Andrea Puppo campione d'Europa

Le faccine selezionate dall'admin dovrebbero essere ironiche. Quella si chiama "vomito" ma ha un colore strano.

Cmq, Enzo, la tua è un'acredine brutta, intorcinata attorno ad una frustrazione enorme.

La critica ci sta, sono il secondo, se non il primo, a criticare ciò che non mi piace.

Ma il tuo astio supera il normale senso critico. Non ne capisco il motivo. Pensi tu di poter fare meglio come allenatore? Senza Karzai il diluvio?

 

Sono d'accordo su questa affermazione. Alcuni hanno sfiorato il podio e altri hanno un po' deluso ma complessivamente direi che non è stato un grande risultato.
Allego il medagliere della manifestazione che certamente è stato migliore altre volte per i nostri colori.

 

Frustrazione? ti pareva che non salivi sul pulpito......invece scendi che non sai di che parli.
Il mio astio supera il senso critico?
Senza Karzai il diluvio?
Adesso ho certezza assoluta di come e perchè siamo messi male, di professoroni mai pochi!
Senso della realtà ZERO.
Auguri!!!

--- Messaggio Unito Automaticamente, 25 Lug 2018, Data originale: 25 Lug 2018 ---

Ah a proposito potrebbero prendere te come allenatore e scienziato che le sai tutte.
Povero tennistavolo come sei messo male con elementi di questo genere....

 

...solo nel tennis tavolo vorrai dire,negli altri sport un minimo di cambiamento c'è stato.
A tal riguardo vorrei aggiungere che i plenipotenziari di allora han demandato la guida tecnica in toto,cioè le redini di tutto il nostro movimento di questi ultimi 25/30 anni a dei "professori ISEF",confidando che essi, con le loro esperienze acquisite nei loro percorsi formativi-scolastici avrebbero inerbato e sviluppato negli anni a seguire il nostro tennis tavolo,se non altro dal punto di vista fisico e agonistico.E questo sì,almeno questo va loro riconosciuto,hanno impostato gran parte del loro lavoro come fosse un allenamento di atletica leggera,diciamo una corsa sui 5000 metri,dove vince chi ha più fiato,oppure chi lancia il disco più lontano,con grande cura della forza ,con tante e tante "ripetute",questo in primis sapevano fare e questo han portato,ma.......
a quel tempo chi erano i professori di questi nostri "Tecnici federali" che tanta carriera hanno fatto all'interno della nostra Federazione,spesso autopromuovendosi?Son passati gli anni,che, quali e quanti cambiamenti ci sono stati nel frattempo?se continuiamo a proporre lo stesso tennis tavolo di allora?o non si riesce ad adeguarlo sufficientemente alla modernità di quello attuale?
Il tennis tavolo è sì una parte di tutto ciò,se vogliamo imparentata con l'atletica,per il gran correre,saltare e tirare che si fa,ma solo una parte!E' anche qualcosa di più complesso,qualcosa che si deve rubare con gli occhi,qualcosa che devi ben destreggiare con le mani,imparare ad arrivare prima dell'avversario e con i tempi giusti sulla palla,qualcosa d'innato che s'impara diciamo più facilmente per strada,piuttosto che nei banchi di scuola,qualcosa legato più all'equilibrio propriocettivo di ogni componente del corpo ,in stretta interdipendenza tra di loro,qualcosa da far muovere innanzitutto nella testa,in modo consapevole piuttosto che in modo meccanico e ripetitivo,come ancora molti giovani in odore di nazionale fanno e continuano ancor più in là,ahinoi, a fare.Appena si presenta una situazione nuova i nostri si bloccano.In una parola hanno incorporato e valorizzato la parte meccanica,tutti bravi con il secchio e scambi a josa,codificati in tutte le salse,perchè così sta scritto nel libri maestri,almeno quelli che circolano o fanno veicolare in Italia.Per i nostri avversari una pacchia,una volta decodificati i 2 o 3 movimenti tipici dei nostri azzurrini,battute comprese,poi dal terzo set ci scappano via come l'olio,che è un piacere,per loro!
Qualche timido e parziale risultato provviene soprattutto da chi è riuscito a fare qualche esperienza all'estero,per stages o perchè si muove da un bel po'in ambito professionistico(due o tre casi!).
In sostanza è venuta a mancare la parte creativa,che non vuole dire ognuno fa ciò che vuole,ma creare i presupposti,affinchè ciascuno atleta possa sviluppare meglio le proprie capacità dinamiche e sensoriali,impari quindi a muoversi a tutto campo ,o dominare posizioni più ampie anche sul tavolo o allontanandosi da esso,sia messo in condizione di assumersi i propri rischi,fidandosi maggiormente delle potenzialità dei proprio corpo,piuttosto che della racchetta in sè.
Temo che andrà finire come al Milan A.C..Cambiare allenatore adesso?Sì,ci sarebbe un certo Conte in giro e per di più libero da impegni.Certo sarebbe bello,ma...poi chi tira fuori i soldi e tanti per il cambio di gestione?Dopo tutto quanto ha fatto il buon Gattuso per i colori rossoneri?e che ne facciamo del contratto in essere?e soprattutto chi glielo dice,adesso,dell'imminente cambio di allenatore?
C'è una differenza fra Federazione nazionale e una Società calcistica privata.Un allenatore così così mal che vada farà finire la propria squadra che allena a metà classifica e ...farà contenti i tifosi delle altre squadre avversarie.Una staff di allenatori di una Federazione che non riesce a far decollare almeno di un po' le nostre attuali posizioni,di fatto blocca tutto il movimento e non fa contento...alcuno.
ettore

 

Io conosco i miei limiti, non saprei allenare.
Parlo solo di cose che conosco. Quando sbaglio correggimi.

 

Un suggerimento.....fatti un lunghissimo bagno freddo e mettiti sotto un ombrellone

--- Messaggio Unito Automaticamente, 25 Lug 2018, Data originale: 25 Lug 2018 ---

Ma tranquillo Ettore che non cambieranno mai........tra adulatori e ciechi di ogni genere si proseguirà cosi.
La mancanza di risultati parla a prescindere da ogni parere ma la cosa angosciante è la mentalità gretta di non vedere al di là del proprio naso.
E certe cose le asseriamo da tempo ed i risultati mi/ci danno ragione, ma nonostante ciò c'è chi dà fiato alla bocca tanto per....
il progresso che qualcuno vede nei ragazzi si chiama come giustamente dici "quantità" vorrei vedere chi non cresce giocando tutti i giorni per tante ore al giorno e facendo preparazione fisica.
E' abbastanza? Proprio no e sul tavolo sempre fermi a 30 anni fa.
Chi sono io per dirlo? Nessuno
Chi sono loro gli altri per dirmi che non è cosi?
Dei folli.........i risultati contano nello sport e quelli di questa e precedente gestione sono FALLIMENTARI
Ma state sereni dico ad alcuni, il vostro mediocre mondo non ve lo toglie nessuno, il vostro essere buonisti ad ogni costo vi fa sentire meglio?
Mi fate solo un gran pena

 

...Enzo,per favore,non essere troppo duro,adesso.Loro han fatto il possibile,o almeno così.....diranno.Amen.
Potevano fare di più e meglio?Mi sa che anche nella gestione tecnica complessiva (come spartire le risorse...)hanno scelto..la quantità,al posto della qualità.Che comunque costa.Oggi più che mai e in Italia ,stante la situazione venuta a creare...ancor di più.
A molti ,m'illudo che non sia la maggioranza,va bene così.L'importante è divertirsi,dicono,pensando solo alla propria palestra.Poi quando incrociamo le racchette a livello internazionale.....son dolori.Solo spettatori con il sacchetto di pop-corn in mano,ad assistere un altro mondo parallelo,che non ci deve, minimamente riguardare?Dimenticando che è proprio il confronto con altre esperienze e modo di giocare che può farci crescere.Tutti.
Ancor meglio se tali esperienze sono rilevanti e all'avanguardia.
stima

 

Hai colpito nel segno.......in Italia è diventato lo sport dei pop corn

 

...auspico comunque che, da questi interventi e da altri simili o analoghi sullo stesso argomento,...... chi legge e può fare qualcosa,colga davvero l'intima speranza e il desiderio ardentemente e pervicacemente a lungo trattenuto dei numerosi fan che seguono le gesta dei nostri portacolori azzurri di arrivare un giorno a giocare sulla ribalta internazionale ad armi pari con l'"agguerrita" controparte avversaria e non fare in tali contesti,come spesso succede,la figura di semplice e onesta comparsa come degli spettatori,capitati lì per caso.
stima

 

...quindi abbiamo una classe dirigenziale completamente avulsa,che galleggia e sta in piedi a prescindere da quello che i sostenitori e fans del tennis tavolo italiano da tempo invocano,refrattaria ad assumere le misure più efficaci per far uscire il tennis tavolo italiano dall'impasse in cui versa?Non credo.....proprio....
che sia un atteggiamento conveniente e vantaggioso e a lungo sostenibile.Per quanto tempo ancora?
stima ettore

 

....!E' anche qualcosa di più complesso,qualcosa che si deve rubare con gli occhi,qualcosa che devi ben destreggiare con le mani,imparare ad arrivare prima dell'avversario e con i tempi giusti sulla palla,qualcosa d'innato che s'impara diciamo più facilmente per strada,piuttosto che nei banchi di scuola,qualcosa legato più all'equilibrio propriocettivo di ogni componente del corpo ,in stretta interdipendenza tra di loro,qualcosa da far muovere innanzitutto nella testa,in modo consapevole piuttosto che in modo meccanico e ripetitivo,come ancora molti giovani in odore di nazionale fanno e continuano ancor più in là,ahinoi, a fare.Appena si presenta una situazione nuova i nostri si bloccano.In una parola hanno incorporato e valorizzato la parte meccanica,tutti bravi con il secchio e scambi a josa,codificati in tutte le salse,perchè così sta scritto nel libri maestri,almeno quelli che circolano o fanno veicolare in Italia.Per i nostri avversari una pacchia,una volta decodificati i 2 o 3 movimenti tipici dei nostri azzurrini,battute comprese,poi dal terzo set ci scappano via come l'olio,che è un piacere,per loro!....

Negli ultimi progetti del coni la tendenza è di far sviluppare a 360 gradi le capacità motorie dei ragazzi ma ciò porta alla negazione della "specializzazione" in tenera età. le due correnti di pensiero sono anche giuste ma non portano a nulla in termini di risultati immediati. Ci vuole molto tempo .
Inoltre si possono unire le due scuole di pensiero. In Francia si fa così.
Complimenti ad Andrea e pure a Fabio ( chiamato semplicemente "Rakoto",che conosco da quando ha cominciato a giocare ) : non sono solo il risultato di allenamenti ma,come è stato detto, un ruolo immenso è delle due fantastiche famiglie.

 

Rakotomanana è hawayano?

Era quello che diceva Migliarini.

Preferiscono creare robottini.

Eppure di talenti estrosi su cui lavorare ne hanno avuti, erano pure pochi.. e hanno saputo sprecarli.

 

@eta beta I suoi genitori sono del Madagascar

 

Francofono in effetti. Grazie.

Profeti del "taca la bala" li chiama il grande Robi, prendendo a prestito una frase famosa di HH (Helenio Herrera).

Forse con la pallina di plastica potrebbero anche aver ragione (vedi il puntino di Muttino) .. ma quando vedi giocare Sgouropoulos ti rendi conto che gli artisti del tennistavolo hanno ancora qualcosa da dire... e da vincere. :appeoved:

Forse proprio essere eroi solitari come il greco, aiuta a far emergere una personalità di gioco, repressa nella collegialità senza fantasia ?

 

Condivido il concetto espresso da te e da @Ettore, il problema è il come si fa, la propedeutica, il controllo e la personalizzazione mantenendo i parametri di efficacia.
Non è roba che si impara giocando, continuo a dire all'infinito che ci vogliono anni di gavetta vicino a qualcuno di veramente capace di insegnare per essere allenatore di alto livello.
Se la cultura è quella che l'ex campione o bravo giocatore in attività è quello che ha da insegnarti siamo lontani molto lontani e questi sono i risultati, stiamo al livello oratoriale prima nella testa ed i risultati sono figli di questa mentalità.
Non mi si dica che in Italia non abbiamo i talenti, anzi per quello che fanno i ragazzi della nazionale dai più piccoli ai più grandi sono una dimostrazione di talento a tutti i livelli, peccato però che non basta perchè il metodo nel lungo periodo paga, solo se ci si avvicina a questo certe caratteristiche di un giocatore o una particolare visione su certi dettagli da parte del tecnico possono fare la differenza.

Qui siamo all'abc, i formatori di alto livello in Europa ed in Asia si avvalgono di figure specifiche utili alla formazione dell'atleta, in Italia non ci mancano queste figure il Coni ha formatori con gli attributi altrimenti in certi sport come faremmo a vincere?
Sapete cosa dicono dopo le lezioni i professori del Coni? Adesso abbiamo capito come si fa e a che cosa serve adesso dovete voi portarlo nel vostro sport che conoscete......e li arriva il professore universitario con le teorie pur giuste ma senza applicazioni pratiche, seguito dall'ex giocatore al quale manca una struttura di apprendimento e sintesi perchè viene suo malgrado da un difficile rapporto con lo studio, che annuisce alla lezione del docente per tenersi il posto ma senza aver capito una mazza, pronto a fare il contrario di tutto tronfio delle grandissime ed inamovibili convinzioni sul suo sapere.

Quello che manca la figura che sia capace di coordinare e fare una sintesi finale sull'atleta al tavolo, per fare questo ci vogliono anni di studio, esperienze e grande apertura mentale, nel mondo attuale del tt non ce ne sono poi molti ma ci sono, ma noi abbiamo il prosciutto sugli occhi e continueremo a farci pippe mentali sperando nelle vittorie che arriveranno poche e mai figlie di una programmazione per exploit di qualche ragazzo/a o di qualche particolare artefizio di una gomma.

 

....ci vogliono anni di studio,....
chi?quando incominciare,da chi?
....il problema è che non c'è una revisione critica.Quando una volta,
proprio una! se ricordo bene un paio d'anni fa,e mai più ripetuto,
han promosso un dibattito sull'attuale stato delle cose a Lignano Sabbiadoro (Friuli),alla presenza dell'attuale Staff tecnico della nazionale,ripreso anche dalla Web Tv federale, han lasciato lungamente dibattere l'attuale Direttore tecnico e vari allenatori azzurri sulle scelte di metodo e tecniche da Formia in giù. Sono stati così convincenti che non c'è stato un intervento,che io ricordi,o una domanda di carattere tecnico su possibili strade alternative per provare ad innalzare il livello modesto dei nostri rappresentanti,quando si presentano a competere sulla ribalta europea o internazionale in genere.Che dire?da quella volta i risultati non sono per nulla migliorati,che anzi senza voler troppo infierire sono sotto gli occhi di tutti.Ma il gioco?,senza il quale non si comprende come si possa ambire a raggiungere un benchè minimo risultato che sia, un gioco d'attacco ragionato a livello maschile senza far mancare quel po' di difesa dinamica necessaria per provare ad inserire qualche azzurro nel tabellone che conta.E un po'd'intrapendenza vivvaddio in quello femminile,sembra che giochino da una vita sempre nel torneo di consolazione,dove la tipologia di racchetta è ciò che più conta,come possono aumentare di fiducia nei propri mezzi con un gioco da cui poco si può ricavare e che rende il minimo indispensabile?Provare a cambiare gli/le interpreti per come sono congeniate le convocazioni in azzurro non si può,è già tanto che si rendono disponibili alla chiamata.Quindi avanti così.
Ma allora,a cosa serve far disamine e aprire discussioni,se nessuno ,tutti invitati a numero chiuso?rapporti d'amicizia che è meglio non incrinare?
se nessuno in quelle occasioni proferisce parola?
tanto qui chi vuoi che legga.....
.....evidentemente......
stima ettore

 

"..viene suo malgrado da un difficile rapporto con lo studio".

Questa la trovo fantastica. E molto significativa di una presunzione sconfinata.

 

Semplice realtà per chi dedica tutto il suo tempo agli allenamenti.......ti risultano grandi giocatori con grandi performance scolastiche? Ho usato il "suo malgrado" ma tu vuoii fare show come al solito......
Parli proprio tu che sei la saccenza in persona e parli di tutto co n una presunzione infinita......hai riperso un'altra occasione per stare zitto ma ormai se non ci fossi tu su questo forum non ci si divertirebbe più.....