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come controllare l'ansia durante la partita?

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da LaFenice, 30 Apr 2013.

Status Discussione:
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  1. ZZTOP

    ZZTOP fanzz

    Categoria Atleta:
    Promozionale
    GIU' LE MANI DA LUCA BALLERI !!
     
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  2. Sette

    Sette 'zzo guardi?

    Nome e Cognome:
    Omar Biagi
    Squadra:
    TT Forte Dei Marmi 2008
    Stima immensa per il Balleri.
    Il 360% poi è una chicca immensa!

    p.s. Oh Luca.. e son sempre Omar.. ti becco da tutte le parti tranne che in palestra!
     
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  3. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    E quando il soggetto è adulto.. c'è speranza? :D

    Grande Doc! Però l'emotività, che sia ereditaria, congenita, ambientale.. uno ce l'ha e non è che ci si possa fare granchè.
    Tecniche ce ne sono un'infinità, ma per qualcuno è fatica, per altri il problema non si pone.

    Scendo nel particolare: credo che la vita mi abbia messo di fronte presto alle sue difficoltà avendo perso mia mamma da piccolossimo. Eravamo anche piuttosto poveri e mia nonnna ha fatto i salti mortali per tirare avanti la baracca.

    Ma eravamo in due, io e mio fratello, a condividere quell'esperienza.
    Lui però ha sviluppato (o ha innata) un'emotività diversa dalla mia, più controllata.

    Ergo...
     
  4. Luca Balleri

    Luca Balleri Utente Attivo

    La palestra di tennis-tavolo è l'unico posto dove mi conviene starci alla larga!
     
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  5. pong73

    pong73 dr.evil

    Nome e Cognome:
    gabriele fabris
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Fiumicello-C2


    dovrei avere ancora qualcosina messa da parte in cassaforte,forse.
    sai con i tempi che corrono è meglio usare il condizionale per evitare il ban dai tornei
     
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  6. Luca Balleri

    Luca Balleri Utente Attivo

    Indubbiamente le reazioni alle avversità esistenziali sono sempre individuali, e comunque vanno tutte rispettate......e soprattutto nessuno deve permettersi di giudicare dal di fuori!!!!
    Se tra le varie tecniche ti riferisci al ben noto "training autogeno", per me è quasi una barzelletta frutto di una moda targata anni 70, pervasa da un suggestivo e pernicioso romanticismo!
    La recitazione funziona soltanto se il soggetto si autoconvince.......e qualche volta succede perfino.......!
    Forse è un avvicinamento involontario alla cultura Buddista......o forse costituisce l'ultimo appiglio psicologico tra i pochi rimasti!
    A tal proposito cito una frase tratta fedelmente dal mio libro e pronunciata da un filosofo pistoiese di strada in una giornata dispersa oramai nel tempo e condizionata da una forte calura estiva: "scappare da se stessi è il sistema più sicuro per farsi sempre raggiungere...."
     
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  7. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Sei un grande!

    Un'altro non meno grande diceva: la cosa più inutile che uno può fare è cercare di contraddire la propria natura. Prima o poi avrà ragione lei.
     
  8. Luca Balleri

    Luca Balleri Utente Attivo

    Perfetto!
     
  9. Mascalzone

    Mascalzone Utente Attivo

    Squadra:
    A.S. Roma T.T.
    Quoto in todo!
    Per molti anni ho fatto agonismo con il tiro con l'arco. Esiste un bellissimo libro, che consiglio a tutti, dal titolo "Lo Zen ed il tiro con l'arco". Il titolo è stato poi parafrasato in decine di declinazioni e quanto dici sopra andrebbe benissimo per "Lo zen e l'arte del Tennis Tavolo" :approved:
    L'obbiettivo finale, scrive l'autore, è annullare se stessi ed il bersaglio e lasciare che la freccia "si" scocchi da sola ed attraversi il paglione. Come dire: "non pensare mentre giochi ma agisci e basta" (credo). Certo è che qui si ha a che fare con una persona dall'altra parte e spesso, per difficoltà date dall'avversario o per simpatie od antipatie verso il medesimo, si ha un fattore aggiunto che nel primo caso non c'è. C'è da aggiungere poi che anche l'annullare l'amor proprio non è cosa semplice! :)
     
    Ultima modifica: 22 Mag 2013
  10. alewave

    alewave Utente

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Invece, per chi è davvero stanco causa lavoro in cui cammini già 9 ore di fila, e ti mancano poi davvero le forze mentali e soprattutto fisiche dopo già poco allenamento, c'è un qualche rimedio? :)
    Il mio non è braccino corto e ne emozione, ma proprio che arrivo a giocare puntualmente già distrutto, e ciò mi si traduce poi anche in svogliatezza nell'eseguire il giusto movimento per il colpo, consapevole che mi affaticherebbe ancora di più.
    Infatti il fine settimana,invece, ho una forza e voglia totalmente differente, e potrei toppare piegato per terra per 2 ore di fila.
    Proviamo con Multicentrum bhoo
     
  11. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Vedi Masc, nel tiro con l'arco siete tu e il paglione. La freccia che scocchi sei tu medesimo. E il paglione è lo "specchio" nel quale tu cerchi di centrare te stesso.
    Nello sport duale, sei davanti a 2 avversari, te stesso e l'altro.
    Dai primi scambi, da quando vi date la mano, da quando vi "annusate" si instaura un rapporto, che tu sia gregario o leader, che sia maschio Alfa o maschio Beta, state confrontando anche le vostre personalità oltre che le vostre doti tecniche..
    .. quando poi si cominciano a fare o a subire i punti, i ruoli si definiscono ancor meglio.
     
    Ultima modifica: 22 Mag 2013
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  12. Sette

    Sette 'zzo guardi?

    Nome e Cognome:
    Omar Biagi
    Squadra:
    TT Forte Dei Marmi 2008
    Hai centrato in pieno il bersaglio (e non parlo di tiro con l'arco).
    Il leader si impone fin dal primo istante e 9 volte su 10 vince. Attenzione, perché non si è leader in assoluto, ma lo si è, o non lo si è, in quel frangente, in quell'occasione, in quella partita.
    La superiorità tecnico-fisico-tattica e l'essere leader sono strettamente legate, perché la sicurezza di sé e dei propri mezzi ci rende ancora più forti. E questo l'avversario lo percepisce, più o meno consciamente.

    Purtroppo diventare leader in senso stretto non è possibile. Lo si è e basta.

    Ma quello che si può fare è lavorare sulla propria sicurezza.
    Ognuno troverà il modo migliore per migliorare questo aspetto della sua personalità.
    Io ad esempio ho ricominciato da un paio di mesi ad andare in palestra a fare pesi e mi sento in gran forma. Sto meglio fisicamente e soprattutto psicologicamente. Mi sento un leone e i risultati si vedono eccome.
     
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  13. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    "mens sana in corpore sano". Lo sapevano anche gli Indiani d'America prima che Colombo li trovasse. :D
     
  14. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Poi gli hanno fatto conoscere superciuk e vaiolik. :azz:

    Bello il libro: lo zen e l'arte del tiro con l'arco. :approved:
     
  15. Sette

    Sette 'zzo guardi?

    Nome e Cognome:
    Omar Biagi
    Squadra:
    TT Forte Dei Marmi 2008
    Non è solo una questione di "sanità di corpo" (ehm.., vabbè..), ma qualcosa in più.
    Il trucco sta nel riuscire a sentirsi più forte, più bravo, più bello, più figo, più ganzo etc.. dell'altro. La consapevolezza dei propri mezzi e la sicurezza di sé riescono a moltiplicare le tue effettive capacità, o magari le fanno solo rendere al 100%, che comunque non è poco.
    Come ci riesci non importa, ma i benefici sono assicurati.
     
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  16. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Non mi provocare.. sai di cosa son capace! :rotfl:
     
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  17. Mascalzone

    Mascalzone Utente Attivo

    Squadra:
    A.S. Roma T.T.
    Eta, condivido appieno e ho sottolineato prima che nell'arco non ci sono avversari che influenzano il nostro gioco. Però il tema dello zen nello sport, anche fuori dal tiro con l'arco, è materia conosciuta tra molti agonisti, anche tra i professionisti di sport con avversari "diretti". Dopo anni di tecnica e preparazione atletica l'approccio alla meditazione (e visualizzazione del gesto) dovrebbe essere prassi ed insegnato, sia per migliorare la tecnica che per affrontare meglio la gara. :approved:
    esempio:
    Lo Zen e l'Arte di Giocare a Tennis - Agam Bernardini
     
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  18. Luca Balleri

    Luca Balleri Utente Attivo

    Questa citata è la punta estrema di un pensiero, quello orientale, che in molte discipline sportive, soprattutto individuali, ha sicuramente una base solida!
    Bisogna saper gestire la "mente reattiva"isolandola dal contesto che con tutte le implicazioni materiali e psicologiche ci porteranno lontano dalla meta!
    Si deve riuscire a compiere un analisi oggettiva, al fine di stabilire un piano razionale finalizzato a portare a termine il gesto utile e necessario alla conquista del punto, eliminando così tutte le interferenze negative di carattere psicologico o materiale.
    Nulla può influire su di te più di tanto se hai raggiunto il controllo supremo sugli elementi interni ed esterni!
    Infatti quando si riuscirà a controllare i battiti cadiaci e la frequenza respiratoria, la mente razionale metterà a fuoco tutti i particolari ingigantendoli positivamente come se avessimo una lente di ingrandimento incorporata!
    Viceversa i fattori esterni ti domineranno, e il tuo istinto prevarrà sulla razionalità mandandoti fuori strada!
    Per riuscire a fare questo positivamente occorreranno degli anni, ma per distruggere tutto mandando all'aria anni di lavoro occorrerà solo un secondo!
     
    Ultima modifica: 23 Mag 2013
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  19. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    6a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    ;)

    [​IMG]
    Tutte le volte mi dico: " devi respirare a fondo, tira un bel respiro, pensa che tipo di palla ti aspetti dopo il tuo servizio, nel servizio dell'altro focalizzati sulla palla nell'impatto e non guardarla mentre sale.. asciugati ogni multiplo di 6 per non andare in affanno e non riuscire più a collegare ciò che vedi a ciò che fai e come lo stai facendo. Stai tranquillo..."

    Poi.. bastano due retine di fila, due errori banali dopo qualcosa di più difficile fatto bene.. e.. scappa il porco con tutta la porcilaia!
     
    Ultima modifica: 23 Mag 2013
  20. Luca Balleri

    Luca Balleri Utente Attivo

    Va bene ugualmente! Stai incominciando a lavorare su di te nel modo giusto, ma evidentemente non sei ancora riuscito nell'intento! Ma la strada è quella giusta, e i risultati prima o poi arriveranno! Magari arriveranno quando non ci penserai più............all'improvviso!
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 23 Mag 2013 ---
    Penso che questo atteggiamento descritto possa al massimo farti rendere tecnicamente bene, ma non credo che possa avere un utilità globale!
    Per visione di gioco si intende la capacità di controllare, osservare e gestire a proprio vantaggio tutti gli elementi che sono presenti nel luogo di gara! E per farlo non devi avere solo la consapevolezza dei tuoi mezzi lodevolmente potenziati dall'esercizio fisico e tecnico, ma devi avere anche la capacità di entrare nelle mente dell'avversario per capire le sue caratteristiche tecniche, tattiche, e soprattutto saper comprendere il suo modo di pensare....al punto tale che quando sarai arrivato "all'elevazione"potrai percepirne anche i pensieri più nascosti esattamente come se tu gli stessi leggendo su di una lavagna!
    Sono questi descritti processi lunghi e difficili, ma poderosamente utili non solo nel tennis-tavolo, ma anche nei rapporti interpersonali!
    L'elevazione comunque non la raggiungerai mai comprendendo il cervello di un avversario!
    La raggiungerai soltanto quando riuscirai a comprendere a fondo la testa di una donna......
    Ti informo però che nemmeno Einstein c'è riuscito in vita sua!
    Infatti il grande scienziato una volta sentenziò: "non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna!"
     
    Ultima modifica: 23 Mag 2013
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  21. paolom

    paolom Moderatore Staff Member

    Nome e Cognome:
    Paolo
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    La caffeina.
     
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