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Discussione in 'Consigli & Test sui Materiali' iniziata da defender, 17 Giu 2015.

Status Discussione:
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  1. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    Sono laureato in scienze motorie con una specializzazione in attvità fisica adattata per portatori d'andicap in particoalre Infermita Motrice d'origine Cerebrale, ma faccio il cuoco nel ristorante di famiglia:azz::azz::azz::azz::azz:, come ti ho detto non ho letto (se lo posti lo leggo volentieri)lo studio a cui ti riferisci, ho letto i link che hai postato e francamente non dicono molto datoc he nonv edi numeri su quanti campioni hanno esaminato e in che condizioni lo hanno fatto e su che tipologie di individuo hanno lavorato ne a che tipo di pubblico sono rivolti.(il/i punti di aprtenza che ho citato sopra )
     
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  2. FabioS

    FabioS Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Fabio
    Passare allo scanner un capitolo di un libro dove si parla della pubblicazione in discorso è un po' complicato...infatti avevo riportato per semplicità un suo stralcio dove sono ben evidenti i principi guida e le conclusioni!
    Quando avrò un po' più di tempo magari lo farò!...;)
    Ma comunque io penso che si potrebbe addirittura rimanere all'oscuro dei presupposti dello studio cui ti riferisci, perché "noi" non siamo nessuno per poterli mettere in discussione!
    E' come se io e te, da semplici appassionati di medicina, sollevassimo dei dubbi sul protocollo di validazione di una cura o di un farmaco e quindi sulla loro efficacia!
    Ci vuole qualcosa in più, evidentemente.....i meccanismi di certe cose li conosciamo tutti!
    E tu hai sicuramente gli strumenti per saperlo perchè (ovviamente) funziona così anche in campo riabilitativo!
    Personalmente rispetto il tuo punto di vista anche se, "a sensazione", non lo condivido per molte ragioni che, da profano, ho poi ritrovato nello studio di cui ti ho parlato....
    Tra l'altro ti poni in modo tranquillo e pacato e questo fa davvero molto piacere :approved::approved:
    Ma rimane sempre il fatto che la tua teoria è come una piccola macchina che si infrange contro una montagna!!
    Prima ti ho proposto di promuovere un'iniziativa tua personale per dimostrarla (ovvero uno studio con relativa pubblicazione), ma alla fine l'idea non è poi così "peregrina" perchè hai la professionalità giusta per trovare partner e risorse necessarie!
    Se la dimostri potrebbe essere un qualcosa di pregevole che rivoluziona in modo sensibile gli approcci e gli orientamenti attuali!
    Pensaci!...;)
     
  3. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    da quel che si legge posso dirti che spesso certe cose vengono scritte non tanto a carattere scientifico ma anche a carattere divulgativo, nel senso che dire che uno sport è sia aerobico che anaerobico è un ottima pubblicità per quello sport questo è il senso di tutti gli interventi citati nei 3 link infatti se fai caso anche al calcio viene attribuita un alternanza sia aerobica che anaerobica (in questo caso veritiera al 100%) infatti un giocatore di calcio corre e scatta per circa 10 KM, il tenistavolo ha anche una componente aerobica dato che mica trattieni il fiato e l'ATP non ha il tempo di riformarsi completamente fra un punto e l'altro quindi sicuramente arrivi anche ad utilizzare il ciclo degli zuccheri, ma l'attività aerobica è sollecitata in modo leggero per capirsi non smetti di giocare un punto perchè hai il fiatone o perchè le gambe sono così piene di acido alttico da non farti più arrivare sulla palla.
    Altra cosa importanta è capire su chi è stato fatto il test perchè se lo faccio su un giocatore professionista mentre si stà allenando con il cesto intensamente è chiaro che il avrà anche l'apparato cardio-circolatorio impegnato in modo anche marcato se lo fai ad un 5° cat come noi mentre fà una partita di campionato non sarà sicuramente la stessa cosa.
     
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  4. defender

    defender In cerca di identità

    Nome e Cognome:
    sergio
    Categoria Atleta:
    Promozionale
    Squadra:
    avellino tt
    I miei dubbi infatti erano proprio quelli che avete sollevato voi. Come faccio a calcolare il livello di "fatica, calorie, etc." impiegati durante un allenamento? Fai un'ora di camminata veloce, sai più o meno di aver bruciato un top, ma nel tennis tavolo?
     
  5. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    se proprio volessi fare una stima dovresti porcurarti un cardio di quelli collegabili ai telefoni poi scarichi qualche applicazione che tià uscire i grafici in base ai dati acquisiti (credo ce ne siano anche di gratuite) il porblema pero rimane perchè mica fai sempre lo stesso allenamento allo stesso ritmo con glis tessic olip quindi si potrebbe in via teorica partendo dalla base di alcune tipologie di schemi/cesto arrivare a dire qualcosa tipo:
    se fai 100 palline di apertura su palla tagliata con il dritto al ritmo di circa 1 pallina ogni 2 secondi consumi xxx calorie
    se invece fai la stessa cosa con il passo giro comsumi xxx eccc....eccc....
    da questo punto partenza valutare quanto cambia il lavoro in caso di cambio di ritmo con 1 pallina ogni1.5 secondi eccc ecc.. puoi trovare tutte le variazioni che vuoi
    per capirsi è un lavoro da tesi di laurea se lo vuoi fare bene.
     
  6. defender

    defender In cerca di identità

    Nome e Cognome:
    sergio
    Categoria Atleta:
    Promozionale
    Squadra:
    avellino tt
    Beh si giustamente la valutazione non è facile. L'ideale sarebbe fare un allenamento a parte, e considerare il tennis tavolo un qualcosa in più. Ma è proprio questo il problema. Non ho altro tempo da dedicare allo sport, se non le tre sere a settimana di tennis tavolo. Ovviamente l'allenamento non è sempre uguale, e devi adattarti alle varie situazioni che ti si presentano ogni volta; in più ho la tendenza a muovermi poco, perchè sono appesantito, altino, 1.87 e tendo ad allungare il braccio per la serie tanto la prendo. Ovvia stupidaggine perchè la prendi male, scoordinata, e tendi a diventare sempre più storto. Credevo che con i passi da gigante che ha fatto la tecnologia, ci fosse qualcosa di adattabile al tennistavolo, ma non è cosa semplice! Il battito cardiaco "allenante" deve essere un tot, e l'allenamento non è sempre uguale. Grazie comunque per le risposte, e per lo scambio di opinioni sempre pacato, e mai scontato!
     
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  7. Semola

    Semola Tuttologo

    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    G.S. Regaldi Novara, ora CUS Torino
    Mi fa un po specie che a supportare le teorie aerobiche sia uno studio degli anni 70..
    Guardatevi un filmato e ditemi cosa ne pensate.. mia madre che mi rincorre col mattarello ha un impegno fisico maggiore..
    Anch'io sono di scuola isef, e la storia dell'aerobico anaerobico alternato la sapevo già..
    Intanto è ovvio che si parli di top player e non di 5a categoria negli studi, secondariamente come in maniera sacrosanta dice Andras, un conto è l'allenamento un conto è la gara..
    E un conto è una partita e un conto è un torneo dove ne fai 7..
    Per quello che può valere ( tantissimo) la mia opinione è che la componente aerobica sia minore come incidenza di quella anaerobica, ma che stia diventando sempre più importante man mano che il gioco evolve e prende caratteristiche più di regolarità e meno di esplosività, cosa che la pallina i materiali il ban della colla hanno tutti contribuito ad essere..
    Prima poteva tirare una bomba anche un bambino di 40 kg, ora devi avere gambe potenti, tronco preparato e conta meno la velocità di esecuzione rispetto alla forza..
    Ei punti durano di più sono combattuti e la palla si muove molto più di una volta costringendoci a spostamenti più importanti..
    Fabios ricordati che le pubblicazioni scientifiche possono avvalorare tutto e il contrario di tutto, di qualsiasi cosa si parli ti posso trovare uno studio anche serio che va contro a tutto quello che viene dato per assodato, fidati basta cambiare pochi parametri, alcuni punti di partenza per ottenere risultati diametralmente opposti..
    Ecco che allora avere la conoscenza di cosa si parla, e l'esperienza di averlo provato, può valere molto più di tutto ( e nel tt davvero poco ) quello che è stato detto e ipotizzato su questo argomento..
     
    Ultima modifica: 1 Lug 2015
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  8. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Senza entrare nello specialistico perché proprio non ne avrei titolo.. ma ci sono alcune cose che vediamo tutti: il giocatore di basso livello gioca a tt come se corresse, fa poche pause, a volte neanche tira un respiro forte prima di servire e se durante lo scambio, brevissimo, consuma poco e trattiene il respiro, quando va a raccogliere la pallina consuma di più e si ricorda di respirare.

    Il giocatore di alto livello che fa? Scambi più prolungati, più lavoro e consumo durante il rally... però fa molte più pause.. ogni sei punti si asciuga.. prima di servire passa la mano sul tavolo... bagna le scarpette.. etc.

    Alla fine della partita come valutare le percentuali di componente aerobica e anaerobica dei due diversi giocatori nei rispettivi livelli di gioco e di atletismo?

    Se invece parliamo di cesto multiballs su cicli di media lunghezza allora forse il discorso cambia. imho.. e in my ignorant opinion.
     
  9. FabioS

    FabioS Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Fabio
    Ciao Semola,
    va detto intanto che gli studi, in realtà sono stati 2, di cui l'ultimo promosso dalla nazionale francese negli anni '80 che di fatto ha confermato quello precedente sugli atleti della nazionale svedese...
    Parliamo quindi di qualcosa di più recente, ma a prescindere da ciò, a mio modesto parere, l'errore che secondo me fate tu ed andras è il non considerare variabili molto importanti!
    Anzi, determinanti!
    La prima, di carattere generale, è l'alto numero di pause nell'ambito di un incontro! Cosa messa in evidenza in entrambi gli studi, e che personalmente avevo considerato anche prima di leggerlo nero su bianco...
    La seconda, è che se pensiamo di prendere come riferimento generalizzabile gli atleti cinesi, prendiamo un abbaglio clamoroso!
    Gli atleti cinesi, notoriamente, in TUTTE le discipline sportive seguono delle regole a se stanti....e la loro struttura fisica, mediamente diversa da quella degli atleti del resto del mondo, ne è la riprova!
    E non potrebbe essere altrimenti visto che dal punto di vista bio-meccanico compiono dei gesti tecnici molto diversi dagli europei, per esempio!
    D'altra parte ce ne possiamo rendere conto tutti utilizzando proprio lo strumento di cui parlava andras, ovvero youtube, che non è certo scientifico ma in questo caso ci consente di cogliere alcune differenze "morfologiche".
    I fisici da "centometristi" di Zang Jike, Ma Long o Fan Zhendong, solo per citarne alcuni tra i più conosciuti, fanno da contraltare ad una folta schiera di atleti dal fisico sicuramente meno "ipertrofico"!!
    Solo per fare qualche esempio: Marcos Freitas, Jun Mizutani, Michael Maze, Jorgen Persson, Stefan Fegerl, Tiago Apolonia, Christian Suss, Kenta Matsudaira, Adrien Mattenet, Mihai Bobocica, lo stesso Timo Boll ecc....ecc....ecc.....
    E questo, ovviamente, a prescindere dalla "imponenza" fisica a livello di struttura ossea!
    Strutture diverse....che la dicono lunga sulla visione della disciplina dal punto di vista biomeccanico, dell'impegno muscolare e del tipo di metabolismo!!
    Eppure giocano tutti allo stesso livello!
    A questo proposito mi viene in mente un esempio per far capire quanto uno stesso sport possa essere interpretato diversamente, ma senza poter stabilire quale sia l'approccio più efficace:
    oltre al tennistavolo, ho praticato per oltre 30 anni motocross prima ed enduro poi. Negli anni '80, un fresco campione del mondo di motocross di nome Jean Micheal Bayle, migrò negli Stati Uniti per sfidare gli "ammericani" ritenuti il top in questa disciplina. Jean Micheal aveva un fisico asciutto....quasi "mingherlino", in confronto ai super palestrati americani e nessuno avrebbe scommesso una lira sul francese!
    In poche parole le suonò a tutti e fu l'unico europeo della storia a vincere un campionato supercross americano...ma quel che più destò scalpore fu il fatto che, per sua stessa ammissione, il suo allenamento consisteva, oltre alla moto, esclusivamente nello STRETCHING!!!
    Una vera "rivoluzione", considerando le note caratteristiche MASSACRANTI della disciplina!
    La terza variabile, è che a meno che non cominciamo a considerare atleti del calibro di Bobocica, Mutti, Rech e compagnia bella, ai nostri livelli di anaerobico penso ci sia ancora meno....pertanto è impensabile generalizzare una teoria solo in base a dei principi teorici, già di per se stessi opinabili, relativi alla disciplina!

    Questo è il mio pensiero modestissimo....poi, per carità, ognuno è libero di credere in ciò che vuole!;););)
     
  10. Semola

    Semola Tuttologo

    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    G.S. Regaldi Novara, ora CUS Torino
    Ma guarda che è proprio l'alto numero di pause che ti permette di lavorare in regime anaerobico, perchè nella pausa consumi e ricarichi e non fai accumulare tossine se no col cavolo che potresti giocare ininterrottamente per 10 minuti ai ritmi in cui si gioca un punto ad alto livello, anche da atleti meno "fisicati" dei cinesi.. infatti nel tt quando si parla di anaerobia siamo quasi sempre indicando quella alattacida, non facciamo canottaggio!!!
    Negli anni mi è capitato più volte di sentire gente che va a correre per prepararsi a gare ecc, e tutti hanno poi lamentato una pesantezza, una mancanza di brillantezza ed esplosività, proprio ad indicare come le due cose siano tanto lontane se non incompatibili..
    Correre può andare per mantenersi in forma off-season, ma sarebbe comunque meglio fare lavori alternati, scatti, salitelle, fartlek, piuttosto che un'ora di corsa a ritmo costante..
     
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  11. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    I rallyes sono perlopiù espressioni di esplosività fatta in totale anaerobismo. Per la loro brevità si genera pochissimo acido lattico.
    Le frequenti pause consentono una ripetizione molto sostenuta e sostenibile... riconducendo tutta la prestazione a qualcosa di molto spezzato e discontinuo ma che consente all'organismo (distretti.. sangue..etc.) di ossigenarsi con sufficiente ritmicità.

    Il tennistavolo è una attività aerobica che si dipana in una serie di brevi e ripetute fasi anaerobiche.

    Può andare? :nerd:
     
  12. Semola

    Semola Tuttologo

    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    G.S. Regaldi Novara, ora CUS Torino
    oh yeah
     
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