Antispin e puntino.. la meglio gioventù.

il mio intervento riguardo alle lp era puramente sarcastico
riguardo al 4° posto la lettura più imparziale che se ne può trarre è che in europa nessuna giocatrice di quel livello è abituata a giocare contro anti frictionless.....

 

Probabilmente papà a suo tempo l'ha impostata secondo il "suo credo" e le sue conoscenze cercando di farla diventare quanto più brava possibile, senza però pensare di arrivare alla nazionale.
Poi è successo quel che è successo, merito suo o demerito delle altre è un discorso diverso.

Ha tutto il diritto di giocare come preferisce ed ha tutto il diritto di giocare in nazionale.
Il "problema" si pone e su questo sono d'accordo con Ettore (se non sbaglio) in chiave futura.
Quel tipo di gioco, una volta lasciate le categorie giovanili, avrà un futuro? Le darà delle chance di ben figurare oppure resterà ancora a lungo la più forte delle italiane ma senza possibilità in ambito internazionale?
D'altra parte la stessa domanda ce la possiamo fare anche sulle altre ragazze.... avrebbero ragionevolmente maggiori possibilità?

Non so come si svolgano gli allenamenti di Jamila ma, fossi io, la farei allenare duramente con maschi che abbiano caratteristiche di velocità (tipico delle ragazze) e potenza (tipico dei maschi).
Se tiene loro può tenere anche le sue antagoniste.

--- Messaggio Unito Automaticamente, 11 Set 2017, Data originale: 11 Set 2017 ---

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Qui sono molto perplesso, rispetto a come è stata impostata ed è cresciuta cambia tutto.
Non si tratta solo di fare qualche occasionale ed improvviso colpo ma di impostare il gioco sulla velocità, lo spin (da dare e subire), rispondere ai servizi.
Penso che questo carro sia ormai perso.

 

E' chiaro che ha assimilato gioco e tecnica che ha avuto a disposizione e le sono stati insegnati.E più che bene fin qua.Ora:
1° punto:si deve preparare per giocare in Italia solamente?
Lasciatela così,può bastare quello che usa e già fa.
2°punto:si deve preparare per giocare le competizioni internazionali?magari aspirare ad un posto remunerativo in qualche squadra europea?
Può giocare anche di disturbo,ma non può affidarsi esclusivamente a quello,mantenendo lati deboli e sperare che le altre tirino tutte alla stessa e prevedibile velocità.
3°punto:è ancora giovane,può accontentarsi di un 4° posto al top 12 europeo cadetti e vivere alla giornata?
Non è nelle corde di un giovane che vuole arrivare lassù.Provi e riprovi ancora,materiali e tecniche nuove.Male non le farà!Anzi diventerà ancora più forte,veloce ed energica in entrambi i lati,a tutto campo.
4°punto:che sia un problema tecnico irrisolvibile,perchè al primo approccio non ha avuto soddisfazione,per quanto le è stato amorevolmente insegnato e ora ha un rigetto per certi colpi ?Comprensibile anche questo,potrà ancora cambiare,forse,ma dipenderà molto dalla sua motivazione.
5° punto:e ritorniamo sempre là.Le è già stato assicurato o ventilato un posto di lavoro sicuro alla fine
della carriera o del percorso sportivo intrapreso?Allora,perchè cercar fortuna altrove,si fa con quello che c'è e trova in casa. Tecnica e materiali compresi,con una preparazione fisica adeguata siamo a posto.
stima ettore

 

Eta, potresti anche aver ragione sul discorso che sono di parte, e non nego che vedere una ragazza che usa una gomma come la mia e fa anche qualche bel risultato mi fa davvero piacere.
Però, sinceramente, come io dovrei cercare di non essere di parte perchè usa un materiale simile al mio, così tu non dovresti esserlo (e non solo tu, ti cito solo perchè ti sei esplicitamente "schierato") sul discorso "estetico" del gioco. E' chiaro che con una ciabatta sul rovescio non puoi creare chissà che palline... e puoi concettualmente solo rompere las pelotas... però è altresì vero, ed è quello il concetto che tu e, in particolare, il buon Ettore, non accettate, è che un gioco diverso, forse anche brutto, per carità, può pagare. E può pagare perchè in poche sono abituate ad affrontarlo. E non per forza bisogna sempre iniziare a giocare con due gomme lisce. Poi i margini di crescita per Jamila ci sono sicuramente, sia di dritto che di anti... dove, a mio avviso, dovrebbe lavorare di più sulle variazioni di spinta date alla pallina... nel senso che la stessa pallina, spinta con forza, o spinta "con dolcezza" cambia il ritmo, dando, di fatto, all'avversaria, palline concettualmente diverse. Ma qui andiamo più sul tecnico, diciamo su concetti che, probabilmente, possono "apprezzare" solo i colleghi che usano un'antitop, perchè sono cose che magari mettono già in pratica. Chiaramente, poi, come hai correttamente detto tu, a volte ci sono poi troppi errori gratuiti, che andrebbero ridotti (eliminarli è impossibile, perchè le anti frictionless non danno grande feedback...) con noiosissimi allenamenti... a campare solo di là la palla...
Ciao Eugenio!

 

La legenda vuole che Jamila sia stata consigliata da piccola dallo zio, ex giocatore di un certo livello....moooooolto alto..... che le ha detto che con la liscia sul rovescio non sarebbe andata molto avanti. Il papà ha poi fatto il resto. Sono in disaccordo sull'utilizzo prematuro di una gomma difensiva e non mi piacciano le sentenze (anche se fatta da uno dei miti del tt), avrei aspettato qualche anno prima di impostarla con i gioco che ha.

 

Esatto... il problema non è solo saper fare il rovescio di liscia all'altezza delle avversarie (che già sarebbe un bel problema)... è che cambia proprio tutta l'impostazione di gioco. Se guardate anche il suo dritto è impostato per giocare nel modo in cui gioca adesso, anche quello sarebbe da reinventare per giocare senza l'anti... per non parlare della posizione al tavolo, del lavoro di gambe e del tempo... Il tutto senza contare una serie di palline che è abituata ad affrontare in un certo modo usando l'anti, oppure una serie di colpi che fa in un certo modo perchè sa che potrà gestire il ritorno con l'anti...

Giocatrici come la Solja o la Batra sono state nella top 100 del ranking usando l'anti... e la solja giocava al 95% solo di anti. Dite che con un bel dritto e girando un po' la racchetta anche solo giocando bene di anti la metà di come fa la Solja non si possa fare bene uguale o fare di meglio? Il dubbio ce l'ho... soprattutto vedendo quanto margine di miglioramento c'è nell'uso dell'anti.

 

Si dice Klampar.. .. con beneficio d'inventario.

E sono pienamente sulla tua linea di pensiero.

 

Beh, ora mi avete messo la pulce nell'orecchio (o sono io che sono un allocco, molto più facile la seconda), Jamila è veramente la nipote del grande Klampar???

 

la mamma è ungherese credo. Ma io sapevo che era imparentata con Jonyer. Comunque secondo me senza anti non sarebbe stata così forte precocemente. E quindi niente nazionale, niente Formia. Poi magari diventava ancora più forte. Boh

 

Quindi suppongo che la mamma è la sorella di Klampar! O di Jonyer? Sarei più propenso al primo, mi fido ciecamente di @eta beta .....

 

Comunque secondo me senza anti non sarebbe stata così forte precocemente
Proprio così.Abbiamo troppa fame di medaglie e di coppette,anche a costo di raggiungerle anzitempo,con il risultato di pregiudicare il prosieguo futuro della carriera,dimenticando che solo all'apice di un percorso ben studiato e faticosamente intrapreso si possono raccogliere i benefici più sostanziosi.
Ma di questi tempi e in questo Paese già così.......
stima ettore

 

Permettimi, non mi piace quello che hai scritto, o almeno io non la ragionerei cosi; visto che la ragazzina è forte ed è impostata con una anti perché mai dovrebbe levarla? Cosa dovrebbe fare: mettere due lisce, ricominciare da capo (quasi) solo perché magari e ripeto magari potrebbe diventare più forte? E se non lo diventerà mai? Dovrebbe rinunciare a vincere dei titoli Italiani giovanili ed Europei, arrivare quarta ad un top 10 Europeo (hai detto niente) perché qualche pseudo allenatore dice che FORSE mettendo una liscia sul rovescio POTREBBE diventare più forte? Ma dai, non diciamo fregnacce, brava Jamila a portarsi a casa le sue vittorie finchè ci riuscirà, un domani poi si vedrà!!! Così la penso e sono irremovibile dal mio pensiero!

 

C'è di peggio.Accontentiamoci.
stima ettore

 

Yeti... condivido il tuo pensiero al 200%.

 

Mangiamo fino a che la tavola è apparecchiata ed imbandita, domani potrebbe capitare di rimanere digiuni!
Accà nisciuno è fesso! Forza Jamila!!!

 

E su questo che vive una federazione con lo sguardo che non va aldilà del proprio naso e cerca risultati che durino lo spazio di un quadriennio governativo.

 

Io sono d'accordo sul fatto di lasciarla giocare con l'anti, ma non condivido le tue motivazioni. Nello sport (e nella vita) per fare un passo in avanti, a volte, devi fare mezzo passo indietro. Così come hai scritto, l'insegnamento che passa è che non bisogna mai cambiare, per il rischio di perdere quello che si ha o si è. Immagina due ragazzini alle prime armi, allo stesso livello, che giocano al mare uno contro l'altro, vincendo set e partite un po' ciascuno. Questi palleggiano sempre, perché è l'unica cosa che sanno fare. Poi un giorno passa un allenatore in spiaggia e insegna a loro che esiste un colpo chiamato top-spin. Uno dei ragazzini decide di provarlo; l'altro no. Ora il secondo, che sa solo palleggiare, vince facilmente contro il primo, tenace nel suo impegno, ma sprecone di punti ogni qualvolta decida di tirare un top imperfetto destinato a finire a rete o fuori. Il ragazzino che palleggia bene vince il torneo dei bagni, nello sconforto del toppatore che ha...toppato, ma non demorde nel cercare di migliorarsi. L'anno seguente e quelli successivi, i due ragazzi si fronteggiano di nuovo. Siccome non sono un grande narratore, la storia finitela voi, ma è ovvio che la musica cambia...
Quale scelta non comporta dei rischi e delle rinunce? Riguardo a Jamila, si poteva motivare diversamente: ad esempio, spiegando che lei si diverte di più con l'anti; oppure facendo notare che il gioco di disturbo è una nobile arte e non dobbiamo disincentivarne la pratica; o in tanti altri modi. E' quel "brava Jamila a portarsi a casa le sue vittorie finchè ci riuscirà" che non capisco: oltre a suonare un po' profetico, mi sembra esaltare le gesta di chi preferisce rimanere nella zona di comfort piuttosto che cercare di oltrepassare i propri limiti.
Secondo me imparare a fare il top di rovescio non le farebbe male: potrebbe farlo ogni tanto tenendo l'anti e girando la racchetta (così farebbe contenti tutti).

 

mi piace il tuo intervento.

Riguardo il quote, nel gioco delle donne basta saper scambiare bene di rovescio o toppare scarico. Guardando i video si capisce che Jamila lo sa fare ma girando la racchetta a volte si incasina. Se non dovesse preoccuparsi a girare (cosa che richiede più tempo per prendere cognizione della palla in arrivo, decidere, girare e tirare) avrebbe più spazi di automatismo. Tutto ciò richiede attivitá cognitiva ed esecuzione rapidissima, molto difficile costruire un automatismo su queste basi.

Jamila è un talento, non è una "one shot player", ma il pragmatismo degli adulti può solo limitare la sua autostima e quindi la consapevolezza nei suoi mezzi.

 

Eta, hai colto nel segno su una cosa molto concreta: ad alti livelli, girare la racchetta, al di là del servizio, diventa controproducente. Fai un punto, ne perdi poi 2 o 3. O fai un colpo risolutivo, o niente. L'effetto sorpresa, se vogliamo chiamarlo così, più sali di livello, più si affievolisce fino a scomparire. Come tu giustamente dici, è un automatismo difficile da inserire...

 

Girare la racchetta e tirare di rovescio, efficacemente, non è sicuramente facile, diventa però, secondo me, una condizione fondamentale per andare avanti e sopperire ai limiti imposti da quel tipo di gioco.... si vede benissimo nella partita contro la Lutz dove, dopo il primo set, la Lutz inizia a giocare tutta la vita sul rovescio/centro della Jamila costringendola a scegliere tra: continuare a tirare il dritto dal lato del rovescio scoprendosi eccessivamente o, toccare con l'anti e rischiare di farsi impallinare dalla francese.