allenare la velocità di reazione

io continuo ad avere problemi di reazione al colpo avversario: quando affonda o velocizza un top ad esempio , arrivo inesorabilmente in ritardo finendo per sbagliare il colpo di risposta, quando non vengo bucato. non con tutti naturalmente ma anche con giocatori con cui normalmente scambio bene. sembra un problema di reattività, di cervello che non riesce a ricevere e restituire le informazioni rapide per impostare la posizione corretta del corpo e quindi la risposta positiva. si vede anche nei block, spesso non riesco a leggere in tempo il punto in cui la palla va a toccare il tavolo. vi chiedo suggerimenti su come migliorare questo fattore..se è possibile o se mi devo rassegnare a rimanere pippa per sempre.

 

Secondo me la reattività nello sport è un dono congenito .
Non tutti hanno gli stessi riflessi nell'esecuzione di un gesto tecnico , sia pongistico che extra-pongistico.
C'è chi è più lento e chi velocissimo : nel tennis ad alti livelli vedi la differenza tra i riflessi di un Mc.Enroe ( felini...) e quelli di un giocatore di fondo campo.
In parte l'allenamento continuo può aiutarti a migliorare nella reattività perchè riesci con l'esperienza ad anticipare le intenzioni dell'avversario o ad intuire prima dove finirà la pallina , ma sino ad un certo punto.
Nel tennistavolo hai il vantaggio di poterti allontanare dal tavolo se sei meno reattivo e giocare da media distanza . Al contrario giocatori molto veloci prediligono il gioco di scambio e block al tavolo proprio per bruciare sul tempo l'avversario.
Comunque a livelli medio-bassi , allenandoti tanto , puoi migliorare molto

 

tò usa questo per allenarti facendo i compiti a casa, ti alleni sia sul campo visivo e colpo d'occhio che sulla velocità di reazione
Game33

 

esiste un video su youtube (di cui mi hanno parlato, ma che non ho mai visto) di allenamenti (credo della nazionale cinese, ma poco importa) tesi proprio a migliorare i riflessi.
un esempio è:

allenatore e atleta uno di fronte all'altro a distanza di poco più di un braccio teso.
l'allenatore ha il braccio, per l'appunto, teso e in mano ha una pallina.
lui fa ruotare a destra e sinistra il braccio e in un momento e in un punto a sua discrezione lascia cadere la pallina.
l'atleta deve intercettare la pallina con la mano prima che tocchi terra.

un altro era simile, ma a distanza maggiore e l'atleta doveva intercettare la pallina con il piede, sempre prima che toccasse terra.

io non ho mai provato, ma magari sono utili.. e ragionandoci un po' si possono inventare anche altri esercizi.

 

spessissimo il problema è di foot-work, nel momento in cui ti accorgi di aver giocato una pallina attaccabile in modo deciso devi fare un passettino indietro in base a quanto il tuo avversario tira forte (40-60 cm non 2 metri), se fai caso quarda a che distanza dal tavolo i pro bloccano ok a loro arrivano missili terra aria ma anche a livelli normali se resti troppo vicino al tavolo e dura reagire in tempo ed in modo efficace tieni presente che la pallina dimnisce la sua velocità a causa dell'attrito con l'aria in modo considerevole quindi con poco spazio in + si recuperano diverse frazioni di secondo.

 

Mi piace dare sempre dei suggerimenti pratici , anche se spesso non trovo riscontri da parte degli utenti che li hanno provati, sarebbe una "forma di gratificazione".....
In che sport è richiesta una notevole capacità di reazione ? i portieri del calcio o ad esempio arti marziali.
Sono molto utili gli esercizi che fanno i portieri per migliorare i riflessi e la coordinazione (vedetevi qualche video su youtube) generalmente quelli dove non si vede quando la palla parte o reazione a stimoli visivi o sonori. Il discorso è sempre quello : giocare solamente al tavolo non basta per diventare atleti, sopratutto se si è in età giovanile.
Un altro espediente per chi non ha tempo da dedicare alla preparazione fisica è concentrarsi sulla racchetta dell'avversario sia che si tratti di gioco o di esercitazioni al cesto , l'angolo di impatto racchetta/palla è sicuramente indicativo di dove arriverà la palla.

 

Caro Smarta quello che ti sto per dire sembrerebbe scontato, ma molti di noi giocatori mediocri non solo non l'applicano bene, ma a volte dimenticano proprio l' ABC ...... se non tieni la racchetta in posizione neutra (alcuni preferiscono privilegiare un leggero anticipo sul colpo predominante...) , ovvero in posizione centrale davanti al corpo, al termine di ogni colpo ed inizialmente in fase di risposta al servizio.... puoi avere riflessi eccellenti...ma l'avversario bravo a leggere il gioco ti prenderà sempre in controtempo sul tuo punto di ritardo...... dopodichè incominciamo a parlare di footwork...di prendere le palline che l'allenatore lascia cadere al volo....di quello che fanno i portieri di calcio...i piloti di formula 1 ....e via dicendo.....
A B C...come a scuola......
Naturalmente se applicavi già , considera OT l'intervento e non me ne voglia nessuno dei forumisti che hanno enunciato cose sacrosante.....ma sai com'e' ...il punto piu' difficile da osservare è quello sotto la punta del naso......a meno che non ti ricordi di metterti davanti ad uno specchio.....
E come dice il grande maestro giapponese "SAI CIO' CHE SAI" alla regola nr°3
"TU NO PENSARE A LEGGERE LETTERA "Z" SE NON AVER IMPARATO A LEGGERE LETTERA "A"......

 

secondo me non è tanto questione di riflessi quanto di sapere in anticipo che palla ti sta per arrivare.

 

Ciao, per aumentare i tempi di reazione e migliorare il coordinamento ad alta velocita`io suggerisco sempre il secchiello.
Chiedi al tuo allenatore di farti dedicare piu`del 50% del tempo di allenamento nel lavoro al secchiello. Di questo 50% la meta`la puoi dedicare per esercizi classici di velocita`e spostamento, mentre il rimanente 50% a schemi non pre-definiti (esempio serie top spin dritto Destra, Centro, Sinistra su palla tagliata mixati con flip dritto su palla corta). [nb per arrivare a fare 50% di lavoro a secchiello a regime ti ci vorra` un po`, quindi fatti fare un programma e andate per gradi]
Se il secchiello non ti piace (come a tanti) e preferisci le classiche serie al tavolo puoi per esempio usare lo scambio chiedendo che la palla non ti sia indirizzata sempre sullo stesso punto.

 

Mi piace pensare ai "secchielli" in palestra.... quelli da 12 lt pieni di palline....scomodissime da afferrare... ma fa lo stesso ,se si han solo secchi...
Non son più un ragazzino ma devo ammettere di avere degli ottimi tempi di reazione (spesso mi divertivo a far partire e fermare il cronometro nel minor tempo ... qualche volta 1 centesimo spesso 3), ma nel caso del TT bisogna aggiungerci delle componenti non solo fisiche (che invecchiando peggiorano inesorabilmente), ma anche di tutti quei sensi che "lavorano " per dare l'imput ai movimenti. Penso anche io che il lavoro, tanto lavoro, al cesto (ma variegato e non ripetitivo) diano a chiunque la possibilità di migliorare la reattività compreso il gioco di gambe fondamentale per portarsi "in posizione". Sapere in partita in anticipo dove andrà la palla e come ... beh allora è chieder troppo è anche questione di esperienza .

 

bisogna allenare la pre-veggenza non i riflessi!!

 

Interessante l'osservazione di seguso, "che palla ti sta per arrivare" presumo il tipo di rotazione e aggiungerei dove arriva, nel senso di sapere se indirizzo la mia palla in un certo modo nel campo avversario posso sapere con una percentuale elevata dove ritornerà sul mio campo (esempio il servizio, prevedere le possibili risposte, se taglio spinto sul dritto il top viene tirato diagonale, etc ). Il maestro Eliseo ha una teoria su come ritorna, per la maggior parte dei casi, la pallina dopo un ns. attacco (secondo se tiriamo diagonale, al centro o sul rovescio), e imposta gli schemi su tale studio. Più sale il livello dei giocatori e più la percentuale tende a diminuire per la maggior varietà di soluzioni che l'avversario attua.

--- Messaggio Unito Automaticamente, 1 Lug 2013, Data originale: 1 Lug 2013 ---

Riprendendo i suggerimenti di fab75, la seconda parte del cesto "schemi non predefiniti", si può lavorare per incognite, accrescendo nel tempo il numero delle stesse. Esempio pratico : parto con due incognite(chi da la palla dal cesto) taglio corto/taglio lungo sul dritto , passerò a tre taglio corto/taglio lungo/liscia lunga sul rovescio, quattro taglio corto/taglio lungo/liscio corto/liscio lungo. Ognuno personalizzerà il cesto per allenare reattività (incognite) e eventuali lacune tecniche (flip dritto, top dritto su tagliata, etc).
Come si evince dalle risposte , esistono più metodi per allenare la reattività, sta all'allenatore stabilire quelli più idonei all'allievo cercando di variare gli esercizi per non rendere monotone e ripetitive, ma stimolanti, le sedute in palestra

 

Con o senza paletta?

 

per chi allena i bambini , inserirei anche le "formine" (stella di mare, cavalluccio, scorfano, ....) da mettere sul tavolo e colpire

 

Per quanto riguarda lo scorfano da colpire, rappresento l'ideale...
Coi bambini attuo spesso il gioco dello "specchio": senza palla, racchetta in mano ,uno di fronte all'altro al tavolo (se son tanti anche per lungo) e uno dei due che "comanda" degli spostamenti laterali repentini anche solo appena accennati ,magari con finte e controfinte accennando anche un colpo di scambio (per ex di dritto alternato al rovescio a seconda della posizione del corpo) e l'altro lo deve "imitare" a specchio nel modo più veloce e reattivo possibile. Ci si alterna a comandare e ci si diverte un sacco.

 

la creatività non ha limiti, questo proposto da chicco è una implementazione del correre uno difronte all'altro cercando di seguire la direzione che un soggetto imposta . Riflettevo sulla doppia difficoltà del ttavolo : capire dove arriva la palla e con quale effetto....nel pugilato ad esempio devo evitare il cazzotto, il portiere dove tirano, non mi viene in mente di altri sport dove è palese questa doppia reattività ?

--- Messaggio Unito Automaticamente, 2 Lug 2013, Data originale: 1 Lug 2013 ---

visto che si parla di bambini, un altro gioco a tal fine potrebbe essere una specie di rubba bandiera .
tavolo , transenna al centro (prolungamento della linea centrale del tavolo) , bambini ai lati alla stessa distanza , non più di tre per parte , chiamo il numero , come rubba bandiera , e tiro la palla dal cesto sulla linea centrale del tavolo vince il più lesto che prende la palla con la mano

 

tsunami , quanto da te suggerito è uno dei tanti modi , ma non "l'uovo di colombo". Se fosso così basterrebbe trovare sparring di buon livello e fare il salto di qualità, estremizzo ,non servirebbero gli allenatori..... A meno che non ci fosse una domanda specifica del tipo : sono 2500 d'italia e vorrei migliorare la mia classifica , allora sicuramente solo quanto da te proposto avrebbe un senso.
Mettiamoci d'accordo su come affrontare le discussioni ,se specifiche andrebbero dettagliati i parametri di chi scrive il quesito (età, da quanto tempo gioca , quante volte si allena,.....) e quali obiettivi concreti vuole raggiungere, se generali ,come lavorare sulla reattività ?, il problema va analizzato a 360 gradi , portando esperienze personali, fornendo così spunti di lavoro e riflessione per tutti gli interessati.

 

La qualità degli sparring è senz'altro importante ed aiuta ad ottimizzare all'atleta il lavoro qualitativo che dovrebbe essere fatto a monte, molto spesso invece si fa confusione pensando che il giocatore cresca solo con gli sparring ed infatti si va avanti ad emulazione cioè io emulo il mio/miei sparring che sono più forti di me ma non dotati tecnicamente e gli altri faranno lo stesso con me.....risultato? Storture su storture che significano crescita limitata, e se dico che in Italia questo accade spessissimo non credo possa essere contestato in quanto è fin troppo palese. Andiamo invece sullo specifico come dice Lusio ed allora il discorso cambia...