Ah... i materiali...

Ok, il tennis non è il tennistavolo, ma vado a memoria da OPEN, splendido libro prima e biografia di Agassi poi, che peraltro consiglio caldamente a tutti:

Agassi ha giocato sempre con una Prince, ma non con una in particolare: con quella che gli davano.
A un certo punto della sua carriera lo sponsorizza la Donnay che chiaramente vuole farlo giocare con le sue racchette, ma lui non ci si trova per niente, così decidono di truccare una Prince da Donnay e ricomincia a giocare bene.
Nella seconda parte della sua carriera, quella della rinascita e del ritorno al n. 1 mondiale per capirci, su consiglio del suo coach , il buon André scopre per la prima volta delle corde nuove, che generano più spin e con cui riesce a giocare un tennis nuovo.
Poi però questa nuova configurazione non risulta adatta a tutte le superfici quindi lui non fa altro che riferirlo al suo coach che gli prepara una combinazione nuova con cui si trova meglio.
L'unico altro riferimento ai materiali è sull'incordatura, definita fondamentale, tanto che Agassi si è affidato sempre e solo ad unico incordatore che l'ha seguito ovunque.

A voi le riflessioni e ripeto: chi non l'ha ancora fatto, legga il libro perché merita.. è un vero e proprio romanzo, più che la biografia di uno sportivo.

 

... e con le nuove corde Agassi ha vinto gli internazionali di Roma. (io c'ero!!!)

 

I materiali contano
Nel 2004/2005 lo sciatore Bode Miller comincia ad usare gli sci della mitica squadra Austrica e improvvisamente comincia a vincere discese e super G, nel 2005 vince la sua prima coppa del mondo.
I materiali contano eccome

 

I materiali contano, i materiali non contano...

A me, tornando ad Agassi, ha colpito il modo quasi superficiale con cui tratta l'argomento materiali che in 480 pagine è riassunto in quello che ho scritto sopra.
E non solo: dal libro traspare anche un certo suo distacco rispetto ai materiali stessi, che non significa sottovalutarne l'importanza o l'incidenza, ma è come se non spettasse a lui perdere tempo a pensare quale racchetta usare o quali corde montare.
I cambi di materiale vengono liquidati quasi esattamente come ho descritto io, per il resto lui è sempre concentrato sull'allenamento, sulla preparazione fisica e soprattutto sulla sua lotta contro se stesso.

 

Non ho letto il libro di Agassi, ma forse non è nelle sue corde interessarsi di materiali e ha delegato ai suoi allenatori il problema. Certamente non puoi vincere solo con il materiale e l'aspetto mentale conta molto di più.
Ma i materiali contano, sopratutto ad alto livello.

 

Beh, ma già questo è un fatto che colpisce.
Premesso che non parliamo di noi umili mortali, ma di un giocatore dal talento stellare, allenato da gente altrettanto esperta, proviamo però a metterci nei suoi panni:

- Ciao, sono il tuo allenatore e questa è la tua racchetta, telaio e gomme che ho scelto per te. Ora tu pensa ad allenarti. E a giocare. Per tutta la tua carriera sportiva. Ah, e se ti trovo a spippolare sul sito di Pagano ti spacco le ossa.

 

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L'aspetto mentale...la preparazione fisica.... il rapporto con il padre.... Nick Bollettieri.....secondo il mio modesto parere il buon Andre si è perso nella gnocca!!! BEATO LUI.​

 

Beh, oh... come biasimarlo...

 

Supergirl? No
Supergnoc

 

Per i top players come per gli sciatori di Coppa del Mondo il problema dei materiali si pone coi cambiamenti, regolamentari, evolutivi o anche solo di marca.

Alcuni sciatori patiscono più di altri i nuovi sci lunghi e meno sciancrati oppure i cambi obbligati di sponsor tecnico.

 

Anche io ho letto il libro l'anno scorso. Non è che forse Agassi preferisce semplicemente parlare d'altro? Voglio dire.. È la biografia della sua vita. Non della sua racchetta.

 

In realtà il problema dei materiali si pone anche per gli sportivi amatoriali, anche se spesso si intreccia con problemi legati all'aspetto mentale e fisico.
Personalmente ho provato di persona che per lo sci i materiali sono fondamentali anche per imparare e che anche al top di gamma scegliere lo sci "giusto" ha un grosso impatto su come scio.
Per il tennis tavolo è lo stesso, mi ricordo ancora quando vinsi due partite contro giocatori sensibilmente più forti di me perché grazie alle Tenergy 05 non riuscivano a bloccare i miei top. Era il primo anno delle Tenergy 05 e alla fine della partita erano tutti molto curiosi. Tuttavia ho capito che la mia capacità di valutare gomme e telai diversi è limitata e quindi posso solo fare solo un test l'anno, inoltre le mie fluttuazioni di gioco dovute a cause esterne sono molto grosse e ho deciso di lasciare la variabile materiale il più costante possibile.

Forse Agassi era in una situazione simile

 

Certo, non c'è dubbio. Ulteriore riprova che nella sua carriera l'altro è stato decisamente più importante.