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R.I.P. Zhuang Zedong

Discussione in 'Chiacchiere sul Tennis Tavolo' iniziata da Spiff, 11 Feb 2013.

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  1. Spiff

    Spiff Astronauta

    Nome e Cognome:
    Flavio
    Squadra:
    ex [T.T. G.A.S.P. Moncalieri] - D/1
    A eta beta piace questo elemento.
  2. eta beta

    eta beta Pnaftalin Balls

    Categoria Atleta:
    5a Cat.
    Squadra:
    TT Ossola 2000 Domodossola
  3. Max

    Max Utente Noto

    Squadra:
    TT Aquile Azzurre - Milano
    Enzo Pettinelli, nel suo libro "I ragazzi guardano le stelle", lo descrive così:

    Pechino 1961: campionati del mondo
    Chuang è emozionatissimo. Non può fallire. Sa che milioni di cinesi,
    in diretta radio, seguono l'avvenimento minuto per minuto. Ci sono Tv
    e giornali da tutto il mondo. I cinesi temono anche il giapponese
    Ogimura, chiamato "il cervello", campione del mondo del ’54 e '56. E'
    dato per favorito. Chuang incontra il "leone selvaggio", il giapponese Hasegawa. Perde il primo set e nel secondo è 0 a 7. Concede troppo tempo all'avversario, che ha
    un gioco potente ma con movimenti lunghi. Chuang sa che deve
    anticipare. Anticipa, serve veloce e attacca. Hasegawa è sorpreso.
    Chuang mette a frutto quello che aveva preparato negli allenamenti.
    Vince. Anche Ogimura cederà le armi. Chuang arriva primo e i cinesi
    occuperanno i primi quattro posti. I 5 mila spettatori acclamano
    Chuang. Lui, composto, saluta il pubblico. Sa di aver fatto il suo dovere.
    E' modesto. Secondo gli insegnamenti di Mao, non si esalta quando
    vince e non si abbatte quando perde. E' considerato il genio del
    tennistavolo. Quando ritorna dalle gare, nella sua città, la prima visita
    la fa sempre al suo primo vecchio maestro di tennistavolo. E non
    dimentica di portargli un piccolo dono. Vincerà 3 titoli nel singolo, 3 a
    squadre e 1 nel doppio maschile. Rimarrà al numero uno della classifica mondiale per cinque anni consecutivi, dal 1961 al 1966.
     
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