Finale all japan 2018

Inserisco le ultime finali dell all japan un Harimoto veramente in crescita pazzesca molto notevole per la sua età

 

6:00... Semmai la pallina girava poco...

Femminile...
III set 10-0... servizio sbagliato per non umiliare?
Io credo di sì...

 

Includo la finale completa molto interessante vedere anche i tempi

 

Mi scusassero.... ma perchè molti spettatori indossano mascherine??

 

Ai mondiali ha perso 3-0 dall inglese liam pichford. ......con il suo gioco super anticipato può potenzialmente battere tutti...ma complice la giovane eta se non è in palla al 100 % gli scivoloni sono dietro l angolo.

 

Perché hanno il raffreddore...e un senso civico a noi sconosciuto

 

Harimoto.
Campione è.Un gioco di eccelsa mobilità,unita a così tanta potenza è difficile da riscontrare anche fra i più titolati giocatori del gotha pongistico.Tanto che è lecito chiedersi,lui così giovanissimo, riuscirà a confermarsi un giorno campione mondiale assoluto?Glielo auguro,credo con molti altri,che tanto seguito fra i giovanissimi e notorietà interplanetare apporterebbe al nostro sport.Genitori e allenatori hanno creato un modello simil- robot,difficilmente replicabile,che sul tavolo e dalla riga di fondo,al mittente tutto rispedisce con veemenza ed estrema precisione.Han voglia i suoi avversari di mettergliela corta,cortissima,allargata di lato,dritto,rovescio o stretta stretta fra gomito e pancia,Mizutani in tutti i modi ci ha provato,lui che è fra i primi 5-10 al mondo.Non c'è nulla da fare,non si fa mai cogliere impreparato.Ma a che sorta di allenamento lo hanno sottoposto?Impressionante, associa la velocità naturale di un ragazzino,alla reattività che neanche un adulto nel pieno della forza fisica riesce a spingere come sa fare lui.Prima di ogni colpo riesce a posizionare al millimetro i piedi(secondo me il segreto del suo gioco)in funzione del colpo preventivato, per assestare la necessaria falcata,scatto e saltello anticipato sulla sfera da colpire,sembra una palla di gomma o se vogliamo si comporta come un gatto vorace cui nessun topo o pallina riesce a sfuggirgli dal rettangolo di gioco. Nel contempo anticipa e attacca con estrema naturalezza tutte le volte che lo desidera.E poi come fa ad angolare in quel modo,sottoponendo gli avversari ad un incessante gioco incrociato?
Reggerà?Secondo me,è già al top della sua giovanissima carriera,difficile prevedere un'ulteriore sviluppo tecnico,comunque entro un paio d'anni,già così potrà vincerà sicuramente moltissimo.Più avanti possiamo solo porci domande sulla sua tenuta fisico-mentale,se crescerà in statura,riuscirà a mantenere l'equilibrio fra peso,dimensione del corpo che si modifica e muscoli scattanti come adesso? Anche questo aspetto andrebbe soppesato,rispettando i tempi di ciascuno al fine di massimizzare la prestazione in vista dei massimi traguardi.E in Cina ho già intravisto qualche puledro scalpitante,tenuto un po' a bada nelle retrovie, che il nostro Harimoto se lo ritroverà sulla propria strada.
Non importa per il futuro si vedrà,godiamocelo come sa giocare adesso.
Si potrà mai fare un gioco simile al suo?E' replicabile dalle nostre parti?Qualcuno ci ha pensato?Il sogno
inconfessabile di molti Tecnici,azzurri e non?
stima ettore

 

Io teno per la sua tenuta mentale: esultare cone fa lui dopo ogni punto lo trovo negativo e sintomo di una insicurezza interiore. Inoltre esultare dopo un errore anche gratuito dell'avversario, sarò io forse un vecchio romantico , ma lo trovo estremamente antisportivo e diseducativo per le nuove leve. Poi anche lui ha i suoi alti e bassi: ha perso 3-0 dall'inglese nella gara a squadre....

 

Perchè lo fa?
(articolo adatto a chi sa reggere una lettura oltre le tre righe)
Credo di dover dare una mia interpretazione, non una giustificazione.Conosco almeno un 6-7 pongisti che lanciano gridolini di soddisfazione con il pugno sollevato in aria per ogni punto fatto ,si esaltano fino ad arrivare a sbeffeggiare con il loro comportamento i malcapitati avversari, oppure danno segnali di insoddisfazione e di nervosismo che possono arrivare a ...gesti irreparabili come scalciare transenne , rompere in modo irreparabile la racchetta, con guaito finale o ...o....
Nel tennis personaggi simili sono conosciuti, spesso li lasciano fare se non trascendono, se stanno nei limiti consentiti.Certo non sono da prendere come buon esempio di galateo.Poi gli arbitri chiudono un occhio per consentire che il gioco, lo spettacolo vada avanti.Perchè non penalizzano maggiormente questi atteggiamente scorretti e poco amati anche dal pubblico imparziale, che vorrebbe assistere ad un incontro fra gentiluomini e non fra beluini gradassi?
Chi ha giocato sa che non tutti riescono a dominarsi e arrivati ai punti che scottano, certuni partono per la tangente, pronti magari a chiedere scusa subito dopo.
Prendiamo Harimoto, finita la partita diventa un 'altra persona, civilissima persona, pronto ad inchinarsi di fronte all'avversario e genuflettersi, ringraziando e salutando il pubblico.E allora? Nella palestra che frequento conosco anche un paio di giocatori che si lasciano andare ad atteggiamenti un po'fuori dalle righe e non certo sovente come il ragazzotto giapponese,ma di tanto in tanto, per il resto educatissimi e dal comportamento pacato e sereno con tutti.
Harimoto ,però, gioca ogni punto allo stremo, credo ai massimi livelli consentiti dalle sue capacità e dalla sua giovane età.Per condurre il suo mirabile gioco si sottopone ad una summa di gesti meccanici,ma anche calcoli millimetrici nel dirigere corpo, racchetta e pallina, adattamenti in simultanea agli stimoli e alle contro-azioni provenienti dalla parte avversa, oltre alla difficoltà di stare incollato al punteggio, mantenere la mobilità necessaria e la lucidità fino in fondo, un coacervo di emozioni non so quanto sostenibili anche per un supercampione. Il tutto sotto la direzione della sua "capa", il cervello che deve sottendere,controllare e dare ordine passo dopo passo, punto dopo punto, al susseguirsi alternato della partita.E quando deve governare una superprestazione deve necessariamente ricaricarsi, alimentarsi ancora e ancora prima di scaricarsi del tutto,in una parola ossigenarsi per dare risposte sempre all'altezza, ma anche alle aspettative di genitori,allenatori , fans e pubblico incollato alla tv. Insomma la richiesta comincia a farsi pesante, sempre più pesante e ossessiva,dimenticando o relegando l'atto importantissimo del respirare, fatto come dovrebbe esser fatto, seguendo necessità e regolarità. Non c'è tempo,altre azioni incombono, l'arbitro non aspetta, l'avversario è già lì pronto con la palla sollevata dalla mano, mancano due soli punti, questo punto guai a perderlo, respirerò dopo.Quando? Dopo,dopo....Il corpo, il cervello,
lo scorrere del sangue, il cuore possono aspettare fino al sei pari, al nove pari del terzo, quarto, quinto,
o sesto set, per ritrovare un battito regolare e poter dominare tutte le emozioni e darsi una calmatina?Allora che succede in questo caso?
Come si può fare ? seguono tre ipotesi:
1)Abbassare di un po' ritmo e momenti apicali della prestazione (succede ai miei amici in palestra);
2)Ossigenarsi a lungo e con calma, finchè sangue e cervello, per rendere al meglio, riacquistano le caratteristiche e le proprietà simili cui erano abituati in situazione di non stress ad inizio partita(facile durante le partite di allenamento);
3)Gridare, dare in escandescenze, sbuffare, trovare tutte le scuse per parlare, parlarsi a voce alta,drighignare i denti, spaccare figurativamente tavolo da gioco con transenne e rete compresa con tutto il fiato a disposizione rimanente,darsi del somaro,che altro?allontanare con significativo gesto della mano l'arbitro e la sua ultima chiamata sicuramente di "parte", rivolgersi all'avversario, al suo allenatore o anche verso i suoi compagni di squadra con gesti denigratori o sbeffeggianti, di solito accompagnati da strani miagolii come fa il gatto che deve allontanare il cane da sotto l'albero, insomma tutto quanto ritorna utile per espellere a viva forza l'ultima esalazione di fiato o la residua bollicina di aria incagliata in gola, per ricaricarsi in automatico e nel tempo più breve di preziosissimo ossigeno(ovviamente tutto ciò non tiene conto del "fair play",ma entro i termini consentiti dalla situazione in piena emergenza).
Quale modalità seguirà o è solito seguire il nostro gentil campione dagli occhi a mandorla?
Quali suggerimenti possiamo dare ai nostri amici in palestra che ogni tanto si lasciano andare?
stima ettore