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Commenti sul mio stile (siate buoni) :):)

Discussione in 'Principianti' iniziata da vidario, 24 Ago 2020.

Status Discussione:
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  1. Sman

    Sman Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Da incompetente segnalerei che chiudi poco, nel senso che devi finire il colpo più in alto e con la faccia del telaio più chiusa (punto 5, anzi il secondo punto 5 ehehe).
     
    A andras piace questo elemento.
  2. vidario

    vidario Utente

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Ok, gambe più larghe, peso in avanti, il braccio che colpisce non deve andare troppo indietro e devo ruotare più il busto (usando il gomito come mirino), braccio che non colpisce più vicino al corpo, la racchetta deve finire davanti alla fronte e torno in posizione con un saltello... mi sembra facilissimo :):):):)
    A parte gli scherzi, sono tutti consigli che posso cercare di mettere in pratica... so che un "insegnante" è insostituibile, ma non è praticabile (età, impegni di lavoro, famiglia...).

    Grazie mille
     
    A Milocco Ettore e andras piace questo messaggio.
  3. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Caro Andras..
    che piacere risentirti ,pur in questo disgraziato periodo,nel nobile tentativo di portare un po' di luce
    e progresso tecnico che poi torneranno utili a tutti.Provarci,almeno.
    Allora riporto due considerazioni,
    che riguardano lo stile e la capacità di essere o diventare sempre più plastici e mobili come vediamo fare da Lin Gaoyuan,giocatore giovane e dinamico come pochi.
    Punto a)
    L'avanzamento pur misurato del suo piede sinistro,omologo al braccio che tiene la racchetta,lui mancino rispetto
    al suo piede destro,posizionato un
    po' più indietro.Questo comporta,gli permette di essere sempre molto reattivo e incisivo,un po' più avanti nei piegamenti che servono nel gioco d'attacco,pronto a colpire tutte le palle in ascesa e senza mai deflettere o accontentarsi di qualche colpo interlocutorio
    d'attesa o difensivo, com'è nel suo stile portato ad essere sempre estremamente aggressivo.E beato lui,che ci riesce,abilissimo a spostarsi e coprire, a pendolo d'orologio, tutte le zone del campo,a partire da quelle più limitrofe,con movimenti molto stretti,raccolti e,direi "forzati",nel loro indirizzo circolare(attorno al proprio asse),cioe' molto compatti e non allargati a disperdere la forza raccolta in preparazione del colpo.
    Benissimo.Chi si sente portato per quel tipo di gioco lo coltivi pure,niente da eccepire,magari!
    Bisogna solo preavvertire, soprattutto principianti,
    neopatentati e chi inizia da poco che quello è un punto d'arrivo,allenarsi per tali orizzonti,senza tirare il fiato come si vede in video tutorial è sempre utile,ma non sarà una passeggiata di salute,nemmeno un obiettivo raggiungibile da tutti, cioè di estremo movimentismo,come si evince guardando giocare tale campione,fra i primi 5-6 al mondo,con l'allenamento continuo e assiduo,quando asfissiante, cui viene sottoposto.
    Noi in Italia potremmo si' copiare e avvicinare il suo stile,basato su pressanti anticipi,ma consapevoli
    che può risultare oltremodo stancante,sfiancante, pertanto difficile per conseguire risultati immediati nel breve periodo.
    Con piedi più paralleli, uno può fare gli stessi colpi,ma in modo più umano e meno robotizzato,con quel "tic", o margini di tempo più adatti ai nostri giovani che non riescono a colpire sempre in ossessionante anticipo.Poi con il tempo...Ringrazio ad ogni modo per l'input,che ci hai dato.
    Punto b)
    Riguarda il suggerimento n.7
    "Ricordati che nel top di dritto è il gomito che lavora,il polso in questi caso è fermo e allineato con l'avambraccio"(/Quote)
    I lettori più attenti che seguono questa rubrica fanno altrettanto?Attendiamo loro commenti e/o precisazioni.Perche',ovviamente,
    resto convinto, cioè continuo a pensare, che il polso,anzi i polsi di entrambi gli arti ,magari sottotraccia lavorano e vengono impiegati per scopi precisi e rendere ancora più efficaci i colpi.Poi,magari mi si dirà che agli inizi è meglio sorvolare,ma anche a scuola insegnano che per ottenere una buona manualità e scorrevolezza della scrittura è bene imparare fin da subito a tenere in modo corretto la matita in mano,che permetta un buon giro di polso,altrimenti il braccio s'indurisce e si scrivera' per il prosieguo degli studi con la spalla.
    Cosa non proprio sublime per una scrittura scorrevole.
    In partita vera i campioni cui facciamo riferimento,per il top di qualunque genere,tengono la mano racchetta bloccata al polso?Come si fa a saperlo?Suggerisco di guardare,
    meglio con l'ingrandimento della lente predisposta o uso monitor adeguato,
    la posizione delle unghie.Se rimane sempre la stessa,pur salendo con la medesima angolazione, significa che il polso resta fermo.Se invece...
    Meglio guardare in partita vera,poi certo ognuno personalizzerà,o meglio adatta il movimento alla situazione che si presenta, all'altezza e alla forza della palla in arrivo.Se qualcuno vorrà osservare e dire la sua ben venga.Ne riparleremo.
    Con stima ettore
     
  4. mariomax

    mariomax Utente

    Nome e Cognome:
    Mario Pompei
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    ASD Universal Gym Center Isernia
    Caro Vidario, che bello trovare tanti pongisti disponibili a darti consigli, non è vero? Ma io ti dico: vista la tua grande voglia di giocare e migliorare, prova a tesserarti con una società della tua zona. Ti si aprirà un mondo, credimi. Scoprirai solo guardando con attenzione gli altri (e di attenzione ne hai tanta, vedo) tante cose sulla tecnica, sui materiali, sulla strategia: solo giocare in un'area di dimensioni adeguate farà la differenza. Non vedrai l'ora che arrivi il giorno dell'allenamento e non potrai farne a meno per tutta la vita. Sono pronto a scommettere che andrà così. Prova! vai a fare una visita e facci sapere. Buon divertimento
     
    A Sartori Giovanni piace questo elemento.
  5. demonxsd

    demonxsd Utente Noto


    Sono d'accordo col consiglio.

    Però Magari l'anno prossimo quando si sarà fuori dall'emergenza sanitaria.
     
    A Sartori Giovanni piace questo elemento.
  6. lupo alberto

    lupo alberto a tempo a tempo, chi sà sà e chi un sà su' danno

    ciao, oltre tutto quello che già ti hanno detto per il top a me sembra che tu sia troppo diritto e alto e che carichi male il peso, secondo me dovresti
    -tenere il braccio (sx) più vicino al corpo, solo poco.
    -chiudere di più il colpo, chiudere, finire, la rotazione del gomito.
    -allargare il compasso gambe per stare un pò più basso.
    -stare leggermente più piegato in avanti col busto (attenzione a non stare sui talloni) le due cose sono collegate
    ma soprattutto
    -sei mancino, partire col peso sulla gamba sx e finire col peso sulla dx
    ma poi, tranquillo, se la voglia tiene e il fisico pure avrai comunque modo di divertirti
     
  7. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    E il polso?
    Allora per far bene il top,pur tenendo conto delle sue varianti e poi di come uno lo personalizza,cioè di come lo fa proprio, privilegiando e graduando alcuni elementi,in base a stile,gusti,struttura fisica,primi risultati che ne conseguono, adattabilità ai colpi che arrivano,cui si deve rispondere nel migliore dei modi,....
    leggendo gli interventi pervenuti
    riguardo a come si debba operare con il polso del braccio che tiene
    la racchetta,si colgono due versioni,apparentemente simili.
    C'e' chi dice:
    A)...nel top di dritto è il gomito che lavora,il polso in questo caso è fermo e allineato con l'avambraccio
    (/Quote)
    B)...chiudere di più il colpo,chiudere,finire la rotazione del gomito...(/Quote)

    Mia domanda:Bene l'intervento del gomito. Ma com'è possibile chiudere il gomito e finire la rotazione,quindi esercitando un azione a giro più ampia e completa,senza il coinvolgimento piu' deciso e coinvolgente del
    polso, quindi ancor prima dell'intera mano?
    Spero che chi vorrà rispondere poi non ne faccia "una guerra di religione",tanto poi ognuno continuerà a giocare come meglio gli viene.Ma potremo offrire un'opportunità in più a chi vorrà provare e ulteriormente migliorare.
    ettore
     
  8. vidario

    vidario Utente

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Diciamo che a 45 anni non mi vedo molto in mezzo ai ragazzini che mi prendono a pallate :):)
    Ci vorrebbe il classico "maestro" privato, come nel tennis... Sono pieno di amici che ogni tanto fanno un'oretta di tennis... Non esiste anche nel tennis tavolo questa cosa?

    Grazie comunque a tutti per i preziosi consigli :)
     
  9. lupo alberto

    lupo alberto a tempo a tempo, chi sà sà e chi un sà su' danno

    non so da te ma dalle mie parti le palestre non sono monopolio dei ragazzini e comunque anch'io ho cominciato agonisticamente intorno ai 40, sono non pochi i ragazzini che ho fatto in tempo a spazzolare e tuttora per prendermi a pallate ci vogliono bravini
    non essere timido
     
  10. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Lo stile...
    Una carriera pongistica,per quanto lunga,condotta sempre con lo stesso stile,eternamente uguale a se stesso,quello che dà maggiori certezze (va beh!,cambiando al massimo le gomme),oppure...
    adottare più stili,variando in continuazione,in base ai progressi del gioco,ma anche allo stile adottato dai futuri,presunti e prossimi avversari?
    Poi uno fa quello che può, o che,al momento, gli pare.Sicuro...
    ettore
     
  11. Max

    Max Utente Noto

    Squadra:
    TT Aquile Azzurre - Milano
    Quando ci allenavamo a Prato alla Capp Plast con Mauro Pieragnoli e suo figlio Paolo e giocavamo i tornei interbancari avevi già 40 anni? Sotto la papalina di lana mi sembravi più giovane :)
     
  12. lupo alberto

    lupo alberto a tempo a tempo, chi sà sà e chi un sà su' danno

    Lo ero, all'epoca avevo 30/32 anni, ma non facevo nè avevo mai fatto tornei o campionati.
    Venuto via da Prato ho messo la racchetta in una scatola e l'ho ripresa verso la fine del secolo scorso:(, 1994 o 95.
    Il primo campionato (CSI) l'ho fatto a Pisa nel G.S. san Paolo di Sandro Ghelardi probabilmente un paio di anni dopo e la prima d1 fitet è datata mi sembra 2000/01
    La prima classifica fitet di cui conservo traccia è del dicembre 2002 dove occupo la pos.140 in regione.
    Un paio di anni dopo, ero in c2 col t.t.livorno, ebbi modo di giocare contro il Bambagioni che era mi pare del vostro gruppo, con cui peraltro persi, vincendo però poi sul 4 pari col Magnini dopo aver perso il primo set 11-1
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 16 Mar 2021, Data originale: 16 Mar 2021 ---
    mi dilungo un pò, mi perdonerete ma sono sicuro che a Max piacerà.
    quella partita lì, quella col Magnini, me la ricordo perchè particolare
    era decisiva tra noi e il CIATT firenze per l'accesso ai playoff di c2, si arriva sul 4-4 e io perdo il primo set 11-1, il mio capitano mi chiama e mi dice - ho ma gio'ala! almeno sputagli.
    a metà set era entrato in palestra Ivan Stoyanov che lì vicino aveva finito col suo agip.petroli e mi dice soltanto
    - tu non puoi mica perdere da lui
    - come no Ivan, son rimasto a 1, ci potrò perde'!?
    -
    no, tu spingi di puntino sul suo diritto, lui vuole sempre tirare, se tu spingi profondo lui o sbaglia o tu poi blocchi corto incrociato sul rovescio e fai punto
    lo faccio e finisce 3-1 per me
    non è che mi disse apri di top e controtoppa da fuori o flippa i servizi, no "tu spingi profondo di puntino"
    grande Ivan

    per cui Vidario, forza e coraggio e vedrai che avrai di che raccontare (sennò ero troppo fuori tema)
     
    Ultima modifica: 16 Mar 2021
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  13. Max

    Max Utente Noto

    Squadra:
    TT Aquile Azzurre - Milano
    Grande Vinicio!!! E grande Magnini.

    Il Magnini, che per tutti noi era Rocky, una volta venne a giocare a Sesto con il TT Signa quando io giocavo nella Sestese, non contro di me ma contro un'altra squadra della Sestese nella stessa palestra, in contemporanea. Nella Sestese che giocava contro di lui c'era un mio compagno di allenamento, Francesco Bueno, professore di matematica all'università di Firenze e discreto puntinato al tavolo; la loro partita si sarebbe svolta sul tavolo in fondo, il più lontano dal tavolino con tutti i vari referti, erano in corso i riscaldamenti pre-partita e in palestra c'era un casino del diavolo.

    Una particolarità del Bueno è che per tutti noi era "il Bueno", e basta, da sempre; nessuno di noi si ricordava il suo nome proprio e probabilmente ignoravamo che ne avesse uno, dato che, quando ci rivolgevamo a lui, lo chiamavamo "Bueno" come se il nome fosse quello. Così, al momento di compilare il referto, il compianto Robertino Paggesi, a voce alta per farsi sentire al tavolo in fondo, chiede: "Ragazzi, come si chiama il Bueno?" Nessuna risposta, in mezzo al casino. Allora ci riprova: "Come si chiama il Bueno?" Niente, nessuno lo calcola. Allora si innervosisce un po', mette le mani a conca intorno alla bocca e grida: "OOOOHHH... COME SI CHIAMA I' BUENO?"
    Il Magnini, che si stava scaldando, ferma la pallina e gli urla in risposta: "KINDEEEEER!!!"

    Era proprio un altro ping pong.
     
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  14. lupo alberto

    lupo alberto a tempo a tempo, chi sà sà e chi un sà su' danno

    upload_2021-3-16_19-33-50.png

    indovinate qual'è immagnini per tutti Rocky
    però non vale, c'è pure scritto:)
     
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  15. shamisen

    shamisen Utente

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Se sei di Torino in una bella giornata ci si può beccare al Ruffini!


    (sono principiante ex-corsista, ho fatto il corso per un anno e qualche mese, per fare scambi di dritto e rovescio ci sarei anche perché non gioco dal 2018 praticamen)
     
Status Discussione:
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