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Campionati Europei Giovanili 2010

Discussione in 'Sezione Internazionale' iniziata da John Locke QDL, 16 Lug 2010.

Status Discussione:
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  1. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Tra tutti i commenti a questo thread non é stato dato risalto all'ammirevole ammissione di responsabilità da parte di una persona che è stata fra i tecnici della nazionale giovanile ma che per una serie di "divergenze d'opinione" ha rassegnato (caso più unico che raro in Italia) le dimissioni da tecnico stipendiato dalla Statal Federazione.

    L'opinione di Player, che non é un tecnico, ma un ottimo giocatore da poco uscito dalla categoria junior (e uno dei più bravi), é l'opinione di uno che è stato compagno di nazionale di Marco Rech, di uno che sa che Marco le palle le tira fuori sempre, eccome, anche se non lo dà a vedere perchè è un ragazzo molto discreto e misurato nell'esprimere il proprio stato d'animo... a differenza di player che, quando gioca tira fuori anche una grinta... cinematografica :D.

    In effetti sono sempre gli equilibrismi del sito fitet ad infastidire, non certo le possibili debàcle dei nostri ragazzi.
     
  2. REDS

    REDS Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    carletto
    Player ........vedo che il discorso si è ridotto a Rech (non era intenzione mia nè, penso, quella di Tibor) e non è neppure giusto nei confronti di un bravissimo ragazzo che ha avuto un grave infortunio e che avrà, si spera, le sue belle chances per diventare bravo (lo speriamo tutti questo ma non penso ci fosse bisogno di specificarlo).
    Noi siamo solamente sobbalzati alla lettura dell'articolo sul sito fitet quando si parla delle "comunque" buone prestazioni degli azzurrini junior, quando per buona prestazione s'intende un piazzamento dal 9 al 16 posto. Tu stesso definisci il settimo :eek:posto dello scorso anno un campionato coi fiocchi. :eek:....e lo sai qual'è la cosa triste? che hai ragione !!!!! per noi un settimo posto junior è un mezzo miracolo!!!!

    Il discorso era: non veniteci a raccontare che sono gli altri ad essere diventati mostruosi !!!! :azz: sono i nostri che, per svariati motivi, rimangono puntualmente al palo! I talenti li possiamo cercare dove si vuole ma se poi appassiscono con precisione chirurgica a livello Junior diventa solo tempo sprecato oltre a soldi gettati al vento. Qual'è il motivo? ce ne sono svariati, ma non è questa la giusta sede.

    L'unica gentile richiesta è ...... "siamo scarsi, ok lo sappiamo; ma almeno non prendeteci per il kulo." :D

    ---------- Messaggio aggiunto alle 19:20 ---------- Il post precedente era delle 19:18 ----------

    Ecco appunto. Quoto.
     
  3. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Però non è piaciuto nemmeno a me tirare fuori una mancanza di "esposizione di zebedei" da parte di Marco.

    Chi lo conosce sa che non è dalla sua mimica facciale o gestuale che si capisce quanto ce la stia mettendo in una gara.

    Se si é arrivati a focalizzare il thread su Marco Rech è stato per alcune sentenze che di incontrovertibile non possono avere nulla. Più che normale che un suo ex di squadra nazionale, uno che lo conosce molto bene, si sia sentito in dovere di rintuzzare quelle frasi molto polemiche verso la spedizione dei nostri junior.
     
  4. TiborKlampar

    TiborKlampar Rabarama's fan Staff Member

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Se si è arrivati a focalizzare il thread su Rech è perchè è quello che piu' degli altri ha i mezzi per giocare a ben altri livelli e non lo ha fatto. Ora mi si dirà che ha avuto un infortunio, che stava male, che ha patito la pressione..ma il punto non è questo.
    Io ho chiesto perchè un giocatore di grandissima classe, come io lo considero, perde con il niente mischiato con nessuno. E perchè il sito federale non considera il giocatore almeno come lo considero io e parla di minchiate. Tutto qui. E non sto parlando della partita con Bajger, perchè il problema l'ho sollevato prima.
    Se no, continuiamo a farci del male..tanto..
    Non mi interessa se la squadra arriva nona o centoquarantesima perchè non c'è Bisi o Dernini..mi interessa capire perchè si diano alibi a un giocatore che avrebbe mezzi tecnici per giocare a ben altri livelli (e, contemporaneamente, giustificazioni puerili all'ennesima spedizione azzurra dai risultati mortificanti).
     
  5. Dan

    Dan Utente Attivo

    Due/tre anni fa su questo forum si commentava un video in cui il piccolo Liam Pitchford veniva preso a pallate da Wang Hao agli Open di Corea.
    Quest'anno Liam è arrivato in finale ai campionati nazionali inglesi,facendo risultato anche in altre importanti manifestazioni(degna di nota la sua vittoria contro Achanta al Pro Tour di Berlino).
    Come detto più volte anche da GWT su questo forum un modo per forgiare i nostri atleti sia tecnicamente che psicologicamente potrebbe essere quello di farli esordire prima in certe manifestazioni.
    Ovviamente questo non risolverebbe tutti i problemi,il discorso mi sembra di capire sia molto più complesso...ma sarebbe comunque un buon punto di partenza.
    Imho.:birra:
     
  6. player

    player Utente

    Specifichiamo una cosa: io ritengo che il 7 posto dell'anno scorso sia un risultato incredibile. La verità è che in Italia ognuno guarda il suo orticello, ma è inutile polemizzare contro la federazione. Non arriveremo mai a certi livelli semplicemente perchè da noi il tennistavolo è considerato uno sport minore. è preso seriamente solo da pochissime persone. Dopo i centri di Fiuggi quanti giovani hanno fatto scelte di vita per il tennistavolo, abbandonado casa per andare nelle società?? Eta Beta, Tibor o chiunque altro mi sapreste rispondere??
    Quando sento dire che ci sono talenti siciliani che però non sono appoggiati dalla federazione o cosi, mi viene da chiedermi: perchè non si trasferiscono allora?si trovano una società che gli da delle possibilità e vanno a giocare lì. Non avviene perchè in Italia vogliamo tutto sotto casa... e allora ragazzi W il 7 posto W la salvezza in prima divisione di questo anno e consideriamoli dei grandi risultati.

    Il motivo per cui mi permetto di dire queste cose vorrei ve lo dicesse Eta Beta :D:D:D;)
     
  7. pingman

    pingman tabletennis lover

    Nome e Cognome:
    Agostino

    Quoto in toto il discorso di player. Nella mia città c'è Patini che fu uno di quelli che si soggiornò nel centro federale di Fiuggi per giocare tutti i giorni e disse che quello era forse stato il periodo di maggior gestione delle risorse fisiche e psichiche, in cui si poteva giocare sul posto, senza fare chilometri su chilometri...

    Però quest'anno, mentre giocava con un ragazzino che gioca anche a tennis ed era venuto a provare nella nostra società disse al padre che forse sarebbe stato meglio che continuasse nel tennis, perché lì poteva sfondare almeno...e se sfondi lì ti cambia la vita...

    E'q uesto il discorso...finchè il tennistavolo sarà uno sport minore, chi è che sarà disposto a invesitre la sua vita per uno stipendio di 1000/2000 euro al mese(ammesso che arrivi a giocare in serie A)? Solo passione in questo gioco c'è...e a questo punto molti preferiscono investire in ciò che oltre a divertimento ci dà anche speranze di un futuro economico...

    Sembra la solita pappardella ma è così...vedi in Giappone(leggendo l'articoloc he postai l'altro giorno) come l'antifona è diversa, come di forti giocatori ce ne sono tanti e tanti vogliono arrivare e sono stimolati a dare sempre il massimo(con il coltello tra i denti appunto), ma forse da loro vale la pena, perché se arrivano a un determinato livello loro ne hanno tutti i frutti...

    Qui quei pochi che ci arrivano finiscono col smettere o comunque col non continuare un percorso di crescita ottimizzante: vuoi per mancanza di vera competizione, vuoi per mancanza di tecnici e strutture, vuoi perché si capisce che forse il tennistavolo non potrà rappresentare davvero una risorsa lavorativa...
     
  8. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Liam Pitchford? In Italia lo avremmo considerato uno "leggero" perché non ha la forza per tirare bordate (peccato che abbia un'ottima mano). Ma avere un'ottima mano sulla quale lavorare per costruirci attorno un giocatore, da noi non significa nulla. Vogliamo i giocatori belli e fatti dalle Società (senza i Centri la Federazione non può, o non se la sente di scommettere su nessuno). Vediamo che risultati fanno nei tornei giovanili (vedere i risultati non significa andare ad assistere ai tornei). I campionati a squadre e i tornei di categoria non vengono tenuti in alcuna considerazione...e poi.. magari... li convochiamo per uno stage di quattro giorni a Terni con annesso Open all'estero. Tutto qui.
    Player vorrebbe che la scommessa la facessero i ragazzi insieme ai genitori? Troppo rischioso. Lo scotto non lo pagherebbro certo i presidenti federali o quelli societarii :(
     
  9. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    OT.
    Sembrerò un "rompi" ma mi permetto di portare all'attenzione un intervento di Michel Gadal (Direttore tecnico nazionale FFTT) che ho trovato interessante e potrebbe rispondere a alcuni argomenti posti da Tibor ,Player e altri...
    http://www.fftt.com/technique/discours_michel_gadal_ag_2009.pdf
    purtroppo è scritto in lingua e veramente molto lungo per tradurlo (ma forse varrebbe la pena fare uno forzo)...saltando le prime pagine:rolleyes:... alcuni altri concetti sono veramente interessanti.. (e sono stati espressi nel 2009) come per esempio la ferma convinzione della necessità di passare da una "centralizzazione" dell'attività di elite giovanile (Per esempio Terni nel caso nostro),ad una "integrazione" nel territorio (Com Reg,e società... In italia credo che l'unico esempio possa esser simile al Castel ma è anche e purtroppo il solo esistente e possibile). Altro concetto quello di passare da una logica di "età" ad una logica di "livello".Con conseguente cambiamento dei concetti di attività finalizzati per l'alto livello.
    Chiede quindi la condivisione di questi concetti , una collaborazione tramite la formazione di obbiettivi comuni (e moi che guardiamo al nostro orticello).
     
  10. etnick

    etnick Appassionato Nauseato

    Nome e Cognome:
    Carlo Pandolfini
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Il Circolo etneo
    Un paio di considerazioni.

    Prima considerazione: ho visto un po' giocare i due migliori ragazzi che abbiamo nel giro dei giovani della nazionale, con un po' di predisposizione per questo sport, ebbene, ....... cavolo ..... ma ci sono degli errori di impostazione tecnica che si vedono da lontano,
    uno sta assumendo una preoccupante tendenza a giocare con i piedi a papera che lo blocca nel passaggio dal rovescio al centro-dritto,
    l'altro fa quel toppino di rovescio col bacino completamente bloccato, potenza esprimibile ZERO o quasi,

    poi tutti e due pagano durante il gioco il servizio con la pallina che esce dalla faccia/spalla senza che si veda nulla,

    più del cinquanta per cento dei punti li fanno così, ( ma è un vizio che troppi ragazzi del giro delle nazionali hanno.... ma che c'è una scuola italiana di coprire scorrettamente il servizio?) quando non lo fanno così ... lo perdono!

    e allora....... che gli insegnassero i tecnici a giocare aperto ... metti Samsonov che ha un servizio chiaro come la luce del sole ed è un supercampione lo stesso!

    Seconda considerazione.

    mi fa molto piacere che Tibor abbia nominato per il loro talento i ragazzi e ragazze siciliani...
    il discorso sarebbe lunghissimo.......


    su quello che ha detto Player ebbi uno scontro con una persona quattro anni fa a Castelgoffredo, secondo me non si può prendere un ragazzo/ragazza di 13/14 anni e trapiantarli nel nulla a 1.200 km di distanza da casa... mi sbaglierò... nel frattempo si buttano via delle OPPORTUNITA', perchè tutti i giovani portati per questo sport sono delle opportunità. :goccia:
     
  11. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Credo di averlo detto chiaro e tondo: in Italia si chiede alle famiglie (ed ai ragazzi) di correre un rischio assolutamente sproporzionato alle aspettative.

    Il fattore K si chiama "tutoring.

    Sia che si tratti di Centri Federali, sia che si tratti di Società + o - attrezzate, ciò che ha sempre fatto difetto è stato affiancare un serio supporto nelle ore di studio e pre-post training.

    Nel calcio, nel basket e nel volley i ragazzi che si spostano dal loro campanile per fare attività di alto livello sono accolti da strutture collegiali complete sotto tutti i punti di vista.

    Nel tt si conoscono solo esperienze fallimentari per la scarsezza di numero (nessuna società é in grado di accogliere un gruppo di almeno 3/4 elementi che possano costituire un gruppo, una "compagnia") e per la totale mancanza di figure professionali (sanitarie e di tutoring, perlappunto, e anche alcuni Centri sotto questo aspetto si sono rivelati gravemente lacunosi.. purtroppo).

    E' questo il rischio di cui parlavo dianzi. Le famiglie sono lasciate sole di fronte a questo dilemma di non poco conto.

    Nella scelta (obbligata o mirata) di rinunciare ai centri federali, è necessario costruire l'alternativa di un gruppo itinerante che vada in giro a scovare, correggere, consigliare, motivare.... i giovani talenti laddove ci sono; aiutare i tecnici volontari sul teritorio, trasferire loro conoscenze tecniche e comportamentali in un vero lavoro di rete laddove la rete non c'è essendo il tt praticato a macchia di leopardo.

    Abbiamo sempre troppo in mente il calcio nei nostri paragoni ma non facciamo abbastanza mente locale sulla grossa differenza tra i due ambienti. Solo il tt cinese ha un'organizzazione capillare paragonabile al calcio nel nostro Paese.
    Il modello é assolutamente inesportabile nel tt. Va trovata una terza via.
     
  12. etnick

    etnick Appassionato Nauseato

    Nome e Cognome:
    Carlo Pandolfini
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Il Circolo etneo
    :clap::clap::clap:

    assolutamente d'accordo 100%

    discorso perfetto. :approved:
     
  13. TiborKlampar

    TiborKlampar Rabarama's fan Staff Member

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Io non ritengo sia difficile capire cosa serve, solo bisogna avere la volontà di farlo (e questo non è facile, perchè questo si che significherebbe abbandonare il proprio orticello e pensare IN GRANDE e IN PROSPETTIVA). I centri federali non hanno funzionato per tutta una serie di motivi che non sta a me stressare, il pingpong in Italia è un gioco piuttosto che uno sport e quindi non si può pretendere che la gente faccia un salto nel buio investendo tutta la propria esistenza professionale su questo ( e non è affatto giusto che chi, molto fortunatamente, nasce e cresce nelle vicinanze di CG possa farlo perchè è li e gli altri no, altrimenti Sciannimanico doveva rimanere confinato al suo ruolo in CG e non candidarsi a presidente federale, cioè DI TUTTI). Detto cio' non c'è che una soluzione, scomoda se volete per i poveri tecnici federali: PEDALARE, muoversi, girare, macinare kilometri, andare a casa delle società. Certo non tutte, concentrando aree geografiche...ma non c'è altra soluzione.
    Cosi', non si va da nessuna parte..e lo sanno, ma finchè si potrà (secondo loro) coprire la cacca con la neve sul sito federale, avanti.....
     
  14. player

    player Utente

    @Eta Beta: io non penso che le scelte di andare via di casa siano così un rischio. Alla fine si tratta di provare per qualche anno come va e se ci sono le possibilità. Magari un gruppo di allenaotri potrebbe girare l'Italia? per fare cosa? un allenatore deve avere un giocatore disponibile nel lungo periodo, girando l'Italia avrebbero al massimo dare dei consigli ma relativamente utili. Alla fine un vero atleta deve affidarsi ad un solo allenatore e cercare di continuare il lavoro con lui il più posibbile. Se nessuno rischia come potremmo mai provare ad alzare il livello italiano e portare il nostro sport ad una vetrina seria? Allora prendiamolo come un divertimento e faccio i complimenti a chi è arrivato a giocare gli europei qualsiasi sia il suo risultato.

    @Etnick: quando ho letto dei servizi irregolari mi è venuto da ridere. Da una parte ti do ragione perchè comunque il fairplay direbbe di seguire il regolamento, (la scuola dei servizi coperti esiste per davvero e un allenatore di CG si insegnava così) ma alla fine ripartiamo dall'incompetenza arbitrale mondiale che li permette in tutti i palcoscenici. Alla fine secondo me sarebbe meglio tornare al servizio coperto cosi i corretti non sarebbero svantaggiati.
     
  15. John Locke QDL

    John Locke QDL Fondatore Gruppo Rinco

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Capisco il tuo punto di vista carico di passione e dell'orgoglio di chi, come te, probabilmente questa scelta l'ha già fatta e si è trovato bene (correggimi se sbaglio) ma capisco anche le paure ed i tentennamenti di un genitore che ha la grandissima responsabilità di indirizzare (non imponendo sia chiaro) il proprio figlio verso "scelte di vita" che possano garantire un futuro tranquillo.
    Come dice Eta Beta attualmente non esiste struttuta in grado di seguire i giovani atleti anche nel percorso scolastico (per seguire non intendo pagare la retta al tal istituto privato....) e nei momenti extrasportivi quindi di sicuro questo non incentiva al "rischio"..
     
  16. REDS

    REDS Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    carletto
    Questo secondo me si chiama parlare! :approved: : in grassetto ho evidenziato la parte che più delle altre ho condiviso.

    Permettimi un appunto però: alla fine non hai detto cose tanto diverse da quelle dette da me e tibor prima, ossia: siamo dei dilettanti......ok ne prendiamo atto.....tutta la struttura è dilettantistica oltre che raffazzonata ed i risultati ne sono la giusta rappresentazione (altra cosa che giustamente hai detto è stata che il settimo posto dell'anno scorso era l'eccezionalità positiva) . Non diteci però che il risultato è comunque buono o altre fregnacce del tipo "gli altri sono dei fenomeni" o "il livello (quale?) è particolarmente impegnativo".

    Il risultato è buono se rapportato alla pochezza di tutto il sistema. I giocatori sono comunque bravi se la struttura non li aiuta ad essere degli pseudo professionisti ( e se loro non si aiutano da soli provando almeno ad esserlo).
     
  17. TiborKlampar

    TiborKlampar Rabarama's fan Staff Member

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Mah, Reds, invece la parte che hai grassettato a me è quella che piu' mi fa incazzare...ma come se nessuno rischia? Ma che inizi a rischiare la federazione, cambiando strategie ormai manifestamente non produttive, se proprio c'è la volonta di darsi una veste di Sport....quelle che hai adottato non pagano...cambiareeeeeee..e non è vero che andare in giro a dare supporto a tecnici locali è una fesseria...basta lavorare per il sistema e non per se stessi. Incomincia a girare, incomincia a guardare, incomincia a INTERAGIRE coi tecnici locali e datti (e dai) degli obiettivi......ma se non incominci, se ritieni che i risultati raggiunti siano comunque buoni (basta che a farli siano sempre i "tuoi"), ciao core!!
     
  18. aLUCArd

    aLUCArd Pongista e pescatore!

    Nome e Cognome:
    Luca Fontana
    Squadra:
    A.S.D.C.T.T. Ferentino
    Mi intrometto nella discussione per dire la mia.
    Il problema del tennistavolo in Italia è uno e soltanto uno: la scarsissima visibilità/considerazione/interesse del pubblico, il bassissimo numero di tesserati, l'indotto economico nullo che genra.
    Insomma, il fatto di essere uno sport molto meno che minore, direi quasi invisibile. Punto. Tutti gli altri problemi sono solo altre facce della medaglia, altre declinazioni dello stesso problema. In questo contesto non si può pretendere di ottenere risultati a livello internazionale, non si può pensare di coltivare dei campioni. Finchè i numeri del tennistavolo non saranno tali da creare una VERA possibilità di fare professionismo, non c'è alcuna speranza. E quindi dice bene chi afferma che in questo scenario, qualsiasi risultato, per quanto modestissimo, è comunque da apprezzare.
    Voglio portare questo contributo. Io vivo a Fiuggi da quando avevo 8 anni, ho iniziato a giocare a tennistavolo con la società locale intorno agli 11 anni (salvo smettere dai 16 ai 32, ahimè!), e poco dopo di me ha iniziato anche mio fratello, 4 anni più piccolo. Quando io avevo 15 anni, lui ne aveva 11, ed era molto promettente. A quei tempi il centro federale era attivo, era il cuore del tennistavolo italiano. Ho conosciuto personalmente Piacentini, Mondello e tanti altri (tutti più o meno della mia età, andavamo a scuola insieme), ragazzi che stavano tentando la strada del professionismo tramite il centro federale. Ebbene, oggi rimpiangiamo queste strutture, ormai scomparse, ma già allora (quindi con presupposti assolutamente migliori di oggi) era un azzardo assurdo per un padre o una madre lasciare che il proprio figlio tentasse questa strada.
    Il discorso arrivò anche a casa nostra: gli allora dirigenti del GSTT Fiuggi proposero ai miei genitori di far entrare mio fratello al centro federale. Non parliamo di vivere a 1.200km dalla famiglia, mio fratello avrebbe frequentato il centro senza muoversi dalla propria città, una fortuna incredibile! Eppure, i miei non ci hanno pensato neanche per un attimo (e devo dire che, nonostante la giovane età, sia io che mio fratello fummo d'accordo su questa scelta). Forse fu un'occasione persa? Io credo tutt'ora che sia stata la scelta più giusta. E, ripeto, parliamo di una situazione di assoluto favore: centro federale a 1km da casa, squadra locale in A2, Ferentino (pochi km) campione d'Italia...a Fiuggi c'era un fermento probabilmente irripetibile attorno al mondo del TT! Come si può pensare che OGGI, con la situazione attuale, una famiglia possa assumersi la responsabilità di indirizzare il proprio figlio verso una scelta così improbabile, verso un futuro così incerto?
    Per ora (e purtroppo non parlo di un orizzonte di qualche anno, temo...) bisogna accontentarsi di coltivare il TT con tutta la passione possibile, e cercare in tutti i modi (ciascuno di noi per quanto nelle sue possibilità) di fare promozione, aumentare la visibilità, fare "massa critica", coinvolgere i giovani...E in quest'ottica andrebbe riformato TUTTO il sistema del TT: dalle competizioni a squadre a quelle individuali, dai materiali di gioco alla logistica ecc. ecc.
    Poi, se tra qualche anno comincerà ad esserci un movimento minimamente significativo e delle premesse diverse per chi vorrà tentare la strada del professionismo, si potrà pensare di cominciare ad ambire ANCHE a risultati prestigiosi in campo internazionale.
    Io, sinceramente, di altre strade non ne vedo.
     
  19. player

    player Utente

    @REDS: in Europa il livello è impegnativo, non tanto per la differenza tecnica che ci può essere ma bensì perchè a differenza nostra gli altri rischiano e DEVONO riuscire. Per cui quando vanno in campo danno sempre di più di noi perchè sono abituati a pensare che se falliscono sono in mezzo ad una strada!

    @TIBOR: la Federazione non deve rischiare perchè se io per esempio faccio risultato la vita è la mia. Dimenticate questo discorso di nazione perchè in uno sport così minore in Italia alla fine non ne viene niente in mano a nessuno se non a noi stessi.

    Continaundo sul fatto del percorso scolastico: secondo me la palestra di vita è più importante della scuola e comunque le strutture si possono trovare.
     
  20. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Temo che con tutto lo sforzo che faccia per farmi capire a volte non ci riesca fino in fondo. E sì che non sono il fiume in piena che scorre in una valle del forlivese. :D

    Rispiego, sinteticamente: la scommessa, azzardata o meno che sia, va condivisa nei rischi e nei risultati, onori e òneri, tra il ragazzo, chi esercita la patria potestà e l'ente nazionale delegato dallo Stato per lo sviluppo e la tutela dello Sport ( edello sportivo) Italiano, cioè il CONI, attraverso le Federazioni Sportive ad esso affiliate.

    Questo non significa assistenzialismo o posto fisso, significa condivisione dei rischi e assunzione di impegni verso il ragazzo che fino alla maggiore età va tutelato dai genitori e dai dirigenti (societarii e federali) e non solo sfruttato per le rispettive aspirazioni, oltre a quelle personali del'atleta.

    E' stato fatto un passo epocale nel tt con l'ingresso in Areonautica. Quando Sciannimanico me ne parlò in fase di progetto e di "lavoro diplomatico" fui molto scettico perché temevo una forte sottovalutazione del tt come sport da parte del ministero della difesa. Fortunatamente le varie armi hanno una certa autonomia in ambito Gruppi Sportivi e la dinamicità dello stato maggiore dell'Aeronautica ha raccolto la sfida lanciata dal presidente il quale in cambio ha offerto assistenza logistica e arbitrale alle gare dell'Arma.

    Però non basta, i numeri sono troppo esigui.

    Ma lo sapete che qualsiasi sciatore di buon livello (non dico eccelso), diciamo della nazionale B, o finanche i migliori dei Comitati Zonali, sono praticamente sicuri di entrare a far parte di un G.S. militare? E così pure in Atletica? O scherma, canottaggio, Ginnastica ecc. ecc. cioè in quasi tutte le discipline "minori" per la nostra Nazione e per le quali é veramente un azzardo tentare la carriera sportiva?

    Che si faccia tt o altro, praticare uno sport ad altissimo livello diventa un lavoro e se è un lavoro, già in età adolescenziale, bisogna prevedere un sacco di ammortizzatori previdenziali per quando non si è più giovani.

    Ma non abbiamo abbastanza esempi sotto gli occhi? Uno deve poter fare sport, dedicandovisi con assoluta tranquillità mentale (serve anche quella per vincere) sapendo che c'è un apparato che si prenderà cura delle sue necessità quando non sarà più in grado di vincere e avrà esaurito anche le risorse fisiche per allenare. Ma non la meritano una pensione questi qui?
    Vogliamo che uno qualsiasi dei nostri migliori ragazzi italiani azzardi la scommessa di diventare benestante (neanche mi sogno di usare la parola "ricco") giocando a TT in Italia? Oppure tutti in Germania? Siamo realistici, please.

    A Player dico: in bocca al lupo ragazzo, spero per te e per il tuo babbo che tu vinca la tua scommessa. Bobo Senior e Junior questa scommessa l'hanno vinta, non è impossibile come il SuperEnalottto ma neanche facile come la Tombola a Natale. :approved:
     
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