Fino a che livello si può arrivare senza allenatore?

E' vero, ora è più difficile perchè il livello tecnico generale è più alto.
Questo significa anche che è più facile avere qualche buon giocatore nelle...vicinanze e poter copiare, imitare, noi, purtroppo, non avevamo alcuna possibilità non solo di vedere i "grandi", ma i nostri ...colleghi erano scarsoni e storti come noi.

Terza categoria si può arrivare sicuramente, anche senza allenatore, basta allenarsi...magari parecchio.

Per quanto riguarda traguardi più alti, prima di tutto bisogna vedere...io penso che Mutti sarebbe diventato seconda lo stesso, anche se non di più e in tempi moooolto più lunghi...dipende dall' impegno, dalla volontà e dalla voglia di sacrificarsi, dai tempi (senza allenatore i tempi diventano molto lunghi ovviamente e le possibilità limitate) e anche dal talento e dalla capacità di imparare del...soggetto.

 

secondo me però dipende anche da con chi ci si allena...

 

Senza dubbio. Come si vede, per esempi, Bobocica, dopo un anno di Germania, incontri ad alto livello e allenamento pure è ritornato più forte, questo vale anche per un terza o un NC.

Se poi uno non ha talento, non ha allenatore e si allena in un paesello sperduto di montagna con sparring scarsoni, sai come dicono (credo dalle parti vostre)...chi nasce poverello e sfortunato...

 

Poi ragazzi bisognerebbe aprire un capitolo che andrebbe a presentarsi particolarmente vasto..: Cosa si intende per "Allenatore"??

Quale umano e con quali qualità e definibile come tale? nel largo range di possibilità (varie tipologie di allenatori) quale è più indicato?

Ecco.. bisognerebbe anche stare attenti a questo problema per non rischiare di incappare in "falsi allenatori" .... o ... in giocatori che tutto sommato cercano di aiutare un bambino a crescere (decentemente) anche senza essere "veri allenatori" e magari riescono anche un pelo meglio dei suddetti..

Mago tu ne sai qualcosa.. con tutto quello che hai visto da noi.. a proposito di falso allenatore..

 

Si, lo so...diciamo che perlomeno anche persone del genere sono ammirevoli, nel senso che almeno si occupano dei ragazzi; come dico sempre, l'importante è che ognuno si renda conto di quello che sa fare e quello che non sa fare e limitarsi modestamente o meglio, realisticamente, a quello. Invece spesso c'è chi sa molto poco (e purtroppo in paese dilettantistico succede spesso) ma pretende di dire la sua anche dove non dovrebbe, fino ad arrivare a quelli che sanno un po' di più e che quando camminano sembra non tocchino per terra, tanto sono gasati...

Parlando con i dirigenti della Fitet, ho auspicato a San Gemini una lavoro di preparazione di allenatori in giro per le varie regioni; se le squadre hanno allenatori troppo...poco preparati (seppur armati di buona volontà) allenano ragazzini che crescono con difetti rilevanit e poi, a 14 anni è tardi per correggere sbagli che sono ormai nel DNA del giocatore e molto difficili da cancellare del tutto.

 

Vero Mago, pero' ai tuoi tempi oltre al fatto che non c'era una tecnica cosi' raffinata, c'erano anche molti meno giocatori.
Due miei compagni di squadra che erano terza categoria, ora sono dei quarta abbastanza forti ( e non sono anziani, 42 e 36 anni ) cio' significa che al giorno d' oggi c'e' un numero maggiore di giocatori tecnicamente piu' preparati: tutto questo porta sicuramente al miglioramento piu' veloce e generalizzato del neopongista, ma dall' altro lato lo mette in competizione con pongisti piu' esperti e tecnicamente molto validi.
Per questo motivo ritengo che sia molto piu' difficile e raro gia' diventare terza categoria, diventare seconda e' un fatto straordinario ( magari con un pongista che inizia cmq alla giovane eta' senza allenatore, di certo e' piu' difficile se non impossibile per uno che inizia come me a vent' anni ).

 

Senza dubbio.Io ho iniziato in epoca di giocatori più ...difettosi...con allenamento e costanza si riusciva a battere tanta gente che era limitata tecnicamente, oggi trovi anche nei quarta giocatori non male dal punto di vista tecnico e quindi risulta tutto molto più difficile. Da tenere presente però anche che oggi tanti imparano cose buone, ci sono tanti da imitare e tanti allenatori, noi non avevamo NESSUNO da copiare tecnicamente...
Beh, ora io non gioco quasi più e vado giù, ma sono sempre seconda, poi l'amico Urizio,Teatino, Roncolato, Curarati, Cerretti, Malpassi ,Troilo, che sono sempre intorno al seconda scarsi o terza...

Io sono convinto che, se cominci a 12 anni come me (purtroppo...quanti anni buttati via a tagliare con hard bat all'oratorio) e ti alleni come un matto, copiando da altri (hai molte più possibilità di noi) si può arrivare seconda scarsi, certo più difficile di una volta. Certo che se cominci a 20 anni...ehehhe..quasi impossibile.

 

Aggiungerei una variabile, che è il fatto di avere tante alternative che possono distogliere i ragazzi.

Una volta c'era molto meno e non ci stancavamo di giocare tutto il pomeriggio tutti i pomeriggi.... adesso se vuoi fare giocare un ragazzino prima gli devi fissare un appuntamento.... trovare un buco tra calcio e karate..... poi forse viene a fare due scambi.... se non ha altro da fare

 

Vero. Meno tempo a disposizione, distrazioni di ogni genere e differenza di...impostazione mentale, disponibilità a soffrire per uno sport difficilissimo, allenamenti spesso in poche persone (due o tre...niente di strano...)...mi ricordo che eravamo anni luce distanti dai più bravi e senza reali possibilità di fare gran che...ma avevamo in testa la ferma convinzione che ci saremmo allenati fino a cadere collassati, ma avremmo combinato qualcosa...e questo abbiamo fatto (oltretutto sapendo che, senza tecnica, non avremmo mai fatto nulla di ...grande) per anni, non per mesi...anzi, per decenni...
Qualcuno dice che oggi è più difficile perchè il livello tecnico è migliore, ed è verissimo, però penso che anche questa mentalità, al giorno d'oggi (vedo i ragazzini abituati..bene e spesso orientati più al divertimento)sia diversa..

 

è sempre un piacere leggere i tuoi interventi.

 

Sono più che d'accordo anch'io.
Forse anni fa arrivare 2^ era più semplice, non tanto per la minore evoluzione tecnica, quanto per la forza di volontàdei ragazzi, che era molto maggiore.
Oggi vedo pochissimi ragazzi veramente determinati, il resto o si annoia presto o alla prima difficoltà preferisce lasciar perdere.
Per cui questa gran voglia di passare ore sul tavolo, e migliorare senza una guida tecnica, bisogna cercarla col lanternino.

 

A parità di talento,sicuramente con un buon allenatore che ti segue e che sopratutto ti insegna le basi e ti imposta bene può fare la differenza...è da intendersi poi se l'allenatore ti segue costantemente tornei e campionato...cmq si, fa la differenza.

 

"Può"...

 

Io ho messo 4° categoria perchè mi rendo conto che senza un allenatore non sarei riuscito neanche a giocare bene i d2...Poi ci sono delle eccezioni, ma che sia normale arrivare a 3° o 2° non penso proprio

 

A me è successo (probabile non la valessi) di raggiungere la posizione n. 46

 

..e hai detto pippete!

 

Considera però tre aspetti:

A) Il mio sport, da ragazzino, era il tennis, che ho avuto la fortuna di poter imparare da un gran maestro (il cui nome è Ugo Forti) in una signora scuola. E credo che l'esperienza mi abbia agevolato non poco nell'approccio al Tennis da Tavolo.

B) Mi ci sono voluti oltre vent'anni.

C) Non è detto che la valessi.

Buon Tennistavolo

 

in italia il livello è basso, senza allenatore puoi diventare anche prima categoria

 

Tzugune

 

scusa, che vuol dire?