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Atlantide

Discussione in 'Chiacchiere su tutto il resto!' iniziata da .machiavelli., 8 Mag 2009.

Status Discussione:
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  1. .machiavelli.

    .machiavelli. Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Pierluigi Montalbano
    Atlantide
    Ciao a tutti,
    in questi mesi si è parlato e scritto del mito di
    Atlantide, e un noto studioso sardo, proprio in questi giorni, relazionerà in
    quel di Oristano sulla certezza che Atlantide non fu la Sardegna.

    Preferisco non commentare questa iniziativa perché ritengo che ogni
    individuo deve essere libero di dire ciò che pensa (in riferimento alla
    cultura) in ogni dove e in ogni quando, a condizione di non ledere
    diritti o libertà altrui.
    Ho dunque deciso di offrire una mia visione
    degli scritti di Platone (ed Erodoto) inserendo un commento di una
    ventina di pagine in un libro (il cui argomento principale è ben altro)
    che...chissà se mai pubblicherò.
    Per gli amici del forum propongo una
    sintetica analisi e offro il fianco alle eventuali critiche che
    pioveranno.

    La ricerca dell'isola atlantidea costituisce un bel rebus.

    Personalmente ho interpretato Platone individuando in una zona nord-
    africana il territorio che sarebbe potuto essere il centro di quella
    civiltà. Nei pressi di Tunisi sfocia un fiume che raccoglie le acque
    provenienti dalla valle che si forma fra il massiccio degli Aurès a
    norde quello del Tassili e dell'Ahgarr a sud. In questa enorme valle
    c'erano, e ci sono, dei fiumi che confluiscono in un lago
    nel'entroterra di Tunisi. Penso che in antico questo lago fosse molto
    più grande, ma a causa di un evento naturale catastrofico (ad esempio
    una serie di terremoti) che ha rotto il diaframma che lo separava dal
    Mediterraneo si sia riversato più o meno lentamente nell'attuale tratto
    di costa che separa la Sicilia dalla Tunisia. Spiegherebbe parzialmente
    anche la storia delle colonne d'Ercole, un tempo invalicabili. Il
    Mediterraneo è diviso in due bacini (orientale e occidentale) che hanno
    due profondità differenti e ancora oggi è possibile verificarlo in una
    carta delle profondità marine. Il fondale di fronte a Tunisi è stato
    invaso da migliaia di tonnellate di detriti arrivati con il fiume in
    piena che scorreva nella valle...e anche questo è facilmente visibile
    se cliccate su Google Satellite in quelle zone.
    Ma...la mia
    personalissima riflessione riguarda anche la Sardegna che, per i motivi
    che ho spiegato sopra, non poteva essere Atlantide. Tuttavia credo che
    il mito non riguardasse un'isola ma una serie di territori che
    disponevano di un grado di conoscenze superiori per i tempi: una
    civiltà dalla quale è partita la scintilla che ha acceso il fuoco delle
    civiltà mesopotamiche.
    Ricapitolando...un popolo evoluto che viveva in
    una valle africana che a causa di un cataclisma si è trovato
    all'asciutto! Non potendo più vivere con scarse risorse (ovviamente i
    terreni non erano più coltivabili) si riversarono verso oriente
    navigando e toccando anche altre coste, fra le quali quella sarda,
    quella iberica, l'Egeo (che era asciutto e non comunicante col Mar
    Nero), l'Egitto e...la Mesopotamia.

    Pierluigi
     
  2. stregone

    stregone idiota....

    Interessante.
    Ti pongo un quesito però: se tutta la popolazione della fu Atlandide si fosse sparsa per il mediterraneo e oltre avrebbe conservato per ovvi motivi la lingua natia.
    Come spieghi la grande diversità di idiomi parlati nelle terre da te citate, anche in riferimento ai tempi antichi ?:)
     
  3. stradivari

    stradivari Utente Noto

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    A.S.D. Atlantide
    In Calabria esiste una società denominata proprio Atlantide:rolleyes: e quest'anno compie 10 ani di attività.:banana::campione:
     
  4. .machiavelli.

    .machiavelli. Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Pierluigi Montalbano
    Interessante quesito che comporta notevoli problemi di analisi. Se ci riferiamo ad una lingua che si è mescolata con le popolazioni incontrate...non possiamo quasi trovarne traccia: troppo tempo è passato, ma i toponimi ci vengono incontro. L'accadico è una delle lingue più antiche della storia e molte parole si ritrovano in nomi di luogo, o di montagne, o di fiumi. Da quella lingua "madre" si diffondono in Mesopotamia, Egitto, Anatolia e nel Mediterraneo alcune varianti. Tieni conto che la lingua è uno strumento funzionale alla vita quotidiana e si adatta alle circostanze.
    Volendo fare il furbo ti potrei citare la Bibbia, un testo che è sempre utile quando non si sa cosa rispondere...:D:D:D
    Il diluvio Universale è causa della tracimazione del grande lago africano che si riversò nel mediterraneo...e la torre di Babele è la divisione delle lingue.
    Ma la Bibbia non è una fonte attendibile (non mi linciate però:eek:) perché è scritta per metafore, soprattutto i primi libri...fino ad Abramo per intenderci.
    Non essendoci tracce di scrittura antica che possiamo interpretare (gli scritti erano infatti in uso solo per i documenti ufficiali dei regni e gli scambi epistolari fra sovrani) dobbiamo solo basarci su dati geologici e leggere le mappe delle altitudini e delle profondità marine.
     
  5. stregone

    stregone idiota....

    Un bel rebus quindi.
    Per quanto concerne la Bibbia, sono fondamentalmente d'accordo con te: molto difficile da interpretare anche se resta sempre il Primo Libro, chiamiamolo così, di importanza assoluta, per credenti e non.
    In effetti sarebbe troppo pretendere che i superstiti di Atlantide nel loro diffondersi abbiano potuto imporre la loro lingua, in fin dei conti erano una specie di profughi che dovevano per forza avere a che fare con delle popolazioni pre-esistenti ed evidentemente con una loro cultura ben radicata.
    Non so, per me resta un gran mistero che mi ha sempre affascinato.
    C'è anche una, tra le tante teorie che ho letto, che più mi intriga: mi riferisco
    a quella che porrebbe Atlandide nella zona del triangolo delle Bermude.
    Probabilmente è solo il frutto di una serie di eventi inspiegabili accaduti e che ancora succedono in quella zona, ma qui temo si entri un pò troppo in una sorta di ipotesi fantascientifica, anche se parecchi studiosi la stanno ancora percorrendo ai tempi nostri.
    http://www.bibliotecapleyades.net/ciencia/esp_bermuda_05c.htm
    Su questo sito ci sono immagini suggestive dei fondali di Bimini con i reperti scoperti.
    Resta, come già detto, uno dei misteri più affascinanti in assoluto e, a mio parere, temo resterà tale ancora per molto, se non per sempre.:)
     
  6. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    Anche io sono affascinato da questo mistero, tanto che ,anche se non ho letto gli autori antichi citati, mi son comprato un libro molto interessante (che sto leggendo tuttora) scritto da un autore studioso di civiltà storiche antiche : Andrew Collins . Il libro "le porte di Atlantide" è quasi entusiasmante. Dico "quasi" perchè purtroppo ho qualche lacuna in materia che mi obbliga a pause forzate per acquisire altre informazioni... Comunque per gli appassionati di questo mistero (o invenzione ?:D) è una miniera d'oro di storia antica. Certo è che la mia opinione rimane quella che la dimostrazione dell'esistenza di civiltà precolombiane senza adeguati riscontri ,ma con mille supposizioni, lascia adito a molte fantasie anche se certe coincidenze sembrano messe lì proprio per cercare una dimostrazione plausibile...Comunque consiglio l'acquisto.
     
  7. neko

    neko Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    francesco fabbri
    Squadra:
    alfieri di romagna
    consiglio per chiunque interessato la visita di questo sito che presenta, oltrea l mistero di atlantide, una vasta gamma di misteri ancora non risolti......
    ecco: http://www.cerchinelgrano.info/misteri.htm

    spero di esservi utile..............
     
  8. stregone

    stregone idiota....

    Grazie Neko, mi ci butterò quanto prima:approved:


    Questo invece è un estratto ricavato dal sito
    http://travelfollownews.blogspot.com/2009/02/atlantidela-scoperta-tramite-google.html
    ---------------
    venerdì 20 febbraio 2009
    Atlantide,la scoperta tramite google earth
    [​IMG]
    [​IMG]
    [​IMG]

    Dopo migliaia di anni, potrebbe cambiare tutto. E potrebbe accadere grazie alla tecnologia, il programma Google Earth con la nuova estensione Ocean che permette di "navigare" lungo i fondali marini. Così ha fatto ieri Bernie Bamford, ingegnere aeronautico inglese di 38 anni. E alle coordinate 31° 15' 15.53"N e 24° 15' 30.53W ha trovato qualcosa che lui descrive come "quella che sembra la vista aerea di una città", un rettangolo quasi perfetto, con una griglia che sembra quella di un reticolo stradale di una città, appunto. Una struttura che sembra opera dell'uomo che si trova a circa 5,5 chilometri sul fondo di quella porzione d'oceano antistante le isole Canarie. A poco meno di mille chilometri dalla costa africana. Dove la posizionava Platone quando scriveva nel dialogo: "Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte".
    Le dimensioni della scoperta sono un po' diverse da quelle descritte dal filosofo greco - sarebbero di poco inferiori a quelle della Lombardia -, ma la suggestione ha colpito subito l'immaginario di Bamford, che ha chiamato il quotidiano Sun per avvertire i giornalisti della supposta scoperta. E il giornale l'ha subito pubblicata, sentendo in merito un esperto archeologo dell'università di New York, il professor Charles Oster. Che invece di gettare acqua sul fuoco, si è subito dimostrato interessato: "Questa scoperta merita immediatamente un'ispezione sul luogo. D'altronde la locazione dove la poneva Platone non può che lasciarci affascinati" (a sinistra una mappa di Atlantide disegnata da Bory de Saint-Vincent nel 1803).

    E dunque, di cosa stiamo parlando? Probabilmente di un abbaglio, di una curiosa formazione naturale. Ma qui a Corriere.it ne siamo subito rimasti affascinati e, Google Earth alla mano, siamo andati anche a noi a cercare l'isola mitologica. L'abbiamo trovata e abbiamo visto quelle schermate che potete vedere nell'animazione qui in pagina. Quelli che potrebbero davvero essere i resti del regno di Atlantide scomparso. "In tempi posteriori (...), essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte (...) tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve".
    ----------------------------

    Vero ? Non Vero ? il mistero continua...:D
     
  9. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    ad osservar bene quell'insieme di segni non significa niente se non si analizza tutto quanto il territorio intorno. Fra l'altro potrebbe rappresentare un qualsiasi antico insediamento in epoca remota ,prima di un cataclisma, ma non per questo attribuibile ad origine atlantidea. A me risulta che la forma di Atlantide fosse a cerchi concentrici di terre emerse separati da larghi canali di acqua. Credo che si debba stare sull'ipotesi che Atlantide fosse un continente immenso,che la popolazione fosse stata "catechizzata" da esseri superiori e che ad un certo punto si divise (o rimase divisa) su più porzioni di terre emerse generando così le molte civiltà antiche ,nelle quali molti studiosi trovano punti in comune spesso incomprensibili ,per non dire misteriosi.Può essere che la civiltà umana moderna sia solo un'evoluzione di un ciclo ,prima che raggiunga un livello tale di autodistruzione ,per poi "ricominciare" daccapo con altre condizioni unaltro ciclo di umanità.
    Ma queste son fantasie di gente che non sa a cosa pensare, o paranoiche ricerche di spiegazioni inspiegabili?
    Ai posteri....
     
  10. stregone

    stregone idiota....

    In effetti, come dici tu, la struttura della città di Atlandide, almeno da quanto si evince dagli antichi scritti, avrebbe dovuto svilupparsi in forma circolare e concentrica.
    La "scoperta" fatta da un ingegnere inglese che scorrazzava sul globo a mezzo di Google Earth è già stata infatti smentita, anche se le spiegazioni addotte a me personalmente non convincono poi così tanto.
    Anche partendo dal presupposto che non necessariamente i segni rilevati sul fondale siano da ricondurre alla mitica Atlantide, potrebbero benissimo rivelarsi resti di altre civiltà, non vedo come possano essere attribuiti a segnali sonar di navi in superficie che stavano facendo triangolazioni acustiche per proprio conto.
    Il disegno è troppo squadrato e preciso, gli angoli perimetrici sono a 90°, le linee poi si interrompono spesso, senza contare la simmetria del disegno interno.
    Strana coincidenza poi...navi che perlustravano proprio quel punto...
    Probabilmente, come dice l'articolo, si tratta di un falso allarme, ma potrebbe anche essere il tentativo di stornare l'attenzione pubblica da un possibile ritrovamento archeologico, qualunque possa poi rivelarsi.
    Molto bello il sito consigliato da Neko, vale veramente la pena consultarlo.:)
     
  11. .machiavelli.

    .machiavelli. Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Pierluigi Montalbano
    Vi segnalo la zona che secondo la mia ipotesi era il grande bacino africano, e il bassofondale derivante dal "riporto" dei detriti del fiume che si riversa nel Mediterraneo transitando nella valle e sfociando sotto Tunisi.

    [​IMG]
     
  12. Rari Nantes

    Rari Nantes da poco...Defender

    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Lag artigianelli
    Quella dei cerchi nel grano è una bufala, sono opera di gruppi organizzati di persone che riescono ad ottenerli in poche ore notturne, addirittura ho visto servizi televisivi(sulle nostre reti nazionali...) che documentavano il procedimento con grande precisione, a più riprese coloro che li fanno hanno rilasciato interviste....
     
  13. neko

    neko Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    francesco fabbri
    Squadra:
    alfieri di romagna
    anche io la penso più o meno come te, ma infatti i cerchi nel grano è il nome del sito, dentro tratta di molti più argomenti...........
    poi ci sono alcuni cerchi che sono inspiegabili......... ad esempio un cerchio apparso in una collina piuttosto alta, la sera di buio, con un gransissmo acquazzone e realizzao in circa 2 ore, formato da più di 200 cerchi per me non è opera dell'uomo, poi........................
     
  14. .machiavelli.

    .machiavelli. Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Pierluigi Montalbano
    Inserisco un articolo di archeologia perché il sito di rinvenimento è nientepocodimeno che...la casa in Sardegna del Premier Berlusconi!

    TOMBE FENICIE A VILLA CERTOSA NUOVO FRONTE DI RICERCA

    Roma, 23 lug. - (Adnkronos) - "Se confermato, il ritrovamento di 30 tombe fenicie nella proprieta' sarda del Presidente Berlusconi, finora ignoto alla comunita' scientifica, rappresenta un dato importantissimo per lo studio dell'espansione fenicia nell'isola, ed in particolare per la ricostruzione delle antiche dinamiche insediative nel territorio di Olbia". Lo afferma, in una nolta, L'Associazione Nazionale Archeologi, auspicando che "quanto prima vengano resi noti i risultati delle indagini e l'entita' dei ritrovamenti effettuati, nella certezza che siano state rispettate tutte le procedure previste dal capo VI del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio".
    "Da anni -dichiara il Presidente dell'Associazione Nazionale Archeologi-Sardegna, Giuseppina Manca di Mores- gli studiosi dibattono se la fondazione dell'antica citta' di Olbia debba attribuirsi a gruppi di provenienza greca o fenicia. L'ipotesi di una fondazione greco-orientale per Olbia e di una identificazione con il toponimo Olbi'os sembrava ormai supportata dai materiali di provenienza greco-orientale scoperti qualche anno fa all'interno della citta'. Se confermato, il ritrovamento di nuovi materiali fenici all'interno di Villa Certosa rappresenterebbe un nuovo tassello per la storia fenicio-punica dell'isola e aprirebbe nuovi scenari sul fronte della ricerca".
     
  15. Chicco

    Chicco superiperappassionato

    Nome e Cognome:
    eric
    Squadra:
    TTBiella
    :eek:significa che Villa Certosa diventa un Museo? Con frotte di turisti che pagano il biglietto e magari fotografano il berlusca in altre faccende affacendato?:rotfl:
    La notizia è comunque affascinante: sti fenici son finiti proprio dappertutto anche in america...forse...
     
  16. .machiavelli.

    .machiavelli. Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Pierluigi Montalbano
    Sarebbe interessante sapere se la sovrintendenza sapeva...:mumble: Se una cosa del genere accadesse ad un cittadino normale ci sarebbero risvolti ben precisi, ma in questo caso credo chiuderanno uno (forse ambedue) gli occhi e metteranno tutto a tacere.

    Per quanto riguarda i fenici...il discorso sarebbe lungo ma sintetizzandolo posso solo dirvi che Sardi, Etruschi, Corsi, Liguri e Siciliani sono parte attiva dei fenici, nel senso che quel popolo di commercianti-navigatori (che i testi scolastici attribuiscono a genti :nono:provenienti dall'attuale Libano) è formato da genti nostre!...poi arrivarono i romani e la storia cambiò corso. Il Libano a quei tempi (intorno al 1000 a.C.) era in mano ai popoli del mare da almeno tre secoli e sapete da chi erano composti i "popoli del mare" che cancellarono le grandi civiltà del passato (Ittiti, Egizi, Cananei, Mitanni) e che distrussero tutte le grandi città della costa turca arrivando fino al Delta del Nilo? vi faccio qualche nome:

    Shardana (Sardi), Tursha (Etruschi), Shekeles (Siculi), Akawasa (Achei...quelli della famosa guerra di ***** del 1180 a.C., che rientra nelle città distrutte dai popoli del mare raccontata divinamente da Omero nell'Iliade), Liku (Liguri) e Peleset (i Filistei, oggi palestinesi, uno dei pochi fra i popoli del mare ad essersi stanziato in quelle zone).

    Quindi...i fenici (nome dato molti secoli dopo dai greci risvegliatisi intorno al 700 a.C. dal medioevo ellenico) erano i famigerati popoli del mare che attraversavano il Mediterraneo sfrecciando con navi mosse da vele nel periodo 1100-700 a.C.

    Non a caso le tombe fenicie, così come i manufatti, pullulano in tutte le nostre coste! Eravamo noi!!!
     
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