Cosa fate di solito per concentrarvi...

...o motivarvi meglio durante una partita ? - state muti e vi concentrate su tattica e contromisure. - vi incitate da soli ad alta voce - scuotete la testa a ogni errore. - mollate qualche urlaccio e alzate il pugno. - usate un continuo turpiloquio -guardate il coach all'angolo. - pensate al pubblico che vi guarda. - controllate la gomma. - fate qualche rapido piegamento sulle gambe per sciogliervi/rilassarvi. Pensate... Cosa farebbe ora Jan Ove? - oppure...? . Thread aperto ovviamente anche a humour

 

quando riesco a stare concentrato sono molto silenzioso, difficilmente esulto... a volte nemmeno a fine match.
Agli inizi quando non ero in giornata, ogni palla steccata guardavo la gomma in cerca di risposte... poi un giorno la gomma mi ha detto "....'zzo gguardi!?... sei tu il minchione" da quel momento ho cercato la risposta dentro di me.... sto ancora cercando

una volta però è stata epica... completo black out al terzo set (conducevo 2 set a zero), mi sono ritrovato sotto 6-0 in men che non si dica, panico... chiesto il time out, mi sono messo seduto in un angolo dell'area gioco con l'asciugamani in testa (sembravo un monello messo in castigo dall'arbitro), ho fatto dei brevi esercizi di training autogeno e poi ho ripreso a giocare. Ho ribaltato il set e partita da 6-0 a 6-11, se non era per i miei compagni di squadra che esultavano mi ero messo ancora in ricezione servizio dopo la fine del match... peccato sia successo solo una volta

 

Ahhhhh ... Vero... La gomma si è' sentita incolpata ingiustamente...

 

Io di solito penso in silenzio e mi faccio le mie considerazioni senza alzare la voce, per non arrecare disturbo all'altrui concentrazione.

 

Bravo.concentrati bene anche prima di scrivere

 

Avevo scritto un post logorroico su una domanda simile se non sbaglio, non ci tengo a ripetere l'esperienza Perciò riassumo: per me concentrazione coincide sempre con motivazione (se ad una cosa ci tieni e la vuoi fare pensi solo a quella, impossibile distrarti), e la motivazione mi viene dal divertimento. Perciò quando sono agitato o poco concentrato cerco sempre di trovare il modo di divertirmi nel giocare.... come faccio quando la partita non è fisiologicamente divertente causa avversario/tipo di gioco che si sviluppa? Beh, di solito......... PERDO!

Per fortuna in compenso sono del tutto immune a confusione, schiamazzi, gente che passa, avversari che fanno sceneggiate...

 

Io se voglio concentrarmi e stare tranquillo mando via mio fratello perché ad ogni pallina che sbaglio non fa che dirmi dove ho sbagliato e cosa avrei dovuto fare.
So che le intenzioni sono le migliori ma dopo un po' fa solo innervosire

 

io mi parlo e mi rispondo durante la partita, una cosa del tipo: "o ma l'hai capito o no che quello c'ha la puntinata corta? Lo sai benissimo che non devi spingere troppo e la palla gliela devi toppare in pancia!" ....risposta: "o ma ti stai zitto sennó mi deconcentro!!!"....

 

Io 'urlo' in.... silenzio....

 

Ahhh.. sì... uguale! La mia donna dice che parlo con l'omino nel cervello!

 

Io solitamente ho un approccio alla partita sempre "allegro"... parto con un set di svantaggio e a volte anche due! Poi mi "auto-incazzaloro" e divento agonisticamente cattivo e a trasformazione avvenuta... si è finita la partita a mio sfavore oppure se riesco vinco!!! ma con i miei compagni di squadra con ossigeno e attacchi di cuore in atto!!!!!

 

Io lo devo ancora capire, anzi, accetto volentieri suggerimenti.
Quando giocavo a calcio riuscivo a dare tutto fino all'ultimo secondo (mi è capitato di "dare tutto" anche negli spogliatoi, a volte - no, non fraintendete, parlo di occhi neri- ) mentre nel TT esco sempre con la sgradevolissima sensazione di non essermi spremuto fino in fondo. Perché?

 

Una volta, da ragazzino, il mio coach, che era allenatore federale del livello più alto, mi raccontò di aver assistito a un convegno di allenatori europei il cui tema era, per l'appunto, la concentrazione in gara. Un francese stava tenendo una approfondita relazione sull'argomento, spiegando come, una volta raggiunto lo stato di concentrazione ideale, l'atleta riuscisse ad isolarsi completamente dal mondo circostante rimanendo immune ad emozioni esterne, ad esempio alla sua ragazza che entra in palestra nel momento decisivo del match. Un coach slavo (mi pare fosse Dusan Osmanagic) alza la mano e interviene: "E se nel momento decisivo del match la sua ragazza entra in palestra abbracciata a un altro ragazzo?"

 

Movimento rapido a distendere posizione prima del servizio: palla, racchetta e gioco a seguire.

 

Chiarissimo!

 

Eh! Le donne certe cose le capiscono prima degli altri
P.s. purtroppo lì dentro ultimamente è affollato di omini

 

E' ovvio che la capacità di concentrazione è determinante ai fini del successo , ed è derminante sopratutto nei casi i cui giocatori sono tecnicamente e atleticamente simili . Diventa meno pressante nei casi in cui i livelli tecnici sono differenti . Il giocatore più bravo , dopo che realizza che l'avversario non è competitivo per lui si distende , e cala in lui la concentrazione perchè non ha più motivo di temere , mentre quello meno dotado dopo un po si rassegna sapendo che comunque non può spuntarla. Questo in linea di massima è vero , anche se non in assoluto. La concentrazione rimane quella capacità di estraniarsi da tutto e da tutti tranne dalla pallina e dall'avversario. Quando si è sicuri delle prorie capacità in relazione all'avversario la concentrazione diviene una condizione naturale e secondo me arriva da sola anche se non ci predispone ad essa.

 

Attenzione all'Attonish Table Tennis: una sincronia di eventi che ti chiude in te stesso e non dai merito ai punti.

 

Galasso sei troppo forte.... il Nostradamus del forum..... scrivi in quartine e ogni cosa deve esser interpretata... e quando scrivi così la cosa più bella è che hai sempre ragione perché a posteriori si riesce sempre a trovare un senso per ogni cosa detta.....

 

!!!