Formia pro e contro...

......questo l'aspetto negativo(?!?),l'aspetto positivo,invece.....?
Solo per capire,non per condannare
stima,stima,stima
ettore

--- Messaggio Unito Automaticamente, 16 Gen 2017 ---

Per fare un balzo in avanti occorre prendere la rincorsa...
è importante,però,sapere dove e come mettere i piedi.Qualcuno ci ha mai pensato?
ettore

 

Nella mia conoscenza molto parziale del Sistema Francia, ragionavo su come agli ottimi risultati raggiunti a livello giovanile fossero seguiti altrettanti risultati senior, almeno a livello europeo.

I Centri francesi, almeno nella prima fase di avviamento agonistico, sono di convivenza interdisciplinare e frequentati da tanti ragazzi e ragazze. Anche il tempo libero fa "qualità della vita" e motivazione. Se pensiamo che quando vanno a casa dal "collegio" i ragazzi girano l'Italia per il campionato..

A Formia non si allenano i senior più forti (Bobo, Mutti, Stoyanov) .. e nel contempo non ci sono tutte le federazioni che può sembrare ci siano a livello giovanile.

 

Pienamente d'accordo...

aggiungerei anche il tempo passato tra treni e viaggi in auto...oltre ai rischi connessi...sono giovani...

manco ci fosse malong come sparring...e wanliqin come allenatore.

 

Luigi Rocca non ha colpe se è da solo.

Piuttosto me la prenderei col part timer a 36.000 euro annui, il negazionista del Talento.

P.S. : non sparare sul povero Don Petracca.

 

Nemmeno il negazionista ha colpe...

colpevole è il consiglio fitet che ce l'ha messo...e i ragazzi ne pagano il prezzo.

Propongo di dare al negazionista 40 mila annui, purché rimanga a casa sua.

 

......di aspetti critici ne abbiamo evidenziato a josa,altri ne sono emersi via via da soli.Per favore su questi aspetti focalizziamo e sensibilizziamo l'attenzione di tutti.Chi ha delle ricette,consigli,alternative non semplicistiche,delle dritte,insomma che possano ricostruire un'ambiente più consono alla collaborazione e ad una ristrutturazione,senza gettare via il bambino con l'acqua sporca(*),si faccia sotto,o meglio carico di farci conoscere tutti i possibili interventi migliorativi e praticabili,se non nell'immediato,entro un ragionevole tempo per attuare un decisivo cambio di rotta.Qualcosa è trapelato,ma si dovrà insistere.
(*)il problema è il bambino,allo stato attuale c'è poco "ricambio",ovvero dove ne troviamo altri sufficientemente dotati (....)ed egualmente disponibili a frequentare posti così mirabilmente descritti?Anche la lontananza da casa quanto inibisce altri futuribili e potenziali giovani speranze ad imbarcarsi in progetti simili?
L'esperienza, colà maturata,pure non va dissipata,ma ulteriormente potenziata e "condivisa", magari in Progetti più circoscritti nel tempo e nello spazio.E' possibile?
ettore
...chissà che qualcosa di tangibile emerga.Magari ci diranno che i tempi non sono maturi,epperò.....
saluto e stima
ettore

 

Speriamo che non ci sia qualche epilogo come Fiuggi, modello fallimentare, riprodotto a Formia. Scianni ripeteva sempre che i giocatori devono essere seguiti a casa loro. Solo che lo ha detto ma non lo ha fatto, tranne che per Castel e Torino. Bisogna allargare la presenza sul territorio, ma con tecnici seri, preparati e affidabili. Se bisogna regalare qualche stipendiuccio, si trovi altra collocazione.

 

Glielo ha chiesto Malagò, di cui Sciannimanico è stato provvido grande elettore. Così le cambiali erano due. Ma se le è giocate con la mancata qualificazione olimpica e il caso Stefanova.

 

trovo interessante la discussione . affrontare l'importanza o la necessità di un centro di specializzazione alto livello (che sia alto alto alto) è da valutare . Valutazione di molti aspetti ... politici, economici e tecnici, vero, ma saranno valutazioni migliori dopo alcuni anni di lavoro.
ha ragione pure QDL che vi è maretta anche presso Insep da parecchio ,da quando è cambiata la guida politica gli obbiettivi tecnici sono diversi non vi è più il vecchio direttore tecnico e comunque attenzione che la generazione di atleti sul tipo Angles , robinot , etc non è semplice da ricostruire ogni due o tre anni. Occhio anche a sedersi sugli allori.... tanto più che vi è anche in seno della FFTT una vera pietra dello scandalo (per dire) che ha minato le fondamenta del valore tecnico dell'insep. I risultati ecclatanti di Antoine hachhard che nulla ha a che fare con Parigi.

 

Bisogna allargare la presenza sul territorio, ma con tecnici seri, preparati e affidabili.
C’è chi affida le speranze di miglioramento del proprio gioco all’acquisto di una nuova e rivoluzionaria racchetta(e anch’io lo facevo a inizio “carriera”,quando scoprivo le potenzialità dei primi rivestimenti in gomma acquistati nei negozi della Standa,per capirci molto tempo fa) ,c’è chi s’ affida all’aumento della mole di lavoro in palestra, tradotto in schemi memorizzati alla perfezione e cesti di palline ripetuti a profusione, c’è chi assomma tutti gli elementi descritti in un mix ritenuto ottimale per le future sfide al tavolino(verde) di competenza.Magari il tutto condito con un pizzico di novità carpite dai campioni più in voga su You Tube e riproposte pari pari agli attori di casa nostra,senza valutarne a pieno limiti e potenzialità.
Ma ciò,come risulta dal riscontro evidente della realtà, non basta per le sfide internazionali,
cui la nostre rappresentative nazionali,tecnici e giocatori, sono chiamate ad affrontare.Ancora non basta.
Allora che fare?Di solito,in simili situazioni,dò più affidamento ad un vecchio detto che circola dalle mie parti e che suona così:”Hai battuto tutte le vie possibili e non sai più che strada pigliare?E’arrivato il momento di fermarti e affidarti ad una buona teoria”.Già.Quale teoria?

La teoria ,per definizione ,oltre che essere multitasking,è anche onnicomprensiva.Tocca diversi elementi,o discipline,apparentemente lontane,ma finemente interconnesse :anatomia del corpo umano,leggi fisiche relative al movimento e alle potenzialità delle leve di tutto l’apparato locomotorio(quante ne mettono in atto i nostri migliori giocatori e quante,invece,i cino- giapponesi che si disputano le medaglie e i podi?),la preparazione fisico-altletica adeguata in funzione della specificità dei colpi e dei gesti tipici e atipici del nostro sport(quanto è simile,o anche no, il gesto del top,rispetto ad un gancio mutuato dal mondo della Boxe?),lo stato psico- fisico,…..poi ,di conseguenza a tutto questo,gli aspetti tattici e anche strategici se conosco bene la realtà estera(ahinoi di altissimo,stratosferico livello)che vado ad affrontare.
Poi certo,anche l’abbigliamento,mezzi,attrezzature e quant’altro.Dove dobbiamo migliorare?o almeno provarci?

Io non metto in dubbio la serietà e l’affidabilità dei nostri Tecnici addetti all’allenamento e addestramento tecnico dei nostri migliori giocatori nazionali.Bisognerà,però, prepararsi in modo diverso per reggere la concorrenza..Direi molto,molto studiare per comprendere e di conseguenza attuare contromisure efficaci per giocarcela là….e non solo a casa nostra.
La Commissione Tecnica di fresca nomina,che poi più o meno ricalca quella precedente,è conscia di questo impegno?Ce la può fare da sola per supportare tutto il nostro movimento,desideroso di migliorarsi a tutti i livelli?Perchè poi è facile lamentarsi e criticare,magari l’ultimo anello debole della catena, che proprio non ce la fa.Dibattito aperto a tutta la categoria e non solo!
ettore[/QUOTE]

--- Messaggio Unito Automaticamente, 20 Gen 2017 ---

[/QUOTE]
Attenzione che il risultato finale non può essere misurato sulla casualità di un campione che può nascere o non nascere,o chissà quanto tempo si dovrà aspettare ancora, finchè ne nasca un altro,ugualmente “dotato” a quello che l’ha preceduto.No,il risultato è lì tangibile,misura la forza e la bontà(Chapeau!) di tutto il tennis tavolo transalpino, in grado di garantire ricambio di qualità al movimento di vertice,che sappiamo ben figurare agli Internazionali di ogni dove e in tutte le categorie(discorso femminile a parte).Una parte rilevante di questo merito,va,a mio parere,ascritto alla fattiva collaborazione(e non uguale,"piramidale" condivisione) d’intenti fra Tecnici all’avanguardia,oltre alla messa in atto di misure certamente concorrenziali,ma equamente distribuite e innescate fra i vari club pongistici o Centri federali,senza privilegiare i soliti noti,o uno in particolare.Che poi se vogliamo rappresenta il sale e il lievito buono di una sana e gustosa panificazione.
I nostri forni,caldi, sono in attesa.
ettore