Classifiche punti

Completamente d'accordo in particolare con l'ultima osservazione... come può un metodo premiare chi non gioca?!? Prima premiava chi giocava molto... MA UNA VIA DI MEZZO NO? Una soluzione? Lo capiamo noi pongisti che non va bene così, che bisogna riadattare il tutto, COME PUÓ UN MATEMATICO CHE HA FATTO CIO NON CAPIRLO?!?!

 

I pongisti vivono per le classifiche, non appena entrano in palestra e scoprono le classifiche tutto quello che vogliono fare è scalarle, e più sono in alto più ci tengono
Su questa logica il sistema di punti precedenti premiava la partecipazione a quanti più incontri ufficiali possibili, l'atleta quindi era invogliato a partecipare a qualsiasi torneo sapendo che con una prestazione anche mediocre qualche punticino poteva guadagnarlo.
Con il nuovo sistema andare a fare tornei non è più conveniente, se non si è certi di poter andare abbastanza avanti.
Appena gli atleti se ne renderanno conto, a mio parere, le iscrizioni (e quindi gli incassi per la federazione) caleranno.
Può anche essere vero che questo nuovo sistema, a parità di partecipazione ai tornei, renderebbe la classifica più veritiera, ma non incoraggia la partecipazione stessa per tutti coloro che guardano alla classifica.
Per fare un esempio pratico, in precedenza andare a un torneo passare il girone e perdere subito dopo era un risultato positivo. Ora diventa un risultato nullo. Prima almeno il 50% dei partecipanti guadagnava qualche punto, ora solo il 25% può sperare in un miglioramento della classifica.
A questo punto vale la pena passare una giornata lontano da casa, buttando tempo e denaro, per non fare punti?
Secondo me molti inizieranno a ragionare in questi termini e sarà l'ennesima sconfitta per il nostro sport.

 

Appunto.. La soluzione è semplice tutto sommato.. Prevedere dei sostanziosi bonus piazzamento ai vari tornei, magari in base al numero di iscritti, e invogliare così la partecipazione mantenendo morigerato il guadagno nelle varie partite.. Ebbene se ho capito bene i bonus nei tornei open NON CI SONOOO.. solo nazionali e italiani.. E ridicolmente bassi in proporzione alla difficoltà di andare avanti.. Per cui capite che assurdità continue vengono fuori..

 

forse non ci sono perché teoricamente una società potrebbe organizzare un open con 50 categorie diverse e decuplicare il numero di atleti oggetto di bonus ..

 

gia in palestra ho sentito parlare qualcuno e dire che non avrebbe partecipato ai vari open che ci sono ora in giro per paura di perdere punti.....ma io dico cosa aveva che non andava il sistema di prima??? E poi perche mai non si possono guadagnare piu di 160 punti....cioe faccio la partita della vita con un 3^ forte e quanti punti guadagno???? 160??? Ma andate a cagare please!!!

 

L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare! cit. Gino Bartali
Basta vedere il numero di iscritti ai primi tornei open della stagione già sembrano meno e saranno meno a seguire, ho paura che le vostre previsioni siano azzeccate, meno tornei e più partite in campionato a coefficiente 1 questa è già l'idea di molti, anche se non è la miglior soluzione

A qualcuno è sfuggito un'altro aspetto non meno importante che ha porterà non meno problemi, la futura presenza di una sesta categoria ed il futuro l'inserimento di campionati di serie D3 nelle regioni in cui mancano.
Quest'anno infatti nelle regioni in cui inseriranno le D3 le vecchie serie minori saranno di livello più alto viste che le possibilità di retrocedere saranno molto più alte che in passato.
Qui in lombardia già si parla di giocatori di C1 che giocheranno stabilmente in D1 o di C2 passati alla D2 per evitare retrocessioni o per restare in categoria quindi anche per chi pensa di accumulare punti in campionato il ragionamento non fila.
Si avrà un congelamento dei punti per chi giocherà poco a scapito di chi giocherà regolarmente.
In tutto questo marasma sono le grandi società a trarne beneficio rispetto alle più piccole ed amatoriali in quanto i giocatori iscritti sono pochi in alcuni casi pochissimi.
Per farvi un esempio una grande società come il castel Goffredo ha unificato le varie società che aveva per poter usufruire di giocatori validi attingendoli da cayegorie superiori (anche da serie femminili) da far giocare nelle categorie più basse.

 

Infatti ho deciso di andare contro tendenza e giocare più tornei possibile, mal che vada...c'è la 6° l'anno prossimo!

 

L'analisi di FaR è perfetta. Ve lo ricordate Tafazzi? Questa è una modifica del sistema classifiche in chiave esplicitamente "tafazziana".
Ma come, già in Italia facciamo ridere per numero di tesserati rispetto alle altre nazioni europee e modifichiamo le classifiche in una chiave "anti-motivazionale"?
Ma quali sono gli obbiettivi di questa Federazione? Non è interessata ad avere più tesserati e più partecipanti ai tornei? E dunque più entrate da reinvestire per far crescere questo sport?
Basterebbe guardarsi in giro. Perché non prende ispirazione dal tennis che sta facendo crescere i tesserati anno dopo anno grazie all'introduzione di un sistema di classifiche dove le sconfitte sono poco penalizzate e viene premiato chi gioca tanto.
Qual è il problema? Che forse il dato del ranking non rispecchierebbe perfettamente il valore del giocatore? Ma qualcuno alla Fitet ha mai osservato che nemmeno nel tennis professionistico dove ci sono in palio milioni di dollari nessuno si è mai posto questo problema: anche lì hanno un sistema di classifiche che invoglia i giocatori a PARTECIPARE.
Stiamo qui a ragionare sul fatto che sia giusto o meno premiare il singolo l'exploit in un torneo di ping pong di quarta categoria mentre per chi gioca a Wimbledon o agli Us Open non esistono i negativi. E per la classifica si tiene conto solo dei 18 migliori risultati delle ultime 52 settimane. Nessuno perde punti se viene battuto da un giocatore più scarso: semplicemente non ne guadagna e non va avanti nel torneo.
Penso che sia evidente a tutti che l'esistenza di un ranking sia importante soprattutto sotto il profilo MOTIVAZIONALE. Ti aiuta a dare una misura alla tua crescita sportiva: ti alleni, migliori, vinci, sali.
Per i più giovani spesso la salita è più veloce e l'entusiasmo cresce insieme all'autostima. Al contrario col sistema appena introdotto, che rende più preoccupante perdere che interessante vincere, si alimenta l'insicurezza, per cui non solo non si promuove il nostro sport in senso "quantitativo"(per esempio giocare torne in una fascia di livello superiore al proprio è sconveniente), ma si incide sui più giovani ( che già sono 4 gatti...) in senso negativo.
Io penso che una bella retromarcia, magari veloce, sarebbe un segnale importante. Tutti possono sbagliare. L'importante è rendersene conto e raddrizzare la barca.

 

Ahahah tutto vero, appunto giocare poco ti fa guadagnare tempo e fatica al massimo rimani in classifica dove sei con i punti che guadagneresti o perderesti quindi è come dici, devi giocare in categorie minori per salire un po o restare dove sei di conseguenza infatti arriverà la 6° categoria.
Hai ragione anche per i tornei finite le attese di 3/4 ore per giocare almeno speriamo

 

Sono completamente d'accordo su quanto hai scritto. Penso che la retromarcia non ci sarà a breve ma solo per il prossimo anno agonistico, probabilmente ci sarà un ritocco entro la prima uscita delle classifiche (fine settembre). La cosa grave è non aver dato degli input precisi su cosa si volesse ottenere con questo cambio di sistema di classifica.
Si naviga a vista ... in pieno oceano.

 

Sono d'accordissimo con @vigorello
Il ranking esiste per motivare i giocatori a salire, dunque l'obiettivo deve essere quello di invogliare i giocatori a fare tanta attività e non solo il campionato come alcuni fanno, lamentandosi gli anni passati che le classifiche "premiano chi gioca molto".... chi fa molta attività DEVE essere premiato, ora invece è avvantaggiato chi fa un campionato dove vince l'80% di partite e fa qualche torneo nazionale dove è sicuro di andare avanti...

 

Dario, incentivare i bonus sarebbe un errore.

Si tornerebbe a premiare la quantità sulla qualità, cosa che si voleva riformare.

E poi pensa quanti giovani sfalserebbero la loro classifica partecipando attraverso le wild cards.

 

Appartengo a quel gruppo di persone che ritiene che le classifiche debbano tradurre il valore tecnico-agonistico di un tesserato per definire meglio la partecipazione all'attività agonistica. Per cui il loro valore motivazionale passa in secondo piano, anche perché ho conosciuto le vecchie classifiche a gruppi e non rappresentavano nessun ostacolo alla partecipazione.
Mi rendo conto, altrettanto, che in una situazione in cui l'organizzazione dà pochissimo ai tesserati (in termini di visibilità, luoghi di gara, premi, orari, ecc..) il ranking rappresenti l'obiettivo principale non essendocene altri. Ben venga allora un ranking per soddisfare questo tipo di esigenza non tecnica, parallelo e regolato dall'accumulo senza penalità.
Il problema del cambio del metodo delle classifiche non sta nel metodo ma, come è stato ampiamente dibattuto in questa discussione e spiegato mirabilmente nel contributo citato da @rommel, nella definizione della forbice minimo-massimo e francamente, essendo ad inizio stagione, non c'è proprio nessun motivo reale ostativo alla correzione.

 

Se tutta la questione nasce dal fatto che il metodo precedente premiava chi giocava di più, non vedo dove sia il problema. E' vero che diversi giocatori, negli anni precedenti, partecipando a tutti i Tornei del mese di Settembre, Nazionali e/o Regionali che fossero, si sono avvantaggiati su chi aspettava Ottobre per avviare la propria attività con il Campionato, ma certamente nessuno ha impedito loro di prendere parte alle gare di quel periodo. Ricordiamoci che già la Federazione aveva affrontato lo sbilanciamento che si registrava in un periodo di attività giovanile, dove i ragazzi "muovevano" la classifica e gli altri restavano al palo, Veterani esclusi che avevano i loro tornei in concomitanza con gli "Under", introducendo la categoria riservata ai Seniores in modo che chiunque in quel dato fine settimana avesse la possibilità di fare gare. Altra accortezza era stata quella di assegnare ai C.I.G. un coefficiente di 0.5, proprio perché in quel periodo non si disputavano altre gare e quindi gli appartenenti al Settore Giovanile, qualora il torneo avesse avuto un coefficiente più alto, se ne sarebbe avvantaggiati troppo senza poter essere contrastati da chi non aveva gare a disposizione. Tutto ciò per dire: il metodo precedente premiava ci gioca di più? Mi sembra giusto!!!

 

Penso di poter dare una risposta a quale sia l'imperativo (purtroppo non solo della nostra federazione)

ROTTAMARE !!!

Non importa cosa si rottama, non importa se funzionava, non importa nemmeno se la rottamazione è illegale. L'importante è far vedere che si fa, che si cambia, che si rottama.
Viene fatta tabula rasa della memoria storica, del perché si siano prese certe decisioni in passato, si tiene in considerazione solo un nuovo parametro e si ignora il resto.

A mio parere il sistema ELO è matematicamente molto valido, a condizione che tutti gli atleti facciano circa lo stesso numero di incontri e che questo numero sia maggiore di un tot.
Effettivamente "il sistema TENDE a funzionare bene" ma solo dopo un numero (a mio parere) troppo alto di incontri e quindi nella realtà funzionerà peggio del precedente e nel breve termine sarà inutile.

La federazione ha chiesto di rispettare questi parametri:

Personalmente ritengo una cavolata il "Non consentire variazioni molto rapide nel ranking dei giocatori", inoltre a questi parametri avrei aggiunto:
- Premiare chi scende in campo e disputa incontri
- Normalizzazione della classifica in base ai nuovi punteggi per vittorie sconfitte (in modo che sia "altamente correlata" il valore della vittoria con i punteggi della classifica)
- E poi io personalmente avrei voluto realizzare un mio sogno ossia la CLASSIFICA UNIFICATA: MASCHILE FEMMINILE STRANIERI.... (da cui si estrapolano facilmente, come facciamo per le classifiche regionali, le classifiche maschili, femminili....)

 

Chiedo scusa. @Semola si riferiva ai bonus piazzamento e non ai bonus partecipazione.

 

Si, se ti piace veramente questo sport, ne vale sempre la pena. E questo è l'unico argomento che i dirigenti di società dovrebbero portare avanti con i propri tesserati.

 

Standing ovation per la risposta

 

Quando citate qualcuno per rispondergli, citate tutto il ragionamento che, nel caso di FaR, era:

Altrimenti sembra che sia FaR a ragionare in questi termini...