambiato il tennistavolo dopo 40 anni!!!!il top adesso viene anticipato al limite ,e...si è molto piu ' ancorati sulle gambe durante l'effettuazione del colpo....

 

Grande Bisi, e piazzamento della palla molto più valido e moderno di quello che oggi di quello che si vede oggi in Italia

 

Che campione Giovanni Bisi, lo si capisce anche dalla determinazione con cui giocava. Bravo bravo bravo.

 

pubblico....entusiasmo....agonismo.....ringraziamo il set agli 11 per aver cancellato tutto questo.

 

Nonostante il tempo passato gio Bisi e' ancora super competitivo ad alti livelli,agli ultimi campionati italiani di Orbetello il favorito era fatai ma Bisi è ritornato sul gradino più alto del podio vincendo il titolo italiano

 

Tra l'altro ho conosciuto Giovanni al corso di allenatore, è una persona molto umile e disponibile campione anche nella vita

 

Era il 1985, la partita era il ritorno della finale scudetto tra Molina e Bianchi Vigevano (Giovanni Bisi, Wang Zhenggua e Silvio Pero) e Centroscarpa Prato (Lu Junming, Massimo Costantini e Francesco Manneschi). All'andata a Prato aveva vinto Vigevano 5-4, al ritorno a Vigevano vinse Prato 5-3 (nonostante la bella vittoria di Bisi su Lu Junming documentata nell'ottimo video) e nella bella in campo neutro, a Verona, 5-2 e primo scudetto per Prato. Io c'ero, tra il pubblico, a Prato e a Verona.

Costantini è in ITTF, Manneschi è professore di matematica e fisica alle superiori, Bisi è avvocato e gioca ancora, Pero gioca ancora anche lui, di Lu non ho più notizie, Wang gestisce un take away cinese al centro commerciale Bonola a Milano.

 

Purtroppo si vedono solo i punti di Giovanni.

Lu sembra annichilito dal dritto fulminante di Giovanni.

@Max, che giocatore era questo Lu Jun Ming?

 

Guarda Eta, come giocatore è presto detto: un classico controtoppatore dalla media distanza, con impugnatura all'europea e dritto e rovescio con buona rotazione, con in più un block di rovescio preciso e ben piazzato. Giocava con due Friendship 729 da 2.2 mm, montate su un telaio cinese artigianale che era un autentico macigno, me lo fece provare una sera in palestra e la mia mano di quattordicenne quasi non lo teneva su.

Come persona era particolare: sempre molto educato ma altrettanto taciturno, chiuso in un mutismo quasi patologico, che all'inizio pensavamo fosse timidezza. In realtà, come scoprimmo presto, era molto focalizzato sul tennistavolo e non gli interessava nient'altro; pensa che non volle essere sistemato in un appartamento ma una delle sue prime richieste fu quella di vivere e dormire all'interno del centro del tennistavolo di Prato, dove la società gli preparò un salottino completo di tutto, con un divano letto.

L'altra richiesta che fece fu quella di avere a disposizione giocatori per allenarsi a tutte le ore del giorno; in pratica lui si svegliava, faceva colazione, si vestiva, scendeva in palestra e doveva già trovare qualcuno pronto al tavolo. Quando arrivavamo noi per il nostro allenamento, che era alle 17:00, lui spesso era lì dalla mattina a fare schemi e partite, con i compagni di squadra e seconde categorie che da tutta la Toscana venivano lì. Giocava sempre, viveva letteralmente di tennistavolo.

Altra cosa particolare: in un anno non ha imparato una parola di italiano e l'inglese non lo sapeva; dialogava fittamente a gesti con il compianto Niccoli, un pensionato settantenne che era il custode del centro, e si capivano perfettamente tra la meraviglia di tutti. Durante le partite i dialoghi ai cambi di set con coach Silvio Magni, bergamasco DOC, rasentavano il surreale.

Nella partita di andata, persa 5-4, fece 3 punti lui giocando in un modo incredibile; Costantini fece 1 battendo Bisi ma perse con Wang e con Pero e Manneschi fece 0. Max si riscattò poi nella bella di Verona tirando fuori 3 punti con una prestazione maiuscola, per il 5-2 finale; sul 4-2 vinse la bella con Wang 21-3.

Poi l'anno dopo arrivò da Hong Kong Lo Chuen Tsung, reduce dal terzo posto ai mondiali di Goteborg, tutto un altro personaggio, completamente diverso. Ma a Lu, alla fine, volevamo bene tutti.

 

Che belli questi racconti...

 

Grazie @Max, bella storia!

E come scrivi bene! Dopo che avrò finito il libro di Renato Manzini mi piacerebbe leggerne uno scritto da te. Hai tanto da raccontare e lo fai proprio bene.