Emotivita'..allenamento

ai piu'esperti chiedo"come allenare la"testa" alla partita?ho un amico in palestra che riesce sempre a trasferire in partita la'tensione agonistica 'che accumula prima della gara...e gioca con un ragazzino alle prime armi allo stesso modo in cui gioca con un avversario palesemente superiore....e pur avendo un repertorio non completissimo riesce sempre a vincere.Io invece soffro del prepartita e mi faccio tante di quelle pippe mentali che...o mi tiro il braccio o faccio meta'delle cose che faccio in allenamento abitualmente...non riesco a conservare la 'freddezza'per giocare come so.Le partite migliori le faccio quando so che l'avversario e' superiore...allora mi lascio andare e capita che vinco pure...esiste un modo a parte lo psicologo per 'allenare'questo aspetto??ps...sto sport e'davvero complicato...pero'che bello..

 

Nel tennistavolo non è proprio facile. Per esempio può capitare che sei superiore in tutto all'avversario tranne in 'un unico punto debole'. L'avversario ti gioca tutto lì ed è facile andare in tilt di testa.

Come faccio io a superare l'emotività? Cerco di giocare in modo molto LOGICO: 'se l'avversario fa A, io faccio B...Se l'avversario fa B, io faccio C.'
In ogni caso devi essere grato al tennistavolo perchè ti permette di 'allenare' la testa, se perdi non ti succede niente. Poi questi allenamenti ti saranno utili nella vita di tutti i giorni, come al sottoscritto.

 

Infatti l'allenatore deve essere anche un po' (anche più di un po' a votle, con e persone emozionali o...teste calde) psicologo. Il fatto di giocare bene con i più forti, tentennare con i pari e avere paura dei più deboli è un fatto... fisiologico, è ovvio che con i migliori non si ha nulla da perdere, con i pari devi metterti in gioco veramente e con i deboli rischi la figuraccia, è normale, tutti sentono questo. Mi ricordo in un torneo a Stoccarda, l'amico Dimitri Mazunov doveva giocare con uno sulla carta parecchi inferiore. In realtà Daniel Horlacher (seconda lega tedesca) non era per niente debole, si allenava sempre co noi al cento di Sonntheim e Mazunov lo sapeva benissimo. Infatti si guardò bene dall'impegnarsi al massimo...faceva il goliarda, rideva, cercava di scherzare con l'avversario con l'aria "tutti sanno che sono superiore, giochiamo senza impegnarci"...ed era paura, perchè quando il Daniel tirava, l'altro non lo vedeva, quindi si vedevano i sorrisi ...forzati: capisci ? Se uno che era nei primi 12 d'Europa fa così...è ovvio che è una cosa che possono fare tutti. Purtroppo per inesperienza il Daniel si lasciò irretire dall'atteggiamento e ne fu parecchio smontato e perse, ma con qualche brividino per il furbo Dima.

Il punto è attenuare le differenze di mentalità nei tre casi. Per questo ci vuole allenamento mentale (parlo anche di questo al mio corso, ovviamente, è fondamentale e pure di flessibilità in partita, comportamento quando c'è fortuna dell'avversario, nei punti decisivi, tattica,adattamento, soluzioni, versatilità etc) e non viene da un giorno all'altro.

 

Ahh...allora non mi devo proprio preoccupare!

 

Se giochi contro Dimitrij Mazunov sei inferiore, sulla carta !

 

Intendevo, se succede pure a Mazunov, me ne faccio una ragione se capita anche a me! e pensa che io che ne stavo facendo una tragedia!

 

Si lo so, ho capito, intendevo solo fare la battuta che sei inferiore solo sulla carta, magari se in partita dopo contro di te ha paura.....no, eh..dici?

Comunque si, scherzi ? Succede pure a lui, fatte le debite proporzioni di livello. Succede quasi a tutti, la situazione psicologica è originariamente la stessa, dopo la gente reagisce in modi differenti a "intensità" diverse. Quand'ero giovane sentivo anch'io in modo abbastanza limitato questa cosa, per esempio; ho capito che dovevo allenare la testa come i colpi. Ora, non me ne frega nulla contro chi gioco, gioco sempre uguale contro un quarta, uno del livello mio o uno della nazionale, sempre molto duro e determinato, anc he se gioco contro un nc. Ovvio che inpratica l'energia che ci metti non può essere uguale se giochi conto uno troppo scarso, ma si tratta di limitare...l'intensità dell'emozione.

 

Credo che sia proprio questo il vero valore aggiunto di un giocatore.

 

Avevo anche io lo stesso problema xchè volevo vincere a tutti i costi poi quando me ne sono fregato e ho cominciato a fare tornei come se mi stessi allenando è cambiato tutto: libera la mente e divertititi e sicuramente avrai risolto il problema

 

in torneo ci sono vari fattori che cambiano rispetto all'allenamento:

1) sei più teso, quindi più rigido, quindi meno preciso;

2) giochi con gente che non conosci, quindi non capisci bene come gira la palla.

3) sei più teso, quindi più lento e meno reattivo, quindi tirerai meno spesso a tutto braccio e più spesso a mezzo braccio.

per risolvere questi problemi l'unica soluzione è fare tanti tornei. Ma ci sono dei modi per aggirarli:

per aggirare i problemi 1 e 2, una soluzione è questa: in torneo gioca con un telaio e una gomma che ti diano più margine di errore. Questo significa più lenti, con più parabola (tipo t05 o vega pro), e che tirino più corto (non troppa catapulta).

per aggirare il problema 3, gioca con una gomma che tiri abbastanza forte anche quando colpisci a mezzo braccio, e che faccia girare la palla anche se tiri a mezzo braccio. (quindi non troppa poca catapulta, cioè non una cinese)

 

un bel grappino prima della partita e azzeri il problema.
il rischio è di arrivare in finale ubriaco, ma non si può avere tutto dalla vita.

 

...non passeresti il miniRaeLize

 

scusa ma il consiglio 1 e 2 non è in contrasto con il 3 ? o forse ho capito male io ? grazie

 

no, hai capito bene, devi trovare un compromesso, perché il problema 2 richiede non troppa catapulta e il problema 3 richiede non troppo poca catapulta.

 

Seguso ma tu il booster sei sicuro di metterlo solo sulla racchetta?

 

ah, è sulla racchetta che va messo?

io me lo spalmavo sul corpo...

 

Scusa Seguso, non credo sia una buona idea giocare le gare con una racchetta più lenta e comunque diversa da quella con cui ci si allena.
Suggerisco piuttosto di pensare prima, durante e dopo la gara, che è meglio perdere tirando e giocando bene, che vincere facendo 33 punti di palleggio. Almeno per chi tira...
Poi sul 4 pari in campionato, magari le logiche cambiano.