Giulio Rossini... un grande!

Ho perso uno degli Amici che ho incontrato nell'ambiente del ping pong.

Da qualche giorno é mancato Giulio Rossini, il papà di Davide ed ex direttore Sportivo del TT Brescia, ma io l'ho appreso solo oggi dal sito Fitet.

Qualche mese fa chiesi a Nunzio, uno degli allenatori di Davide, come mai non si vedeva Giulio alle gare del figlio. Mi colpì un pugno allo stomaco quando Nunzio mi comunicò che Giulio stava combattendo contro un tumore.

Potete immaginare la mia gioia quando rividi Giulio al bar del Palazzetto di Pontedilegno, ai primi di giugno. Era lì per assistere ai Campionati Italiani di Davide.
Lo trovai dimagrito ma in forma e in cuor mio sperai che la battaglia fosse vinta.
Ora ringrazio Dio per avermi dato quell'ultima possibilità di rivederlo.

Giulio era il padre che avrei voluto essere. Bastava uno sguardo d'intesa tra lui e Davide, sia nella difficoltà che nella vittoria. Spesso stavo sugli spalti a chiacchierare con lui e mi é capitato molte volte di incrociare quegli sguardi di affettuosa complicità tra loro due.

Arrivederci Giulio, raro galantuomo.

Davide, come ti ho già scritto su fb, tu sai quanto mi dispiace.



Una bella foto di Giulio sorridente, con la maglia della Società della quale é stato Direttore Sportivo.

 

Condoglianze vivissime al figlio ed alla famiglia intera.

 

Sentite condoglianze.

 

Ho conosciuto Giulio circa cinque anni fa al palazzetto di Terni.
Alla fine di un torneo giovanile eravamo rimasti in palestra solo io e Andrea Tarocco il quale scorge poco distante da noi un mazzo di chiavi di una Volvo. Poco dopo si presenta Giulio in affannosa ricerca sui gradoni del palazzetto, al che mi presento in silenzio con il mazzo di chiavi ciondolanti dalla mia mano e “babbo rox” mi espone, con un umorismo e una ricchezza di dettagli non comune, una lunga teoria sulle coincidenze della vita secondo la quale noi eravamo destinati a combinare qualcosa di interessante insieme. Così fu, la stagione successiva io e Tarocco ci tesserammo per l’asttbrescia dove Giulio rivestiva con grande competenza il ruolo di direttore sportivo e,circa due anni dopo divenni l’allenatore di suo figlio Davide.
Giulio era una persona straordinaria, dotato di rara intelligenza e di una profondità d’animo che coglieva le sfumature più nascoste di ogni situazione e di ogni persona, trovandone spesso la giusta chiave di lettura e tra noi era nata un’intesa ed una unità di intenti straordinaria. Da lui ho imparato molto e ancora molto avevo da imparare.
Sono profondamente addolorato per la perdita di uno degli amici che si contano sulle dita di una mano e sono vicino a Davide e ai suoi familiari in questo difficile momento della loro vita.
Claudio Buffelè

 

La cosa strana é che si fa fatica a rendere pienamente giustizia ad una persona quando questa non c'é più. Qualsiasi parola potrebbe sembrare di circostanza.

Quando dico che Giulio Rossini era una persona rara, lo dico perché a volte ti capita di incontrare persone verso le quali senti un senso di ammirazione e stima profonda. Ho conosciuto diversi genitori/accompagnatori di ragazzi che girano la penisola per praticare il tt. Molti come me devono fare i salti mortali, non sempre riuscendoci, per cercare di non condizionare il figlio con atteggiamenti critici. "Questo non va, lì hai sbagliato"... ecc., di fatto sovrapponendosi al lavoro del tecnico.

Giulio Rossini ha insegnato col suo esempio (niente é più incisivo dell'esempio), che il ruolo del genitore é ben definito: sostenere e consolare nella sconfitta e riconoscere i meriti nella vittoria, in un senso di grande condivisione. E' di altri la funzione del cazziare e del correggere.

Per me é stato IL modello che purtroppo non sempre sono riuscito ad imitare.

Ho un'altro bel ricordo di Giulio. Non ricordo se ai C.I. di Terni 2007 o ad un torneo nazionale, sempre a Terni, egli partecipò come giocatore. Feci il tifo per lui dalla balaustra e mi complimentai per il suo bel rovescio. Si schermì senza darmi la possibilità di continuare, anche la sua umiltà era rara e disarmante.