Fairplay

Raccontate , se vi è capitato di assistervi,un episodio di fairplay durante la vostra esperienza agonistica per dimostrare anche che il nostro sport è è e continua ad essere frequentato da sportivi veri dando esempio ai giovani.

 

Credo fosse l'anno 1985 o 1986, non ricordo esattamente. Per motivi di lavoro, mi trovavo negli Emirati Arabi (Abu Dhabi) e, a parte qualche partita di tennis tavolo amichevole al Club del Intercontinental Hotel, cercavo qualcosa di piu' 'agonistico'.
Un giorno capito su un avviso (lingua inglese) che annunciava un torneo 'open', proprio ad Abu Dhabi e, mosso da molta voglia ma non molto allenamento, decisi di partecipare.
Grazie ad un po' di esperienza maturata negli anni 'agonistici' feci qualche turno sino a capitare su un giovane talentuoso (ma soprattutto ben allenato) che, nonostante i miei sforzi, mi sconfisse decisamente.
Dato la mano, me ne stavo andando quando lo stesso atleta ritorno' con il suo allenatore, un siriano che parlava benino l'inglese. Quest'ultimo mi fece partecipe della 'gioia' del suo atleta nel vincermi ma, nello stesso tempo, il rammarico di non poter contare nel suo Club avversari cosi' tosti e coriacei. Lo ringraziai per queste belle parole ed espressi il desiderio di aiutare il Club con la mia modesta esperienza. Di fatto, divenni il beniamino di questo Club (Al Whada Club) ed ebbi la possibilita' di allenarmi regolarmente con giovani promettenti e simpatici di cui, ancora oggi, serbo un ricordo indelebile.