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coronavirus

Discussione in 'Sezione Nazionale' iniziata da Tsunami!, 23 Feb 2020.

Status Discussione:
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  1. Alexander

    Alexander Ammazza puntini lunghi

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Se a qualcuno interessa vi segnalo questa pagina in cui potete vedere l'andamento del coronavirus in Italia/regione e comune, potete divertirvi a mettere le curve che volete confrontando le varie regioni.

    Monitoring COVID-19 evolution in Italy
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 23 Apr 2020, Data originale: 23 Apr 2020 ---
    In attesa dei dati Italiani, che confermeranno o smentiranno i dati ottenuti da altri studi europei, sembrerebbe che il trattamento con Idrossiclorochina da sola, e Idrossiclorochina + azitromicina non funzioni, anzi avrebbero gravi effetti collaterali al sistema cardiocircolatorio.
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 24 Apr 2020 ---
    Scusate se ormai la prendo come divulgazione scientifica, ma penso che più ne sappiamo tutti meglio è...come sempre dalla CONOSCENZA DERIVA L'OTTIMISMO

    Il post è tratto dalla pagina Coronavirus - Dati e Analisi Scientifiche su Facebook,

    A cura di Flavia Messina, PhD in Ocular Genetics and Pharmacology, Univeristy College Dublin, Editor della pagina

    Il nuovo coronavirus può attaccare diverse parti del corpo. A parlarne è un articolo pubblicato su Science con lo scopo di riassumere il percorso che il virus intraprende per infettare il nostro organismo. Il bersaglio? Non solo i polmoni.
    “La patologia può attaccare praticamente qualsiasi organo del corpo umano, con conseguenze devastanti”. Queste sono le parole del cardiologo Harlan Krumholz dell’Università di Yale, “la sua ferocia toglie il respiro” continua.
    A dispetto dei più di 1000 articoli scientifici prodotti fino ad oggi, un quadro chiaro sulla patologia COVID-19 è difficile da avere, visto che il virus agisce come nessun patogeno ha mai agito fino ad ora.
    Mentre il numero di casi confermati ha toccato i 2.2 milioni e il numero di morti ha superato i 150,000 in pochissimi mesi, clinici e patologi stanno lottando per capire che tipo di danno il coronavirus induce nel nostro organismo. Sebbene i polmoni rappresentino il bersaglio principale, la patologia può estendersi a molti altri tessuti inclusi cuore, vasi sanguigni, reni, intestino e sistema nervoso [1].
    INIZIO DELL’INFEZIONE:
    Come oramai sappiamo, l’infezione comincia con l’inalazione di particelle, chiamate droplets, infette da SARS-CoV-2. Una volta entrate nel naso, il virus trova terreno fertile per infettare l’ospite, in quanto le cellule di quest’area sono ricche dei recettori ACE2, bersaglio principale di questo virus.
    Una volta penetrato all’interno delle cellule, il virus sfrutta i macchinari presenti nelle cellule umane per replicare e produrre miriadi di copie di se stesso, che potranno invadere cellule adiacenti, rendendo l’intero organismo succube della presenza virale.
    I POLMONI:
    Se il sistema immunitario non riesce subito a difendere l’organismo, il virus comincia man mano a “spostarsi” lungo la trachea fino ad arrivare ad attaccare i polmoni, dove può portare a complicanze più serie. Le ramificazioni distali più sottili del tratto respiratorio, terminano in minuscole sacche colme d’aria denominate alveoli, ciascuna fiancheggiata da un singolo strato di cellule, anch’esse ricche di recettori ACE2.
    Normalmente, l’ossigeno dagli alveoli entra nei capillari, dove è poi trasportato nel resto del corpo. Ma siccome il sistema immunitario lotta incessantemente contro l’invasore, la stessa battaglia provoca una brusca interruzione del trasporto di ossigeno. I globuli bianchi, cellule in prima linea in questa battaglia, rilasciano molecole infiammatorie, chiamate chemochine, che a loro volta richiamano, in sede polmonare, più cellule immunitarie per colpire e uccidere le cellule infettate dal virus. Questa è la dinamica alla base della polmonite, che dà come sintomi: tosse, febbre, respirazione rapida e superficiale. Alcuni pazienti con COVID19 guariscono ma altri peggiorano in maniera rapida, sviluppando una sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS): i livelli di ossigeno nel loro sangue precipitano, fanno fatica a respirare. Nelle radiografie e nelle scansioni di tomografia computerizzata, i loro polmoni risultano bianchi (globuli bianchi, muco, cellule morte), anziché presentare la solita cavità nera dove l’aria dovrebbe essere accolta.
    Alcuni clinici sospettano che la forza distruttiva di questo virus sia in una risposta eccessiva da parte del sistema immunitario, nota come “tempesta di citochine”. In condizioni normali, le citochine sono molecole che guidano una sana risposta immunitaria, aiutando l’organismo a proteggersi dalle infezioni. Se prodotte in quantità eccessiva, però, possono diventare controproducenti: iniziano ad attaccare non solo le cellule infette ma anche tessuti sani, diventando esse stesse il motore trainante della patologia.
    CUORE, SANGUE E VASI:
    “Più guardiamo, più sembra plausibile che i coaguli di sangue siano attori importanti nel guidare la severità della malattia da COVID-19” afferma Behnood Bikdeli, della Columbia University Irving Medical Center.
    A Brescia, una donna di 53 anni è entrata nel pronto soccorso del suo ospedale locale con tutti i classici sintomi di un attacco cardiaco, inclusi segni rivelatori nel suo elettrocardiogramma e alti livelli di un marker sanguigno che suggerisce presenza di danno al tessuto cardiaco. Ulteriori test hanno mostrato gonfiore e cicatrici sul tessuto cardiaco e un ventricolo sinistro così debole che poteva pompare solo un terzo della sua normale capacità. Ma quando i medici hanno iniettato del colorante nelle arterie coronarie, cercando il caratteristico blocco che indica un attacco di cuore, non sono riusciti a trovarlo. Poco dopo, un altro test ha rivelato il perché: la donna era positiva a SARS-CoV-2.
    Il modo in cui il virus attacca il cuore e i vasi sanguigni è un mistero, ma decine di pre-stampe e articoli attestano che tale danno è comune. Un articolo pubblicato il 25 marzo su JAMA Cardiology ha documentato danni cardiaci in circa il 20% dei pazienti su 416 ricovera+ti in ospedale per COVID-19 a Wuhan, in Cina. [2]
    Oltre al cuore, la patologia sembrerebbe estendersi anche allo stesso sangue: tra 184 pazienti affetti da COVID-19, ricoverati in una terapia intensiva olandese, il 38% aveva sangue coagulato in modo anomalo e quasi un terzo presentava già dei coaguli, secondo quanto riportato in un articolo pubblicato il 10 aprile su Thrombosis Research. I coaguli di sangue possono rompersi e depositarsi nei polmoni, ostruendo arterie vitali, una condizione nota come embolia polmonare, che, secondo quanto riferito, ha ucciso alcuni pazienti COVID-19. I coaguli possono anche depositarsi nel cervello, causando ictus.
    L'infezione da SARS-CoV-2 può portare alla costrizione dei vasi sanguigni. Sono stati, infatti, riportati numerosi casi di ischemia a livello delle dita delle mani e dei piedi, ossia una riduzione del flusso sanguigno che può portare a dita gonfie, dolenti e a morte dei tessuti.
    La costrizione dei vasi sanguigni, a livello polmonare, potrebbe spiegare uno strano fenomeno che si è verificato in alcuni pazienti: alcune persone hanno mostrato livelli estremamente bassi di ossigeno senza tuttavia presentare il classico affanno. È possibile che il virus alteri il delicato equilibrio di ormoni che aiutano a regolare la pressione sanguigna, restringendo i vasi sanguigni diretti ai polmoni. Quindi, la carenza di ossigeno è più che altro dovuta al restringimento dei vasi piuttosto che agli alveoli ostruiti.
    Se la patologia COVID-19 si estende ai vasi sanguigni, potrebbe spiegare perché pazienti affetti da diabete e ipertensione, con danni preesistenti a livello dei vasi, hanno rischio maggiore di andar incontro a sintomatologie più gravi.
    RENI:
    La paura mondiale relativa alla carenza di ventilatori per i polmoni in fallimento ha nascosto la possibile necessità, su larga scala, di un altro macchinario: le macchine per dialisi.
    "Se queste persone non muoiono di insufficienza polmonare, muoiono di insufficienza renale", afferma il neurologo Jennifer Frontera del Langone Medical Center della New York University, che ha curato migliaia di pazienti COVID-19. Il suo ospedale sta sviluppando un protocollo di dialisi con diverse macchine per supportare ulteriori pazienti. La necessità di dialisi può essere dovuta al fatto che i reni, abbondantemente dotati di recettori ACE2, rappresentano un altro bersaglio virale.
    Secondo una prestampa, il 27% di 85 pazienti ricoverati a Wuhan aveva insufficienza renale. Un altro studio ha riferito che il 59% di quasi 200 pazienti ricoverati in COVID-19 nelle province cinesi di Hubei e Sichuan avevano proteine nelle loro urine e il 44% aveva sangue; entrambi suggeriscono danni ai reni. Quelli con danno renale acuto (AKI), avevano più di cinque volte più probabilità di morire rispetto ai pazienti con COVID-19 senza di essa, ha riferito la stessa prestampa cinese [3,4].
    CERVELLO:
    La neurologa Jennifer Frontera della University’s Langone Medical Centre di New York, ha affermato che circa il 5%-10% dei pazienti presenti nel suo ospedale presenta sintomatologie neurologiche ma che probabilmente il numero è sottostimato a causa di numerosi pazienti sedati o intubati.
    Frontera ha riportato pazienti con encefaliti, con convulsioni e con iper-reazione del sistema nervoso simpatico, con conseguenti sintomi simil-convulsivi. Alcuni pazienti perdono brevemente conoscenza, altri possono presentare ictus. Molti riferiscono perdita di olfatto.
    I ricettori ACE2 sono presenti anche a livello della corteccia cerebrale e nel tronco encefalico, afferma Robert Stevens, medico della terapia intensiva presso la Johns Hopkins Medicine.
    Il 3 aprile, un team giapponese ha riportato, in uno studio pubblicato sull’International Journal of Infectious Diseases, tracce del nuovo coronavirus nel liquido cerebrospinale di un paziente da COVID-19 che aveva sviluppato meningite ed encefalite, suggerendo che tale virus è in grado di invadere il sistema nervoso centrale [5].
    Ma anche altre cause possono provocare danni al sistema nervoso, quali: la tempesta citochinica e i coaguli di sangue.
    INTESTINO:
    All'inizio di marzo, una donna di 71 anni del Michigan è tornata da una crociera sul Nilo con diarrea sanguinolenta, vomito e dolore addominale. Inizialmente i medici sospettavano che avesse un comune mal di stomaco, come la Salmonella. Ma dopo aver sviluppato tosse, i medici hanno prelevato un tampone nasale, in seguito risultato positivo al nuovo coronavirus. Anche un campione di feci ha dato esisto positivo per l'RNA virale.
    Questo caso si aggiunge a molti altri, suggerendo che il nuovo coronavirus, così come SARS, può infettare l’intestino, area particolarmente abbondante di recettori ACE2.
    Report recenti suggeriscono come circa il 20% (probabilmente sottostimato) di pazienti hanno riportato diarrea, ma tale sintomatologia ancora non viene reputata caratteristica di questo virus.
    L’intestino, tuttavia, non rappresenta il bersaglio ultimo di questo virus. Sono stati anche riportati casi di infezioni agli occhi, congiuntiviti, al fegato e al tratto biliare [1]
    Gli autori di questo articolo concludono dicendo: “Questa mappa della devastazione che COVID-19 può infliggere al corpo è ancora solo uno schizzo. Ci vorranno anni di scrupolose ricerche per affinare l'immagine della sua portata e per capire la cascata di effetti cardiovascolari e immunitari che tale patologia potrebbe mettere in moto. Mentre la scienza avanza, la speranza è riposta in trattamenti più astuti del virus. Virus che ha fermato il mondo intero per metterlo sulle sue tracce” [1].
    Ovviamente questi sono lavori preliminari, in alcuni casi il virus è presente solo in tracce e dà luogo a sintomatologie lievi o del tutto assenti, ma ci danno conto della complessità della situazione. Il principale risvolto clinico, al momento, resta l'infezione polmonare e le sue conseguenze.
    FONTI:
    1) “How does coronavirus kill? Clinicians trace a ferocious rampage through the body, from brain to toes” By Meredith Wadman, Jennifer Couzin-Frankel, Jocelyn Kaiser, Catherine Matacic Apr. 17, 2020, Science.
    2) “Association of Cardiac Injury With Mortality in Hospitalized Patients With COVID-19 in Wuhan, China” Shaobo Shi, Mu Qin, Bo Shen, et al, JAMA Cardiology Original Investigation, March 25, 2020
    3) “Caution on Kidney Dysfunctions of COVID-19 Patients”, Zhen Li et Al., medRxiv preprint
    4) “Kidney diseases in the time of COVID-19: major challenges to patient care”, Hamid Rabb, The Journal of Clinical Investigation, April 6, 2020.
    5) “A first case of meningitis/encephalitis associated with SARS-Coronavirus-2” Takeshi Moriguchi et Al., International Journal of infectious diseases, April 3, 2020.
    IMMAGINE: “How does coronavirus kill? Clinicians trace a ferocious rampage through the body, from brain to toes” By Meredith Wadman, Jennifer Couzin-Frankel, Jocelyn Kaiser, Catherine Matacic Apr. 17, 2020, Science.
    [​IMG]
     
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  2. off-ready

    off-ready Meglio un sedere gelato che un gelato nel sedere

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    Pier Offredi
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    TT Aquile Azzurre
    Interessante, però magari la prossima volta metti solo il ink;)
     
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  3. Alexander

    Alexander Ammazza puntini lunghi

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  4. contemax59

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  5. off-ready

    off-ready Meglio un sedere gelato che un gelato nel sedere

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    Pier Offredi
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    TT Aquile Azzurre
    ...una luce oscurata da una nebbia che gli scienziati ancora non hanno compreso, in particolare sulla risposta del nostro sistema immunitario al coronavirus: se si contrae l’infezione si producono anticorpi? E se sì, succede in egual misura in tutti gli individui o c’è chi reagisce meglio al contagio? La presenza di anticorpi è sinonimo di immunità? E se si è diventati immuni si può però restare contagiosi e diffondere dunque il virus? L’immunità quanto dura? Tutta la vita o pochi mesi?

    L’unica certezza è l’assenza di certezze, come ha ammesso pochi giorni fa l’Organizzazione mondiale della sanità: «Non c’è alcuna evidenza che le persone guarite dal Covid 19 e dotate di anticorpi siano protette da una seconda infezione».
     
  6. Alexander

    Alexander Ammazza puntini lunghi

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    Su Nature è appena uscito un lavoro sul fatto che l'infezione di covid19 porta alla produzione di anticorpi IgG a 19 gg dall'inizio dei sintomi.
    Il bello dell'essere umano è che tutti siamo diversi e che quindi reagiamo in modo diverso alle infezioni, la forza/debolezza del covid è ahimé una situazione che ha causato in molte persone è che porta in alcuni soggetti più responsivi a una spropositata risposta immunitaria e una tempesta di citochine che normalmente non si attiva. Per le altre due domande a quelle effettivamente non c'è risposta ma anzi saranno gli studi clinici a valutarlo (sono fatti apposta). Se dovesse comportarsi come gli altri coronavirus (Sars e Mers) l'immunità dovrebbe durare dai 12 ai 24 mesi come scritto anche nell'articolo postato qui sopra.

    Per ora prendiamo bene le notizie ovvero il remdesevir, gli anticorpi che si sviluppano (andate a cercare l'articolo su Nature) e il fatto che i macachi rhesus (la specie più vicina all'uomo) su cui si sta testando il vaccino, a circa 28gg dopo l'inoculazione di vaccino prima e virus dopo stanno tutti bene
     
  7. off-ready

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    Pier Offredi
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    TT Aquile Azzurre
    Per la verità l'OMS il 30/1/20, aveva già dichiarato il focolaio internazionale da SARS-CoV-2 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale
     
  8. contemax59

    contemax59 Utente

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    A.S. Dilettantistica Don Bosco - GSO Arese
    ma la cosa la sapevano da dicembre solo che hanno fatto passare giorni preziosi
     
  9. off-ready

    off-ready Meglio un sedere gelato che un gelato nel sedere

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    Pier Offredi
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    TT Aquile Azzurre
    Le procedure scientifiche prevedono prove e numeri per dichiarare una pandemia. Il 31/12/19 la Cina ha segnalato all’OMS un cluster di casi di polmonite di origine ignota a Wuhan. Il 9/1/20 il CDC cinese ha riferito di aver identificato un nuovo coronavirus, rendendo pubblica la sequenza genomica.
     
  10. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

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    TT Ossola 2000 Domodossola
    Oggi, 29 maggio, Covid 19 maggior causa di morte nel mondo.

    .. "una normale influenza (cit.) ..."
     
  11. Alexander

    Alexander Ammazza puntini lunghi

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    È un dato che non ha senso, e ti spiego il perché: perché qualsiasi nuova epidemia/pandemia appena scoppia diventa una delle principali cause di morte al mondo diventando anche la prima...è come qnd si affronta una malattia in fase acuta...per avere un dato preciso e attendibile devi aspettare degli anni.
    Eta sei bravo in fisica e io sono capra, ma qui meglio lasciare la biologia e l'epidemiologia a chi l'ha studiata e sa che certe cose non devono essere prese in considerazione.
    Ti faccio un ulteriore esempio, quando è uscita la ps4 dopo pochi mesi era la consolle più venduta al mondo (la novità) ma negli anni è cmq stata soppiantata dai pc games.

    Inoltre vedendo come si sta comportando ora sembrerebbe che si sia indebolito (ma servono conferme) quasi a livello di influenza
     
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  12. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

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    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    L'ho sentito stasera e mi ha colpito.

    Però a me non stupisce perché dopo aver visto i cinesi blindare Wuahn ho capito che la cosa era tremendamente seria e non ho mai capito come politici ma pure virologi di chiara fama l'avessero sottovalutata, in Italia, in Europa, negli States.

    Passo e chiudo.
     
  13. off-ready

    off-ready Meglio un sedere gelato che un gelato nel sedere

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    Pier Offredi
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    4a Cat.
    Squadra:
    TT Aquile Azzurre
    Onde evitare attacchi di panico, invito a consultare questo sito, che aggiorna in tempo reale sulla situazione mondiale. Si può notare che nel 2020 (quindi in soli 5 mesi) 5.345.923 persone sono morte per malattie infettive, 3.130.145 bambini fino a 5 anni sono morti per motivi vari (non certo per Covid19!!!), 127.284 madri sono morte durante il parto, 3.382.115 sono morti per cancro, 403.932 sono morti di malaria, 2.058.622 sono morti per il fumo, 1.029.960 per alcool, i suicidi sono stati 441.597 (più del Covid19!!!) e 555.893 sono morti in incidenti stradali: tutto ciò nella quasi indifferenza generale

    I morti per Covid19 sono stati finora 364.000: diamoci una regolata!

    Se poi vogliamo proprio fare una classifica delle patologie, ricordo che le cardiopatie e gli ictus ischemici sono i più grandi “assassini” del mondo e sono causa di circa 15 milioni di decessi.
    La malattia polmonare ostruttiva cronica provoca circa 3 milioni di morti, il cancro ai polmoni (insieme a trachea e bronchi) ne causa 1,7 milioni.
    Il diabete ha ucciso 1,6 milioni di persone.

    Per chiudere in bellezza, le banali malattie diarroiche causano circa 1,4 milioni di morti e la tubercolosi 1,3 milioni, ma siccome il fenomeno colpisce solo i Paesi sottosviluppati le "anime belle" possono dormire sonni tranquilli...
     
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  14. ggreco

    ggreco Arrotatore di dritto, picchiatore di rovescio.

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    Giovanni Greco
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    CUS Torino
    Mezza conferma: Alberto Zangrillo spiazza tutti: il coronavirus clinicamente non esiste più
    Però la stessa persona il 28 aprile aveva parlato di inevitabile convivenza con il virus: Zangrillo: "Task force fase 2 ascoltino chi ha visto virus in faccia"
     
  15. Alexander

    Alexander Ammazza puntini lunghi

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    Attenzione a credere chi è stato in prima linea, ha la stessa lucidità di un pilota di bombardiere che scende dall'aereo nella guerra del vietnam.
    Inoltre, per correttezza d'informazione, Zangrillo ha detto che le parole che ha usato sono molto importanti, qui il link Zangrillo specifica concetti cruciali: "Mai detto che Coronavirus è inesistente e togliersi mascherine"
     
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  16. ggreco

    ggreco Arrotatore di dritto, picchiatore di rovescio.

    Nome e Cognome:
    Giovanni Greco
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    Squadra:
    CUS Torino
    Al di là del colore politico del sito e degli autori dell'articolo, @Alexander che ne pensi di quanto di seguito? COVID-19: LA VERITA’
     
  17. TiborKlampar

    TiborKlampar Rabarama's fan Staff Member

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Ho smesso di leggere dopo qualcje riga... *******te a vanvera. cavolate a gogò. Io in 30 anni di frequentazione in ospedali italiani non ho mai visto morire tanta gente, anche giovane. Ripeto, chi ha visto sa. E chi non ha visto dovrebbe avere la decenza di tacere.
     
    A Chicco, stipancic, VUAAZ e 7 altri utenti piace questo messaggio.
  18. ggreco

    ggreco Arrotatore di dritto, picchiatore di rovescio.

    Nome e Cognome:
    Giovanni Greco
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    CUS Torino
    Ok, ma ADESSO la situazione non è diversa, anche solo perché conosciamo la causa delle morti (reazione immunitaria eccessiva, e tempesta chitochinica) e come affrontarla (cortisone, clorochina + azitromicina)?
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 2 Giu 2020, Data originale: 2 Giu 2020 ---
    Non può sfuggire il quadro d'insieme?
     
  19. TiborKlampar

    TiborKlampar Rabarama's fan Staff Member

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    La situazione adesso è diversa UNICAMENTE perché le misure di protezione individuale adottate (mascherina per tutti e distanziamento) hanno sortito l'effetto che dovevano sortire. Il resto (mutazioni del genoma virale) sono congetture spesso campate in aria. Se le misure di cui parlo fossero state messe in atto al tempo 0, invece di perdere tempo, molte morti si sarebbero evitate.
     
    A Tsunami!, musicalle e eta beta piace questo messaggio.
  20. ggreco

    ggreco Arrotatore di dritto, picchiatore di rovescio.

    Nome e Cognome:
    Giovanni Greco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    CUS Torino
    Su questo concordo, sul resto trascuri il fatto che si è trovato il modo di controllare il decorso della malattia, che ha portato miglioramenti intorno alla metà di aprile, quindi non direttamente correlato al lockdown, miglioramenti che non si sono arrestati nella fase due, perché il virus non è così pericoloso come prima, per motivi non ancora chiari (migliori protocolli di cura o mutazioni benigne del virus).
     
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