Allenatori

Ho letto su Butterfly News di settembre una interessante intervista a Maurizio Errigo. Da quanto ho potuto seguire sia qui che sul Blog sembra che certi allenatori italiani siano più apprezzati all'estero che da noi (vedi anche la vicenda di Costantini "emigrato" negli Emirati Arabi)... Che ne pensate?

 

Costantini è certamente il nome più conosciuto all'estero.. per quanto ha giocato, per la classifica che ha avuto, per aver battuto tanti giocatori famosi, per essere amico di tanti altri che lo tengono in considerazione..., è sicuro che in casa è più difficile non sbagliare, risultare simpatici ec,...ecc... come anche dice il famoso detto ..."alla ricerca di Nemo"... no,, no... scusate .."Nemo profeta in patria..!"... era una battuta..... ovviamente...!
è certo che anche Errigo (e Deniso) un nome se lo sono fatti grazie alla serietà con cui hanno lavorato nel periodo in cui sono state affidate loro le nazionali, periodo nemmeno breve e passeggero poichè duraturo sotto il periodo del Regno di Bosi...!
che ne ha favorito la permanenza e la continuità di progetti....
Il problema è che non abbiamo altri allenatori ... perchè una scuola non l'abbiamo .... e nemmeno le tradizioni per trasformare gli atleti in tecnici, nonostante abbiano l'esperienza accumulata in giro per il mondo.... con quali aspirazioni di futuro garantito da una gestione ...per il bene del Tennistavolo???

 

E' un discorso....delicato e complicato.
In Italia.....bisogna vedere i motivi. Deniso è apprezzato e credo a ragione, io lo vedo forse come l'unico allenatore ...totalmente italiano che si è fatto una certa cultura pongistica, specie alla corte dell'antipatico ma bravo Stencel.
Poi ci sono antipatie, ci sono gli amici degli amici, non necessariamente bravi...quelli che ...finchè la barca va, hanno fortuna...poi succede qualcosa e la fortuna finisce....
Io conosco giocatori scarsi che sono bravi come allenatori, giocatori bravi che non sanno allenare, vedere i difetti, spiegare.
All'estero....non conoscono le persone, per lo più. Si affidano a risultati di qualche club o della nazionale.
Se poi i risultati di club e nazionale sono...figli di bravi allenatori o solo di bravi giocatori che fanno risultati...nonostante allenatori non eccezionali, questo lo si sa in Italia, credo, all'estero non lo sanno. Vedono il prodotto....finito.
Poi se uno è bravo continua a lavorare, se si vede che ha un nome solo grazie alla bravura di atleti formati da altri, dura poco.
Ci possono essere bravi allenatori che non hanno mai avuto una nazionale e che sarebbero bravi e capaci.
In Italia ci sono sicuramente persone che hanno talento nel notare gli errori e spiegare le cose, ma manca preparazione ed esperienza internazionale.
In Italia è difficile, anche perchè bisogna imparare spesso....all'estero.
Ci vorrebbero persone che formassero gli allenatori in Italia...........