50 squadre di c1 ritirate

Quasi metà delle squadre della c1 si sono ritirate. Ne conoscete le motivazioni?

 

Il calo...
Lo si capisce anche dal ridotto numero numero di interventi e post su questo Forum.La gente ha altro da fare e cui pensare,in questo particolar momento.Finira' che per completare le squadre in futuro ci si dovrà rivolgere al primo che passa per strada"La me scusi,non la volessi Lei per caso far due tiri a ping-pong?"
Orbene può essere l'occasione per reinventarsi e proporre nuove iniziative sia per recuperare chi, momentaneamente,se ne è andato,sia per propagandare meglio il nostro Sport.Una volta era sufficiente organizzare qualcosa in piazza per attirare gente,ora occorre qualcosa in più e strutturarci meglio per coinvolgere,giovani,ma non solo.
Personale tecnico preparato ad accogliere,formare ed allargare la base,creare il "campioncino" in casa non basta più.....quando e casualmente succede....non si fa neppure una squadra,con uno soltanto.
ettore

 

42 ritirate anche in b2.
Allucinante!!!

 

aspetta, ci penso un attimo...

 

Ho fatto i conti: in B2 sono "solo" 32....

 

Su un totale di.... ?

 

....basta contare anche quelli.

 

Ecco il numero delle squadre ritirate rispetto al totale delle squadre e la %.
A1 0 su 11
A2 1 su 16 6,2 %
B1 11 su 40 27,5 %
B2 31 su 80 38,75 %
C1 50 su 136 36,76 %

 

Ecco una risposta "matematica" alla domanda iniziale: le squadre delle categorie minori sono quelle che hanno meno disponibilità di palestre.

Escludendo i "professionisti" di A1 e A2, la percentuale media di partecipazione è quella che si prevedeva (circa 2/3), a conferma che la maggioranza dei pongisti vuole giocare.

Credo che questa percentuale emergerà anche a livello regionale, quando inizieranno i tornei di qualificazione ai campionati italiani e la Coppa Italia, in cui non influirà la indisponibilità delle palestre perchè saremo ospitati dalle società che dispongono degli impianti

 

Gran bel lavoro Elius.

--- Messaggio Unito Automaticamente, 3 Feb 2021, Data originale: 3 Feb 2021 ---

Forse influisce anche il fatto che non ci si è potuti allenare adeguatamente.
Non penso che a livelli già piuttosto alti come la c1 ci siano giocatori che hanno abbandonato il tt ma che sia più un problema societario relativo a norme, responsabilità, palestre disponibili e altro correlato.

 

Esempio : nostra B2 , nessuna delle cause da te elencate.

Palestra disponibile, dirigenza disponibile ad assumersi la responsabilità per quanto riguarda le partite domestiche.

Semplicemente la squadra, nel suo insieme, non se l'è sentita.

Tre in squadra e due auto?
Ti fermano, fai vedere l'autocertificazione, i carabinieri ti ridono in faccia e ti fanno il verbale, poi farai ricorso adducendo il decreto del Coni, ma intanto paghi 280 € prima che diventino 400.

E poi non sai se nella palestra che ti ospita sarà tutto a norma...

 

Grazie Eta, non ci avevo pensato ma in effetti il problema delle due macchine aumenta notevolmente le spese.
Finchè restano tutta una serie di norme restrittive si rischia effettivamente di restarne invischiati.

 

In effetti le disponibilità economiche sono un fattore importante. La partecipazione dei 2/3 delle squadre ai campionati nazionali conferma anche che la maggior parte dei pongisti dispone di un buon reddito e può permettersi di spostarsi ognuno con la propria auto e di rischiare un'eventuale multa che, almeno per ora, non risulta essere stata comminata a nessuno, altrimenti avremmo assistito all'esplosione della rabbia social

 

aggiungerei, anche se non preponderante, l'età media dei componenti, a spanne ho l'impressione che in b2/c1 ci siano non pochi 40/50enni

 

Il nostro @elius alza la media.

Ma come ti vengono?

@elius urge subito una statistica sui redditi !

Mi correggo postando la norma :

 

Senza contare che, al centro-sud, c'è anche la possibilità di trovarsi nei gironi con la Sardegna e quindi la necessità di muoversi con l'aereo aggiungendo tutta una serie di complicazioni...
Le nostre due C1 non se la sono sentita e abbiamo ritirato le squadre.
Io non sono per niente convinto che la maggioranza dei pongisti abbia voglia di giocare partite ufficiali in questo momento, e sì che nella nostra palestra non abbiamo mai interrotto gli allenamenti. Ma ci conosciamo, abbiamo preso le nostre precauzioni e messo su tutta una serie di regole da osservare scrupolosamente.

Per me anche la partecipazione regionale nel suo complesso sarà molto ridotta rispetto a quanto previsto e/o sperato.

 

"la rabbia social.. "

 

Penso che il motivo principale delle rinunce sia il rischio di prendersi il COVID e portarlo a casa dai famigliari solo per soddisfare un hobby.

 

Sono d'accordo, percentualmente penso che questa motivazione sia al primo posto per spiegare i ritiri e poi anche tutte le altre che sono emerse da questa discussione.
Quello che a me manca di più in tutta questa disgraziata situazione sono gli allenamenti in quanto da sesta alto non sono certo atleta di interesse nazionale.