Bevilacqua-Mauriello

Un campione difficile da imitare: Rosaria Mauriello

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Ultima modifica il 15 Luglio 2013
By Paola Bevilacqua
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Prima da sinistra Rosaria Mauriello. Il mondo è pieno di campioni, giovani, belli alti e ricchissimi. Campioni di calcio, di golf, ed ancora di calcio. Esistono però campioni grandissimi dal punto di vista umano che per il solo fatto di praticare una disciplina sportiva considerata minore, non sono minimamente considerati dall'opinione pubblica. Una di queste, è Rosaria Muriello.
Una pluricampionessa con la p maiuscola. Nata sportivamente nei primi degli anni ottanta ed ancora in auge. Rosy (per gli amici) pratica a livello agonistico sia il tennistavolo che il calcio a undici femminile. Nel tennistavolo è stata in Nazionale giovanile ed Assoluta ai tempi d'oro della nostra Nazionale (insieme a me). Inanellando vittorie all'estero in Italia ed ancora continua. Nel calcio è stata una delle atlete di punta della serie A. Una centroavanti forte, veloce, caparbia e determinata nel farsi largo ad ogni costo. Una donna forte fisicamente, decisa, determinata e dal carattere spinoso. Una campionessa che sa farti ridere per le sue battute dal gusto prettamente partenopeo e che sa farsi odiare in campo per i continui sberleffi e le continue grida che lancia per incitarsi. Genio e sregolatezza ma anche madre dolcissima e fiera del suo Guido ed amica sincera che sa rinfrancarti nei momenti del bisogno. Una personalità ben definita a volte scostante a volte dolcemente femminile, il più delle volte un vulcano in continua eruzione. Anni passati sulla cresta dell'onda a combattere per titoli e per vittorie importanti però non l'hanno cambiata, lei sorride sempre con semplicità e con naturalezza ed accetta di buon grado scherzi e rimproveri per poi, subito dopo, stupirti per la capacità di concentrazione e di equilibrio che sa tenere in campo. Poi ancora risate e scherzi quando lei è in vena, sono sempre di scena nel suo cabaret personale, risate e simpatia battute dal doppio senso sagacemente "servito", infarcito di espressioni del popolino napoletano ti fanno " schiantare dal ridere, canzoncine oscene e discorsi seri riescono a disorientare chi l'ascolta. Di sicuro se "Rugy" entra in una palestra oppure in un campo di calcio ci se ne accorge. La sua voce svetta alta sugli altri le sue movenze e le sue macchiette prontamente improvisate, a cui fanno seguito dopo poco, serietà e dedizione sportiva. La si vede sapientemente correre via dietro ad un pallone oppure dietro ad una pallina con la stessa forza con la stessa caparbietà e con la stessa dura fermezza da più di vent'anni. Campioni così hanno molto da insegnare alla gioventù: si può nascere magari non ricchissimi, non altissimi, non magrissimi ma sicuramente grandissimi dentro. Belli perchè veri, onesti e sinceri, madri splendidamente presenti nella vita dei propri figli, attrici serie del proprio ruolo e della propria forza che sta nell'essere semplicemente campioni. Grazie Rosaria.

Queste le parole di Paola. Che cosa aggiungere? Niente, se non che Paola ha saputo scovare la vera Mauriello più di tanti pseudo amici/amiche.