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Alzo la mano per intervenire

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da alsss, 11 Ott 2009.

Status Discussione:
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  1. lucioping

    lucioping Utente Attivo

    Categoria Atleta:
    Non Tesserato
    Squadra:
    non gioco
    ci scherzo sopra, però ho sempre battagliato contro chi denigra le puntinate anche quando non le usavo, figurati ora che ne uso due... tra l'altro è mia intenzione giocarci elegantemente!
     
  2. REDS

    REDS Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    carletto
    Fammi capire: quando dici le cose tu, scherzi, ridi sei pacioccone e pacioso......insomma sei a posto con il mondo intero ed è tutto un pò "famiglia del mulino bianco la mattina alle 8.00"......nessuno voleva offendere nessuno (ma questo è chiaro e palese!) ; se ti faccio notare (garbatamente ..... non mi pareva di esser stato scortese!) che hai detto un' inesattezza (palese.......ma non muore nessuno......sai quante cacchiate, comprese queste, avrò scritto su sto forum così come dette tante nella vita!) e tu reagisci in sta maniera invocando moderatori, pretendendo scuse, mi pare di poter tranquillamente dire che a prendersela sei tu ..........e poi la "merolata maxima"!:"URLANDO MAIUSCOLAMENTE!! e infine ti lasci andare a commenti sul mio talento.... come minimo voglio le tue scuse,......" poi ci scherzi su.......boh?! :mumble: non ti capisco......ma non siamo neanche obbligati.

    p.s: gioco da quasi trent'anni con due puntinate lunghe ma quella sul dritto non la uso praticamente mai perchè grazie ad un meraviglioso gioco di gambe simile a quello di Oksana Bayul riesco a coprire tutto il tavolo tranquillamente con il solo rovescio. Ah dimenticavo .....per quest'anno ho deciso di continuare a giocare con due belle INSIDER passate nel microonde (tanto fin che non mi beccano chissenefrega) e che ogni tanto incollo a fresco (con la trielina eh...che poi sniffo anche per migliorare le mie prestazioni al tavolo .....non mi voglio proprio far mancare nulla).

    Saluti. ;)

    ---------- Messaggio aggiunto alle 11:37 ---------- Il post precedente era delle 11:13 ----------

    Ma di che ti scusi?! :eek: ci metti in cuore così per sto sport che io nenache mi sogno! esprimi i tuoi pareri con grande onestà sempre! come si fa a non considerarti uno dei grandi di questo forum? poi qualche volta si può non essere d'accordo con te ma poi ci si chiarisce come in questo caso: secondo me all'origine c'è un equivoco; io parlavo di puro talento nel senso di "racchetta=prolungamento del braccio", di gente che tocca la palla come se avessero una piuma al posto della racchetta, non necessariamente gente forte a livello di completezza dei colpi e caratteriale. E' per questo che parlando di Mondello mi sembrava addirittura riduttivo parlare solo di talento: potenza , agilità, estro, carattere erano tutte altre caratteristiche che gli appartenevano! E'per questo che parlando della tua pupilla ho parlato di talento e non di altre caratteristiche così come Fabrizio: ottimo giocatore ma di valore inferiore a quello che da uno con il suo talento sarebbe stato lecito attendersi.

    Saluti e tanta tanta stima. :sisi:
     
  3. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Talento è una parola da riempire con altre più specifiche.
    E' la somma di alcune o molte qualità e/o caratteristiche individuali necessarie per eccellere.
    Di solito sono innate ma allenabili almeno in una certa misura.
    Quindi per me sì, può esistere talento senza eleganza.
    Per capirci meglio un mio compagno di società ha molta eleganza ma pochi altri talenti... difatti rimane scarso. :D

    L'insieme di queste molte qualità permettono "al talentuoso" di interpretare il gioco in modo spontaneo, efficace e senza apparente sforzo con indubbi vantaggi.
    Aggiungere a costui anche il talento dell'eleganza... è un qualcosa che fa bene alla gradevolezza del movimento nel suo insieme.
    Ma non è strettamente necessario per lo scopo primario.
    Non per nulla vi sono forti giocatori non molto eleganti e tecnicamente molto "costruiti" che col talento della forza di volontà (ma non solo) sono arrivati dove altri non osano neanche pensare.
    Ad esempio, per quel che ho letto e sentito, J.M. Saive.

    Quello che alcuni di noi cercavano di esprimere non era un concetto contro l'eleganza, ma contro la catalogazione della stessa all'interno di determinati parametri peraltro mai enunciati e immutabili nel tempo.
    Se io giocassi, oggi, come il giocatore più elegante e forte degli anni '30 sarei ancora considerato tale?
    Io dico di no.

    E ancora se tutto si evolve e tende all'efficacia... non sarà che il nostro concetto di eleganza è influenzato da quella combinazione di colpi/movimenti che portano al miglior risultato il maggior numero di persone?

    Anche se nel discorso non centra nulla io gioco con due liscie.


    Questa è improvvisazione, estro, fantasia, pazzia... quella che vorremmo avere un po' tutti.
    Ma non vedo l'eleganza in un fatto occasionale, estemporaneo.
     
  4. Crisborg

    Crisborg Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Cristiano B.
    Categoria Atleta:
    Promozionale
    Reds... ok accetto le tue scuse e il tuo impegno pubblico a non sollevare ulteriori flame su tue e dico solo tue incomprensioni e tirar in ballo persone per poi esprimere pure su di loro tue personali prese in giro.. torno nel mulino.. ciao ;)

    ---------- Messaggio aggiunto alle 15:41 ---------- Il post precedente era delle 15:36 ----------

    Come volevasi dimostrare parte tutto dal diverso senso che ognuno di noi da alle parole talento ed eleganza... sarebbe bene prima di parlarne arrivare ad una definizione comune... su questo continuerei il discorso oppure rischia di non avere senso.. comunque in linea di massima la mia affermazione e momentaneo convincimento è che per me può esistere eleganza senza talento, ma non il contrario...

    Mi piace il tentativo di definire talento come somma di qualità allenabili, ma non dici quali... l'armonia nel muoversi non è tra queste qualità? Uno che zompa da una parte all'altra del tavolo in maniera scoordinata oppure uno che ha il polso ingessato col braccio e con la spalla potrebbe anche solo lontanamente avere talento? Per me l'armonia è non solo una, ma quella caratteristica fondamentale che mi permette di vedere uno che gioca per la prima volta e dire che ha talento... però possiamo parlarne..
     
  5. REDS

    REDS Utente Attivo

    Nome e Cognome:
    carletto
    Per la serie "te la fai e te la canti pure......" : continuiamo ad avere un approccio con la lingua italiana alquanto differente. Mi viene quasi il dubbio che quel buontempone di Lucioping , dall'alto del suo privilegiato status di utente gold (ma fors'anche platinum a questo punto!) si stia divertendo a modificare i nostri rispettivi post mentre li leggiamo per poi riproporli in tutt'altro modo quando vengono postati ('na sorta di esorcista insomma........fors'anche più un esorciccio).
    A me fumare il calumet della pace con te va anche bene ma non mettermi in bocca parole mai pronunciate e frasi mai dette .....non farlo proprio!
    "........le tue scuse.........tirar in ballo persone per poi esprimere pure su di loro tue personali prese in giro" :mumble:.....:tsk::mad::azz: Ma stai scherzando o stai dicendo sul serio?!
     
  6. Crisborg

    Crisborg Nuovo Utente

    Nome e Cognome:
    Cristiano B.
    Categoria Atleta:
    Promozionale
    Scherzo scherzo... dico davero... fumiamoci sto calumet per il bene di netiquette e amen (io non ho problemi con te e mi sembra di capire tu sia una persona intelligente, quindi una bella stretta di mano e magari qualche volta ci si vede e facciamo una partitella e una birra, io con la mia arrugginita liscia, tu con la tua puntinata che comunque mi batti 11-1 e mi arrabbio se poi mi deludi!!):approved:

    ora perdonami.... se ti può interessare anche a te son curioso di conoscere la tua opinione in merito e magari torniamo al 3d..
    eravamo rimasti alla eleganza e alla sua correlazione con il talento...
     
  7. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    E' possibile... però forse è arrivato il momento che ti esponi un po' di più anche tu.
    Invece continui a tergiversare, ad ignorare domande e considerazioni che potrebbero portare tutti noi ad una maggiore e reciproca comprensione.
    Almeno provaci. :)


    Grazie, ma speravo fosse qualcosa di più di un tentativo.
    Qualcuna di queste qualità è stata scritta da reds e da etnick.
    Personalmente non ho disconosciuto il valore dell'eleganza (intesa come un'insieme di movimenti armonici e fluidi), ma semplicemente che non è condizione essenziale per essere bravi o bravissimi.
    Ho sostenuto ad esempio:
    - che Mondello (Mondy) non è elegante;
    - che non è elegante Saive (se non sbaglio è stato anche n. 1 al mondo nel '94);
    - non è elegante Ma Lin (ultimo campione olimpico).

    Se questi esempi sono corretti, allora o l'eleganza non è essenziale oppure la tua eleganza non è altro che la mia efficacia.
    In questo ultimo caso però diventa elegante ciò che è vincente... in pratica quello che sosteniamo dall'inizio io, spiff e altri. :azz:
     
  8. etnick

    etnick Appassionato Nauseato

    Nome e Cognome:
    Carlo Pandolfini
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Il Circolo etneo
    Allora:
    per me la massima espressione dell'eleganza, dell'armonia e anche del talento (e una eccezionale correttezza in campo e fuori) nel tennistavolo l'ho vista in Benedetto Moltisanti da Ragusa dei tempi d'oro.
    Poi spero di postarvi un giorno o l'altro un video di un talento, elegante, armonioso, veramente bello da veder giocare, praticamente sconosciuto in Italia.
     
  9. stregone

    stregone idiota....

    [​IMG]

    [​IMG]
    e per tal modo accurato e di buon gusto, ma
    senza ricercatezza.


    Scusate, le ultime due righe le ho aggiunte a mano, non si vedevano.


    Mò vediamo come va a finire...;)
     
  10. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    :clap::clap::clap:

    Direi che è finita! :azz::D

    E... le mie domande resteranno senza risposta.
    E... forse la discussione serviva solo a fare record. :azz:
    E... forse ho imparato qualcosa di più dell'italiano. :nono:
    E... la prossima volta che incontrerò Mondy non credo mi aprirà la porta del palazzetto. :muro:
    Ma... almeno degli altri due non devo preoccuparmi. :D
    E... ora la smetto di caxxeggiare e mi faccio un buon barbera. :byebye:
     
  11. stregone

    stregone idiota....

    E...mandamene un pò, non si beve da soli...a meno che...:metal::metal:
    Bravo Super !!!:clap::rotfl::rotfl:

    p.s. : detto fra di noi...non ci ho capito una mazza:azz::eek:
     
  12. alsss

    alsss Utente

    bere altera la coscienza e di conseguenza non riesci a comprendere le cose, ecco perchè non hai compreso minimamente tutto questo tread, mi dispiace, forse hai perso una cosa importante.

    ---------- Messaggio aggiunto alle 12:53 ---------- Il post precedente era delle 02:39 ----------

    cosa vuoi dire esattamente postando la definizione di 2 parole prese da un vocabolario?
     
  13. stregone

    stregone idiota....

    Molto semplice: senza scomodare i vari Twain, Hegel e compagnia bella, ho postato il significato dei due termini per come vengono sviscerati da un vocabolario etimologico.
    Siccome tutti ci esprimiamo in italiano, il concetto dovrebbe essere valido per tutti.
    Parliamoci chiaro: io non faccio testo, ma di questa discussione si è capito ben poco.;)
    Se prima di tirare un top devo ispirarmi agli antichi greci, pensare a Hegel e alla buon'anima di zia Giuditta...ho buone probabilità che la pallina passi e mi saluti rimanendo illibata.
    Spero di avere reso l'idea...:sisi:

    Ah, riguardo al vino, vedo che hai un concetto completamente sbagliato a riguardo:cool:
    Aprire una bottiglia di barbera, io consiglierei il barbaresco, non significa trincarlo fino all'ultima goccia, ne basta un bicchiere per assaporare il gusto della vita...e non altera la conoscenza... la coscienza è tutt'altra cosa...:eek:
     
  14. alsss

    alsss Utente

    be allora se lo dice il vocabolario bisogna fidarsi, speriamo che il vocabolario non dica un giorno che buttarsi nel pozzo è una pratica salutare altrimenti.....

    ti riposto un "piccolo" sunto, magari hai letto poco del tread ma non si riconduce tutto a talento ed eleganza, forse ti aiuterà a capire il "senso" di questo tread....


    Può sembrare una cosa superficiale e di poca rilevanza ma per me il tennis è anche bellezza, non solo nel vestiario, ma anche ovviamente nel gesto tecnico.
    Vedo il 95% dei tennisti nel mio club e stilisticamente sono un omicidio, movimenti inguardabili, tecnica orrenda, completezza tecnica insulsa (80% diritto e 20% tutto il resto) urlacci per colpire una pallina che va ai 2 all'ora. Ma perchè? Sinceramente quando vedo giocare a tennis così vorrei avvicinarli e chiedergli di cambiare sport, loro fanno male a questa disciplina e l'essenza (senza tirare fuori Pierre De coubertain) del tennis e dello sport è ben altra.
    C'è bisogno di un pò di bellezza (tennisticamente parlando) perchè a vedersi in giro la bellezza sembra morta.
    (Per ritornare al soggetto iniziale -magari un giocatore che cura persino il suo vestiario, avrà molto riguardo nell'elevare il suo tennis-)
    Io se potessi scegliere preferirei perdere e giocare bene piuttosto che vincere e giocare male, a quanto pare sono un esempio più unico che raro, ma per me la vittoria non è importante, io credo che sia importante riuscire ad arrivare al proprio massimo ed esplorare tutto ciò che il tennis o qualsiasi altro sport (pratico anche il tennis tavolo da 3 anni in un circolo e li è anche peggio) ha da offrire, concentrandoci più sulla completezza che su un solo colpo solo perchè ci fa vincere, per poi andare a rete e giocare una volee che fa rabbrividire, o un rovescio piatto sghembo e inguardabile.
    L'esplorazione e la ricerca della completezza e della bellezza portano sicuramente a perdere molte partite ed è una strada molto ardua, ma i risultati sono ben altri, ci si discosta da quegli obbrobri tennistici che invadono e pervadono i circoli e la soddisfazione di aver appreso quale livello di tennis si poteva raggiungere (che neanche si immaginava) ripaga le sconfitte subite e le fatiche intraprese.
    A mio modo di vedere è una scelta fra 2 strade e so che la seconda strada di cui ho parlato è quasi deserta.
    IMHO

    Bello il tuo discorso, ma alla fine parli della vittoria e della sconfitta, alla fine sembra che conti solo quello, scusa ma io trovo la pura ricerca della vittoria così squallida e volgare, ci sono alcuni popoli orientali che praticano delle attività sportive di gruppo e loro aboliscono completamente la competizione, la vittoria, la supremazia, per loro ciò che è importante (oltre a divertirsi e fare attività fisica) è dare il meglio di loro stessi, quello è il loro primo punto, la vittoria o sconfitta, è una conseguenza diretta al loro impegno ed ha veramente poca importanza ciò che li rende felici è lo stare insieme ed appunto conoscere se stessi senza competizioni o supremazie, l'occidente farebbe bene ad imparare.
    Credo che la maggior parte degli animali che fa quello che deve fare per natura, sia bello ed armonico, come il volo degli uccelli, le corse dei felini, il nuoto delle mante, degli squali ecc. ecc. Sono nati per questo e la loro efficacia è direttamente proporzionale alla naturalezza e bellezza dei loro movimenti, noi umani non siamo certo nati con la racchetta da tennis tavolo in mano, non è una nostra esigenza primaria, ma a mio parere la ricerca della armonia, della bellezza, della naturalezza e della completezza deve essere una ricerca primaria, non solo perchè con il tempo (tanto tempo) i colpi saranno molto più efficaci, ma perchè sarà anche un nutrimento per le altre persone che guardano noi e questo sport.
    Non si deve imporre nulla, ne tantomeno una estetica, ma cercare di indirizzare l'allievo verso quella direzione.
    (Credo che la bellezza è una diretta conseguenza delle legge universali, come la matematica e l'armonia. Non è bello ciò che piace ma è bello ciò che è bello, Semplicemente molti individui non riescono naturalmente a decifrare e carpire queste regole universali, quindi ci vuole l'insegnante giusto)
    Ho sempre pensato che il colpo più efficace sia anche di conseguenza bello, proprio perchè naturale e libero da contrazioni e paure, questo andrebbe ricercato.
    Nello sport a livello amatoriale manca proprio la selezione naturale, se in natura un pongista giocasse da obbrobrio verrebbe sbranato vivo e la sua esistenza e discendenza finirebbe, ma nelle palestre (anche se in alcuni casi vengono sbranati lo stesso) non succede niente e loro continuano imperterriti nel loro disordinato ed inguardabile modo di interpretare i gesti, l'armonia e la tecnica, (e siamo pieni di questi tipi di giocatori, ne siamo invasi) forse ci vorrebbe una iena che con fare guardingo notasse queste prede e si avvicinasse a loro pronto ad una facile scorpacciata, facile perchè se queste prede corressero come giocano si intricherebbero i ginocchi ed i malleoli e cadrebbero come delle pere al suolo. Si la iena in questione potrebbe essere un maestro che li indirizzi e gli faccia capire che con impegno e fatica possono arrivare dove neanche se lo immaginano, che gli insegni l'armonia e quindi la bellezza, a questo proposito mi viene in mente l'esempio di uno dei più grandi allenatori di tennis mondiali: Alberto Castellani, che ha anche un sito che si chiama "the art of tennis" (ma guarda) Castellani oltre agli allenamenti portava i suoi atleti a musei e mostre d'arte, persino al Louvre e questi allievi le prime volte non capivano e gli chiedevano perchè mai dei giocatori di tennis dovrebbero andare a vedere dei musei e dei quadri e Castellani rispondeva che li avrebbe resi dei giocatori migliori, cioè che sarebbero migliorati sul campo, non solo dal lato umano che è abbastanza comprensibile ma proprio nella tecnica! Ora non dico che dovremmo avere delle pose come un personaggio di un quadro di Rubens mentre giochiamo, ma questa è una vera ricerca nell'espressione (anche artistica) dell'armonia (e quindi dell'efficacia) della completezza e della bellezza di noi stessi nel nostro intimo profondo.
    So che ci vuole una iena istruita (non necessariamente dal lato culturale) ma forse in giro non mancano, forse.
    Non è importante quello che si fa ma ciò che è importante è che si faccia bene.

    Grazie per l'appoggio, quoto perfettamente quello che pensi sui puntinati al tavolo, a mio parere ci dovrebbe essere la regola che solo chi ha più di 70 anni od un handicap fisico possa usare i puntini.
    p.s. non sono molto d'accordo sul fatto di avere tutti gli stessi materiali, io considero i puntinari LONTANO dal tavolo una grande risorsa di questo sport in termini di fascino e spettacolarità, i difensori dal tavolo sanno fare tutto, top di diritto, rovescio, si muovono divinamente, sono belli da vedere e sono spettacolari, tutto l'esatto opposto del puntinaro al tavolo.

    Volevo dire una cosa, ho notato in parecchi post che (secondo me) molti utenti semplificano molto il concetto di "bellezza" e di come lo intendo io applicato allo sport, il concetto di bellezza non si ferma solo al mero gesto ed alla esteriorità, non sto parlando "solo" del "bel gesto" sarebbe una cosa abbastanza superficiale, certo il bel gesto ha una parte FONDAMENTALE nel concetto di bello, ma a mio modo di vedere il concetto di bello è molto più ampio, credo di averlo spiegato in questo tread, riguarda molti fattori come: l'armonia, la naturalezza, la completezza, la psiche, il bel gesto, l'efficacia, l'eleganza, ed anche non da meno la correttezza in campo.

    A questo proposito posto il concetto (molto interessante) di bellezza dei greci, KALOS:

    Il primo di questi concetti fondamentali è appunto il concetto di bello.

    La parola kalón, che noi traduciamo con “bello”, aveva in realtà un significato più ampio rispetto a quello attuale: comprendeva non solo ciò che risultava gradito all’occhio e all’orecchio, ma anche qualità del carattere e della mente umana. Gli antichi mantengono inoltre separate la sfera del bello e la sfera dell’arte e conferiscono alla bellezza un fondamento ontologico, per ricercarne conseguentemente le manifestazioni nella natura e, in particolare, nel corpo dell’uomo, il più nobile e alto fra gli esseri naturali. Proprio per questo primato, l’uomo è in grado di esprimere la sua bellezza, oltre che nella proporzione delle forme fisiche, anche nella dignità dei comportamenti pratici: da qui deriva il forte legame fra bello e buono, che nella Grecia classica trova la sua espressione suprema nell’ideale formativo della kalokagathía, la condizione propria cioè di chi sa di potersi dimostrare, nello stesso tempo, bello e buono. Buono, agathós, rappresenta l’aspetto morale, unito alle sfumature sociale e mondana che provengono dalle origini, bello, kalós, è la bellezza fisica, con l’inevitabile aura erotica e sensuale che l’accompagna. Già da solo, tuttavia, l’aggettivo kalós è in grado di qualificare, insieme alla bellezza fisica, anche quella morale, così come nell’aggettivo latino bellus, da cui deriva l’italiano bello, si rileva un diminutivo di bonus (dwenos → dwenolos → benlos)

    Quello di “bello” era quindi un concetto dal significato molto complesso e ricco, cui i Greci ricondussero schematicamente:

    1. l’armonia, rilevabile nell’equilibrio cosmico;

    2. la simmetria, cioè misura appropriata;

    3. l’euritmia, cioè ritmo esatto e dalle corrette proporzioni.
    Tutto ciò è riassumibile nel concetto di kósmos, che si riferisce alla bellezza di un oggetto dovuta alla perfezione della sua struttura in ragione della proporzione della sue parti. Fin dall’età arcaica l’opera d’arte viene infatti concepita come un insieme composito di elementi che rappresentano la copia e la riproduzione di un ordine esterno all’opera stessa e che, in virtù del loro trattamento rappresentativo, generano piacere e ammirazione. Nel campo delle arti verbali, come riferisce lo stesso Omero, il concetto di kósmos si collega all’armonia e alla coerenza: di un cantore si può dire che esegua un canto secondo i canoni della bellezza se procede katá kósmon, secondo un bell’ordine, riproponendo cioè in una coerente struttura verbale la successione reale degli eventi. Nella lirica arcaica il testo poetico viene inteso come un kósmos epéōn, cioè un bell’ordine di parole.
     
  15. alsss

    alsss Utente

    Il processo compositivo del kósmos è attivato, a sua volta, dall’impulso a riprodurre che, secondo Aristotele, caratterizza l’uomo in quanto essere rivolto e orientato verso la conoscenza. Tale impulso riproduttivo viene definito dallo Stagirita come mímēsis, il processo imitativo cioè che può riferirsi non solo ai procedimenti della poesia, delle arti figurative e della musica, ma anche della voce e della recitazione, fino ad arrivare ad accezioni più filosofiche, come l’assunzione di comportamenti ritenuti esemplari, il legame fra i nomi e le cose, il rapporto fra l’essere e il divenire fino ad arrivare addirittura alla contemplazione delle forme ideali. Il concetto di mímēsis apparve assai presto e persistette a lungo nella cultura e nell’arte della Grecia classica; prima di assumere il succitato significato di riproduzione della realtà con le sue molteplici sfumature, si riferiva originariamente alla danza e aveva un significato del tutto diverso, in quanto stava ad indicare l’espressione dei sentimenti e la manifestazione dell’esperienza attraverso il movimento, il suono e le parole. Tale concetto comparve per la prima volta in connessione con il culto di Dioniso e le danze rituali dei sacerdoti; in Pindaro, infatti, la parola mímēsis sta a significare una danza nel senso antico del termine, intesa cioè come danza non imitativa, ma espressiva, tesa cioè ad esprimere sentimenti piuttosto che a imitarli.


    Vorrei mutuare questi valori anche allo sport, il concetto di Kalos comprende come scritto "bello e buono" ed oltre alla bellezza estetica anche: l’armonia, la simmetria, l’euritmia.
    Per "buono" io credo che nello sport si debba intendere il valore della correttezza e della signorilità in campo.
    E per i concetti di armonia, simmetria ed euritmia è interessante notare che hanno tutti a che fare con una sorta di corretta proporzione tra un dato valore e l'altro, cioè completezza tecnica adattata al concetto sportivo.
    (per ritornare anche al concetto precedente del "non è bello ciò che piace ma è bello ciò che è bello", ossia il "captare" l'armonia estetica nell'equilibrio cosmico, ossia alcuni hanno "antenne" un pò più lunghe)
    Per bellezza nel concetto di sport i greci hanno da insegnare per loro era una valore molto importante.
    Eccone un esempio, il discobolo di Mirone:

    Altro esempio di vera e propria cronaca sportiva nell’Iliade è la descrizione degli eventi atletici nel Libro XXIII: pugilato, corsa, duello armato e perfino il lancio del disco. A questo proposito trovo doveroso citare il famosissimo Discobolo, realizzato da Mirone -460 a.c.- fra le grandi opere dello stile severo e perfetta realizzazione dell’ ideale atletico. E’ infatti importante ricordare come per i Greci fosse fondamentale, oltre a quello della forza, anche il culto della bellezza, della perfezione equilibrata che spessissimo gli artisti riproducevano tramite i corpi scolpiti ed atletici degli eroi sportivi
    fonte: http://www.filosofico.net/esteticantica.htm


    Prendiamo i primi 25 vincitori di slam (i tornei più importanti del tennis)

    Roger Federer* 15 3 1 6 5
    Pete Sampras 14 2 - 7 5
    Roy Emerson 12 6 2 2 2
    Björn Borg 11 - 6 5 -
    Rod Laver 11 3 2 4 2
    Bill Tilden 10 - - 3 7
    André Agassi 8 4 1 1 2
    Jimmy Connors 8 1 - 2 5
    William Larned 8 - - - 8
    Ivan Lendl 8 2 3 - 3
    Fred Perry 8 1 1 3 3
    Ken Rosewall 8 4 2 - 2
    Henri Cochet 7 - 4 2 1
    Rene Lacoste 7 - 3 2 2
    John McEnroe 7 - - 3 4
    William Renshaw 7 - - 7 -
    Richard Sears 7 - - - 7
    Mats Wilander 7 3 3 - 1
    Rafael Nadal* 6 1 4 1 -
    Stefan Edberg 6 2 - 2 2
    Boris Becker 6 2 - 3 1
    Don Budge 6 1 1 2 2
    Jack Crawford 6 4 1 1 -
    Laurie Doherty 5 - - 5 -
    Frank Sedgman

    Ora quanti di questi giocatori possono essere giudicati, belli nei gesti e nei movimenti, armonici, fluidi e completi?
    Secondo la mia opinione (e di tennis ne so abbastanza) tutti a parte:

    Borg: non era un giocatore completo
    agassi: idem
    connors: idem
    lendl: idem
    Wilander: idem
    nadal: idem

    6 su 25, per gli altri giocatori credo che sia inopinabile il fatto che avevano grande eleganza, bellezza, armonia e completezza tecnica.
    I Primi 3 (il primo assoluto, il più forte di tutti i tempi della storia poi ne è l'apoteosi) rappresentati in questa classifica assoluta parlano da soli sulle doti che è importante avere (ed a cui tentare di applicarsi) per raggiungere il massimo.
    Questi primissimi giocatori sono stati proprio l'esempio di completezza tecnica, bellezza, armonia, eleganza, simmetria.....
    Tra l'altro questa classifica non include giocatori come Becker, sedgman, borotra, hoad, ed uno dei miei preferiti Krajcek, questi giocatori in quanto alle qualità sucitate ne avevano da insegnare....
    Per ricercare la vera efficacia bisogna ricercare soprattutto questo.
    Vorrei paragonare i gesti sportivi alla DANZA, non sono impazzito, prendete come esempio una delle più forti giocatrici del passato, Suzanne Lenglen (chiamata "La divina") i suoi non erano gesti tennistici erano gesti di danza, sul campo danzava e saltava come in un balletto, ed è stata una delle più forti di tutti i tempi.
    E' anche interessante scoprire che più scende la classifica e più sale il numero di giocatori incompleti e bruttarelli.
    Avete capito, DOVETE DANZARE!!!!:campione :
    Non è importante quello che si fa ma ciò che è importante è che si faccia bene.
    si ho capito sta storia dei vari He zi wen, kreanga e compagnia bella ne hanno parlato parecchio nei post precedenti, giocatori non completi che vincono e ti fanno girare la testa se ci giochi contro, il mio discorso è diverso, la massima espressione di noi stessi si può raggiungere tramite, la completezza, l'armonia, la simmetria, e tramite quella regola universale (Come diceva Pasolini "la bellezza non mente") che è la bellezza, tramite l'esplorazione a 360 gradi. Ciò ne è prova guardando per esempio quella lista di giocatori di slam che ho postato prima, il tennis è ihmo un eccellente esempio come sport perchè è tecnicissimo all'ennesima potenza ed i campi in cui spaziare per imparare sono molto vasti, molto tecnico come il tennis tavolo.

    P.s. hai tirato fuori il calcio chi sono i più forti della storia? Pelè, maradona, cruyff, beckembauer, gullit, platini, cioè giocatori che sapevano fare tutto, tiri di destro, sinistro, colpi di testa, punizioni, assist, ecc. ecc. Maradona era alto mezzo metro ed era bravo di testa, beckmbauer giocava sia in difesa che in attacco, ed erano giocatori sicuramenti belli da vedere, armonici e completi (di calcio ne so poco scusate)

    Non dico che tutti dovremmo essere dei Federer o dei Pelè, ma perlomeno indirizzare i nostri sforzi verso questi obiettivi che dovrebbero essere assolutamente primari e non secondari od addirittura inconsiderati! E non allenare al 90% un solo colpo e giocare gli altri come se fossimo la controfigura di Boris Karloff!
    Volevo dire una cosa, ho notato in parecchi post che (secondo me) molti utenti semplificano molto il concetto di "bellezza" e di come lo intendo io applicato allo sport, il concetto di bellezza non si ferma solo al mero gesto ed alla esteriorità, non sto parlando "solo" del "bel gesto" sarebbe una cosa abbastanza superficiale, certo il bel gesto ha una parte FONDAMENTALE nel concetto di bello, ma a mio modo di vedere il concetto di bello è molto più ampio, credo di averlo spiegato in questo tread, riguarda molti fattori come: l'armonia, la naturalezza, la completezza, la psiche, il bel gesto, l'efficacia, l'eleganza, ed anche non da meno la correttezza in campo.

    Questo è il dramma, la maggior parte di questi giocatori sono cementati, sono proprio cementati ai loro schemi e credo proprio che non riescono a concepire altro, null'altro al di la.

    p.s. io non è che sono proprio un ragazzino, ho 29 anni, eppure non mi sono cementato neppure per un secondo, ero un tipico giocatore da spiaggia, con il tipico gioco da spiaggia e quando sono arrivato al circolo del tennistavolo ed ho visto e capito cosa fosse realmente il tennistavolo ho fatto TABULA RASA del mio gioco da spiaggista, nonostante giocassi già da anni ed avessi dei colpi molto consolidati ed ho voluto provare ad imparare TUTTO. Questo non lo puoi negare spero.
    Io non concepisco squallide vie di mezzo, se inizio una cosa cerco di farla bene e se devo praticare uno sport od una disciplina non cerco "scorciatoie" per esempio tra lo spiaggista ed il circolista o tra l'efficacia ed i movimenti alla frankestein, se giocassi da cementato od obbrobrio farei male a me stesso (perchè mi metterebbe tristezza) e farei male anche allo sport che pratico (perchè magari per fare un esempio mi vede un bambino giocare che è interessato a questo sport e ci ripensa e si da al calcio) Preferirei 1000 volte girarmi e cercare qualcosa di altro che faccia più al caso mio.
    Ci vuole una persona che insegni questo è vero si, si può imparare MOLTO anche guardando i video dei giocatori ed i loro movimenti, io ho preso lezioni di tennis per 2 anni con un maestro e per 4 anni lezioni di gruppo, ma anche li ho intrapreso la stessa via, notavo per esempio che giocando un colpo di diritto inguardabile con il gomito alto e col corpo messo male il risultato era efficace perchè senza tecnica l'avevo imparato in quel modo, sono sicuro che all'inizio avrei fatto un sacco di punti giocando il diritto così, ma sarei rimasto cementato ed obbrobrioso, così mi sono sforzato di cambiarlo e col tempo mi sono reso conto che la tecnica (io reputo senza scherzare che la tecnica sia una cosa magica) il colpo acquistava armonia e fluidità e il risultato era MOLTO PIU' EFFICACE, può sembrare una cosa scontata ma la maggior parte dei giocatori si ferma e si cementa senza sforzarsi di andare "più in la"
    Faccio ancora molta fatica, non sono certo un giocatore perfetto, ma a volte quando gioco quello che provo mi sembra troppo bello per essere vero ed anche se perdo per me non ha nessuna importanza. (per fare un esempio giocavo sempre con due tennisti uno era completissimo, con un bel tennis, bei movimenti e trovare un giocatore così è un caso più unico che raro, insomma il tipo di giocatore che piace a me, e con un obbrobrio, col primo giocatore ci perdevo 9 volte su 10 e col secondo ci vincevo 9 volte su 10, ma se fosse stato possibile io avrei giocato SEMPRE e dico SEMPRE con il primo anche se avessi perso 10 volte su 10)
    Non è importante quello che si fa ma l'importante e farlo bene, per me bene significa fare tutto ciò per cui ho iniziato questo tread e per le tante cose che ho scritto.
    Se per bene qualcuno crede che sia giocare da cementato, non concepire niente (o poco di più), non ricercare, non esplorare, avere in testa solo la vittoria, giocare come un frankestein che a vederlo pensi che abbia problemi psico-fisici, io rispetto la sua decisione, non la condivido per niente (si perdono una bella cosa) ma rispetto la sua decisione e cerco per quanto possibile di non guardarlo.
    Io non provo IL BENCHE' MINIMO DIVERTIMENTO a giocare con questi pongisti o tennisti, mi viene una specie di depressione e visto che per me è molto importante divertirsi, preferisco senza alcun dubbio giocare con pongisti o tennisti che camminano sul mio percorso, con cui mi diverto molto anche se ci perdo.
    Io scrivo tutte queste cose forse per egoismo, perchè vorrei vedere qualche giocatore (almeno un paio a palestra) che la pensa come me nei circoli di TT, (o magari spronare qualcuno a cambiare) così sarei felice perchè giocherei sempre con lui! Come sono contorto
     
  16. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.

    Alcuni di noi hanno provato a portare un punto di vista diverso, purtroppo mi sembra che ogni considerazione, domanda ma anche apprezzamento è stato bellamente ignorata. :mumble:
    Magari la prossima volta ci si mette d'accordo e riportiamo un plaudente e corale: hai ragione.

    ********
    Non ricordo le parole testuali, ma qualcuno qualche anno fa in questo forum mi aveva definito un qualcosa come "amante del bello... interiore ed esteriore", ma sai gli anni passano e l'alcool oltre che alterare le coscienze brucia anche i neuroni... che già erano pochini. :hoi:
    Alla fine qualcosa di vero, concreto e incontestabile l'hai scritto.

    Faccio quel che posso, nei miei limiti illimitati ho sicuramente perso una cosa importante... ed ho permesso a te di fare un'ottima ed elegante figura.
     
  17. alsss

    alsss Utente

    mi scuso per la veemenza, ma leggere come hai scritto che questa discussione serviva solo a fare record mi ha fatto un pò arrabbiare.
     
  18. anti-sociale

    anti-sociale CORKSCREW MESSIAH

    Nome e Cognome:
    Andrea Toni
    Categoria Atleta:
    4a Cat.
    Squadra:
    Dynamis Manzolino
    Tuttavia bisogna ammettere che superciuk ha ragione quando dice che tu tendi a non raccogliere le confutazioni, e anche le integrazioni al tuo discorso...Rimani in modo stagno sulle tue posizioni, pensando di essere il custode della verità assoluta: in realtà sei custode,come tutti noi, soltanto della tua opinione. Tu ami la bellezza, altri la competizione, altri potranno aggiungere ulteriori elementi...Tutti concorrono a formare quella cosa meravigliosa che si chiama sport, e tanto basta. Per finire, ti ricordo che i Greci erigevano statue agli atleti che VINCEVANO ai Giochi, insieme ad altri notevoli premi, e cantavano le lodi di questi VINCITORI. Poi apprezzavano anche la BELLEZZA. Per me lo sport è tutto questo.:)
     
  19. superciuk

    superciuk Si fa Giorno e cala la notte.


    Di record avevi parlato per primo tu... io ho solo caxxeggiato come esplicitamente scritto.
    Se non avessi considerato interessante la discussione me ne sarei stato sicuramente in disparte... certo che un po' di ironia - necessaria per non prendersi troppo sul serio - in una discussione che stava sconfinando soprattutto da parte di alcuni in una specie di vuota retorica, mi sembrava appropriata.

    Cmq. da parte mia nessun problema. :)

    ---------- Messaggio aggiunto alle 21:54 ---------- Il post precedente era delle 21:51 ----------

    Perfetto, nulla da aggiungere. :approved:
     
  20. alsss

    alsss Utente

    ho letto con interesse ogni risposta, io ho scritto la "mia" verità difatti ho condito ogni mio concetto con MOLTI: "a mio parere" "secondo me" ed "imho"
     
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