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Baciocchi 4^ Italiano contro Muramatsu 37^ del mondo

Discussione in 'Video' iniziata da tritticorenale, 6 Dic 2017.

Status Discussione:
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  1. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Purtroppo mi sono reso conto che spiegare certe cose con la tastiera è molto difficile e crea interpretazioni e fraintendimenti che preferisco evitare, non si tratta di nessun altra ragione credimi
     
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  2. maledettaretina

    maledettaretina attaccante smemorato

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. Guilcier Ghilarza
    È un gran peccato, il tuo intervento mi incuriosiva parecchio! :metal::metal:
     
  3. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    L'approccio cinese al tennistavolo è scientifico. Un cambiamento della tecnica conseguente ai materiali viene analizzato nelle università.

    Qualsiasi cambiamento del materiale influenza la tecnica. Non sapere queste cose è abominevole e porta a non considerare l'evoluzione (o involuzione, a seconda dei punti di vista) di una disciplina.

    Poi ti trovi indietro rispetto alle avanguardie e stai lì a chiederti dove hai sbagliato.. perché hai perso.
     
  4. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Scusami ma in che regione d'Italia giochi? se preferisci non dirlo qui puoi dirmelo in mp poi ti spiego il motivo grazie
     
  5. maledettaretina

    maledettaretina attaccante smemorato

    Qualifica Tecnico:
    Tecnico di Base FITeT
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. Guilcier Ghilarza
    :approved::approved::approved::approved:
     
  6. doink969

    doink969 Utente

    Nome e Cognome:
    Mauro
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    A.S.Tennistavolo Angera
    Baciocchi non mi è sembrato così inferiore, ha sbagliato molti top di diritto che sono finiti in rete.
    Come avrebbe dovuto rispondere al back difensivo di rovescio dell'avversario, per non andare continuamente in rete? Che tipo di colpo sarebbe preferibile in questi casi?
     
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  7. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Come ha spiegato lo stesso @bacio95 la difficoltá con un difensore che usa il puntino corto (e perdipiù molto bravo) è la "lettura" del backspin in arrivo: della quantità di taglio che ti arriva. Se va in rete è perché gli è tornato molto dello spin che ha impresso o che ha DOVUTO imprimere doppiando il top, sommato al backspin impresso dal difensore.

    Se va lungo è perché , al contrario non torna lo stesso spin oppure perché ha dato più velocità alla palla, con parabole basse, anzichè tirare lento ma a giro (o mascherando il giro come fa Xu Xin) : la palla gli torna più liscia di quanto se la aspettasse e va lungo.
     
  8. doink969

    doink969 Utente

    Nome e Cognome:
    Mauro
    Qualifica Tecnico:
    Nessuna Qualifica
    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    A.S.Tennistavolo Angera
    E in questo caso, ammesso e concesso che leggi bene il colpo di ritorno dell'avversario (parecchio back spin sommato al tuo effetto di ritorno del top), che tipo di colpo puoi fare per non andare a rete?
    1) Un altro top spin molto arrotato?
    2) Un back molto spinto?
    Grazie :)
     
  9. andras

    andras Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Belli
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    T.T. MONDOVI'
    Si un top alzando maggiormente la parabola e curando il piazzamento, se non sei messo bene appoggi cercando il rovescio dell avversario o tenendo corto ma chiaramente se non lo fai bene lasci all avversario la possibilita di tirare.
     
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  10. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    .....io avevo invece informazioni diverse proprio dalla Cina ma sono stato zitto....
    ...la prossima volta non stare zitto.E poi perchè?Già molti tacciono,per convenienza o per non intralciare i piani(alti?) già così brillantemente delineati.Tutt'al più,non sapendo cosa ribattere, ti avrebbero troncato con un "Grazie,abbiamo capito,andiamo avanti" Quanto bisogno ,invece,avrebbero loro stessi,Tecnico e staff ,di confrontarsi,proprio con tutti.Certo la paura di non essere sufficientemente apprezzati e qualificati di fronte all'opinione pubblica, nel saper tenere in modo adeguato il passo con il pongismo più avanzato,li fa rendere diffidenti,refrattari e e chiusi di fronte a chiunque abbia qualcosa da osservare e recepire.Che occasione persa!Per loro,per loro,ma anche per l'attuale tennis tavolo italiano.Capirai.....
    stima ettore
     
  11. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
    Quoto @andras . Se invece vuoi prendere fiato, dopo aver doppiato i tuoi top, puoi appoggiare delicatamente con un palleggio corto.

    Penso di sapere perché @enzopacileo preferisca non approfondire. Ma se l'altra volta si era aperta una diatriba su quanto carico si debba dare sulla gamba destra nel top di dritto del destrorso... qui si tratta più di spiegazioni tecniche relative al cambio pallina.. ;)

    Dai Enzo, sputa l'osso. :approved:
     
    Ultima modifica: 11 Dic 2017
  12. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Ti dirò che se c'è uno che non sta zitto nel confronto sono proprio io o meglio sono uno che non si tira indietro e grazie alla mia professione che mi ha permesso negli anni di conoscere ogni sorta di personaggio importante non ho timori reverenziali, ma non è di questo che si tratta in quanto già prima di questa mia domanda nella spiegazione del rovescio mi ero permesso di dire mezza parola ed il personaggio si era alterato ed io l'ho redarguito a dovere.....ribattere ancora significava finir male ed ho evitato, purtroppo di certe carenze umane e tecniche si comincia solo ora a prenderne atto, io le ho denunciate tanto tempo fa e venivo pure attaccato per questo.
     
    A lazzaro, Milocco Ettore e eta beta piace questo messaggio.
  13. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    ..chiesi se con la nuova pallina fosse cambiato qualcosa nel top spin di dritto...
    Una curiosità adesso io pure ce l'ho.Cosa s'intende con nuova pallina?Dalla piccola a quella di diametro maggiore?Oppure da quella di plastica a quella di diversi materiali compositì?

    Là,l'ho constatato anch'io,non sono ammesse alzate di sopracciglio, osservazioni con diversi punti di vista,
    anche se motivate e inerenti all'argomento in discussione,altri modi di congetturare colpi o men che meno qualsivoglia pensiero critico,ritenuto indirizzato non al modo di fare per cercare di migliorare,bensì come un attentato diretto alla persona,distorcente pure,da sopprimere e stare alla larga come fa il diavolo con l'acqua santa.D'altronde questo è tipico modo di reagire per non farsi cogliere titubanti nel prosieguo dell'attività,o entrare in campi in cui non ci si sente pronti e ben preparati alla replica.E' così e basta,chi sei tu per.....quanti prima nazionali hai allenato? Se poi il personaggio è fumantino per conto suo....forse vogliono caratterizzare l'ambiente in un certo modo.A me a scuola dicevano:"Puoi,nella vita,trovare cattivi insegnanti,ma tu non trovare scuse,continua a prepararti,studia ancora".Proprio come uno studentello,
    è importante far domande e muovere curiosità.
    stima ettore
     
  14. enzopacileo

    enzopacileo Utente Noto

    Nome e Cognome:
    vincenzo
    Categoria Atleta:
    Fuori Quadro
    Intendevo la pallina di plastica quella in abs non era ancora uscita ma oggi con l'ultima che gira ancora meno se non cambi la tecnica paghi dazio
    --- Messaggio Unito Automaticamente, 11 Dic 2017, Data originale: 11 Dic 2017 ---

    Ok provo a sputare l'osso sperando di non pentirmene......partiamo dall'assunto che nel top la palla la possiamo strisciare oppure agganciare con la racchetta aperta e poi chiuderla con il movimento del corpo.
    Ebbene con la pallina più pesante che gira di meno se usiamo la tecnica dello striscio della pallina la traiettoria tende a scendere più di prima ed allora quest'ultima spesso va in rete o salta nella parte centrale del tavolo rendendo agevole il controllo da parte dell'avversario, in maniera particolare nel top su palla tagliata.

    Addirittura se usiamo la suddetta tecnica con gomme dure lo avvertiamo molto di più perchè si riduce ancora l'ingresso della pallina con lo spin "meccanico"

    Con il top più alla "Waldner" per capirci, lo spin aumenta perchè la facciamo girare prendendola all'interno della gomma che dovrà essere a differenza di prima più morbida, i cinesi tirano quasi tutti cosi ed oggi diventa una necessità per portare la palla a fine tavolo e sopperire anche al fatto che girando di meno spesso tende per cosi dire a morire e cade improvvisamente.

    Ovviamente che tirava già con quella tecnica vi dirà che la pallina attuale gira lo stesso e gli altri invece si dannano.....spero di essere stato chiaro
     
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  15. Milocco Ettore

    Milocco Ettore Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Ettore Milocco
    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT FIUMICELO
    Ebbene con la pallina più pesante che gira di meno…
    Ok provo a sputare l'osso sperando di non pentirmene......partiamo dall'assunto che nel top la palla la possiamo strisciare oppure agganciare con la racchetta aperta e poi chiuderla con il movimento del corpo.
    Ebbene con la pallina più pesante che gira di meno se usiamo la tecnica dello striscio della pallina la traiettoria tende a scendere più di prima ed allora quest'ultima spesso va in rete o salta nella parte centrale del tavolo rendendo agevole il controllo da parte dell'avversario, in maniera particolare nel top su palla tagliata.

    (ma perché perdiamo sempre?niente,se qualcuno ha già la risposta facile si ritenga esonerato dal leggere ancora avanti,poi da uno che non ha mai allenato un prima categoria,figurarsi,proprio,proprio…)

    Fatto salvo che questo è un gioco dove ognuno può interpretare a piacimento rischiando di proprio, confidando nei mezzi di cui dispone, o scommettendo su alcuni di essi,quelli che ritiene superiori agli avversari, siano essi strumentali come attrezzature particolari , fisico-atletici, tecnico-tattici, o altro per raggiungere gli obiettivi che ci si pone, non sfugge a nessuno che noi, quando ci presentiamo alla ribalta internazionale nei momenti topici le buschiamo, ovunque ci presentiamo. Come se ci mancasse qualcosa una volta arrivati fin lì, o almeno nelle immediate prossimità per far partita alla pari con gli inarrivabili avversari davanti a noi in classifica. Eppure qualche buon set riusciamo a giocarlo, facendoci ritenere talvolta di essere lì, lì, ma poi ….niente, ci manca sempre quel “quid”, non resta che arrendersi all’evidenza.

    Sembra quasi una partita a carte,giochiamo in modo compito e ordinato tutte le nostre credenziali per benino e anche per bene,prima i cavalli, i fanti, financo il re e tutte le briscole a disposizione,alla resa dei conti , dopo aver dato valorosamente tutto, rimaniamo a bocca asciutta, amaramente asciutta a discutere su quello che si doveva ancora fare e intraprendere la prossima volta. E come sempre nella partita ci rendiamo conto che le carte più importanti, in fattispecie il tre o l’asso, insomma i sassi che pesano per davvero, quelli che fanno spostare gli equilibri, chissà perché finiscono sempre nelle mani dei nostri illustri avversari. Ma com’è possibile,si sarà chiesto l’inclita e il profano, o anche il nostro più sprovveduto tifoso:”Ma come faranno quegli altri,barano?” Di quali magie, diabolici materiali nascosti,o comunque fisicacci irraggiungibili sono essi dotati, facendoci fare la figura barbina di provincialotti o semplici smazzatori di briscola, poker, o altro, in ogni caso mai con le carte che davvero contano?e come se sarebbero servite…
    Certo noi sappiamo giocare, il gioco è sempre lo stesso perlomeno così ci assicurano da lassù,basta calare
    le carte disponibili e non fare errori,prima la prestazione innanzitutto, ma va detto….non tutte le prese sono uguali. Così nel nostro sport, non tutti i colpi vanno portati con gli stessi movimenti e medesima forza con cui si era iniziato così bene la partita. Un unico colpo che vada bene per tutte le varianti? basta?
    O più modalità di esecuzione per fronteggiare esigenze diverse?Allora,per cominciare, di quali mezzi dispongo per misurare e comprendere i giri di quella rotazione che mi fa dannare l’anima e continuo a non capire? Quando andrò a colpire quella benedetta palla? Cosa devo osservare? Dove, entro quali spazi potrò agire in modo a me più favorevole e conveniente? Quali cambi di tattica, di velocità e quindi di direzione andrò a sviluppare nel corso della partita? Quali sono gli elementi fra questi che non devo assolutamente lasciarmi sfuggire, altrimenti il pallino passa in mano al mio avversario e non potrò sportivamente “aggredirlo” con la stessa efficacia d’inizio partita?
    Ad alcune di queste domande i nostri miglior giocatori azzurri si saran dati certamente risposta, ma un tanto a spanne, dettate sì dall’esperienza pregressa,ma ancor in modo approssimativo e abborracciato per impensierire davvero quella concorrenza qualificata( e spietata!) da 50simo posto mondiale in su. Occorre quindi maggior precisione. A cominciare da dove? Cercherò di evidenziare due aspetti.

    1)Bisogna assolutamente riconoscere il momento preciso in cui la battuta avversaria,arrivata nelle disponibilità delle mie braccia,è al minimo dei giri,o quando ha perso buona parte dell’effetto iniziale. Talvolta poco poco prima dell’apice, andrò ad agire lì, talvolta subito dopo, anche quando si trova sopra il tavolo o nei paraggi della linea bianca e cercherò il contatto in quel preciso momento. Ovviamente si andrà a coprire la mutata distanza dalla palla dal corpo con due movimenti,ben diversificati e separati fra loro nell’intrinseca motricità fine.Servendomi,se del caso, anche del rovescio,con spostamento anticipato e repentino..Non è facile,si sa…nell’arco di curva che andrò a descrivere, e non è detto dal basso verso l’alto,devo tener conto che lo spazio d’azione è molto molto ristretto in altezza, si dovrà quindi maggiormente ricercare un’azione ad arco “appoggiato” basso,o coricato,da intendersi quasi quasi parallelo al terreno,con un minimo di pendenza a senso ciclico, senza salti, tendente a concludersi di lato, piuttosto che verso avanti.Fondamentale, e qui si rivela il giocatore di categoria superiore, sarà la velocità di esecuzione che dovrà essere massima -ripeto massima e i nostri non lo fanno-, raccolta nel minimo spazio a ridosso del tavolo, assumendosi i rischi dell’errore. Va da sé, due punti gettati, massimo tre a partita,
    sono la norma per congetturare e mettere in atto le sottili, ma indispensabili correzioni nel fronteggiare le rinnovate insidie messe in campo dall’avversario. Tenendo presente che più si arriva in velocità nei pressi della palla, più sarà facile e agevole curvare nella traiettoria prescelta e preventivata, ma anche mano ferma sul volante per stringerla e raddrizzarla, tanto lì non ci sono “chichane” o muretti di contenimento.L’importante è non permettere al difensore di agire con comodo, dandogli tutto il tempo necessario per elaborare i suoi taglie e muoversi a suo piacimento.


    2)Vale sia contro i difensori,ma ancor di più con gli attaccanti di uguale vaglia. La palla che mi arriva dal colpo precedente,se ben eseguito,è oro colato,che non dovrò scialacquare,o ribattere semplicemente con un top leggerino ad arco accentuato e poi ripeterlo con la stessa intensità,che a lungo andare,per giunta, fa perdere di precisione sui veri obiettivi in cui si vuole indirizzare a palla. Essendo più pesante, proprio quella palla lì di ritorno mi dà quella frazione di tempo in più per piazzarmi a dovere e aggiungere chili pesanti su quel missile terra aria che andrò a spedire nel campo avversario. Spesso imprendibile se effettuato con un caricamento più deciso e importante, ben diverso dai “soliti colpi” mandati a memoria in allenamento, sempre sulla stessa lunghezza d’onda e di ben altra consistenza dovrà essere il gioco di piede-caviglia con relativo piegamento e torsione del corpo a impattare quella palla sempre più avanti,a rubare il tempo quando ancora è in fase d’ascesa, ancora in tempo utile per spingerla giù. Notare ora con quanta energia e decisione lo fa lo stesso Muramatsu, nel secondo video- foto di questo forum, quando gli si presenta la minima occasione per attaccare,lui che attaccante non è.

    Son stato volutamente lungo, per portare l’attenzione su certi colpi, che vanno pensati e soppesati a passo lento, commisurati alla taglia del giocatore che poi dovrà eseguirli, per poi passare alle ripetute e agli schemi, non viceversa sperando che la quantità sia di per se stessa sufficiente a colmare le eventuali lacune. Non è che facendo girare velocemente le lancette dell’orologio, questo si autoregola da solo e sarà poi in grado di scandire e battere i minuti e i secondi con la precisione di un Omega svizzero registrato sulle coordinate di Greenwich, si dovrà sempre operare e riprogrammarlo dentro, nel fare in modo che il minuscolo sistema di rotelline e addentellati scorra in modo appropriato, serve dirlo? sul tempo esatto degli altri orologi.
    Altrimnenti, a che gioco giochiamo?
    Stima ettore
     
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  16. ric58

    ric58 Utente Noto

    Nome e Cognome:
    Riccardo Malpassi
    Categoria Atleta:
    3a Cat.
    Squadra:
    Invicta Pace Grosseto
    Grazie....lo sai che questa cosa è davvero interessante....:approved: avevo già notato che il cambiamento dalla palla di celluloide a quelle di plastica "seamless" di ultima generazione (tipo xu shao fa e similari) alla fine non era molto vistoso e se ne mettevi in un cesto miste la differenza non era eclatante, mentre quelle di ABS sono proprio un altro discorso sia per l'effetto che per il tipo di rimbalzo e avevo anche notato un disagio nell'uso di gomme dure, ma non avevo messo bene insieme le due cose anche perchè ci ho giocato ancora poco con le ABS.
    Chiaramente cambiare il movimento del top non è cosa da poco, ...dipende dall'eta, dalla voglia, dalle motivazione...ecc .... e nel caso mio è improponibile ma sulle gomme si che si può agire ;);).
    Riguardo invece all'argomento iniziale, li sono abbastanza ferrato avendo giocato e visto giocare svariate generazioni di difensori. :D:D
    Alessandro secondo me non ha giocato affatto male aiutato dal fatto che ha colpi incisivi, ma è un tipo di difesa scomodo utilizzato solo in oriente e molto più in voga nel passato e quelli bravi tipo Muramatsu danno palle difficilmente leggibili.
    Spezzare il gioco è assai spesso controproducente perchè i difensori con la corta sono sempre molto incisivi in attacco altrimenti sono delle pippe....
    La cosa più interessante della difesa con la corta rispetto alla lunga è la possibilità di variare il taglio e dare tagli impressionanti su palle scariche, oltre al possibilità di attacchi molto incisivi.
    Il "capostipite" era questo coreano quà

    Visualizza: https://www.youtube.com/watch?v=TVxAobHv_q8

    Dal Maestro prendeva di solito grandi ripassate...ma si rifaceva con molti altri :D:D
     
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  17. ttsermide

    ttsermide Utente Noto

    Squadra:
    ASD POL.SERMIDE TT
    La semplicità con il quale il maestro risponde ,leggendo tutte le variazioni(considerando che a quell'epoca con palline da 38 e tavoli in legno ,la rotazione era molto molto molto più pesante di adesso)conferma quanto l'eleganza e la lettura di ogni singola palla contraddistingue waldner da qualsiasi altro atleta big del mondo di tutti i tempi!!!!vedere questi video per chi ama il tennistavolo è davvero sublime!!!!!!peccato che più il tempo avanza e......vogliono rendere il nostro sport sempre piu ' semplice,quando invece si è sempre contraddistinto per la fantasia e le variabili.
     
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  18. nonlacacciodila

    nonlacacciodila Utente Noto

    Parole sante Giovanni. ...
     
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