1. Benvenuto/a sul forum di Tennis-Tavolo.com! Iscriviti è GRATUITO!
    Iscrivendoti con il pulsante qui a destra potrai partecipare attivamente nelle discussioni, pubblicare video e foto, accedere al mercatino e conoscere tanti amici che condividono la tua passione per il TennisTavolo. Cosa aspetti? L'iscrizione è gratuita! Sei già registrato/a e non ricordi la password? Clicca QUI.
  2. Clicca QUI per risparmiate sugli acquisti con le offerte di Amazon.it

Globalizzazione?

Discussione in 'Chiacchiere su tutto il resto!' iniziata da Spiff, 2 Gen 2006.

Status Discussione:
ATTENZIONE! - L'ultima risposta a questa discussione ha più di 365 giorni!
Valuta se potrebbe aver senso aprire una nuova discussione sull'argomento o se il tuo intervento possa essere utile ad essa.
  1. Spiff

    Spiff Astronauta

    Nome e Cognome:
    Flavio
    Squadra:
    ex [T.T. G.A.S.P. Moncalieri] - D/1
    In un post si discuteva di terminologie, ed è venuto fuori il termine Globalizzazione.

    Ciò mi dà spunto per una riflessione che ritengo utile, indirettamente, alla corretta interpretazione di alcuni avvenimenti passati e futuri su questo Forum.

    Ora, è vero che siamo su un forum di tennistavolo, e quello che sto per scrivere appare fuori tema o fuori luogo o fuori e basta... Ma se ogni giorno quando accendo la televisione le vagonate di sterco arrivano senza che io le chieda, allora accetto il consiglio di Beppe Grillo, e in qualche modo le vagonate di sterco comincio a spalarle indietro. Ma lo faccio a modo mio, cioè provo a mettere lo sterco nel letamaio e quando viene un amico a trovarmi, glielo mostro e gli dico "Lo vedi? quello è letame, quando lo vedi scansalo". Perché la gente non capisce quello che vede, se quello che vede viene chiamato con un nome diverso dalla sua sostanza.

    E allora sentiamo tutti i giorni il termine Globalizzazione, usato per indicare le tipologie di sterco più disparate, tutto tranne che la vera sostanza di ciò che veramente certe persone illuminate avevano riposto in questo termine.

    L'unica vera "globalizzazione" in cui io credo profondamente è questa sorta di utopia: l'umanità intera che vive secondo principi etici e di sostenibilità di produzione e consumi.

    Globalizzazione come imposizione di un modello comune da parte del più forte si chiama con un altro nome: imperialismo. Non a caso i popoli che vivono di imperialismo, diretto (come gli Stati Uniti) o riflesso (come l'Italia) sono i primi a pensare che globalizzare sia trendy.

    Ora, creare degli standard è un'attività sacrosanta, ma non ritengo abbia senso pensare al mondo intero standardizzato nel suo essere. L'evoluzione e la conservazione delle specie si basano essenzialmente sulla diversità (mai sentito parlare di "biodiversità"?). Se tu sei vivo, è perché nel tuo asse ereditario non ci sono accoppiamenti fra parenti stretti... In sostanza vivi perché sei meticcio, e perché ci sono altri miliardi di esemplari diversi della tua specie con cui attraverso accoppiamenti casuali si rimuovono gli "errori" nel patrimonio genetico.

    Il linguaggio, come del resto qualunque altro fenomeno nell'Universo, obbedisce a queste regolette, e una lingua unica sarebbe probabilmente la morte della comunicazione nella sua essenza. Il fatto che quattro sprovveduti come me possano parlare la stessa lingua in un forum conviene ai quattro sprovveduti, ma fa estinguere etnie come i Quechua. Non mi si dica che al mondo occidentale i Quechua sono indifferenti, perché p.e. Decathlon ci chiama una linea di prodotti.

    Globalizzazione... Si cambiano le parole: se si usasse "Sopraffazione" (che è il termine esatto per indicare quello che la maggioranza intende per globalizzazione) sarebbe tutto più chiaro, e si potrebbe pensare a "Solidarietà globale" come appellativo per il vero movimento di comunanza di sviluppo in reciproco rispetto e senza barriere culturali.

    Tutto ciò non c'entra niente, col tennistavolo. Grazie al cielo. Ma viene fuori dai denti, e dovrebbe venire fuori più spesso, perché siamo tutti quanti qui con 36 colori, non sappiamo disegnare, ma diamo la colpa a quello che ci ha fregato l'azzurro. O sbaglio?

    Da questa "Solidarietà globale" mi aspetto di imparare a disegnare... e se mi manca l'azzurro farò dei disegni in cui il cielo è rosso, e qualcuno dirà "E' un disegno di Spiff, lui fa i cieli rossi... I più bei cieli rossi mai visti".
     
  2. rotex

    rotex arrotiamo!!!

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    sono profondamente d'accordo con quello che scrivi, ma bisogna prendere atto che tale processo, nella componente peggiore in cui viene considerato, è assolutamente inarrestabile , grazie alla visione acritica del mondo da parte dell'uomo il quale subisce tutto senza capire quello che gli succede intorno,
    mi sembra comunque importante parlarne anche se siamo su un forum di tt
     
  3. billy

    billy Nuovo Utente

    Concordo pienamente con Spiff e aggiungo che sarebbe utile introdurre nella scuola dell'obbligo lo studio della storia dell'Africa e allora si capirebbe che il colonialismo non è affatto finito ma ha cambiato solo forma. Il tenore di vita dei paesi occidentali si basa sullo sfruttamento intensivo dei popoli del terzo mondo, e questo è uno schifo.
     
Status Discussione:
ATTENZIONE! - L'ultima risposta a questa discussione ha più di 365 giorni!
Valuta se potrebbe aver senso aprire una nuova discussione sull'argomento o se il tuo intervento possa essere utile ad essa.

Condividi questa Pagina