Classifiche e valore effettivo di un atleta

Leggendo oggi una discussione su atleti di forza differente rispetto alla categoria nella quale sono classificati mi viene in mente di discutere con voi il regolamento relativo alle classifiche.
Se due giocatori entrambi con 5900 punti si incontrano due volte (per esempio ai campionati italiani) e vincono una volta a testa dopo i due incontri avranno entrambi 6020 punti. Un altro da 5900 punti che invece non gioca rimane a 5900 punti. Questo significa che più si gioca maggiori saranno le probabilità di salire in classifica. Se questo spinge le persone a fare più attività dall’altro lato penalizza chi per vari motivi non può essere così assiduo nelle partecipazioni a campionati e tornei e può in parte spiegare come un giocatore bravo che però in una stagione disputi poche partite possa avere una classifica inferiore al suo valore.
In Svizzera invece se due giocatori da X punti si incontrano due volte e vincono una volta a testa dopo i due incontri avranno entrambi X punti. Secondo me questo rende più giustizia al valore effettivo di un atleta.
Un altro spunto di discussione potrebbe essere il seguente: perché un mio successo contro il giocatore A ai campionati italiani deve valere di più rispetto ad una mia vittoria su di lui in un torneo regionale? Non credo che A si impegni di meno in un torneo regionale rispetto ai campionati italiani. In Svizzera questa differenza non esiste.
Che ne pensate?
Buon riposo estivo a tutti.

 

Che forse anche in questo sono avanti in Svizzera...

 

che hai ragione,la differenziazione di coefficiente da un torneo all'altro è una cretinata.

 

Forse , invece di "inventare" sistemi di classificazione, regolamenti , tabelle, programmi che di volta in volta si adattano alle esigenze di alcuni, sarebbe meglio fermarsi , azzerare , e semplicemente copiare il meglio da paesi in cui i sistemi sono validi, funzionanti e non "imbastarditi" da troppi TUTTAVIA.

Neanche i più esperti ultimamente ci capiscono più una mazza. Tutto è "interpretabile"

 

Il mondo è bello proprio perché è vario. Se non ti piace il sistema italiano non giocare in Italia, gioca solo in svizzera...

 

Un esempio eclatante è che ai recenti campionati italiani, giocando e vincendo contro A il sabato nella categoria veterani ho guadagnato X punti. Se l'avessi reincontrato e ribattuto il mercoledì nei V ne avrei presi il doppio. Non riesco a trovare una giustificazione in questo, l'avversario è sempre lo stesso e la gara è sempre un campionato italiano...

 

Gulp! Ricordavo anch'io un coeff. 0.75 ai C.I. per veterani e giovanili. Consultando il reg. classifiche degli ultimi anni non lo trovavo più e speravo lo avessero equiparato a 1.5 come le categorie.

Invece, scaricando la versione 2014-2015 scopro che addirittura il coeff. è diventato 0.5 !!

Quindi tra una partita ai C.I. contro lo stesso giocatore nei 5a e nei veterani il rapporto punti è di 3 a 1 !! Sob!

ma ci deve essere un errore perché un torneo nazionale giovanile o veterani è parametrato a coeff. 1 (uno) !

--- Messaggio Unito Automaticamente, 23 Giu 2015 ---

Versione 2013

--- Messaggio Unito Automaticamente, 23 Giu 2015 ---

Versione 2014 :

 

@eta beta anche secondo me il rapporto 3:1 è assolutamente troppo sbilanciato! Così facendo si creano dei veri e propri paradossi in classifica nazionale come diceva @takashikon

 

E' proprio vero, solo in Italia succedono queste cose... Ma visto che da altre parti (es. Svizzera) questo sistema sembra molto più valido, cosa aspettano a copiarlo? Non è mica una vergogna..! E la suddivisione delle categorie? Circa 5000 persone tutte classificate 5ctg. ma si può...Per forza alla fine la gente non va più ai tornei...Come possiamo fare a farglielo capire?

 

Sono d'accordo sui coefficienti diversi tra Campionati Italiani ad esempio e torneo regionale. Se batto un giocatore in una competizione regionale e batto lo stesso giocatore a livello nazionale i punti devono essere uguali.
Non condivido invece il discorso: se io batto giocatore A e giocatore A batte me, entrambi con X punti, dobbiamo avere a fine incontri gli stessi punti. Secondo me è giusto che chi fa più attività venga premiato. Inoltre dipende anche da come si incrociano i giochi. Se io vinco con un terza per svariati motivi (perchè lo conosco bene, perchè era stanco...) ma poi perdo al girone in un torneo quarta... Insomma in questo condivido il nostro regolamento attuale.
Come scritto sopra invece trovo scandalosa la differenza di punti nel battere lo stesso giocatore in diverse competizioni

 

Hai ragione, ma dato che non si gioca solo per dei punti ma anche per la soddisfazione personale che una vittoria (indipendentemente da quanto viene numericamente valutata da un sistema) o la consapevolezza di aver giocato bene può dare gareggio sia in Svizzera che in Italia.

 

Un Veterano e/o un giovanile possono disputare più gare di un giocatore 22-39enne. Ecco allora che l'unico motivo che trovo valido per applicare coefficienti diversi, sia il non favorire chi rientra in queste due fasce di età rispetto a chi tanto giovane non lo è più, ma non ha ancora l'età per essere vecchietto.
Il "premio" di un coefficiente più alto a C.I. lo troverei giusto solo se chi ci arriva ha dovuto passare delle selezioni.

--- Messaggio Unito Automaticamente, 23 Giu 2015 ---

in questo hai ragione...come ha ragione Bruno Bozzetto... noi non saremo mai un Paese normale

Visualizza: https://www.youtube.com/watch?v=XkInkNMpI1Q

 

Hai ragione anche tu. Non ho mai fatto attenzione ai punti, gioco per il puro divertimento, non faccio gare, adesso, e quando le facevo non mi interessava la classifica ma piuttosto la soddisfazione di aver giocato bene anche se avevo perso. Sicuramente perche l'avversario era più forte.

 

Qualcuno conosce la logica per cui chi perde perde metà punti di chi vince.

 

Secondo me il sistema, a parte i coefficienti dei C.I. e dei campionati a squadre regionali, non è male. In fondo chi gioca di più, e vince, è giusto che si veda riconosciuto un maggiore punteggio rispetto a chi fa poca attività. Normalmente poi giocando più tornei si è portati a migliorare...

--- Messaggio Unito Automaticamente, 23 Giu 2015 ---

se si perdessero/guadagnassero gli stessi punti, giocare o no non farebbe differenza: prendiamo l'esempio della Svizzera: incontro lo stesso giocatore 2 volte - ci vinco e ci perdo e ho lo stesso punteggio di prima. Un mio pari classifica che non ha giocato ha gli stessi miei punti. va a finire come 20 anni fa quando c'erano atleti che non si iscrivevano ai tornei per paura di perdere la loro attuale classifica....in Svizzera magari non succederebbe, ma in un Paese di "furbi" quale è il nostro, ricapiterebbe sicuro !!

 

Non può essere. C'è un errore perché un torneo naz. veterani ha coefficiente 1.
Non può essere che i C.I. veterani diano lo 0.5 o lo 0.75.

--- Messaggio Unito Automaticamente, 24 Giu 2015 ---

Non si capisce allora perché il diverso coefficiente tra C.I. vet. e Torneo naz. vet.

 

Perdere la metà dei punti di chi vince, invoglia a giocare, ma se giochi molto guadagni troppi punti perciò alcuni tornei valgono 0,5 %, 0,2 % dei punti. Insomma cornuto e mazziato. Ecco cosa penso delle classifiche: tutte le gare devono avere coefficiente 1, punti persi uguali a punti vinti, le donne possono fare le gare assieme agli uomini (il punteggio della donna moltiplicato per 0,7 si ottiene un punteggio come se fosse un uomo),sarebbe fantastico una gara maschile vinta da una donna, chi smette di giocare mantiene punti e classifica e quando riprende a giocare (anche dopo 50 anni) rientra nella posizione in cui si trovava prima, per cui se Bosi riprendesse a giocare, non farebbe i 5° ma l'assoluto, farei una sola classifica (uomini e donne assieme).

 

Eta c e coefficiente piu basso perche nn esistono gli italiani senjores.

Nn e' vero che solo in italia esistono coefficienti diversi.. E' cosi anche per ittf

Non e" vero che solo nel tt accade, accade.

Cio nn toglie che ci sia tanto da rivedere

 

"Classifiche e valore effettivo di un atleta" recita il titolo. Da noi sono due cose differenti, un compromesso direi che può determinare situazioni paradossali. Poi le classifiche possono essere lo strumento per incentivare l'attività (nazionale), dare un premio a chi fa più agonismo e tante altre cose. Dal mio punto di vista dovrebbero rappresentare il "valore effettivo di un atleta" per poterci agganciare anche altre cose (riscatto del vincolo e tds).