Allenamenti e allenatori di livello internazionale.

Già nelle società serve qualcuno che dia le "dritte", ma con competenza, appunto, anche con corsi di qualche giorno; poi i giocatori si devono "regolare" e lavorare avanti in base a quello che hanno imparato in quei giorni; in nazionale il discorso è forse ancora più importante....

 

Vorrei aggiungere che, specie con i giovani, non sempre è sufficiente un buon allenatore, è necessario che l'atleta collabori con l'allenatore accettandone le indicazioni, anche quando contrastano con abitudini acquisite, e lavorando seriamente. Ho l'impressione che nella fascia dell'adolescenza, quando i giovani devono ribellarsi e credono di sapere tutto, molti ragazzi fatichino ad accettare le direttive.

 

Scusate se mi permetto. Dato per scontato che "tutto il mondo è paese" e che, quindi, nonostante le diversità ambientali, a Roma, come a Milano, come a Cagliari le problematiche siano uguali, vorrei sottolineare quanto segue.
Che oggi ci possa essere in atto nell'adolescenza una "crisi" esistenziale
che porta il giovane ad essere poco gestibile e portato ad essere "sempre contro" è un dato certo.
Questo aspetto nel sociale (e lo sport ne è parte) è presente anche in palestra. Il ragazzo non collaborerà mai con l'allenatore se lo stesso non sarà in grado di proporsi in una maniera autorevole (leader riconosciuto dai ragazzi) sia per personalità che per conoscenze tecniche. Ho già detto in precedenza che al "sapere tutto" ci si può controbattere quando si hanno le conoscenze. Non basta conoscere la tecnica e saperla spiegare ma anche fornire i perchè, per esempio, di una corretta esecuzione. E' davanti ad una motivazione valida che la cavolata del no a priori crolla.
I bambini problematici, o caratteriali che dir si voglia, ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre. Bisogna essere in grado di canalizzare nell'apprendimento la loro aggressività, la loro voglia di primeggiare su tutto e tutti, la loro voglia di rivalsa. Sono proprio loro il cardine attraverso il quale si apre la porta del nostro gruppo. Oliamo loro e tutto finirà di cigolare.

 

Giusto! Non è un discorso di scarsoni (nessuno nasce imparato diceva mia nonna).
Lo scopo è anche questo. Vuoi per fortuna, vuoi per capacità personali, vuoi per passione c'è sempre qualcuno più avanti di noi. E' giusto (e il più delle volte non è così) che chi ha questo patrimonio lo metta a disposizione di chi non ce l'ha. E finiamola con il discorso di curarci il proprio orticello che alla fine sono sempre due miseri metri quadri di terra dove, con questo andazzo, seppelliremo questo sport!
PS Quante idee valide ho attinto dagli "scarsoni" e quanto ho imparato e, soprattutto, quanto attingo ed imparo ancora.

 

Secondo la mia esperienza, le cose sono diventate più difficili. Perchè ?
Beh, perchè una volta (scusate se parlo di antichità) c'erano meno divertimenti e il ragazzino aveva poche occasioni. Dava molto per lo sport.
Hanno chiesto una volta a Lupulesku (conoscete ?), come mai fosse diventato così forte. Ha risposto che a Uzdin, Serbia al confine con la Romania, quand'era piccolo aveva due luci, nel paese: una era quella della piazzetta principale e l'altra quella della palestra.....
Seconda cosa: quando io ero piccolo e combinavo qualcosa di "male", qualche allenatore (si fa per dire) mi mandava a casa e lì le prendevo anche dai miei. Oggi, se mandi qualcuno a casa, ritorna con i genitori che dicono: "noi paghiamo la quota"...si, ragazzi, ma io devo avere modo di mantenere la disciplina...!
Terza cosa. spesso i genitori sono molto più "morbidi" di quelli di una volta, permettono molto di più...e tante volte sono via tutto il giorno per lavoro; succede allora che il ragazzino fa quello che vuole. Alla sera, stanchi, tante volte non hanno voglia di educare, spiegare, imporre anche qualcosa....e quindi, se il ragazzino non è abituato ad ubbidire in casa, vi immaginate con l'allenatore...dicono vadaviaiciap...
Io sono fortunato, alleno ora Udine e i ragazzini, dopo qualche piccola marachella, si prendono un po' di bella disciplina, alla tedesca, per intenderci e sanno che o così o "fine della commedia"....ma sono anche tanto bravi e seri. Loro mi rispettano per la competenza e per la "giustizia" che cerco di applicare, cioè misto di disciplina ma anche di giuste lodi; e io rispetto loro perchè sono seri e lavorano molto, ascoltando tutto.
Sono davvero contento, abbiamo un bell'ambiente e lavoriamo duramente, ma con risultati. Nei campionati giovanili del FVGiulia hanno vinto tutto. Complimenti e vediamo domenica a Valeggio, ragazzuoli !!!!

www.ttprofi.3000.it

 

Condivido l'analisi del Mago.
Bastone e carota (come si diceva un tempo) sono strumenti utili per ottenere risultati. I ragazzi sanno sempre se si stanno impegnando o meno e capiscono anche se meritano o meno lodi o rimproveri.
Aggiungerei che non solo i ragazzi mandati via dalla palestra tornano con i genitori a protestare ma alcuni non tornano proprio ed allora (in qualche società) c'è da fare i conti anche con i "dirigenti" incazzati!
"Basta saperlo!" - dico io - "Prego, faccia lei l'allenatore! Arrivederci!"

 

Già, appunto. Così non si può lavorare e questo va anche a danno dei ragazzini che hanno bisogno, a volte, di essere calmati e diretti, appunto....ragazzini. Questo va anche a loro vantaggio, se imparano disciplina e a lavorare bene, hanno risultati e poi sono contenti. C'era uno da noi un po'...matto....ho dovuto dargli una punizione, ma la dirigenza è dalla mia parte e funziona tutto bene. Ho visto che non è sempre così...capisco i bambini, ma i dirigenti...embè, sai...ci sono delle teste in giro...da noi dicono che hanno nella testa una bestiolina che mangia loro il cervello....ma in questo momento, ormai, si annoia.....

 

I dirigenti...chi vuole solo i soldi, chi vuole solo far vedere che comanda, chi con la mania di cambiare allenatore ogni due minuti (ogni riferimento a persone conosciute in tutta Italia è casuale, naturalmente) senza motivo....

 

Ah...dimenticavo...da quello che ho visto in tanti anni...a chiacchiere la gente è tutta e subito d'accordo sul valore di prendere un allenatore bravo che sappia il suo mestiere.
Il punto è che dopo, quando devono scegliere se pagare 30-50 per un allenatore che venga nella tua società, allora preferiscono spendere 30 euro nella ricerca della gomma meravigliosa che faccia i miracoli o provare 15 puntinate deverse e ancora di più liscie cinesi (tanto costano poco, se ne possono provare a decine a 8 euro l'una).
Spero che si sia capaci di cambiare mentalità, per lo sviluppo del tannistavolo in Italia.

 

UN'ANALISI CHE RASENTA LA PERFEZIONE..... COME QUELLA CHE IMMEDIATAMENTE PRECEDE LA TUA!

 

Quanti avranno capito ?

 

Eheheheh, appunto..eheh, ci mancherebbe che fossero diventati quarta con un allenatore...!!!:clap:

 

Grande mago! Mi hai preceduto!
QUARTA? QUARTA?? QUARTA???
Secondo te un allenatore (di quelli che non capiscono un' H) non li avrebbe portati almeno ad un livello terza?
Se poi l'obbiettivo straordinario è quello di arrivare quarta allora..........
Facciamoci due risate insieme e decidiamo di che cosa vogliamo parlare trasferendoci nella sezione "Fonogramma"