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Domanda su trasferimento atleta osteggiato da società.

Discussione in 'Regole e Regolamenti' iniziata da Sette, 19 Ago 2014.

Status Discussione:
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  1. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    bè cettamente ma se non mi lasci andare via un ragazzo o chiunque se ne voglia andare e non ha nessun contratto in corso a non essere corretto sei per primo tu...io mi adeguo al livello di STR.....gine che devo affrontare.
    In ogni caso un qualunque avvocato ottinene lo svincolo in 1/2 secondo con tanto di scuse da parte della società.........
     
  2. Sette

    Sette 'zzo guardi?

    Nome e Cognome:
    Omar Biagi
    Squadra:
    TT Forte Dei Marmi 2008
    Temo che non sia così semplice. Questi regolamenti sono abbastanza chiari e legittimano nettamente il comportamento della società.
    Ciò non significa che uno debba per forza fare la *****, ma come già detto, bisogna valutare caso per caso.
    Io dico solo che se una cosa del genere succedesse a me personalmente, dovrebbero iniziare a prepararsi all'inferno.
     
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  3. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    magari ora le cose sono cmabiate una ventina d'anni fà con il pallone le società piccole facevano le furbette ma per esperienza posso dire che appena mettivi di mezzo la possibilità di un legale si calavano le braghe ......:confused:
     
  4. Sette

    Sette 'zzo guardi?

    Nome e Cognome:
    Omar Biagi
    Squadra:
    TT Forte Dei Marmi 2008
    Ma il problema secondo me sono le società grandi, non quelle piccole.
    E' relativamente facile giustificare una richiesta di passaggio da una piccola a una grande, dove puoi far valere le prospettive di miglioramento, i campionati di serie maggiore da disputare, lo staff tecnico più qualificato etc.. ma al contrario? O fra due società che più o meno si equivalgono?
     
  5. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    il punto di base è che di solito la società da cui vai via dice che ha investito su di te.
    Ora la questione è "che lo dimostri" se l'atleta è un valore aggiunto da cui fà fatica a staccarsi dovrà esserci un qualche trattamento particolare altrimenti è uno come gli altri inoltre altra questione se mi vuoi trattenere dovrai mettere qualcosa sul banco perchè se sono un valore aggiunto su cui punti dammi allora un valore reale se rimango a giocare con te.
    Anni fà la questione di fondo è che le società poco serie cercavano un po' di battere cassa con questo giochetto.
     
  6. senigallia

    senigallia Domenico Ubaldi

    Nome e Cognome:
    Domenico Ubaldi
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    Tennistavolo Senigallia
    Preparare un giovane è un lavoro lungo e faticoso perché richiede tempo, pazienza, dedizione. Per un giovane che raggiunge un buon livello ce ne sono tanti che smettono. È più semplice, per alcune società, "aspettare" che il lavoro sia fatto dagli altri, non investire nel vivaio ma negli sponsor e nella squadra (solitamente costituita da poche unità). Come si tutela la serietà e l'importanza del lavoro di base? La FITeT lo fa con il vincolo sportivo nei settori giovanili ed il principio secondo me è condivisibile. Poi c'è la forma e quella attuale non sembra avere molto senso perché è legata al quadriennio olimpico a prescindere dal tempo in cui un ragazzo è stato tesserato per un club e a quanto sia migliorato in questo periodo.
    Avendo concesso sempre il nulla-osta a chi l'abbia richiesto, mi rendo conto che ci siano casi e casi, difficili da racchiudere in una norma generale che contempli tutto. Il club investe tempo e denaro nella formazione dei giovani e quello che punta al "furto del lavoro altrui" (magari con il doping amministrativo) operano nello stesso ambiente, gomito a gomito. E' etico lasciar liberi scorrazzare quest'ultimi a danno dei primi?
     
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  7. silvio91

    silvio91 Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Silvio Russo
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
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  8. Sette

    Sette 'zzo guardi?

    Nome e Cognome:
    Omar Biagi
    Squadra:
    TT Forte Dei Marmi 2008
    Come già detto in precedenza, la questione presenta varie sfaccettature e personalmente non faccio fatica a capire anche il punto di vista di una società che forma un ragazzo e se lo vede poi andare altrove.
    C'è però da dire che spesso e volentieri il ruolo di primo formatore è assunto da società amatoriali e che l'altrove è generalmente una società più agonistica che possa garantire il salto di qualità, mentre credo che difficilmente avvenga il contrario (il caso da me proposto).

    Aggiungo un piccolo (mica tanto) dettaglio per far capire meglio la situazione di cui parlavo, sempre premettendo che la faccenda è più o meno risolta fra le parti in causa e che non mi riguarda nella maniera più assoluta, ma che credo sia un emblematico argomento di discussione:

    Questo ragazzo è cresciuto in una società dilettantistica, dove presumibilmente ha ricevuto gran parte della sua formazione, poi, immagino attratto dalle possibilità che offre una società più competitiva, si è tesserato (ricevendo il nulla osta, evidentemente) con questa e infine, dopo una sola stagione, ha deciso di cambiare nuovamente società, per motivi che conosco solo marginalmente, tesserandosi per una terza, di nuovo dilettantistica.

    Così a naso direi che la negazione del nulla osta non possa essere giustificata dagli investimenti fatti sull'atleta.
     
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  9. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Personalmente ho avuto esperienza al riguardo.
    TT Senigallia ha espresso un pensiero condivisibile.
    Personalmente a leggere certi interventi mi sembra ancora assurdo che si faccia una differenza fra società ritenute dilettantisiche "amatoriali" giustificandone l'operato rispetto "alle grosse" società etc etc....
    Il nocciolo della questione è diverso. Il principio è giusto ma siamo alle solite con certi ragionamenti "provincialotti".(senza offesa , nel senso che si guarda al solito nel proprio orticello e non con una visione più generale)
    Tutte e dico tutte sono società dilettantistiche sullo stesso piano con gli stessi diritti e doveri. Giusto Sacrosanto il diritto di aver la tutela di un "patrimonio" giovanile (almeno per coloro che han questa vocazione,e almeno fino alla fine del settore junior e non ogni 4 anni) , oltreche giusto anche aver l'indipendenza nel decidere se ,quando e dove investire le proprie risorse umane o economiche .... normale, succede in tutti gli sport (le società più grandi fanno anche campionati maggiori a volte son strutturate meglio...). Ci devono esser anche queste ultime ... una federazione non avrebbe senso se non ci fossero attività di alto livello .Il Fine della federazione sono (e del Coni) le medaglie olimpiche.... cioè dei risultati: ci son dei doveri quindi.Quello ad esempio di fornire un vivaio alle Squadre Nazionali. (e qui il discorso può arrivare ai comuni intenti e a collaborazioni)
    Essendoci passato devo dire che ogni "bega " si deve risolvere comunque ,cercando sempre di "accontentare"(spesso sapendo che la volontà della famiglia non sempre va nella direzione dell'interesse migliore per il giovane)ma soprattutto approfittando della situazione per affrontare e analizzare profondamente le motivazioni per fare eventuali correzioni societarie ( non è solo uno dei "tuoi" , ma è anche una risorsa per il movimento):Bisogna parlare parlare parlare comunicare sempre con famiglia- ragazzo sempre durante tutto l'anno ,anticipare ....
    Nella situazione attuale purtroppo negare un passaggio è come dire farlo smettere o fargli perdere un treno (un anno o più fermo a questo livello è assurdo)... dipende poi da caso a caso uno che ha i numeri scoccia di più rispetto a uno che che si sa non andrà da nessuna parte ... è un discorso un pò meschino ,purtroppo,ma realistico. Se proprio non possiamo considerarci società professionistiche perchè non lo siamo ,cerchiamo di esser almeno professionali come comportamento e determinare una "risoluzione scritta" in cui sia chiaro come devono comportarsi le parti in casi come questi. Ciò perchè la regola non tocca le tasche di nessuno(o quasi).... è come chi parcheggia in divieto perchè tanto nessuno gli dice niente e le multe non gliele fa nessuno.
    Sarebbe invece opportuno determinare una "INDENNITA' di FORMAZIONE" che abbia delle regole chiare e che renda tutti uguali (cioè non crei disparità di trattamento fra bravi o meno bravi come diritto- principio, bensì si basi su criteri oggettivi ,primo tesseramento, età ,classifica etc).
     
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  10. roberto28

    roberto28 Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Roberto
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    secondo me avendo avuto esperienza anche nel calcio, il vincolo è la cosa più assurda che ci possa essere. A me è capitato anni orsono di essere stato tesserato per una società di calcio di (allora interregionale poi scesa in promozione). Non giocavo più da 3 anni, e volevo giochicchiare la domenica in una squadra di 1 categoria dove facevo l'università. Ciò non è stato possibile perché la vecchia squadra non ha dato il benestare.
    Quindi per me è assurdo il vincolo, lo è ancora di più in uno sport dilettantistico, dove il guadagno non dovrebbe esistere....
     
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  11. RevanII

    RevanII Utente Noto

    Emblematico... vero che bisogna tutelare le società che inviestono, vero che l'iscrizione è un contratto in cui il vincolo sportivo è presente e quindi va rispettato... ma è possibile dunque che sia l'unico tipo di contratto?? Cioè, se voglio praticare uno sport sono obbligato a legarmi così indissolubilmente ad una società?
    Il diritto deve tutelare gli interessi legittimi di tutti. L'interesse della società qui mi sembra più che tutelato, quello del giocatore invece?

    Ripeto, secondo me bisognerebbe o creare diversi tipi di iscrizioni (esempio: una agonistica che mi dà diritto a strumenti di crescita superiore e che per questo mi "impone" di ripagare la società con la mia attività sportiva, e una dilettantistica che mi dà meno vantaggi ma non mi vincola) o differenziare le iscrizioni per tipi di società a seconda della loro natura. Sennò scusate è come se l'associazione "amici del pc" che si trova il sabato e la domenica a costruire calcolatori per diletto avesse gli stessi regolamenti della ditta "hardware and software" che è un'azienda vera e propria... oppure che tutti i lavori dell'azienda abbiano lo stesso contratto, con stessi diritti e doveri..... allo stesso modo mi sembra che ci siano società e società, e non è per discriminare nessuno, è perchè se le realtà sono diverse (per organizzazione e finalità) non ha senso che siano trattate in modo uguale... IMHO
    Le ho sparate lì, in realtà ovviamente ne so davvero poco di queste cose, ma una cosa è evidente: così com'è adesso il vincolo non va bene, semplicemente perchè da luogo ad ingiustizie di questo tipo...
     
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  12. silvio91

    silvio91 Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    Silvio Russo
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    E' tutto giusto quello che dici; solo che la questione si potrebbe risolvere anche solo predisponendo un ente federale che si occupi di queste controversie. Invece no, mesi e mesi di raccomandate, di telefonate con Roma per un nulla di fatto...morale della favola: non interessava a nessuno meno che a due ragazzini sfigati...
     
  13. mr friendly

    mr friendly Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    A.C.S.D. Sant'Espedito
    io penso che non ci sia niente di più brutto che cercare di trattenere dei ragazzi contro voglia,eticamente parlando. poi è chiaro che ognuno dovrebbe sempre farsi un esame di coscienza.
     
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  14. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Nulla è bello controvoglia. Per nessuno. Ma il tesseramento presso una società comporta diritti e doveri. A stagione finita se ne puó parlare. Sono gli svincoli a stagione in corso a porre istanze di responsabilità. Anche questo attiene all' etica. A meno di motivata incompatibilità ambientale decretata dagli organi competenti.

    Ma sono d'accordo che un presidente che non concede il nulla osta a stagione finita o ha pagato tutto di tasca propria oppure è un despota tiranno.
     
  15. mr friendly

    mr friendly Utente Noto

    Qualifica Tecnico:
    Allenatore FITeT
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    A.C.S.D. Sant'Espedito
    io parlo proprio dell'ultimo rilievo che hai posto.

    p.s. anche io sono un presidente
     
  16. roberto28

    roberto28 Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Roberto
    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    mi sembra, ma correggetemi se sbaglio, che il nulla osta in teoria ci vorrebbe anche a fine stagione....
     
  17. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    per i giovanili sì. Fino alla juniores. Prima addirittura fino all'under 21.

    Svincolo automatico l'anno delle olimpiadi.
     
  18. rico60

    rico60 gaula

    Nome e Cognome:
    federico bacci
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Una volta il consiglio federale si doveva occupava delle controversie e fare da arbitro tra società ed alteta ( oddio ?! ... nel consiglio federale neanche il rappresentante in quota atleti è esenta da conflitti di interesse per cui ... arbitro di cosa ?

    Ma hanno fatto prima, hanno direttamente cambiato i regolamenti ( suggerisco sempre di andarseli a leggere da soli e non di fidarsi di altro/altri giudizi).
    Consiglieri dissenzienti ? mah, boh .... probabilmente voto favorevole all' unanimità ?!

    Non esiste piu "un organo competente" in quanto non c'è più niente di cui doversi eventualmente occupare.
    la "motivata incompatibilità ambientale" non esiste più nei regolamenti ... e non solo questo.
    ( cioè, è come dire che, l'incompatibilità può solo essere immotivata e quindi perchè far sprecare mesi e mesi di raccomandate,telefonate cetc ..... all'atleta ?

    Pare che la prossima modifica preveda l'obbligo per l'atleta di presentarsi sempre sorridente in palestra e salutare ossequioso presidenti o loro prestanome.
    La vaselina può lasciarla a casa ..... ma poi non si lamenti se brucia ... sarebbe una lamentela immotivata.

    Chiaramente i presidenti potranno promettere qualsiasi cosa a inizio stagione ... e poi farsi una risata girato l'angolo.
    In questo caso non sarà possibile manco togliersi la soddisfazione di non essere più tesserato per quella società. Sei mio e qui resti, ne riparliamo a fine d'anno !
     
    Ultima modifica: 22 Ago 2014
    A silvio91 piace questo elemento.
  19. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Mi correggo: il vincolo è rimasto fino a 21 anni nonostante gli atleti oltre la juniores sono considerati seniores ai fini agonistici. Mah!

    Aggiungo che il C.F. delibera in caso di trasferimento di domicilio.
    Le controversie le dirime la procura federale. Ma visto che mi sono appena corretto, potrei sbagliarmi anche stavolta.
     
    Ultima modifica: 23 Ago 2014
  20. mendmax

    mendmax Utente congruo ed appropriato

    Nome e Cognome:
    massimo mendeni
    Il Vincolo Sportivo Dilettantistico rimane in vita | La Biblioteca del Tifoso "Bilanciato"
    Molto interessante il concetto di "Indennità di formazione" che premi i formatori e non danneggi l'atleta soprattutto se minorenne /dilettante.:approved:
     
Status Discussione:
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