Arcano mistero : rapporto tennistavolo-schiena

Ciao a tutti,
è incredibile che non sia ancora presente della letteratura scientifica su questo fondamentale argomento. Io ho praticato moltissimo tennistavolo in vita mia e adesso mi trovo con un quadro scoliotico che mi sta creando dei problemi. Non ho mai fatto degli esercizi di compensazione. Tutta la parte destra del mio corpo è molto sviluppata, la parte sinistra no. Non sono certo il primo pongista con problemi alla schiena.
In definitiva la mia domanda è : quali sono i vostri pareri sull'argomento?
Possibilmente non scrivete 'opinioni da bar'. Apprezzo particolarmente le risposte dei medici, soprattutto se si presentano come tali.
C'è qualche letteratura scientifica per quanto riguarda il tennis, ma scrivo in questo forum per avere risposte piu attinenti al nostro sport.
Grazie a tutti.

 

Premetto che non sono un medico ma neanche un assiduo frequentatore di bar... ma credo che la letteratura attinente il tennis sia applicabile anche al tt perché in fin dei conti si tratta sempre della medesima forte asimmetria e lateralità. imho.

Ugualmente con le epicondiliti, tanto che ormai diamo per acquisito anche il cosiddetto "gomito del pongista" .

 

Concordo col parere di 'eta beta' solo in parte. Infatti il dottore (ortopedico-medico dello sport-fisiatra) mi ha detto che i tennisti arrivano da lui con quadri di scoliosi da far tremare i polsi, poichè le sollecitazioni del tennis sono molto piu' pesanti rispetto al tt (....almeno chè uno non si chiami Kreanga, e infatti il mitico greco è stato sempre infortunato ).
Quindi diciamo che le situazioni nel tennistavolo sono 'recuperabili', soprattutto per me che sono giovane. Mentre spesso succede che il quadro clinico nel tennis è molto peggiore.
Concludo : questo ovviamente se si affronta lo sport da autodidatta o con un allenatore poco competente. A mio parere se un allenatore è di primo livello, DEVE FAR LUCE SU QUESTI PROBLEMI E DEVE PROPORRE ALL'ATLETA DEGLI ESERCIZI DI COMPENSAZIONE.

Altre opinioni?

 

Siamo sempre alle solite.....facciamo sport e lo facciamo male (QUALSIASI sport) facciamo tt e lo facciamo male, SAPPIAMO che abbiamo dei scompensi enormi per via dell'asimmetria del gioco stesso eppure arriviamo lo stesso a farci del male.....

Io soffro di schiena da circa un anno...ho 37 anni e nella mia vita ho fatto davvero tanto sport. Oltre 20 anni di nuoto, calcio, calcetto e tennistavolo...ma come mi ha "deviato" la schiena il tennistavolo.....beh, non sto qui a dirlo. Il vero problema è che se non arrivi ad essere un seconda o addirittura prima categoria non fai NESSUN esercizio di compensazione. E' incredibile vedere gente (ancora oggi) che viene in palestra, fa DUE scambi (e non scherzo) e poi gioca tre ore di seguito. Poi si riveste e se ne và. E' normalissimo avere problemi quando non eserciti correttamente il tuo sport. Ecco perchè i grandi fanno sempre esercizi di compensazione, addominali, stretching, flessioni, allenamenti in palestra per rinforzare tutta la parte sinistra (nel mio caso) o destra del corpo.

La sera, finito gli allenamenti (ora più che mai) io faccio sempre stretching, addominali, flessioni, allungamneti ed esercizi di compensazione con manubri leggeri. (ci perdo una buona mezz'oretta). Ora ditemi, QUANTI DI VOI fanno lo stesso? E pur facendo questo ho la schiena storta. Ora ho fatto due settimane di allenamento e per ora non ho nessun fastidio (o quasi).....vedremo in futuro.

PS: Altra cosa da tenere in SERIA considerazione è che il 98% di noi giocatori (anche dai seconda categoria in giù (e forse pure qualche prima) NON ABBIAMO una tecnica corretta nell'esecuzione dei colpi. E questo, a parer mio è molto ma molto più importante.

 

Non ne capisco nulla ma, ho sempre avuto la paura che, gli esercizi di compensazione con manubri, elastici e varie, se non supervisionati da personale competente, non facciano altro che aggiungere uno scompenso ad uno scompenso esistente.

 

Ok, adesso concordo perfettamente con Ivano Tsunami.
Unico appunto : NON POSSIAMO COLPEVOLIZZARE IL GIOCATORE. NESSUNO NASCE 'IMPARATO', CI VUOLE UN INSEGNANTE PER TUTTO.

Io ho fatto un corso di tecnico di base e sono tecnico di base. La Fitet non ha minimamente accennato a questo genere di discorsi.
Per la Fitet è piu' importante insegnare la tecnica sbagliata (top all'europea), con risultati risibili a livello internazionale, piuttosto che tutelare la salute dei propri atleti/appassionati.
Ma il monito è sempre quello : secondo me un pongista italiano dovrebbe studiare molto bene la geografia di confine del nostro paese. Infatti in Italia può dominare, ma appena fa mezzo passo oltre il confine....i risultati sono sintetizzati in questo tabellone degli ultimi Europei (unica eccezione è Bobocica, il quale si allena all'estero..) :
http://www.ettu.org/wp-content/uplo...dividualEvents_EC_Schwechat_2013-10-04-13.pdf

Complimenti Fitet.

--- Messaggio Unito Automaticamente, 18 Set 2014 ---

In ogni caso, per andare sul sicuro senza consiglio di un medico : nuoto.

 

Pienamente d'accordo!!!
Nel dubbio con il nuoto non sbagli mai, sia prima che dopo l'allenamento fa sempre benissimo!
In bocca al lupo .

 

http://www.isico.it/isico/massmedia/pdf/Scoliosi_rivoluzione.pdf

Ahimè viviamo in un mondo difficile. Chiedo scusa per il luogo comune sul nuoto e rettifico : se avete mal di schiena andate da 1 medico che sia molto competente, non affidatevi al 'pensiero comune'. Per esempio :
- Secondo la scuola classica di 30 anni fa : si pensava che la miglior cura per un mal di schiena in fase acuta fosse il 'riposo a letto'. Questa credenza diffusa è in voga ancora oggi.

- Evoluzione della specie : un certo McKenzie rivoluzionò questo concetto. Egli sostiene che ANCHE IN FASE ACUTA sia opportuno non stare distesi a letto, ma piuttosto camminare in modo leggero. Questo perchè anche i tessuti danneggiati hanno bisogno di sangue e globuli bianchi/rossi per ripararsi, di conseguenza un riposo totale è DANNOSO.

In conclusione : se avete dei problemi fisici, non ascoltate 'la gente comune', ma andate da medici specialisti del settore (regola aurea che vale per tutto).

 

... ma guarda che la discussione l'hai aperta tu! sei tu che hai chiesto pareri a "gente comune".

 

Io ho chiesto il parere a gente comune (e a medici, se rileggi...) solo perchè sull'argomento specifico del titolo NON ESISTE LETTERATURA SCIENTIFICA.

 

Io non parlavo della gravità degli esiti quanto della comune eziologia, cioè delle analoghe cause che portano a determinati stati patologici.

 

Va bene, ho capito. Grazie a tutti dei pareri e consigli!

 

ciaociao
non ci vuole la laurea isef o quella in medicina per capire che la preparazione atletica è propedeutica a tutti gli sport. Detto questo... o parlo di preparazione atletica o la faccio..... scusate vi lascio devo scappare in sala pesi e poi devo andare a correre ... .ciaooooooooooo
johnny

 

Laureato in scienze motorie e in fisioterapia va bene per poter dare il mio parere?
Non vorrei essere saccente o fare l'avvocato del diavolo, ma a parte tsunami riguardo alla tecnica dei colpi si è fatta un po di confusione..
Proviamo a fare un po di chiarezza?
1) il peso della racchetta e della pallina da colpire non influenzano in alcun modo lo sviluppo asimmetrico dei muscoli della schiena e del tronco in generale, che lavorano in torsione violenta sia da destra a sinistra che viceversa ( sia perchè nel colpo c'è un ritorno sia perchè esistono dritto e rovescio) ; l'unica cosa che si sviluppa smodatamente a destra e non a sinistra, ponendo di essere destrorsi, sono i muscoli di spalla braccio e avambraccio
2) il fatto che a qualcuno venga mal di schiena giocando può dipendere da uno scorretta postura nei movimenti, da una debolezza muscolare dei muscoli stabilizzatori, da un deficit degli addominali, da un'iperutilizzo dei lombari, da un consumo articolare della cartilagine del rachide, da un assottigliamento del nucleo polposo tra una vertebra e l'altra
3) Nessuna delle suddette situazioni è riconducibile ad un quadro di scoliosi
4) Le cause della scoliosi evolutiva sono tuttora sconosciute (infatti si chiama idiopatica)
5) Molte persone hanno una leggera scoliosi e stanno benissimo finchè qualche movimento scorretto o sforzo fanno comparire il dolore e viene diagnosticata una scoliosi che magari è lì da 30 anni e non è certo causa di problemi, in quanto dopo la fase puberale la scoliosi smette di evolvere, ma piuttosto enfatizza i problemi causati da altri fattori
6) Detto questo per la scoliosi ci sono esercizi e terapie specifiche, che in genere si attuano in fase puberale-adolescenziale e comunque hanno risultati solo con anni di costanza. In età adulta la cosa migliore è fare stretching dei muscoli accorciati e rinforzare i muscoli più deboli, e fare analisi strumentale per differenziare la diagnosi tra le possibili cause evidenziate nel punto 2
7) Il nuoto non è la panacea dei mali della schiena, è luogo comune che si debba fare nuoto perchè in acqua c'è assenza di peso, e quindi il corpo non ha le stesse sollecitazioni i muscoli non lavorano e ci si può rilassare, ma se uno non è un nuotatore provetto nuotando può contrarre la schiena in modo scorretto e peggiorare la situazione invece di migliorarla.. ricapitolando si relax ed esercizi in acqua no nuoto se non si è già bravi nuotatori.. In ogni caso gli esercizi migliori si fanno a terra ( anche qui il corpo non pesa ) a secco..

Spero di essere stato utile a tutti e aver chiarito il più possibile la complessità dell'argomento, in caso di ulteriori delucidazioni sarò lieto di poter essere d'aiuto..

 

Scusa Dario ma non sono d'accordo sul fatto che il differente peso degli attrezzi sia alla base dei problemi dei tennisti rispetto ai pongisti perché il movimento che si fa, la forza che si scarica sulla palla non è per spostarla da a a b ma per lanciarla con moto combinato (avanzamento e rotazione) con la maggiore potenza possibile: lavoro = sforzo per spostamento. Potenza = sforzo per spostamento nell' unità di tempo.

È vero che l'ideale sarebbe uno sforzo isometrico ma nessuno è perfetto, neanche Waldner che soffre di mal di schiena.

Io noto una certa ipertrofia dei fasci dorsali dx rispetto a sx ma potrebbe essere che sia a causa di uno scarico non corretto.

 

Quando sollevi un braccio verso fuori, i dorsali si contraggono per stabilizzare e permettere al braccio di essere equilibrato nel suo gesto.
Ovviamente più il braccio e ciò che solleva è pesante, più nel tempo si determinerà un'ipertrofia dorsale a dx rispetto che a sx..
Quindi ci sta che la parte destra del dorso sia più sviluppata anche nel tt, ma a mio avviso non in maniera così clamorosa e facilmente pareggiabile con esercizi controlaterali..
La vera differenza col tennis oltre al peso della racchetta e al maggiore braccio della resistenza, e ciò che davvero logora in maniera enormemente maggiore schiena e cuffia dei rotatori, sono i colpi sopra la testa, smash e servizio, che nel tt non esistono..