Atleti qualificati per le olimpiadi di Tokyo

So che ci sono vari atleti qualificati per ranking, altri per l'appartenenza alla nazione che ospita, altri perché hanno preso medaglie in competizioni continentali, altri qualificati col recente torneo di qualificazione a Doha.
In ogni caso non ho visto da nessuna parte una lista completa degli atleti e dei team, qualcuno di voi sa dove potrei trovarla?

 

Table tennis at the 2020 Summer Olympics – Qualification - Wikipedia

 

Grazie, ma quindi Samsonov alla fine non si è qualificato?

 

Non si può ancora dire. Se guardi bene su questo link, ci sono ancora 5 posti da decidere per giocatori Europei e 8 posti tramite il ranking mondiale.

 

Hai ragione, ho notato dopo aver scritto il commento

--- Messaggio Unito Automaticamente, 24 Apr 2021, Data originale: 21 Mar 2021 ---

Ho visto che Samsonov non c'era in Portogallo ed essendo quasi numero 30 del mondo, dubito sia ripescato per ranking, peccato dopo la sua performance impressionante a Rio 2016

 

Samsonov era infortunato.
Qua dice che lui, tra gli attuali non qualificati, è al quarto posto come ranking, dopo Liam Pitchford, Quadri Aruna e Robert Gardos : Disproved in Doha, will Panagiotis Gionis prove theory correct in Guimarães? - International Table Tennis Federation
Magari c'è ancora speranza.

 

Intanto ..
Intanto Guimaraes ha dato il responso.Dei nostri
han fatto il massimo,ma di fronte a tanta concorrenza e' andata come è andata e forse solo la Vivarelli nutre ancora qualche speranza di essere ripescata.Adesso bisogna girar pagina, ripensare e. (ri...)....
programmare il lavoro per essere pronti alle prossime Giostre Olimpiche.
Certo ci dispiace che non c'è questo e non c'è quello, soprattutto fra alcuni volti ben conosciuti del passato,cui siamo tanto affezionati.Ma lo Sport ha bisogno di andare avanti,volti nuovi, giocatori con altre caratteristiche si faranno avanti. Ora,come nel calcio,assistiamo al "tennis tavolo totale", dove si, l'esperienza con quella battuta (Reverse di qua,Reverse di là),quella furbizia,quei due scambi che immaginiamo sappiamo fare solo noi e invece vengono subito decifrati, perché studiati prima,possono portare quei due tre punti,ma di fronte a giovani di gamba che sanno e vanno a colpire energicamente tutte le palle, come nulla fosse,da ogni angolo, c'è poco da fare...Si può raspare qualche punto, a forza di tattiche esasperanti,forse un set, rubacchiare una partita,ma in un Torneo impegnativo come le Quali
occorre altro.Per dire Bobo contro un giovanissimo polacco,dicono 18 enne, l'ha spuntata,ma nel Torneo in Portogallo erano presenti le terze linee del panorama mondiale,se vogliamo le seconde del Rang europeo.Poi che si va a fare alle Olimpiadi vere,quando i giocolieri/acrobati del nostro sport quelli che sono soliti fare i salti mortali,a ritmi ancora più indiavolati e pure reggono alle pressioni psicologiche,su ogni punto,su ogni palla giocata,in ogni frangente di un Torneo maratona su più giorni e senza pause per respirare?Ecco che il Tennis tavolo spettacolo ha bisogno urgente di rinnovarsi,di portare in scena sempre nuovi attori,accanto a quei due o tre intramontabili,utili soprattutto a vendere magliette e racchette autografate,che rischiano pure di essere risucchiati dal nuovo che avanza.E noi nostalgici a ripensare:"Ma perché non gioca più
quel memorabile pongista 36 enne,cui ero tanto affezionato? e quell'altro,over 50 enne, dov'è finito?".
ettore

 

Sì, effettivamente non avevo tenuto in conto che più di tot di una nazione non possono andare, perciò ci sono parecchi posti liberi

 

Bisogna rinnovarsi, sono d'accordo anch'io. Bene. Proposta concreta? Task, budget e tempi?

 

Lo abbiamo fatto noi tra i primi.. Yang Min, Tan W... Ma adesso le regole sono più stringenti e servono anni per rendere eligible per le Olimpiadi un giocatore naturalizzato.

 

Beh,non fare ora come il comico Bisio che invita la sua spalla il buon Palmiro Cangini, che ti piace tanto, a trattare dei grandi temi, per compiacere e vellicare il pubblico e poi declassare ogni argomento ad aria fritta.
C'erano due cordate per il rinnovo della Presidenza Fitet.Una ha vinto, l'altra ci riproverà alla scadenza del prossimo mandato E tu vuoi che io,da perfetto sconosciuto,ininfluente, remoto ex di tutto,
dall'estrema periferia vada a consigliare una delle due, come se non ne avessero già abbastanza di menti pensanti e linee guida già abbozzate?Poi io sono soltanto uno che s'è interessato soprattutto alla qualità del gioco,quello praticato e visibile sui tavoli di ogni dove, (del..)/dei percorsi necessari per raggiungere tale obiettivo, pronto a cogliere tutto ciò che si frappone come ostacolo ed eventualmente suggerire qualche accorgimento per superare il nostro "impasse".
Troppo spesso ci altaleniamo e dondoliamo fra una o due linee mobili di chi ritiene il nostro giocare con la pallina e racchetta piccola come:
a) un passatempo e allora non serve niente,basta e avanza quello che facciamo,basta divertirsi e fare del sano movimento,
b) Sport vero e proprio,che si deve porre degli obiettivi sportivi da raggiungere al pari delle altre Discipline e Federazioni sportive(N.d.R.Necessario,altrimenti non c'è crescita,motivazione a migliorare e non si va da nessuna parte)
Dove e come ci poniamo?
Se nella prima posizione, allora per come tali veniamo trattati e considerati,serve poco e più o meno va bene così.E' sufficiente un ricambio minimo per autoalimentarci,noi e tutto il nostro Movimento.Ancor poco fiorente?non importa quello che è.
Se ci configuriamo nella seconda ,quando poi ci confrontiamo a tutti i livelli, compreso quello internazionale,ci scopriamo carenti,talora logori nel vestito cucito troppo in fretta,bisognoso di numerose toppe per rattapezzare buchi vistosi,di qua,di là....occorre un Rinnovamento vero di qualità, intenzioni,numero,approccio didattico,giocatori, assieme ad uno sforzo organizzativo non indifferente per assembleare il tutto e portarci un passo avanti,laddove stentiamo e latitiamo.Bisognerà fare delle scelte,in questo caso cominciare da dove?

Allora,per gioco,ammettiamo di sì,che qualcosa bisognera' fare,soprattutto dare,darci sostegno per ripartire dopo la tremenda batosta Covid che è stata.
Auspico:
1) Una maggior sensibilizzazione e conoscenza del ping pong fra i giovani,più bassa è l'età d'inizio,meglio è. E non vedo molti e chi soprattutto lo possa fare attualmente,almeno con una certa continuità.Due o tre azioni che vadano nella direzione e prospettiva nuova io le vedrei.
In primis: legare l'avanzamento di carriera dei nostri istruttori Coach federali all'effettivo coinvolgimento degli stessi in attività formative rivolte ai più piccoli,per un periodo minimo e continuativo ben specificato,sperando di coinvolgere soprattutto le ragazze e le donne pongiste.
Secondo: collaborazione fattiva fra A.S.D. vicine,non sarà facile,eppure....
Terzo:riduzione delle tasse a chi mette a disposizione personale,mezzi e collaborazione effettiva al raggiungimento dello scopo per aumentare la base,con organizzazione attività mirate, coinvolgenti e adatte ai più piccoli
Quarto: attività che vanno programmate in tutte le Regioni,con reperimento del Personale e con varie manifestazioni pubbliche anche di propaganda,confronti a livello locale,poi cittadino,poi provinciale,poi Regionale,poi Inter-Regionale,laddove sarà più facile reperire uno straccio di Sponsor,dove almeno i genitori sarebbero presenti in tribuna,pur distanziati,prima di trasferire tutto il nostro Campionario di giovani pongisti in erba, tutti e sempre a Terni.Importante sarà il coinvolgimento e partecipazione ai vari Stages di formazione per gli Istruttori!,per gli Istruttori!,soprattutto per omogeneizzare e valorizzare le iniziative più utili e rigeneranti allo scopo.
Questa la premessa.Vado avanti?Ma sanno già cosa fare,vedrai...
ettore

 

Sottoscrivo ,questo aspetto è troppo sottovalutato e spesso realizzato solo per i pochi che possono spostarsi quando vogliono. Aggiungerei che l'istruttore (come tecnico e basta) fine a se stesso non è sufficiente ....quel che le famiglie richiedono è l'educatore.

 

complimenti al grande PAT che è riuscito finalmente a portare un proprio atleta alle olimpiadi di Tokio dopo un lavoro straordinario, meticoloso, attento. Ci sono voluti 12 anni , anzi 13 , gli hanno voluto dare un anno in più ma alla fine i sacrifici ripagano sempre! ah ! cosa? non capisco! dite che il PAT si è dimesso da un anno? questa proprio non me l'aspettavo! comunque è merito suo e adesso chi ce la prometterà mai più una medaglia? IMMENSO

 

Siamo sempre lì
Ma se uno,o una non passa attraverso esperienze valide di buon tennis tavolo vissuto perlopiù all'estero,dove pagano,pretendono,valorizzano e riescono a tenere alto il livello competitivo dei loro giocatori,ben assembleando in modo occulato quelli autoctoni e stranieri che insegnano e allo stesso tempo imparano nella stessa squadra,come fa poi a competere in quel contesto olimpico e migliorare?Mentre qui da noi, con i mezzi che abbiamo,con l'ostracismo manifesto verso le novità tecniche più acclarate(non è che non le capiamo,ma ci arriviamo dopo!quando sono superate),con l'intima,umana ma fallace convinzione di certuni di essere possessori delle migliori conoscenze pongistiche più che sufficienti per gareggiare con i migliori,almeno dal punto di vista fisico e poi se non basta quello tattico,certuni, per aver fatto uno stage all'estero,con la sicumera di essere già arrivati,infine con i nostri massimi esperti conoscitori del mercato che sanno qual è la racchetta che perdona gli errori,...e quella da evitare perchè non perdona...insomma ...facile trovare dopo il capo espiatorio dei mancati successi del passato.Molto dipende da noi,anche dall'interesse delle Società di spingere al Rinnovamento...nei Quadri Tecnici, Gioco,Giovani,Entusiasmo,....far Quadrato,Lavorare insieme per organizzare Eventi, tesi a Incrementare nuove leve di giocatori,da non incatenare nel solito tran tran...Va beh,sia detto che a molti basta giocare,se poi c'è chi va a Tokio,buon per lui o per lei...cosa cambia?
E invece avete visto nel tennis,esplode un giocatore e altri 10 gli si avvicinano e si qualificano a gareggiare nei cartelloni dei più acclamati e famosi tornei in giro per il mondo?Come fa la stampa e gli sponsor a non interessarsi di questo cambio di passo e cogliere il vento a favore di poppa,che muove l'economia e fa aumentare adetti e praticanti?
ettore

 

concordo su tutto, dalla alla A alla Z con l'intima,umana ma fallace convinzione che quello che scrive abbia un senso ma con l'intima,umana ma fallace convinzione di non esserne certo e rifletto sul fatto che il mondo del tennistavolo necessiti di una l'intima,umana ma fallace rivoluzione che possa un giorno rendere l'uomo meno fallace ma con l'intima,umana ma fallace convinzione che ce la si possa comunque fare, oltrepassare la siepe che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude ma sedendo e mirando con l'intima,umana ma fallace convinzione che non si capisce che c... scrivo. intimamente e umanamente saluto chiunque legga queste righe fallaci , umane, intime.

 

Quell'intima,umana convinzione....
Guai se non ci fosse quella convinzione lì,molto umana e fallace,ciò che ci induce sovente all'errore.
Poi c'è chi da quegli errori commessi,anche quegli veniali,ne fa tesoro e terreno fertile su cui ripensare e rimediare,altri invece imperterriti,dato che fa comodo, continuano come prima,accada ciò che accada.D'altronde non siamo dei robot,con la conseguenza che tutti indovinerebbero la mossa giusta,tutti vincerebbero le partite,tutti avrebbero le stesse competenze,anzi meglio del Direttore Tecnico,passato o attuale,per restare nel mondo sportivo.La riflessione personale mi porta a dire che l'estrema sicumera di certuni,cioè senza verifica del proprio modo di pensare e dei propri atti commessi sia individuali,che pubblici può sconfinare nella sciatteria,poi nella negligenza e portaci fin sulle porte dell'abisso,come testimoniano recenti fatti poco lieti accaduti e continuano ad accadere nel mondo reale.
Sta sempre bene potersi confrontare con chi ti dice:"O.k. quello che hai fatto,ma guarda che si può
fare in modo diverso..."Per progredire,questo serve....
ettore