Allenatori...ovvio....

Presenterò il tuo caloroso saluto a Diao martedi sera, quando andrò in palestra.
Se ti pùo interessare ho il suo cel, nel caso tu voglia salutarlo di persona.

 

E già che ci sei salutami Stefanelli, se gioca ancora e dì a Diao se ha mandato tutto, che qui non è arrivato nulla. E Giardi ? Grazie ciao

 

Stefanelli viene abbastanza spesso...presenterò, ma ora gioca con telaio Matsushita pro e Feint Long sul rovescio...
Riferirò a Diao anche la cosa della spedizione, ma chi devo dire che chiede e saluta? Ti conosco solo come Mago... perdonami...

 

ehm,....perchè pensi che metta il mio sito, qui sotto ? Eheh, ciao.

 

opss... lasciamo stare...

 

Scusami giorno ma non si tira su un fenomeno con la fortuna! Se non sei un tecnico preparato due sono le soluzioni:
1) lui resterebbe un potenziale fenomeno se avesse la fortuna che non ci lavorassi ma, addirittura, 2) lo rovineresti, se ci lavorassi.

 

fin da quando ho iniziato a giocare è sempre stata la mia allenatrice a seguirmi ed a allenarmi (a parte casi rari con la sparring)e ovviamente i miei miglioramenti sono dovuti a lei..

 

Verissimo !

Il problema e' che se la FITET organizza corsi per allenatori di 4 ore (!!!!!) come possiamo sperare che chi ne esce (tutti gli iscritti) sia preparato ?

Sta succedendo lo stesso che succede da anni in FIPAV ... si fa di tutto per fare 4 soldi , senza pensare al rapporto danni/benefici !!
A breve ci diranno che per mantenere il tesserino si devono fare corsi di aggiornamento obbligatori (leggi SOLDI) e/o che ogni squadra deve essere accompagnata da un allenatore del grado appropriato al campionato (leggi ALTRI SOLDI)....

spero di no...ma temo di si !

 

Secondo me un problema di cui non si tiene conto è la centralizzazione del "potere tecnico" nel senso che purtroppo ci sono molte, moltissime società che non hanno la possibilità di pagarsi un allenatore e la crescita "tecnica" dei giovani è lasciata molto, forse troppo, all'inventiva e alla passione dei dirigenti societari.
Infatti se ci fate caso le società che sfornano buoni giocatori sono quasi sempre le stesse con le dovute eccezioni.
Credo che in questo modo si perdano molti giovani promettenti che non hanno la fortuna di trovarsi nel posto giusto.
Non credo servano moltitudini di super allenatori, per incominciare basterebbe avere un certo numero di allenatori di "base" in grado di impostare chi inizia nel modo giusto; poi organizzare più spesso stage con allenatori "medio" il più perifericamente possibile (in un raggio di 50-100 km) magari anche solo la domenica se il sabato c'è campionato, sabato e domenica se non c'è nulla e più giorni durante le festività; dopo di che per i più promettenti organizzare stage con allenatori "avanzati" (a livello regionale) e con allenatori "super" a livello nazionale per i migliori; infine organizzare stage di vario livello e di varia durata durante le vacanze estive.
Sicuramente i problemi ad organizzare qualcosa di simile sono tantissimi, da quelli economici a quelli logistici, ma ritengo che alcune spese fatte in passato (i vari centri "permanenti") non siano state minori rispetto a quelle che ci vorebbero a mettere su un organizzazione del genere, purtroppo rimarrebbero i problemi logistici, ma anche questi se esiste la volontà sarebbero superati; sicuramente il "bacino di utenza" aumenterebbe, probabilmente migliorerebbe il livello tecnico medio alzandosi, e sul numero maggiore di giocatori non ci potrebbe scappare fuori qualche fenomeno?
E poi perchè non fare i corsi per i futuri tecnici durante gli stage per i giovani? Si allenano i giovani e si istruiscono gli istruttori che metterebbero insieme teoria e pratica, soprattutto per periodi più lunghi (come altri hanno già detto)...

 

La risposta vale anche per Giorno.
Hai scoperto l'acqua calda? Peccato che la federazione non la pensi così.
Dovremmo aprire una parentesi e andare OT. In sintesi.
La FITET è composta dalle grandi. Le grandi hanno disponibilità economiche e risorse umane (tecnici e a volte bambini). Questi bambini non è detto che siano talenti. Meno società di vertice ci sono e meglio è per il potere.
Il lavoro di base (quello in cui ci si fa il culo) lo lasciano fare agli altri. Le piccole non hanno le possibilità (anche economiche) per far fare il salto. La grande società si presenta e si cucca il talento e così via.
Come puoi pensare di tirar fuori dei tecnici con un primo livello basato su 4 ore? In questi anni so di un solo corso di primo livello (in Emilia) organizzato su 7 giorni (serate) con docenti specializzati in ogni argomento. Se penso che non era comunque il massimo e che un corso del genere viene fatto solitamente per abilitare al passaggio del secondo livello mi strappo i capelli.
Sempre in Emilia so che esiste un progetto (già operativo) dal nome "un, due, tre, un tecnico per te" che sposa la tua proposta. E' una iniziativa regionale: un tecnico regionale gira per le società ad aggiornare i tecnici, a predisporre dei programmi e progetti.
In un post precedente ho spiegato al mago come funziona in Italia.
Siccome andare in giro per il mondo costa è difficile aggiornarsi. C'è internet è vero ma vedere, provare, discutere guardandosi negli occhi e guardando il tavolo è un'altra cosa.
Bene. I signori tecnici federali vanno in giro ad "imparare" a spese della fitet. Li avessi mai visti anche durante i corsi di aggiornamento elargire quello che hanno imparato non a spese loro!
Li vedo però applicare le nuove dottrine nelle loro società di appartenenza!
E tu pensi alla luce di tutto questo che vogliano far crescere allenatori?
Ricorda che le lotte più violente sono quelle per la sopravvivenza, quelle tra poveri e noi siamo una federazione di poveretti e straccioni.
Mors tua vita mea diceva ......

 

Se quello che dice Boomerang è vero e in larga scala, onestamente non pensavo che si arrivasse a questi punti di meschinità, menefreghismo, egoismo e scorrettezza, direi anche disonestà.
Non si può far crescere allenatori solo in Italia, il professionismo non esiste, praticamente e la gente lavora, non può documentarsi e andare in giro per ilmondo.
Quando io ho scelto la carriera professionistica, ho scelto di mollare il lavoro in Italia, di fare SOLO TENNISTAVOLO e di andare all'estero e non è stato facile. E non ci sono stato a fare un corso di una settimana, ma ho lavorato anni in centri federali e in Bundesliga, accettando anche stress e pressione: quando sei con professionisti devi portare risultati, io ho allenato una 2. Bundesliga con grandissimi giocatori, n.1 della Norvegia, n.1 della Spagna, n.4 della Russia, cinesi e siamo stati promossi in 1.Bundesliga; se fallivo, mi davano un calcio in culo e via.
Impari, ma è un lavoro serio e duro, di stress, non più solo passione e divertimento.
Quei pochi che hanno una specializzazione, una cultura e un'esperienza dovrebbero essere pagati in Italia per aiutare gli altri a crescere. Questa è l'unica maniera che io vedo. Certo che se si manda gente in giro e questi imparano e non dicono niente...ma dai...non ci posso credere ehehehehe, via, via e vai ad allenare il tennistavolo Jesolo-Lido....in spiaggia, direttamente..eheh

 

Quoto! E ti dico anche che quest'anno tutti i ragazzini della mia società avranno la possibilità di partecipare ad uno Stage (organizzato dal sottoscritto con tutte le difficoltà annesse e connesse ) con allenatori della scuola federale FFTT della PACA(Provence-Alpes-Cote d'Azur) invitati qui da noi.éE' una esperienza fantastica ma che ti fa capire muro: purtoppo!) quanto molto seriamente sia affrontato l'allenamento-insegnamento all'estero con una organizzazione ( ma anche con possibilità economiche , di adeguate strutture e politiche sociali) completamente "di un altro pianeta".
Li , anche solo seguendo l'esempio degli istruttori, i ragazzi (I loro) avranno una base solida per poter diventare un domani bravi tecnici.Tutto quanto è nettamente più ...come dire ....professionale.E questo senza nulla togliere all' immenso lavoro e impegno del nostro grande GIBI, anzi , su alcuni ragazzi anche i complimenti da parte di questi istruttori per il buon livello tecnico raggiunto senza le condizioni necessarie presenti invece in altri Paesi.

 

Mai avuto un allenatore fisso...e sse vede
c'è stato, c'è e spero ci sarà qualcuno che sporadicamente mi dice come eseguire un colpo.. ma nulla di "assiduo", solo consigli "alla buona"...anche se ho sempre cercato un allenatore dalle mie parti..

..stavo valutando l'idea di farmi allenare da Alessandro o Gianbattista Casaschi.. devo solo scoprire se vivono a Tortona o a Verzuolo..

Ne approfitto per ringraziare comunque Guvi che mi ha allenato per un paio di mesetti il primo anno, e Tosetti che mi ha iniziato al tennistavolo agonistico, e Piccinini che di tanto in tanto cerca di impostarmi i colpi e mi insegna le battute "fetenti" .

 

Devo dire che purtroppo, a parte il problema della competenza e dei soldi e di qualche saggio e volonteroso che meriterebbe miglior fortuna e miglior...allenatore il problema più grosso è fose un altro; anche avendo la possibilità di avere qualcuno bravo, anche non super, bisogna pagarlo e in tanti club ho visto la mentalità (vero Piergiorgio, puoi confermare...) di gente che pensa di fare da sola, di saperne abbastanza e non vuole prendere nessuno, neanche a stage di allenatori "viaggianti" per non perdere la loro faccia di allenatori, di "maestri" nella squadra dove operano e dove sono i migliori; se arriva qualcuno di livello più alto, è un riconoscimento implicito di limitata competanza. Mah, orgoglio, approssimazione e pressapochezza...

 

La nostra società ha organizzato uno stage presso un ukraino un paio di anni fa, solo che la cosa all'epoca fu proposta e seguita solo dai più bravi, quelli più di basso livello non furono nemmeno coinvolti nell'iniziativa.. nel nostro caso più che la presunzione di "saper fare" meglio di altri c'è lo stallo del'inerzia

 

il mio primo allenatore è stato uno sloveno Marino Filipas..ke Mago conosce molto bene..a lui devo tutto..non sarei mai arrivata così in alto(beh insomma altino daj..) senza di lui..avere un'ottima base è fondamentale se si vuole ottenere qualcosa..e lui mi ha impostata molto bene..poi ho avuto Matjaz Sercer (che anche questo Mago lo conosce bene eheh)..poi..basta eheh..fai da te..il resto è sacrificio,voglia e passione..AMEN

 

Brava Ancka fai bene con il fai da te non resti mai delusa ahahahahah

 

Io ho cominciato a giocare in sala giochi....poi ho frequentato per un anno circa una palestra dove c'era un allenatore serio (nel modo tecnico....poi come persona...lasciamo stare) che mi ha impostato: scabio di dritto, scambio di rovescio e top di dritto. Il top di dritto solo per due mesi, in quanto poi ci ho litigato e l'ho mandato a quel paese....da allora in poi, mi sono sempre allento guardando, rubando, ascoltando ecc. ecc. Solo quest'anno, grazie anche all'esperienza del Circolo di Seria A1 mi sono ritrovato immerso nel vero tennistavoo. E quanto ho imparato in quest'anno, solo guardando, è a dir poco MOSTRUOSO.