Essere Professionisti e non saperlo...

Cari amici, volevo avvertire tutti, anche coloro che non se ne fossero accorti, che tutti noi appassionati dilettanti di tennistavolo siamo stati elevati al rango di "atleti professionisti". Non ci credete? provate a riflettere su quanto segue:

1. La Federazione contempla nel regolamento a squadre che possano essere stabiliti gli orari di inizio gare anche alle 15:00 del sabato. Compongono poi gironi, e non parlo delle A2 e tantomeno della A1 ma delle categorie inferiori e soprattutto della C1 (dove la cosa diventa in alcuni casi macroscopica), che obbligano le società a trasferte di 3 o 4 ore, dando per scontato che i ragazzi mica hanno la scuola il sabato mattina, nooooo. Oppure pensano che tutti frequentino gli istituti "paritari" dove il sabato è vacanza?
2. Tornei Nazionali: a giudicare dai dati sintetici di Cortemaggiore e San Nicola la Strada, la storia si ripete. Inizio gare il Sabato mattino alle 9 (in barba agli impegni scolastici) e prosecuzione alla Domenica. Con le fasce istituite la stagione scorsa si era evitato di avere, come succedeva fino al 2011-2012, tornei di 4^ ctg. (sostituiti dai Top 2000) con 800 iscritti tanto è vero che spesso, se non sempre, tale gara è iniziata il sabato e terminata nella serata dello stesso giorno. Quest'anno speravo che la decisione logica da prendere sarebbe stata quella di giocare tali tornei la domenica. Cosa si inventa la Federazione? Cambia le carte in tavola e si ricomincia da capo!!!
3. Campionati Italiani: Si mantiene la solita formula dove un veterano 4^ ctg., qualificato anche per il 3^, se vuole disputare tutte le gare a cui ha diritto, si può trasferire per una decina di giorni. Stessa cosa per un giovane con l'aggravante che avendo anticipato la data degli Campionati, se vuole giocare, deve rinunciare a frequentare la scuola per buona parte degli ultimi 15 gg. di Maggio. E tutti sappiamo quanto questi possano essere cruciali per essere promossi all'anno scolastico successivo.

Per cui, tanto per tornare all'inizio di questa storia si traggono le seguenti conclusioni:

1. Partecipazione ai Campionati Nazionali a squadre, enormemente facilitata per chi non studia o per chi non lavora di sabato;
2. Partecipazione ai Tornei Nazionali Individuali agevolata per chi non studia (o se ne frega della scuola) e per chi non lavora di sabato. Naturalmente la Federazione dà per scontato che tutti appartengano a Società che rimborsano ai propri atleti vitto e alloggio dal venerdì alla domenica.
3. Campionati Italiani: come quanto sopra relativamente a problemi di studio, lavoro e costi.

Ma è possibile che chiunque si trovi in un posto dove deve decidere per tutto un movimento riesca a perdere così contatto con la realtà? Come dicevo all'inizio, secondo me, siamo stati tutti elevati al rango di "professionisti", viviamo "di" Tennistavolo per cui è normale adeguare il resto di quanto ci circonda (scuola, lavoro, famiglia) agli orari ed ai calendari decisi!!!

P.S. non so se avete notato ma basta cambiare casacca e ti convocano in nazionale.

 

credo che non si possa essere piu' d'accordo!!

 

Ha ragione Senigallia, più attività individuale con tornei sul territorio e concorrenza per l'organizzazione, meno attività a squadre. Uno deve poter scegliere dove giocare, in base ai propri soldi, al tempo che ha e se vuol essere dilettante o impegnato.
Hai ragione da vendere per quello che dici ma questi qui non hanno in testa un tennistavolo per tutti ma solo per pochi. E infatti si vede da quanti tesserati siamo!

 

per molti di noi è un hobby, un passatempo
molti di noi son amatori
pochi son agonisti !!

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