come controllare l'ansia durante la partita?

a me capita spesso che prima di una partita mentre palleggio gioco benissimo ma poi quando si inizia mi viene l'ansia sia che inizio a vincere e sia che inizio a perdere. Possibile che il tt sia uno sport per chi non soffre di attacchi di ansia? voi come la gestite? penso che il controllo è parte integrante di una buona prestazione

 

Per chi fa agonismo, in qualsiasi sport, lucidità e nervi saldi sono basilari. Il tennistavolo è una disciplina per propria natura abbastanza "nervosa", quindi l'ansia è doppiamente dannosa e bisogna imparare un po' di controllo. Io ho imparato (a volte ancora non pienamente) con l'esperienza.

 

la soluzione migliore è il training-autogeno
se fai un breve ricerca in rete trovi tutto su come impostarlo.

 

E' vero che più giochi e più ti abitui a controllare l'ansia.. ma molto dipende dal tuo carattere e/o personalità.
Io sono mooooolto emotivo. A volte mi sembra mi si formi un paraocchi virtuale e non riesco a riordinare le idee.. gli errori non vengono compresi, interiorizzati ed elaborati. Non è sempre così, dipende anche da fattori esterni ma può bastare un episodio negativo per alterare un equilibrio conquistato a fatica.

Quando facevo gare di sci era ancora peggio perchè all'errore spesso non potevi porre rimedio: un'internata, una derapata, una presa eccessiva di spigolo, una valutazione errata sull'anticipo da dare alla porta e la porta successiva era saltata.. o ti trovavi in terra, senza possibilità di riparare all'errore, e dietro a tutto ciò c'era l'ansia, come un condor appollaiato sulla tua spalla.

Nel tt fortunatamente si può rimediare all'errore, ogni punto è a sè.
Ma bisogna poter disporre di molto autocontrollo. Acquisirlo con le tecniche se non lo si possiede naturalmente. Ci più, chi meno, il rendimento in allenamento è superiore a quello in gara. Difficile ti venga il braccino in una partitella. Ma conosco gente che in partita riesce a rendere il 101% .. gente che riesce a trasformare l'ansia in adrenalina. Beati loro.

 

Una pinta.. una media.. quanto?
A volte io bevo un caffè.. ma è peggio. Qualcuno si porta in borsa la bottiglietta di whisky, tipo sanbernardo, e sorseggia ad ogni cambio campo.

Tempo fa vidi uno spettacolo di Paolo Rossi, ero abbastanza vicino a un lato del palco: un assistente gli preparava una fila di cicchetti dentro bicchierini di plastica e ad ogni pausa era una mini-trangugiata. A fine serata le condizioni del comico non erano pervenute.

 

Grande Pier!

 

In quanto ad ansia sono un caso umano, non solo del tennistavolo. Dopo aver provato di tutto, compreso l'aggirarmi per la palestra con quei simpatici beveroni alla camomilla che calmeranno i bambini neonati ma alle pecore nere non fanno un beato tubo, l'unica cosa che ha sortito un qualche effetto è stato... fare tante partite. Sapevo che il goccetto per farsi coraggio funzionava prima delle dichiarazioni d'amore, se mi dite che funziona anche in partita proverò

 

La birra contiene naturalmente alcool, che per l'emicrania non è proprio la panacea, ma basta non eccedere la prima media.

 

sono sempre stato agonista (in altro sport) sin da bambino, ma la componente ansiosa si è aggiunta negli ultimi anni quando mi sono dedicato al TT, per me solo durante manifestazioni ufficiali o partite di campionato di una certa importanza.
Domenica, dopo una lunga pausa forzata (un anno), ho fatto il mio primo torneo dove partecipavano da Friuli/Veneto.
Nonostante fosse solo un Memorial, quindi senza implicazioni a livello di classifica o punteggi (anche se di quelli me ne sono sempre fregato) la sera prima già sentivo la tensione infastidirmi.
Domenica mattina, poco prima che la sveglia suonasse, complice mia moglie... ho fatto quello che viene altamente SCONSIGLIATO dai preparatori atletici di tutto il pianeta (suvvia un po' di immaginazione ), al memorial sono stato eliminato subito al girone... ma vi assicuro che ho giocato di un rilassato... ma di un rilassato... che la parola ansia non sapevo nemmeno cosa fosse, e per di più sono anche contento di come ho giocato visto che con tutti sono arrivato minimo a 8 nei set (una partita l'ho anche vinta 3-0).
Quindi per quanto mi riguarda... e sempre che abbiate qualcuno/a che possa collaborare con voi, una bella puntini puntini prima della partita, non può che farvi bene

 

un vecchio e saggio allenatore di calcio consigliava anche di farlo con la persona che si stima più di tutti in assoluto, se stessi

 

vecchio detto cinese recita:
Chi fa da sé... fa pel tlé.... e poi diventa cieco e non vede le palline

 

Le cause dell'ansia possono essere molte e dipendono dal proprio carattere, dai propri obiettivi, dalla posta in gioco...

Il trucco che funziona sempre è giocare per divertirsi, riuscendo a ricreare quei momenti della sera tardi in cui dopo un allenamento massacrante si gioca senza pretese qualche partita con chi capita a tiro e guarda caso fra una porcheria e un'altra saltano fuori scambi incredibili e anche se esausti si portano a termine schemi e colpi imparati. L'unico rischio in questo ogni tanto è di cercare di strafare.

Altra cosa importante è partire già accettando l'errore e non temendolo, ancora prima di farlo. Voglio dire, è naturale che sbaglieremo qualcosa (tante cose) anche giocando al meglio: tanti errori saranno causati dalla bravura dell'avversario, altri saranno cose apparentemente stupide ma a cui non siamo abituati e altri errori verranno commessi sui nostri colpi migliori, quelli su cui siamo più sicuri.
Tuttavia la verità è che la maggior parte di questi errori non possono essere evitati semplicemente "pensando" in partita a come si fanno i colpi, ma sono errori dovuti a lacune tecniche pregresse o a contingenze spesso inevitabili (stanchezza, fattori di contesto...). La cosa migliore quindi è essere consapevoli a priori ell'inevitabilità di tanti errori (direttamente proporzionali alle nostre lacune tacniche) e giocare semplicemente senza contemplarli. Nella frazione di secondo in cui ci apprestiamo a compiere un colpo difficile (che magari abbiamo già sbagliato prima) è inutile cercare di pensare a come eseguirlo tecnicamente, le scelte della partita devono essere nell'ottica di "quale" colpo fare/tattica mettere in atto e non di "come" fare il colpo PER NON SBAGLIARE, perchè se il pensiero è focalizzato sul "come" non si lascia che il corpo faccia quello che sa già fare. E' dopo l'errore (es: block lungo) che si valuta il perchè di esso (es: il top dell'avversario gira di brutto anche se non mi sembrava) e si pensa al modo di non ripeterlo (es: chiudo di più la racchetta di quanto sono abituato), ma la volta successiva dev'essere il corpo con la sua sensibilità e memoria a fare correttamente il gesto, e non io che mentre arriva il top sistemo rigidamente la racchetta come penso sia meglio. Con questa consapevolezza possiamo anche accettare quegli errori di tutta la partita a cui non possiamo fisiologicamente porre rimedio perchè semplicemente non siamo abbastanza allenati da non sbagliare (es: sbagli tutti i block per 3 set perchè il top dell'avversario è il più arrotato che tu abbia mai visto, ci sta che tu non ne metta dentro una, mai hai affrontato una situazione del genere) (es2: non prendi un servizio dell'avversario perchè non li leggi, è normale se il servizio per te è nuovo e se non hai tanta esperienza).

E poi vabbé, ognuno ha il suo carattere e deve scoprire il giusto mezzo per mettersi in quest'ottica, che è bella logica ma vai a fartela capire quando giochi
Ci sono mille modi di porsi per tranquillizzarsi, c'è chi gioca bene se parte pensando di essere superiore, chi da' il meglio quando sa di essere più scarso sulla carta perchè si esalta e gioca come un leone, chi all'idea di giocare per la squadra se la fa sotto e chi da il meglio proprio per lo spirito di squadra (sarà un caso che anche tra i campioni ci sono quelli che ai tornei singoli non vincono mai e per la squadra battono avversari irraggiungibili?).

Alla fine quello che conta è essere consapevole dei propri mezzi e giocare tutte le palline con convinzione

 

Non ti offendere, ma il rimedio Trombata&Birra prepartita, suggerito poco sopra, mi sembra migliore. A occhio eh..

 

speriamo che qualche "seller" si organizzi per i tornei!!!

 

come controllare l'ansia durante la partita.....buono il training autogeno....prima della partita, o del torneo, un po' di ottimismo, non demoralizzarsi ad ogni errore, errare humanum est...a maggior ragione se uno è un principiante....o non ha un gran livello di gioco....e poi....concentrazione....pensare sempre a quello che si sta per fare.....tipo batto corto in un certo modo per poi aprire ....scarico ....o girato.... ....(niente preconcetti...naturalmente....) insomma prima di rimettere in gioco la pallina....o di ricevere.....un minimo di riflessione su quello che si vuol fare....anche così l'ansia si incanala in concentrazione....e mi raccomando.... ....non vi sbucciate troppo le mani....

 

Siccome siamo in democrazia ho altruisticamente speso 2 parole per gli astemi e quelli privi di certe altre possibilità